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Una Biblioteca per il Futuro: la sfida del Comune di Moliterno

CuoreBasilicata - Mar, 05/30/2023 - 18:29

Per chi è stato almeno una volta a Moliterno, non sarà certo una novità sentir parlare della Bibliomediateca Comunale G. Racioppi come di un’eccellenza che si fa notare per la sua viva presenza sul territorio. Questa volta il suo raggio d’azione si è ampliato ancor di più, arrivando al Salone Internazionale del Libro con il gioco di carte “Una biblioteca per il futuro“. Ma andiamo con ordine; va premesso che il Comune di Moliterno, con il Patto Locale per la Lettura del Lagonegrese e l’associazione inMateria, ha deciso di partecipare alla selezione del progetto The Europe Challenge, finanziato dalla European Cultural Foundation, che selezionava biblioteche che presentassero delle particolarità, portandole poi come esempio, organizzando una sorta di sfida figurativa a livello europeo affinché ognuna di esse potesse portare la propria esperienza. «Siamo stati selezionati come biblioteca di un paese piccolo, inferiore a 4000 abitanti, che tuttavia ha servizi bibliotecari avanzati, con una figura professionale che cura la raccolta, la catalogazione e l’utenza, e questo è un unicum nel panorama regionale ma anche meridionale» conferma con orgoglio il Sindaco Rubino.

Grazie a questo progetto è stato inoltre possibile riflettere sull’importanza che le biblioteche hanno proprio nei piccoli comuni, che il Sindaco riassume principalmente in due tipologie: un’importanza di tipo sociale, come luogo di incontro, di confronto, di crescita e di scambio culturale; ma anche un’importanza che potremmo definire di tipo politico, come presidio di democrazia perché consente a tutti accesso al sapere. Aggiunge infatti che «la biblioteca è stata intesa, nei diversi incontri svolti, come porta di accesso alla conoscenza, che ha l’intermediazione del bibliotecario ma che si rivolge a tutti». In generale le biblioteche nei piccoli comuni soffrono di questo problema: a differenza della biblioteca di Moliterno, biblioteca storica, che da sempre è servizio attivo e centrale sul territorio, in molti comuni purtroppo non è presente la figura professionale del bibliotecario con una formazione specifica. A Moliterno, per mantenere la continuità di questa figura centrale all’interno della comunità, è stato bandito un nuovo concorso a seguito del recente pensionamento della Bibliotecaria “Nilla”.

Entrando nello specifico, «nell’ambito del progetto ci sono stati diversi incontri con gli amministratori, per sensibilizzare sul tema, incontri con le associazioni di vari comuni e del nostro comune per riflettere sull’importanza della biblioteca e su queste basi è stato creato dallo scrittore Beniamino Sidoti, con le illustrazioni della fumettista moliternese Selenia Calcagno e l’impaginazione grafica di Ignazio Fulghesu, un gioco di carte stampato da Ludocards»

Un gioco che ha coinvolto la comunità, uno scrittore, molte associazioni e utenti che hanno lasciato le proprie idee, in cui si dovrà immaginare di essere il Sindaco di un piccolo paese e bisognerà prendere delle decisioni a partire da alcuni fatti accaduti, avendo sempre come sfondo la presenza della biblioteca. «Ha riscosso un ottimo successo al Salone Internazionale del Libro a Torino, dove è stato presentato, ma naturalmente – ci tiene a rassicurare il Sindaco Rubino –  verrà presentato anche a Moliterno nel mese di giugno e sarà un’occasione importante per chiudere questo progetto e aprirne un altro, anzi, tanti altri;  Il primo è creare il patto per la lettura anche qui in Val d’Agri con Moliterno e la sua biblioteca capofila del progetto, seguito poi da tante altre iniziative che faranno la biblioteca sempre un cuore pulsante della cultura in Basilicata. »

Non resta dunque che aspettare di poter giocare tutti insieme e restare aggiornati sui progetti futuri, augurandoci che possa essere l’inizio di un lungo percorso e che possa essere seguito e replicato da tanti altri comuni.

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Luoghi dello sbarco: l’ex aeroporto di Ponte Olivo

Gela Le Radici del Futuro - Ven, 05/26/2023 - 17:48

Gli appassionati di storia contemporanea e di archeologia militare risalgono facilmente a Gela per ripercorrere le tappe dello Sbarco. Tuttavia, non tutti conoscono la storia dell’ex aeroporto di Ponte Olivo e del cimitero che venne costruito lì accanto.

Nel primo ventennio fascista, la Regia Aeronautica fece costruire a Gela un aeroporto militare nei pressi di Ponte Olivo, situato lungo l’odierna SS 117 bis. L’aeroporto fu inizialmente base per il 41° Stormo nel 1939 e poi, nel 1942, per il 102° Gruppo Tuffatori, guidato dal comandante Giuseppe Cenni. Fu utilizzato principalmente per i bombardamenti contro Malta. Tuttavia, l’area viene più facilmente ricordata per gli scontri avvenuti durante l’Operazione Husky.

In seguito allo sbarco in Sicilia degli alleati, nel 1943, la base fu dapprima bombardata e poi occupata fino all’anno successivo.

Nei pressi dell’aeroporto fu costruito un cimitero di guerra che conteneva le salme di quasi 7000 soldati. Di questi, poco meno della metà erano americani e 500 erano i tedeschi. In più, vi erano quattro donne, di cui due tenenti e due crocerossine.  Nel 1947, buona parte queste poi vennero esumate e trasportate nel paese d’origine. Le restanti, vennero trasferite nel cimitero americano di Nettuno. Lì in prossimità, vennero costruiti anche dei rifugi antischegge, delle strutture in cemento armato lunghe 7 metri con dei corridoi a zig-zag.

Negli anni successivi, l’aeroporto divenne privato, ad uso esclusivo di ENI. L’ultimo volo si registra nel 1962, anno della morte di Enrico Mattei, che decollò per l’ultima volta assieme al pilota Irnerio Bertuzzi.

Tra gli anni ’90 e il 2000, fu presentato un progetto che voleva rendere l’aeroporto di Ponte Olivo un aeroporto civile, che avrebbe preso il nome di Aeroporto del Golfo Federico II.  L’idea era quella di realizzare una pista di 2300 su un’area di 500 ettari. Nonostante il consenso di ENAC, il progetto non è mai stata portato a termine dalla politica locale. Successivamente, si è proceduto con la costruzione dell’aeroporto di Comiso “Pio La Torre”, inaugurato nel 2013.

