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Oriana Fallaci ha ragione? Quinta puntata

Indice
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E cosa succede se un popolo esce dalla povertà?
Appena si sparge un po' di benessere, succede quel che già è successo altrove: il crollo delle nascite.
Negli anni '60 si calcolò che se le nascite fossero continuate ai ritmi di allora entro il 2000 avremmo superato i 10 miliardi. Pareva impossibile che si potessero convincere milioni di indiani e cinesi a smettere di fare figli come conigli.
Oggi Cina e India si pongono il problema di organizzare campagne in favore di nuove nascite perché non c'è più incremento e si teme di entrare in una fase recessiva.
È successo prima in Europa e in America, poi in Giappone, Australia e sta succedendo in Sud America. Appena la popolazione raggiunge un certo benessere e le donne acquisiscono più libertà (fenomeni collegati) il numero delle nascite crolla.
E se crolla il numero delle nascite e si raggiunge il benessere in tutto il mondo gli islamici non hanno più motivo di venire a islamizzare l'Europa. Ed ecco che non c'è più nessun pericolo islamico.

L'occidente Cristiano ha a disposizione un'altra potente leva per disinnescare la questione islamica, fermare il terrorismo, favorire i regimi democratici e aiutare l'economia dei popoli arabi: la solidarietà.

In uno scatto d'orgoglio potremmo comprendere che la ricchezza dell'Occidente è figlia di secoli di rapine e che è ora che si inizi a restituire. Alcuni ricercatori hanno tentato di calcolare quanto oro e argento sia stato rubato dagli spagnoli in Sud America. Una cifra colossale alla quale potremmo aggiungere gli interessi di secoli… Il risultato del calcolo sarebbe una cifra con cui si potrebbe comprare mezza Europa. Cosa succederebbe se gli occidentali decidessero di indennizzare i discendenti dei 180 milioni di schiavi fatti morire di stenti e delle centinaia di milioni che hanno servito in catene per quasi 400 anni?
E che dire di tutto il petrolio che ci siamo portati via per un prezzo ridicolo? E quanto the, quante banane, quanto caffè, cacao, diamanti, tungsteno, rame, stagno...
Allora converrebbe che quando Senegalesi, Marocchini, Colombiani, Cingalesi arrivano a casa nostra per lavorare si mostrasse loro un minimo di civiltà.
Se si importa manodopera straniera si deve anche provvederle un tetto e condizioni di lavoro e di vita equi...

Quando gli italiani erano poveri come gli albanesi, e forse di più, andarono in America, in Germania, in Inghilterra e furono trattati a pesci in faccia. Negli Usa, modestamente, poi ci siamo vendicati creando la famosa Malavita di Little Italy.
Per questo dovremmo sapere per esperienza che non conviene far incazzare gli immigrati. E dovremmo preoccuparci di organizzare in modo razionale l'immigrazione della manodopera che ci è necessaria... Ma questo oggi non avviene.

Io ne ho fatto l'esperienza diretta, come responsabile della Libera Università di Alcatraz mi sono trovato a far venire in Italia un cuoco cingalese. Sei mesi di problemi, difficoltà assurde, telefonate alla questura, all'ambasciata, al ministero... Se voglio assumere un immigrato illegale lo pago un quarto e ce l'ho al lavoro domani mattina.
E chi mi sa dire per quale ragione politica, economica o di sicurezza si fanno stare gli extracomunitari a far la coda per notti intere davanti agli uffici preposti a sbrigare le pratiche per il permesso di soggiorno?
Non potremmo mettere qualche impiegato in più?
E non dovremmo permettere che gli immigrati sprechino il loro tempo a fare code allucinanti anche perché abbiamo bisogno che studino. Dobbiamo innalzare il livello culturale, la conoscenza e la capacità di impresa di tutti gli extracomunitari che arrivano in modo che l'esperienza nel nostro paese li convinca della superiorità della democrazia, dell'istruzione laica, dell'assistenza medica gratuita. Se noi li accoglieremo come fratelli e daremo loro le nostre conoscenze migliori essi diventeranno più interessati a tornare a casa e creare imprese e costruire la democrazia. E anche a noi farebbe bene capire che ci possono insegnare molto perchè sono i depositari di una cultura antica e raffinata. Ma ho il dubbio che la loro permanenza in Italia, costellata di abusi, disonestà e razzismo, li faccia tornare a casa ancora più convinti che l'Occidente è Satana e va schiacciato nel sangue.

L'altro fronte della solidarietà si gioca direttamente nei paesi più poveri. Per fortuna già molti italiani sono impegnati ai quattro angoli del mondo nell'aiuto a donne, bambini e infermi e riescono addirittura a dimostrare che esistono anche cristiani timorati di Dio. Bisogna certo aumentare questo impegno ma la solidarietà dell'Occidente dovrebbe fare un passetto in più.
L'Occidente dovrebbe fare sua l'idea di rapporti umani basati sulla semplice equità.

