Cari amici, non sono del PD ma ho a cuore il destino del vostro partito. Dal rinnovamento del PD dipende gran parte di quel che succedera' in Italia (vedi sotto).
Quindi mi sento in dovere di avvertirvi che e' in atto un piano molto pericoloso.
E’ partita su Repubblica un’operazione mediatica che pare proprio una manovra concertata per appoggiare una nuova ascesa di D’Alema.
Sono usciti con grande risalto due articoli di seguito che non si riferiscono a nessuna notizia. Inventano essi stessi la notizia: si mormora che D’Alema potrebbe ricandidarsi alla presidenza del PD.
Una NON notizia che viene data con un risalto enorme.
Chiaro segno che gatta ci cova.
Il contenuto degli articoli e' a mio parere spaventoso.
Mercoledi' 10 giugno si anticipa che il leader piu' triste del centro sinistra voglia spaccare il PD, ritornare a due partiti divisi, per agganciare Casini e rilanciare una grande alleanza contro Berlusconi.
Magari con D'Alema come segretario nazionale del partito rosso pallidissimo, quasi rosa.
Spaventoso!
Venerdi' 12 si ripropone come una notizia da prima pagina la stessa sbobba. La notizia e': ”Pd, l'offensiva di D'Alema ‘Io leader? extrema ratio’” con un’aggiunta: D’Alema “Da' lo stop a Debora Serracchiani (contro la quale si scatenano molti big Popolari)”.
La Debora e' quella fanciulla che ha incassato piu' voti di Berlusconi in Friuli, dopo aver sbancato sul web con un suo discorso contro i leader del PD e mostrato uno stile nuovo scontrandosi con la Brambilla a Ballaro'.
La Debora e' la speranza oggi per il PD. Veltroni l’ha capito e parla di rinnovamento della dirigenza del partito.
Evidentemente e' in corso uno scontro durissimo. Uno scontro di culture: alcuni si dedicano all'alchimia delle formulette politiche invece di parlare dei problemi del Paese, di costruire una vera opposizione e un vero controllo di massa sulla legalita' di politici e amministratori, riformare il Paese, liberarlo dal giogo della burocrazia.
La battaglia ovviamente non si risolvera' nei retrobottega.
Tutto dipendera' dalle persone che si sono recentemente impegnate nel PD sperando nel rinnovamento e nella possibilita' di mettere al centro della costruzione di questa neonata forza politica la concretezza che parte dalle realta' locali. In questo settore il PD puo' vantare molte esperienze di grandissimo valore. Sono parecchi i comuni dove sindaci e assessori del PD stanno portando avanti grandi cambiamenti e iniziative rivoluzionarie sul piano ecologico, sociale e del coinvolgimento diretto dei cittadini (vedi ad esempio l’associazione dei Comuni Virtuosi http://www.comunivirtuosi.org/, su Peccioli vedi http://www2.ecquologia.it/cms/content/view/1043/27/ , http://www2.ecquologia.it/cms/content/view/2395/28/,
http://www.jacopofo.com/dissociazione-molecolare-peccioli-ecologia-pirolisi-ambiente).
Come chiusa osservo che D’Alema si paragona, secondo Repubblica, all’omerico eroe Aiace Telamonio, valoroso assediante nella guerra di Troia. Figlio di Telamone, re di Salamina, Aiace e' definito da Omero 'baluardo degli achei'.
Ma evidentemente D’Alema non e' proprio in forma. Paragonarsi a Aiace e' una pessima auto profezia: infatti l’eroe finisce male: si infuria perche' non gli vengono consegnate le armi del defunto Achille e decide di uccidere Agamennone, capo degli Achei. Ma la Dea Atena per impedirglielo lo fa uscire di senno e lui si suicida gettandosi sulla propria spada. Pessima idea.
Auguri caro signor D’Alema!
SPERIAMO IN UNA NUOVA GENERAZIONE DI LEADER ANCHE DENTRO REPUBBLICA!
Anche i quotidiani perdono le elezioni. E sicuramente Repubblica dovrebbe cospargersi il capo di cenere. Soffre degli stessi disturbi comportamentali dei leader del centro sinistra e ne determina in gran parte la linea politica visto il suo peso mediatico. D'Alema e' quel che e' grazie al pluriennale appoggio di Repubblica.
Repubblica preferisce tacere sui grandi scandali nazionali. E buttarsi nel gossip. Da settimane continua a ripetere le 10 domande a Berlusconi sulla papi-story. Pensate se avesse messo in questi anni lo stesso impegno nel denunciare i grandi scandali italiani: il Cip6, che rubo' 60 mila miliardi di lire alle fonti rinnovabili per regalarli ai petrolieri, la diossina ad Acerra, che continua a essere quasi il doppio di quella a Seveso quando fu evacuata (e si continua a tacere!). Repubblica poteva avvisare gli italiani del dissesto Parmalat come fece Beppe Grillo. E poteva allertare gli italiani sull'imminente crollo finanziario USA. Aveva gli strumenti e le professionalita' per scoprire quel che in tanti avevamo ormai capito.
Invece Repubblica non lo ha fatto. Sostenendo una linea politica gemella a quella dei DS e del PD: fallimentare. Ma mentre il PD prendeva legnate elettorali Repubblica non soffriva crolli di vendite. Quindi mentre il PD si interroga Repubblica si sente bella e vittoriosa. Miracoli del fatturato.