Ad oggi, l’area non è facilmente individuabile poiché i terreni su cui poggiava vengono utilizzati a scopo agricolo.

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Alla Verga un murales che omaggia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Gela Le Radici del Futuro - Mer, 05/24/2023 - 18:38

Ventun anni anni fa, nella strage di Capaci, in cui vennero uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta. All’istituto comprensivo “Giovanni Verga”, cittadini e istituzioni si sono radunati per omaggiare le vittime di mafia con l’inaugurazione di un grande murales dipinto sulla facciata esterna della scuola.

Tanti i gelesi accorsi ad ammirare e fotografare il dipitinto. Il murales, intitolato, “Coraggio e verità”, raffigura i volti dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A realizzarlo è stato l’artista gelese Roberto Collodoro, grazie a una sinergia tra il Rotary Club, la preside Viviana Aldisio e il comune di Gela. L’evento è stato animato dagli alunni del corso di musica della scuola.

L’iniziativa, molto sentita dalla preside Aldisio, è stata appoggiata anche da studenti colleghi e colleghi di altri istituti, oltre che da coloro appartenenti all’istituto Verga. L’inaugurazione è stata preceduta da una tavola rotonda, moderata da Emanuele Maganuco, avvocato e presidente del consiglio d’istituto “G. Verga”. Tra i relatori presenti vi erano il Sostituto Procuratore della Repibblica dott. Luigi Lo Valvo e don Filippo Celona, parroco della chiesa di Santa Lucia. Inoltre, a seguire, uno spettacolo in chiesa Santa Lucia, con la sand artist Stefania Bruno.

Non è la prima volta che a scuola si celebra il culto della legalità. L’opera, infatti, si affaccia sull’orto dell’istituto, dove nel mese di gennaio è stato pianto l’albero di Falcone. Quest’ultima fa parte del progetto “Un albero per il futuro” promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e i Carabinieri della Biodiversità. Dall’albero di ficus sottostante l’abitazione di Giovanni Falcone sono state prelevate e duplicate delle gemme che vengono piantate in tutti gli istituti scolastici aderenti all’iniziativa. Uno di questi è proprio l’istituto G. Verga, che così contribuisce a una duplice lotta: una contro le emissioni di CO2 e un’altra, simbolica, contro le mafie.

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Ex chiesa di San Rocco, il ricordo e quello che ne rimane

Gela Le Radici del Futuro - Lun, 05/22/2023 - 23:23

La storica ex chiesa di San Rocco, si trovava in corso Vittorio Emanuele, a pochi passi da piazza Umberto I. Anche ai giorni nostri, la struttura viene ricordata dai cittadini di Gela, che sperano in un suo ripristino.

 La storia

L’ex chiesa di San Rocco fu costruita nel Settecento ad opera della Fratellanza di San Filippo Neri ed era riconoscibile per la caratteristica torretta con l’orologio a tre quadranti ad uso perpetuo del Comune. Quest’ultimo, infatti, e quello del convitto Pignatelli, erano gli unici due orologi pubblici della città. Accanto vi erano anche due campane. L’insieme venne fornito dall’Officina Meccanica Poli & Bel­lotti di Milano. All’interno, la struttura era semplice e lineare. All’ingresso vi erano da cinque scalini e due finestre di cui una bifora e con arco a sesto acuto. Nel 1789, il sacerdote Antonino Battaglia annunciò che la chiesa aveva ottenuto il diritto di patronato a titolo di erezione. Tuttavia, divenne successivamente di proprietà del Barone Vella.

La struttura rimase aperta fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale, quando venne ufficialmente sconsacrata. Dal 1945 al 1950 fu utilizzata come magazzino di deposito del comune, prima della sua chiusura definitiva. Poiché divenuta ormai pericolante, inizialmente venne privata della torretta e poi demolita quasi del tutto. Ne sarebbero rimasti i muri portanti e le nicchie degli altari. Inoltre, una statua raffigurante San Rocco venne recuperato da Monsignor Alabiso, storico e compianto parroco della Chiesa Madre. Sul lato della chiesa che si affaccia sul corso è stato sorretto un muro di mattoni che la separa da tutto ciò che ne rimane.

Il murales

Diversi enti e cittadini sperano in un ricostruzione dell’edificio e, possibilmente, anche della torretta. Nello specifico, in molti oltre a rivendicarne l’eredità storica, immaginano che lo spazio possa diventare un centro di aggregazione culturale a beneficio della città.

L’11 novembre del 2022, i club service Rotary e Rotaract di Gela hanno regalato proprio al muro che si affaccia sulla strada. Ora, infatti, è possibile ammirare un murales realizzato dall’artista Robico (Roberto Collodoro) che raffigura le mani di una donna anziana, tema ricorrente nelle opere dell’artista. La figura è seduta in posizione di preghiera regge un’immagine della torretta. L’opera, intitolata “Ricordo”, sarà fissa finché non si deciderà di conferire un nuovo aspetto all’area che copre.

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I luoghi dell’Operazione Husky in un concorso fotografico

Gela Le Radici del Futuro - Sab, 05/20/2023 - 20:57

C’è tempo fino alle ore 12.00 dell’1 giugno per partecipare al nuovo concorso fotografico promosso dal Rotary Club Gela e dal Rotaract Club Gela. Il contest, in bando dallo scorso 5 maggio, si intitola “Ieri e oggi, i luoghi dell’Operazione Husky” e pone al centro della tematica proprio quei luoghi di Gela in cui gli Alleati sbarcarono per liberare l’Italia e l’Europa dal dominio nazista.  Obbiettivo dell’iniziativa è promuovere il legame del territorio con la propria storia recente e ricordare gli avvenimenti che portarono alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale.

Antefatti storici

Era l’alba tra il e il 10 luglio del 1943, quando la VII Armata Rossa Americana guidata dal generale Patton arrivò sulle coste gelesi, all’altezza del pontile sbarcatoio e dell’ex dogana. Nel frattempo, altri americani appartenenti alla Prima Divisione di Fanteria stavano giungendo all’eliporto di Ponte Olivo per occupare la città. Dopo i vari scontri con le truppe dell’Asse, della divisioni Livorno e H. Goering Battaglia di Gela, proprio quest’ultima divenne la prima città in Europa a essere liberata.