C'è una realtà arida e invisibile che viene taciuta. Esiste una rete di iniquità che avvolge il mondo ed è basata su una serie stupidissima di leggi e leggine, accordi commerciali e regolamenti...Tutte scartoffie apparentemente insignificanti, testi che disquisiscono burocraticamente sulla misura delle banane. E solo se li si legge molto attentamente si scopre che queste curiose classificazioni poi determinano quali siano le banane che possono essere importate.
Capisce, signora, siamo al delirio. Decidono per legge la forma delle banane. E stabiliscono perciò che i contadini della tal zona dell'Africa sono fuori norma e non possono più venderci le loro buonissime banane perchè gli manca un centimetro…

Io credo che resteremmo stupiti da quel che succederebbe se tutti i paesi del mondo potessero semplicemente vendere i loro prodotti in condizioni paritarie senza che le lobby e le multinazionali cristiane possano truccare le carte.
Grazie a un mare di astuzie commerciali milioni di contadini sono ogni giorno rovinati. Altri milioni sono rovinati dal fatto che la globalizzazione è truccata. Ad esempio l’agricoltura italiana è super finanziata dall’Unione Europea il che permette ai grossi gruppi italiani di vendere sui mercati africani pomodori già lessati e imbarattolati a un prezzo inferiore di quello che riescono a fare i contadini locali. Anche perché questi agricoltori non ricevono nessun sussidio e la loro agricoltura è tecnicamente arretrata.

Questa a casa mia si chiama concorrenza sleale. E quei contadini come fanno a sopravvivere? Non ce la fanno. Vanno a fare i disoccupati in città e le loro mogli si prostituiscono. Negli ultimi venti anni decine di milioni di coltivatori di sono stati poi rovinati da un gioco che vuole riuscire a concentrare tutta la produzione da esportare nelle mani delle multinazionali. I monopolisti del caffè non fanno guerre. Sono gente più morbida. Loro strozzano il mercato.

E che dire dei pescherecci europei e cinesi che depredano le coste africane con la pesca a strascico che da noi è illegale? Anche li ci sono migliaia di pescatori che non ce la fanno a sopravvivere e che devono emigrare!

Le sembra logico? Le sembra lungimirante? Come può succedere? Imbrogli, inventati da gente che ha studiato a Oxford.

E dove vuoi che cerchi di andare tutta questa gente che il nostro sistema economico ha mandato sul lastrico? Vogliono venire nella ricca Europa! E attenzione: non sono tutti islamici. Quando si parla dei numeri spaventosi dell’immigrazione islamica si dovrebbe ricordare che la stragrande maggioranza degli immigrati in Italia viene dall’est Europa e sono tutti cristiani. E gli immigrati dai paesi musulmani sono in gran parte cristiani che se ne vanno proprio perché non sopportano le dittature islamiste!

E se tutti i motivi che ho fin qui elencato non bastassero a convincere che la signora Fallaci sbaglia, aggiungerei ancora qualche parola sulla criminalità. Spero che avrai ancora la pazienza di seguire il mio ragionamento.

Perché i governi e i partiti non affrontano realmente il problema della criminalità? Non parlo soltanto dei piccoli crimini e del fatto che non esiste un'iniziativa preventiva e repressiva concreta contro la piccola criminalità.
Cosa si fa contro la grande criminalità, le mille cosche che si spartiscono il commercio di droga, il gioco d'azzardo, la prostituzione, il traffico d'armi, di rifiuti tossici e di prodotti con i marchi contraffatti? Non leggo mai molto a proposito del costo umano spaventoso che queste multinazionali del crimine infliggono all'Umanità.
A confronto della criminalità internazionale bin Laden era un foruncoletto. Parliamo di una macro-sanguisuga che ogni giorno in tutto il mondo ruba, uccide, ricatta, corrompe, riduce alla schiavitù e rovina vite umane con la prostituzione, la droga, il gioco d'azzardo e ogni sorta di nefandezza.
Negli ultimi vent'anni in tutto il mondo migliaia di organizzazioni criminali si sono evolute dal livello "banditi da strada" e sono arrivate a controllare pacchetti di aziende, imprese, banche, partiti, governi.
E credo converrai con me che la mafia russa, cinese, giapponese, colombiana sono sicuramente composte dalla gente peggiore che si possa immaginare.
Non credo che si dica uno sproposito parlando di un esercito di milioni di soldati del demonio pronti a tutto ventiquattrore su ventiquattro.
Aboliamo del tutto il segreto bancario e i paradisi fiscali e otterremo di tagliare loro la testa e lasciare contemporaneamente i terroristi nella vera difficoltà di trovare i soldi per finanziare i massacri.
Questo mi aspetterei che qualche illuminato politico dicesse!
La crisi dell'etica e la mancanza di orgoglio rendono i nostri politici vilmente inetti su questo come su altri fronti.

I cittadini non se la prendono come dovrebbero per questo stato di cose. Al massimo qualche manifestazione di sostegno a un commerciante che si è difeso da un bandito. Non ci si incavolo altrettanto perché lo Stato e L’UE non reagiscono come dovrebbero al crimine.

E pochi sanno quanto ci costa questa follia: le mafie fatturano 120 miliardi, 60 i falsificatori di marchi, 80 i truffatori (e la truffa in Italia è punita in modo ridicolo!!!), aggiungiamo furti e rapine, altri 700 milioni… Non pochi certo ma è curioso osservare che le truffe costano agli italiani 90 volte di più delle truffe che sono punite all’acqua di rose.

È da notare comunque che furti e rapine sono diminuiti in Italia dal 2011 al 2016.
(continua)