Come abbiamo accennato qualche giorno fa, la nuova Finanziaria del governo di centrosinistra non prevede, come e' accaduto per il 2006, di poter destinare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi alla solidarieta'.
Eppure i primi conteggi effettuati dal Caf Cisl, che da solo cura quasi il 20% di tutti i 730 presentati in Italia, dimostrerebbero un vero e proprio boom di donazioni.
Su 2 milioni e 300mila dichiarazioni analizzate finora, circa un milione e 800mila presentano una scelta a favore del 5 per mille.
Simili i dati rilevati dal Caf Cna: su 950mila dichiarazioni si valuta che a fine conteggio il 5 per mille raggiungera' il 65%.
In totale, ma si tratta di dati parziali, oltre il 60% dei contribuenti avrebbe espresso una preferenza: un dato enorme se si paragona al 41% degli italiani che segnalano la loro scelta relativamente all'8 per mille.
I fondi che lo Stato dovra' destinare alla solidarieta' saranno, piu' o meno, cosi' distribuiti: volontariato oltre il 37%, ricerca sanitaria e scientifica 10% e Comuni 12%, con punte, nel caso del volontariato, anche del 67,2% (Caf Cisl).
Fin qui le buone notizie, ora le cattive: la scorsa Finanziaria, quella che istituiva la possibilita' del 5 per mille, aveva stimato che l'operazione non sarebbe costata piu' di 240 milioni di euro. Ma con dati del 60-70% l'esborso sara' molto maggiore. Secondo Vita.it, che sta monitorando l'iniziativa, si potrebbe raggiungere il limite massimo di 660 milioni di euro consentito dalla Finanziaria passata.
Altro problema: gli errori.
Secondo la Caf Cisl 399mila delle dichiarazioni da loro analizzate destinano il 5 per mille a favore di un ente errato (le associazioni o onlus che volevano partecipare alla torta dovevano iscriversi, poi presentare una scheda di verifica a giugno) o hanno sbagliato l'indicazione del codice fiscale.
Comunque vada e' andata benissimo, qualcuno lo faccia presente a Prodi!
(Fonte: Vita.it)