Modalità di partecipazione e premiazione

In occasione dell’80° anniversario da quell’episodio, i due dei principali club service vogliono ricordare quegli avvenimenti attraverso la fotografia. Per farlo, tutti i partecipanti sono invitati a riprodurre e inviare un massimo tre scatti inediti e senza post produzione. Basandosi sulle foto originali prese dagli archivi storici, gli stessi luoghi in cui sono state scattate dovranno essere immortalati così per come sono oggi. Tra i luoghi illustrati, vi figurano: lungomare, area giardino di Orto Fontanelle, via Navarra, via Bresmes, palazzo Nocera.

Per partecipare, è necessario aver compiuto 16 anni e garantire di essere i proprietari assoluti delle foto senza ledere i diritti di terzi. La premiazione si terrà presso il Club Nautico nella data del 9 luglio del 2023 e vincerà la fotografia che avrà raggiunto il punteggio maggiore a seconda delle valutazioni della giuria. Al vincitore un premio in denaro. Al vincitore un premio in denaro. Sul sito del Rotary è possiile trovare il regolamento completo.

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Macchitella, un luogo di speranza.

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 05/04/2023 - 23:49

Chiunque da piccolp abbia vissuto nei quartieri più vecchi di Gela ricorderà forse la magia delle domeniche e la sensazione di festa e di spensieratezza passate a Macchitella. Prima di andare a pranzo dai nonni, spesso si faceva un giro con mamma e papà e si stava tra i “muretti” e la villa dell’Auriga, dove ci si divertiva un sacco. Per noi bimbi di Gela, andare a Macchitella era come andare in un’altra città. E in un certo senso, è davvero così.

Macchitella negli anni

Nato negli ’60 come area urbana sé stante per i dipendenti dello stabilimento petrolchimico (molti dei quali non-gelesi), negli anni a seguire è diventato a tutti gli effetti un quartiere di Gela. Ad oggi sono nati zone residenziali ancora più moderne ed esteticamente all’avanguardia, ma a farci preferire Macchitella non sono i singoli dettagli ma una visione d’insieme non facilmente riscontrabile altrove. Una realtà ben più vasta di quella percepibile da un bambino, che conta circa 9 mila abitanti. 

Maratona di Carnevale in viale Cortemaggiore, 2018 – foto di Francesco Cerniglia

Per noi bimbi, Macchitella era quel posto pieno di alberi e aiuole, dove si andava spesso la domenica. A sentirne il nome, pensiamo alle sorprese nelle patatine, al gelato, alle giostre a gettoni, al giornaletto in edicola. E ai giri in bici, ai pattini e al monopattino nella villa, con quella fontana dove si spera di trovare i pesci. A quella giostra che ancora oggi suona Ti voglio bene Denver. Ai muretti e alla villa ci si andava vestiti di Carnevale a Carnevale, e a Natale ci si faceva la foto con la statua di Babbo Natale. Si conoscevano altri bambini e alcuni erano più fortunati perché a Macchitella ci abitavano e quindi ci stavano ogni giorno. Ma la verità è che Macchitella continua a occupare un spazio speciale anche nel cuore degli adulti, oltre ad essere apprezzata da chi viene a visitare Gela.

Risorse naturali e decoro urbano

Sul lato estetico sono due le cose da subito individuabili: la reale presenza di verde pubblico e l’architettura omogenea delle abitazioni, tutte a facciata completa. Inoltre, tra viale Cortemaggiore e via Mazara del Vallo si trova una pista ciclabile che è anche un’incantevole polmone verde in cui fare due passi. Ma il suo più grande punto a favore rimane la spiaggia, posta nella macchia mediterranea (da cui prende il nome) e che solo questo ne fa il tratto più bello del nostro litorale.

Un luogo di aggregazione

Anche l’aspetto sociale gioca un ruolo chiave. Macchitella è nata dalle sue stesse fondamenta, senza il peso di un passato glorioso da dover rivendicare. Non è nata stanca, ma costruendo da zero. A partire da quelle che erano le sale del dopolavoro, nel corso degli anni l’operato di imprenditori, commercianti, associazioni culturali e oratori parrocchiali e gruppi scout hanno creato spazi aggregativi che accolgono tutti quei ragazzi che vogliono cimentarsi negli sport e nelle discipline artistiche, o per coloro che vogliono fare da spettatori. Basti pensare che quello che il cineteatro Antidoto per alcuno anni è stato l’unico spazio in cui poter guardare un film appena uscito. Al tempo stesso, il quartiere ha saputo offrire nuovi spazi ai bambini, installando due parchi giochi  che negli ultimi anni sono stati resi inclusivi.

Non è da tralasciare l’identità che hanno saputo costruirsi le attività commerciali della zona. Ad oggi, tutti i bar ormai sono divenuti locali storici e al passo coi tempi, sempre pronti a rinnovarsi. Di fatto, Macchitella è uno dei posti migliori in cui mangiare una crepes, un gelato, fare aperitivo o bere una birra. Nel corso degli anni, è stata più volte location di manifestazioni artistiche e musicali che hanno attratto pubblico e turisti. Occorre dire che le stesse sono state rese possibili dagli stessi investimenti dei commercianti, nelle vesti di piccoli imprenditori. 

Un luogo per tutti

C’è poi quello strano fenomeno antropologico, che vuole che nelle serate estive Macchitella sia eccessivamente popolata dalla movida. Tuttavia, di giorno e per tutto il resto dell’anno rimane il paradiso degli introversi, ma non diviene mai dimenticato. 

Alcuni diranno che ovunque si nasconde della polvere sotto al tappeto, ma è innegabile l’impatto socio-culturale che questo quartiere ha avuto sulla città che senza di esso sarebbe diversa. Di certo, questo punto di ritrovo  offre un certo senso di appartenenza. Per quanto possa avere un margine di miglioramento, questo particolare posto ci ha fatti sempre sentire un passo più vicini alla speranza di un futuro migliore.

 

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Da oggi disponibili tutti gli episodi del documentario animato “Storie di Fate e di Giganti”

Gela Le Radici del Futuro - Ven, 04/21/2023 - 08:38

Da oggi, venerdì 21 aprile, è online il quinto episodio del documentario animato “Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo”. Disponibile gratuitamente su tutti i canali del progetto Gela Le Radici del Futuro” per divulgare quelle leggende, miti e racconti che da sempre caratterizzano la città di Gela, la Sicilia e il Mondo. 

Gli episodi
  1. Episodio: Il gigante di Manfria
  2. Episodio: Il ladro degli alberi della foresta dei cedri;
  3. Episodio: Giganti sotto l’Etna e altri giganti sfortunati;
  4. Episodio: Fate, streghe e divinità crudeli;
  5. Episodio: La dea madre cacciata dall’olimpo si nasconde nelle favole;

 

 

LA TRAMA:

“Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo”, racconta le leggende di Gela come quella del gigante di Manfria, sua sorella la bella Castellana e una donna misteriosa e bellissima, capace di paralizzare gli uomini con un semplice gesto. Indagando su queste narrazioni medioevali abbiamo scoperto che sono imparentate con altre, inglesi, sulla Fata Morgana e Mago Merlino. Esiste anche una leggenda a proposito di un castello nelle profondità dello stretto di Messina dove la Fata Morgana ha abitato, circondata da giovani e giovinette di rara bellezza.

“Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo” narra di storie internazionali che vogliono indagare le origini dei miti più noti, le cui origini spesso si perdono nella notte dei tempi, ma che hanno connessioni molto più vicine a noi di quanto immaginiamo.

Realizzato da Jacopo Fo e Dario Scaramuzza, il documentario animato fa seguito a “Gela Antica. La New York del Mediterraneo” proiettato nell’anno 2022 in anteprima assoluta al Teatro Eschilo di Gela e oggi disponile online in visione libera al link.

Storie di Fate e di Giganti è una iniziativa di www.gelaleradicidelfuturo.com progetto realizzato con il coordinamento di Jacopo Fo e Bruno Patierno da Jacopo Fo srl (gruppoatlantide.it) con il sostegno di Eni e il patrocinio del Comune di Gela.

Disponibili anche su tutti i canali del Progetto:

Sito: www.gelaleradicidelfuturo.com

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TEDX Gela 2023 fa centro. L’importanza di mutare con autenticità.

Gela Le Radici del Futuro - Dom, 04/16/2023 - 18:36

Anche quest’anno il TEDx Gela ha raggiunto grandi risultati, riuscendo a riempire il teatro per la quasi totalità dei posti. Diverse persone sono giunte da varie zone della Sicilia per assistere all’evento che porta il nome del brand di fama mondiale.

Tema di quest’anno è stato “Mutazioni”. Negli ultimi decenni, ma in particolar modo negli ultimi, abbiamo assistito a una serie di cambiamenti di ogni natura, voluti e non voluti. La crisi climatica ci ha costretti a indagare e intraprendere azioni urgenti per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del pianeta. Le discriminazioni e le disuguaglianze di ogni tipo non vengono più accettate come un tempo. E poi, la pandemia, che ci ha forzati a un isolamento di massa e ha costretto molti a reinventarsi per far fronte agli impedimenti economici. In tutto questo, la città di Gela non è da meno. Dopo la chiusura dello stabilimento petrolchimico, la città sta provando a riscoprire la propria identità, partendo dalle sue risorse naturali e dal patrimonio storico e culturale. Nel corso dei vari interventi, tornava un concetto fondamentale: il cambiamento non va evitato, ma va abbracciato.

Gli speakers e i loro spunti

I vari speakers, oltre a raccontare le loro storie, hanno offerto vari spunti su come mutare al meglio.

Alessandro De Filippo

Docente di Cinema, Fotografia e Televisione al Disum di Catania. Per lui si è trattato di viaggiare e usare la macchina fotografica come quaderno degli appunti, finché non è giunta l’ora di unire le immagini alla scrittura e raccontare le storie a cui assisteva.

Paola Gurrieri

Un’imprenditrice moderna che si è dovuta reinventare. Ritrovatasi a gestire l’azienda agricola di famiglia, importatrice di un’importante fetta del mercato di crisantemi in Italia e all’estero. Mentre da noi questi sono i fiori dei defunti, nel resto del mondo sono invece un messaggio di speranza, poiché sono gli unici fiori a sbocciare in autunno. Da questa filosofia, l’immagine dell’azienda e lo stesso ambiente di lavoro sono stati migliorati a partire dai valori della sostenibilità, della comunità e dell’aggregazione. Questo è reso possibile da piccole ma significative azioni, come la collaborazione con ASP per campagne di screening, l’inserimento di arte e concerti presso la sede dell’azienda, la creazione di una comunità energetica e la realizzazione di shooting fotografici per importanti marchi di moda.

Joseph Micieli

Cuoco e pescatore, ha riscoperto la passione per tradizione culinaria sicula e ne ha fatto un valore. Dopo cinque anni di esperienza maturata al La Prova del Cuoco, è tornato in Sicilia e ha aperto due ristoranti raffinati a Punta Secca. Nella sua cucina, esclusiva a base pesce, sfoga tutta la sua creatività e innovazione mescolate con l’amore per la propria terra e con ingredienti a km 0.

Elita Schillaci

Docente al dipartimento di Economia all’università di Catania, dov’è stata anche preside, Elita Schillaci è stata decretata da Startup Italia come una delle mille donne più influenti della nazione. Da quarant’anni si batte contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza, rivolgendosi principalmente alle donne di oggi e di domani che vogliono riconosciuti i propri diritti. Aderisce allo slogan “be one of many”, per incoraggiare le ragazze ad essere ambiziose, ad essere le prime a creare qualcosa di rilevante. Si spera che non siano né le sole né le ultime. Per colmare le varie forme di gender gap è importante elaborare strategie inclusive percorsi si empowerment, per cui occorrre anche disimparare certi schemi a cui ci si è adattati.

Laura Anello

Giornalista e presidente della fondazione Le Vie dei Tesori, oramai il più importante festival in Sicilia che rende le città dei veri e propri musei a cielo aperto. Una manifestazione cultutale a cui partecipano 20 comuni e 60 borghi, più uno “spin-off” a Mantova. L’impegno della fondazione è stato di rivalutare quei piccoli territori che spopolati dalle emigrazioni dei propri abitanti. Attraverso un coupon unico, i visitatori possono accedere a chiese, cripte, musei ed edifici che normalmente non aprono al pubblico. Attraverso progetti, attività e relazioni col pubblico, quest’ultimo diventa protagonista e contribuente alla ripresa dei luoghi. Nel 2021, è nato il festival “I borghi dei tesori” dedicato ai piccoli comuni che sono stati digitalizzati per l’occasione. Il progetto si finanzia in minima parte con fondi pubblici, con sponsor privati e con un piccolo contributo versato dai visitatori e detraibile dalla dichiarazione dei redditi. Per l’occasione, Laura Anello ci ha lasciato un piccolo spoiler: da quest’anno, anche Gela entrerà a far parte dell’itinerario!

Eleonora Lombado

Giornalista, ghostwriter e autrice diplomata presso la scuola Holden di Torino. Anche Eleonora Lombardo, come la prof. Ssa Schillaci, è legata alle tematiche femministe. Nel suo talk sulle “mute azioni” che molto (molto) lentamente hanno portato le donne a reclamare il loro posto nella società patriarcale. Tuttavia, la storia e in particolar modo la letteratura, abusano di prospettive maschili lasciando poco spazio al linguaggio femminile come se fosse di “serie B”. Per far fronte a ciò, nelle sue rubriche per La Repubblica, Eleonora Lombardo racconta di quelle professioniste che si stanno affermando in Sicilia e cercano di instaurare nuove dinamiche e nuovi schemi, divulgando il pensiero femminile. Oltre a questo, la scrittrice e attivista aderisce a progetti paralleli, come la campagna di crowdfunding “Compriamo Isola delle Femmine”, lanciata dall’associazione Femminote.

Lello Analfino

Un pomeriggio che non poteva che concludersi con l’intervento musicale di uno degli artisti più eclettici dell’isola. Lello Analfino, conosciuto anche per essefe il frontman dei Tinturia, ha raccontato la storia delle “variazioni nel suo percorso”, accompagnato dal chitarrista Lino Costa. Disobbedire, raccontare storie, protestare e chiedere di legalizzarla. Possono tutte queste mutazioni essere espresse in cari generi musicali che portabo ad altre mutazioni? Certo che possono. Ad ogni modo, il nostro vicino di casa ci tiene a dirci che Gela è stupenda ma non lo sappiamo perché – diciamocelo – la comunicazione qui ha sempre fatto un po’ schifo ed è ora di “mutarla”.

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Pronti per il nuovo TEDx Gela. Grandi aspettative da parte degli organizzatori

Gela Le Radici del Futuro - Mer, 04/12/2023 - 18:05

Mancano pochi giorni alla seconda edizione del TEDx Gela. Dopo il successo del 2021 (Pensa frugale, sii flessibile, genera crescita), gli organizzatori si sono impegnati per cercare ospiti ancora più distanti dalla realtà locale e portare nuovamente in città un brand di rilevanza mondiale.

Non un appuntamento qualsiasi ma un’occasione per Gela e per i gelesi che sono pronti a lasciarsi “contaminare” e prendere spunto da chi è riuscito a infrangere gli schemi e spiccare nel proprio campo. Per gli organizzatori ( i creator digitali Vincenzo Lo Blundo, Tiziana Franco, Simone Lombardo e Salvatore Franco, i giornalisti Domenico Russello, Massimo Sarcuno e Giusy Costanza e i vari sponsor e partner locali), si tratta di una sfida da non sottovalutare, in cui si sono impegnati per abbattere i luoghi comuni e pensieri limitanti che attanagliano il territorio, ancora oggi.

La scelta di una tematica attuale

Non è un caso, infatti, che il tema scelto per quest’anno sia “Mutazioni”. A livello mondiale stiamo vivendo delle mutazioni, attraverso i cambiamenti climatici e gli sforzi per una nuova transizione energetica, così come stanno mutando le norme etiche e morali della società. “Anche a Gela, ad esempio, non sappiamo se attenerci all’etichetta di città industriale, se investire sui beni culturali, o su altro. Anche l’arte può essere una forma di rilancio” risponde Vincenzo Lo Blundo.

Quindi i vari temi degli speaker possono rivelarsi attinenti ai bisogni della città? “Assolutamente sì. Oltre a contribuire dal palco con le loro idee, potranno interagire a tu per tu con il pubblico durante i vari break con aperitivo che verranno offerti tra un intervento e un altro. Non dimentichiamo, inoltre, che a livello economico, la buona riuscita di un evento di tale portata rappresenta anche un ottimo contributo per la città, poiché porta turisti che alloggeranno a Gela e mangeranno nei nostri punti di ristoro.” 

 

Gli speaker del Tedx Gela 2023. Da sinistra: Alessandro De Filippo, Eleonora Lombardo, Lello Analfino, Paola Gurrieri, Elita Schillaci, Laura Anello, Joseph Micieli. Ma che cos’è un TEDx e perché è così importante?

TED (Technology Entertainment Design) è una serie di conferenze che vengono organizzate in tutto il mondo e che vengono gestite dall’organizzazione non-profit statunitense The Sapling Foundation. La missione di questi eventi, i ted talks, è riassunta nel motto ideas worth spreading ovvero “idee degne di essere diffuse”. Personaggi illustri giungono nelle sedi dell’evento proprio per esprimere le loro idee innovative e le loro filosofie. Diventano, così, fonte di ispirazione per il pubblico. La sede centrale di New York ha ospitato personalità del calibro di Bill Gates, Bill Clinton e Elon Musk. Il brand, però, ha spopolato in tutto il mondo e ha dato la possibilità a volti meno noti di divulgare i loro pensieri.

Organizzare un TEDx

Tuttavia, non è facile organizzare un TEDx poiché bisogna attenersi a dei parametri specifici e in seguito il programma e gli speaker devono essere approvati proprio dalla sede centrale. Gli eventi, infatti, devono essere non-profit e i vari sponsor servono solo a coprire le spese di organizzazione, così come né gli speaker né gli organizzatori possono ricevere alcun compenso. I ted talks devo essere filmati, ottenere la licenza Creative Commons e caricati solo sulle piattaforme web ufficiali.

“I TEDx vengono elaborati anche con l’obbiettivo di rivalutare le location in cui si svolgono. Anche se dovessimo fare sold out quest’anno, difficilmente per un evento successivo penseremmo a un luogo più grande del teatro. Tutto quello che facciamo, lo facciamo a spese nostre e perché vogliamo contribuire a portare qualcosa di buono in questo territorio.  Se non fosse così, non avremmo passato giornate intere nell’ultimo anno a fare riunioni e a lavorare sodo per questo evento, malgrado ciascuno di noi avesse  già impegni, lavorativi e famigliari. All’amministrazione e agli sponsor non chiediamo infatti un contributo oneroso, ma solo di far parte di un progetto.” Ha detto Domenico Russello.

Save the date

L’attesissimo evento si svolgerà giorno 15 aprile presso il teatro Eschilo di Gela, e sarà uno dei cinque eventi TED che si svolgeranno in Italia nella stessa giornata, ma è anche l’unico che si svolgerà in Sicilia quest’anno, assieme a quello di Messina.

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ChatGPT bloccato in Italia, ma ecco cosa pensa di Gela. Intervista all’IA.

Gela Le Radici del Futuro - Mar, 04/04/2023 - 18:43

ChatGPT e le intelligenze artificiali in generale stanno facendo sempre più parlare di sé. Per alcuni sarebbe l’innovazione del secolo e rappresenterebbero persino un’importante strumento per le aziende che vogliono ridurre i costi. Per i lavoratori, in particolar modo per gli autori di testi, sarebbero invece una minaccia che vede la manodopera umana rimpiazzata dalle macchine, in un futuro distopico sempre più vicino. Tuttavia, la notizia di questi giorni parla del blocco del programma di OpenAI da parte del garante della privacy, per cui non è al momento possibile consultare il sito dall’Italia. Ma non tutto è perduto, almeno per i gelesi. Dopo aver chiesto a DALL-E come sarebbe la Gela ideale sotto forma di immagine, nei giorni a seguire ho voluto fare un esperimento proprio con ChatGPT. Ebbene sì, adesso anche una fonte non umana ci ha detto la sua su come migliorare la città. Quanto segue è la trascrizione dell’intervista a ChatGPT di cui per fortuna ho salvato gli screenshot.

Com’è possibile migliorare la città di Gela (CL)?

“Ci sono molti modi in cui la città di Gela (CL) può essere migliorata. Uno dei modi più efficaci per migliorare una città è investire nei suoi cittadini e nella loro qualità della vita. Ciò può includere la creazione di opportunità di lavoro, lo sviluppo di servizi pubblici di qualità, l’investimento in istruzione formazione di spazi pubblici sicuri e accoglienti.

Investire nell’infrastruttura della città, come trasporti pubblici efficienti e ben progettati, può anche contribuire a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

Inoltre, coinvolgere attivamente i cittadini nei processi decisionali che riguardano la città può aiutare a garantire che le priorità e le esigenze della comunità siano adeguatamente rappresentate e prese in considerazione nello sviluppo della città.”

Potresti farmi alcuni esempi di spazi pubblici e di come coinvolgere i cittadini nei processi decisionali?

” Gli spazi pubblici sono aree pubbliche che sono aperte e accessibili a tutti i cittadini, come parchi, giardini, piazze e strade. Possono essere utilizzati per una varietà di scopi, come il gioco, lo
svago, l’esercizio fisico, la socializzazione e l’espressione artistica. Gli spazi pubblici ben progettati possono contribuire a creare una città più vivibile e accogliente per tutti i suoi abitanti. Coinvolgere i cittadini nei processi
decisionali può avvenire attraverso diversi metodi, come ad esempio sondaggi e indagini sulla popolazione, gruppi di discussione e focus group, incontri pubblici e consultazioni online. Questi metodi possono aiutare le autorità locali a raccogli e le idee dei cittadini e incorporarle nei piani di sviluppo della città. Inoltre, può essere utile creare canali di comunicazione regolari e trasparenti tra le autorità locali e la comunità, in modo da mantenere i cittadini informati sui progressi e sui cambiamenti in corso nella città e incoraggiare il loro coinvolgimento attivo nella vita della comunità.”

Queste due domande hanno permesso al programma di centrare subito l’argomento e rispondere citando idee che in parte già sappiamo. Sembra che un coinvolgimento sempre più intenso dei cittadini sia il punto chiave per rendere la città un posto più vivibile. Da un lato, le amministrazioni si devono impegnare a prendere spunto dalle idee e dai bisogni degli abitanti. Dall’altro, però, anche questi ultimi devono manifestare interesse e partecipazione attiva verso le iniziative all’interno del territorio, ed esserne loro stessi promotori.

 

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ScuolaZoo al PalaLivatino per un’assemblea studentesca fuori dall’ordinario

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 03/30/2023 - 15:06

Riuscire a coinvolgere le masse studentesche non è sempre un compito facile. Lo sanno bene non solo i docenti che devono colmare il divario generazionale tra gli alunni loro stessi. Tuttavia, anche  i rappresenti d’istituto si fanno carico delle complessità del sistema scolastico per riuscire a conciliarle con i loro interessi e le loro necessità. Proprio per questo, gli istituti superiori Elio Vittorini ed Eschilo hanno unito le forze e hanno contattato ScuolaZoo per organizzare un’assemblea unica nel suo genere, che si è svolta nella giornata del 29 marzo al Palalivatino.

Un evento reso possibile grazie ai mezzi di comunicazione odierna e all’impegno dei giovani gelesi, che hanno voluto offrire ai loro compagni una mattinata formativa e coinvolgente al tempo stesso. Presenti anche Roberto Vercellino, project manager della community di Scuolazoo e la medaglia d’argento di pugilato Aziz Abbes Mouhiidine.

Da ormai qualche anno, ScuolaZoo è un punto di riferimento per gli studenti in cerca di nuovi spunti e chiarimenti. Quella che sembrava una semplice pagina di meme sugli stereotipi riguardanti i professori e i compagni di classe, negli anni è diventata una testata giornalistica, un brand di riferimento per la Generazione Z, ma anche un tour operator che organizza viaggi per i giovani dai 16 ai 25 in varie località in Italia e in Europa. Il loro sito e le loro pagine social sono diventati nel tempo un’importante veicolo che porta all’attenzione degli studenti molti temi di scuola e attualità, grazie alle campagne di comunicazione e all’opportunità di svolgere da loro l’alternanza scuola-lavoro.

Tra gli obiettivi di ScuolaZoo, vi è proprio anche quello di partire dal basso per migliorare il sistema scolastico italiano. Proprio per questo è nata la loro comunità di Rappresentanti d’Istituto e di Consulta RIS, per abbattere le barriere tra studenti e istituzioni.  Uno dei modi è proprio quello di organizzare assemblee evento presso tutte le scuole candidate. Tra i RIS di ScuolaZoo figurano anche alunni delle scuole di Gela, che si sono adoperati per organizzare l’evento al PalaLivatino. Il risultato è una grande assemblea sullo stile di quelle dei licei americani che si svolgono nelle palestre. Molto orgoglioso anche Maurizio Melfa, capo della MEIC Services che da qualche anno gestisce la struttura.                                   

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D oggi, venerdì 24 marzo, online il documentario animato “Storie di Fate e di Giganti”

Gela Le Radici del Futuro - Ven, 03/24/2023 - 07:03

Da oggi è on line, visibile su Gela Le Radici del Futuro in anteprima assoluta per il web, il primo episodio del documentario animato “Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo”.

Realizzato da Jacopo Fo e Dario Scaramuzza, il documentario animato fa seguito a “Gela Antica. La New York del Mediterraneo” proiettato nell’anno 2022 in anteprima assoluta al Teatro Eschilo di Gela e oggi disponile online in visione libera al link.

“Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo”, racconta le leggende di Gela come quella del gigante di Manfria, sua sorella la bella Castellana e una donna misteriosa e bellissima, capace di paralizzare gli uomini con un semplice gesto. Indagando su queste narrazioni medioevali abbiamo scoperto che sono imparentate con altre, inglesi, sulla Fata Morgana e Mago Merlino. Esiste anche una leggenda a proposito di un castello nelle profondità dello stretto di Messina dove la Fata Morgana ha abitato, circondata da giovani e giovinette di rara bellezza.

“Storie di fate e di giganti. Gela crocevia di archetipi e leggende di tutto il mondo” porta sul grande schermo storie internazionali che vogliono indagare le origini dei miti più noti, le cui origini spesso si perdono nella notte dei tempi ma che hanno connessioni molto più vicine a noi di quanto immaginiamo.

Il documentario animato sarà on line, diviso in 5 puntate, a partire da oggi, venerdì 24 marzo, con il primo episodio “C’era una volta il gigante di Gela”.

I successivi episodi saranno visibili gratuitamente a cadenza settimana su tutti i canali del progetto di Gela Le Radici del Futuro:

Sito: www.gelaleradicidelfuturo.com

Facebook | Instagram | YouTube

Il calendario delle puntate:

  • 24 marzo I episodio: Il gigante di Manfria;
  • 31 marzo II episodio: Il ladro degli alberi della foresta dei cedri;
  • 7 aprile III episodio Giganti sotto l’Etna e altri giganti sfortunati;
  • 14 aprile IV episodio: Fate, streghe e divinità crudeli;
  • 21 aprile V episodio: La dea madre cacciata dall’olimpo si nasconde nelle favole;

Storie di Fate e di Giganti è una iniziativa di www.gelaleradicidelfuturo.com progetto realizzato con il coordinamento di Jacopo Fo e Bruno Patierno da Jacopo Fo srl (gruppoatlantide.it) con il sostegno di Eni e il patrocinio del Comune di Gela.

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Generazioni e classi sociali differenti unite per il cambiamento. Nasce il comitato Generazione Gela.

Gela Le Radici del Futuro - Dom, 03/12/2023 - 18:26

Si è svolto ieri, sabato 11 marzo,  il primo incontro del comitato “Generazione Gela” che ha visto coinvolta una buona fetta della cittadinanza. Si tratta di un comitato spontaneo ma anche giovane, sia poiché appena nato sia perché hanno dai 20 anni in su i principali fautori dell’iniziativa.

Generazione Gela in breve tempo ha cominciato a far parlare di sé ed è supportata da tante persone che vogliono fare la differenza, in una società in cui spesso si delega ogni responsabilità al prossimo. Ad aderirne, sono in buona parte giovani professionisti e non, che si sono attivati per riunire i propri concittadini nella speranza di creare e promuovere nuovi progetti volti a migliorare la città. Il primo incontro, svoltosi presso la chiesa sconsacrata di San Giovanni, ha visto una partecipazione davvero sorprendente. Presenti cittadini di ogni fascia d’età e classe sociale, divisi tra imprenditori, esperti di vari settori, commercianti, attivisti, artisti rappresentanti di associazioni e non solo.

All’interno della sala, sono stati collocati quattro tavoli tematici, rispettivamente sui temi di “Turismo”, “Formazione sociale”, “Sicurezza” e “Rigenerazione urbana”. I partecipanti all’incontro hanno potuto prendere parte ai vari tavoli e partecipare a un dibattito e avanzare proposte di interesse per la città. Onde evitare di partire da zero, i fautori dell’iniziativa hanno presentato dei fogli con informazioni, proposte pre-avanzate e bandi ministeriali a cui poter attingere per eventuali finanziamenti. L’idea alla base è infatti quella di sfruttare anche le
numerose opportunità garantite dal PNRR all’interno del programma Next Generation, dal
PON Cultura 2021-2027 e dall’Agenda ONU 2030.

Il comitato non ha un colore politico, ma l’iniziativa non è passata inosservata ad alcuni rappresentanti dell’amministrazione locale che erano presenti con orgoglio e interesse. Sono previsti altri incontri che verranno pubblicizzati prossimamente.

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Luoghi del Cuore FAI: la torre di Manfria è nella top 100. In Sicilia è tra i più votati.

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 02/23/2023 - 13:30

È stata da poco annunciata la classifica de “I Luoghi del cuore” FAI 2022 e sembra che Gela si stia finalmente facendo notare. Infatti, la nostra torre di Manfria si posiziona tra i primi 100, precisamente al 67° posto e con oltre 4 mila voti. Un dato non da poco, considerato che è il settimo luogo più votato in tutta la Sicilia.

L’iniziativa “I luoghi del cuore”, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, consiste in un censimento in cui gli italiani possono promuovere dei luoghi per preservarne il patrimonio storico e culturale. I primi tre classificati riceveranno un contributo economico per un progetfo da concorcordare con gli enti promotori. Al tempo stesso, tutti i luoghi che abbiano ricevuto almenl 2500 possono partecipare a un bando speciale per concordare un progetto di restauro e valorizzazione.

In totale, sono oltre 38.000 il luoghi d’Italia per cii è possibile votare ogni. Al primo posto, nella classifica nazionale si è posizionata la chiesetta di San Pietro dei Samari nel parco di Gallipoli, con 51.000 voti. Ciò significa che per piazzare la nostra città ai primi posti basterebbe un voto ogni due abitanti. Un dato significativo, dopo che nel 2020 il comune di Gela ha lanciato una campagna di raccolta fondi per acquistarla e farla diventare un bene da privato a pubblico.

Vi sono altri luoghi di Gela candidati al contesg, tra cui l’ex lido “La conchiglia”, i siti appartenenti al parco archeologico, il convitto Pignagtelli e il golfo. Tuttavia, questi hanno ricevuto meno di 100 voti. Siamo comunque in tempo per farci valere per l’anno corrente.

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Servizio Civile Universale. Guida semplificata al bando e quali progetti scegliere.

Gela Le Radici del Futuro - Dom, 02/12/2023 - 20:14

Lo scorso 9 febbraio è arrivata la conferma ufficiale della proroga di scadenza del bando del Servizio Civile Universale, ora prevista per il 20 febbraio. In tanti non sanno bene come accedervi, quali siano i requisiti richiesti né quali siano gli enti e i progetti avviati nella loro città o altrove. Per fare un po’ di chiarezza, ecco una guida pratica e semplice su come presentare domanda e quali sono i progetti in corso d’opera dalle nostre parti.

Anzitutto, cos’è il Servizio Civile Universale? È fondamentale sapere questa nozione, poiché una volta selezionati in graduatoria è spesso la prima domanda posta ai colloqui. Come dice la definizione sul web, esso è ” la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio”. È stato introdotto per la prima volta nel 1972, come alternativa al servizio di leva obbligatorio. Negli anni, questo percorso è stato allargato a tutti i sessi e le etnie, purché presentino dei requisiti specifici ed è possibile aderire volontariamente. Non è di per sé considerato un lavoro, ma ciascun volontario mensilmente percepirà un contributo statale, attualmente del valore di 444 euro fino alla fine del progetto a cui si ha aderito. Ogni progetto ha una durata tra gli 8 e i 12 mesi.

Quali sono i requisiti richiesti per poter aderire? In breve: essere cittadino italiano, o di un paese appartenente all’UE. In caso contrario, è importante che gli stranieri soggiornino regolarmente in Italia; essere maggiorenni e non aver superato i 28 anni alla data di presentazione della domanda; non avere riportato condanne, anche non definitive, per delitti con pene di reclusione superiori a un anno.  Bisogna inoltre sapere che si può svolgere il servizio civile una volta sola nella vita, a seconda del bando di riferimento: chi ha già partecipato a un progetto attraverso il programma “Garanzia Giovani” può in seguito partecipare a un progetto con bando ordinario, e viceversa.

Sul sito di politichegiovanili.gov, troverete il bando con tutti i vari dettagli e gli allegati. È possibile scegliere un progetto soltanto, in Italia o all’Estero. In quest’ultimo caso, per chi non risiede nel paese in cui verrà effettuato il servizio, spetta un’indennità giornaliera tra i 13 e i 15 euro, mentre le spese di vitto e alloggio sono a carico dell’ente. Chi invece sceglie di prestare servizio in un comune diverso da quello proprio di residenza, avrà il rimborso sulle spese di viaggio.

Chiarito ciò, come fare per trovare i progetti e sceglierne uno? In fondo alla pagina del sito citato poc’anzi, c’è il rimando alle sezioni “Sceglie il tuo progetto in Italia”“Scegli il tuo progetto all’estero”. Ciascuna di queste rimanda a un motore di ricerca dov’è possibile selezionare nazione, regione, città e persino l’aerea tematica dei progetti a cui potreste essere interessati, in modo da semplificarsi il lavoro. Per ogni progetto vi è un numero limitato di posti, ma è possibile visualizzare quante domande sono state già presentate per lo stesso.

In fine, una volta deciso a quale ente e a quale progetto aderire, non resta che presentare domanda. Per fare ciò è necessario avere SPID e un curriculum vitae. Collegarsi dunque al portale domandaonline.serviziocivile.it/ e seguire i passi suggeriti. Verrà chiesto di inserire i dati relativi al progetto scelto, e poi compilare un questionario sulla propria esperienza col volontariato e di allegare il proprio curriculum. Ultimata l’iscrizione, gli enti valuteranno i curriculum e dai punteggi stileranno una graduatoria che decreteranno coloro che saranno ammessi al colloquio di selezione finale. Solitamente, ai colloqui vengono rivolte domande sulle proprie conoscenze sulla storia e gli obiettivi del servizio civile e dell’ente a cui ci si è rivolti, oltre che sul profilo personale del candidato volontario. Una volta tenuta la prova orale, è bene consultare le pagine dell’ente per gli aggiornamenti sulle selezioni finali. Qualora dovessero risultare dei posti vacanti, le selezioni saranno riaperte prima dell’avvio del progetto.

Di seguito, tutti gli enti e i progetti programmati nella città di Gela.

  • Sisifo consorzio cooperative sociali, progetto “Heart home Sicilia” –  2 posti;
  • Associazione FARC&C, progetto “Una rete per il malato oncologico” – 4 posti;
  • Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, progetto “Famiglie più forti” – un posto;
  • Associazione Metacometa, progetto “Casa in cui crescere” – un posto;
  • Ispettoria Salesiana Sicula, progetto “Comunità ospitale” – 6 posti
  • Associazione Italiana Sclerosi Multipla: progetto “Compagni di viaggio” – 4 posti; progetto “Insieme” – 2 posti;
  • Istituto “Suor Teresa Valsè”: progetto “Riportiamo al centro” – 4 posti; progetto “Torniamo a vedere” – 4 posti;
  • Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: progetto “Officine di attivismo civico” – 6 posti; progetto “Sapere, saper essere e saper fare” – 2 posti;
  • FIDAS Gela: progetto “Cammini di vita” – 4 posti;
  • Missione Italia ONLUS: progetto “Anima!” – un posto, progetto “Cittadini consapevoli” – 3 posti; progetto “Dalla parte del cittadino” – 2 posti;
  • Fondazione Impresasensibile ETS: progetto “I giovani e la nuova dimensione del lavoro” – un posto; progetto “Inclusione e invecchiamento attivo” – un posto;
  • Gelambiente: progetto “Fermenti” – 4 posti;
  • CRS Soc. Cooperativa sociale, progetto “Oikos” – 6 posti;
  • Croce Rossa Italiana – Comitato di Gela: progetto “Ambulife” – 12 posti; progetto “Atuttavita” – 4 posti; progetto “Inprotezione” – 10 posti.

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