La direzione di Repubblica preferisce non sporcarsi le mani facendo il suo mestiere di rendere trasparente la vita politica ed economica nazionale, i retrobottega dei partiti sono piu' affascinanti e danno l’ebbrezza di avere le mani in pasta nel potere…
Speriamo che decidano di smetterla con questa linea editoriale disastrifera.
NON SONO DEL PD MA VOGLIO UN PD FORTE. SONO PAZZO?
Io non sono del PD, non simpatizzo neppure. Ma credo che il PD possa essere una forza positiva per l’Italia. Sicuramente molte persone sensate hanno creduto che la nascita del PD fosse una grande possibilita' per il riformismo italiano.
Si tratta di persone di valore che hanno veramente intenzione di dare vita a un nuovo modo di fare politica.
Io credo che il riformismo in Italia abbia una possibilita' se sapra' unire tutte le forze riformiste. Invece di dividersi sulle questioni di principio bisognerebbe unirsi sugli obiettivi concreti e urgenti che tutti potrebbero condividere.
Per questo ho a cuore la crescita del PD. Io vedo i progressisti come una squadra che ha un obiettivo comune al di la' delle sfumature. Vogliamo cancellare l’era Berlusconi, vogliamo una giustizia che funziona e una burocrazia piu' leggera ed efficiente. Vogliamo che finisca l’era degli sprechi e della corruzione.
Questo vuole il popolo dei progressisti. E per averlo ci serve un grande movimento di oppositori radicali capaci di vivere e di consumare in modo diverso ma ci serve anche un PD forte, un’IDV forte, un partito ecologista, un partito radicale e un partito comunista forti. E ci serve che questi partiti siano in mano a una nuova generazione di dirigenti esenti dalle malattie mentali dei vecchi apparati.
Commenti
Jacopo, condivido il Cuore
Jacopo, condivido il Cuore del tuo post, l'essenza.. Ma ci sono cose che proprio non mi convincono. Il cuore, o almeno uno dei "cuori" è uno a parer mio. D'Alema è una catastrofe vivente. Un autentico pericolo pubblico. Non ne faccio neanche principalmente una questione generazionale. Ne faccio soprattutto una questione di responsabilità. Si tratta del peggior (dovrei dire miglior forse) teorico e pratico dell'inciucio, dello scambio sotttombanco, della manovra politicante machiavellica, del culto narcisista di se stessi e del potere che sono stati alcuni dei motivi della catasfrofe epocale del gruppo dirigente progressista negli ultimi venti anni. Personalmente posso pure trovare qualcosa di simpatico nel suo essere macchietta da film anni 50, con i baffetti, il carattere ostico e antipatico e l'eterna manovra. Ma non siamo al cinema!!
D'Alema è uno dei padri del degrado italiano. Non il solo.. ma forse il principale. Di quella generazione di leader fu quello che ebbe più potere, e anche più malizia, quella stramaledetta furbizia di chi si crede una mente geniale mentre gli altri sono dei fessi. E' il simbolo di una sinistra che criminalmente non mise mai in piedi una legge per il conflitto di interessi. Ne ebbero la possibilità, ebbero le loro occasioni, ma in maniera pervicace e demente le persero tutte, rinunciarono sempre VOLUTAMENTE e CONSAPEVOLMENTE a qualunque provvedimento che andasse a intaccare l'impero televisivo di Berlusconi, oltre che a riformare la Rai. Sabotarono quei pochi tra le loro file che non volevano fare gli struzzi e i complici. Si innamorarono di totem, i classici totem ossessivi del centrosinistra in Italia.. il dialogo, le grandi riforme, le chiacchere sul riformismo. Infiniti convegni e fregnacce su queste grandi riforme, che adesso gli elettori di sinistra credo che al primo che parla di grandi riforme lo prendono a pallettoni. Stettero decenni a interrogarsi sul semipresidenzialismo slavo con triplicecamera e sistema pluriproporzionale corretto con minchiasbarramento alla cazzarola in salsa turca. Tutto con la sindrome da grandi statisti... fecero a Berlusconi ponti d'oro. Devo ricordare la famigerata bicamerale. Si poteva fare il conflitto di interessi in quel periodo. Ma D'Alema e i suoi congelarono tutto, e minarono anche la credibilità del primo governo Prodi, con la genialata della Bicamerale.. e poi tutti i celebri accordi sottobanco, il "patto della crostata" e quant'altro. A D'Alema è sempre importato potere emergere come statista di grido, in stile cardinale Richelieu, Metternich, con una spruzzata del Mitterand deteriore.. e i residuati tossici della doppia morale togliattiana. Io me li ricordo Jacopo questi sapientoni.. me li ricordo.. quando a chi gli diceva sommessamente e timidamente "ehm.. certo.. le gradi riforme.. il subpremierato alla polacca con quadricamera.. che bello... ehm.. la legge seminotauroproporzionalpresidenzialpetoide alla Israeliana.. wow.. ma.. ehm.. non ci sarebbe anche.. quella cosina.. ehm.. il conflitto di interessi?.." ... loro rispondevano sempre estremamente scocciati, irritati e infastiditi, perché qualcuno li riportava sulla terra con argomenti così prosaici e "scomodi".. e bofonchiavano bestemmie come.. "Ma basta con questa vecchia sinistra.. guardate avanti.. il problema neanche si pone.. tra due-tre anni con il digitale ci saranno 5000 canali, tutto sarà superato.." Più dieci anni dopo i fatti continuano a dare il loro spietato epitaffio a questa e alle altre castronerie cosmiche che all'epoca venivano spacciate come vangelo.
Di tutta quella stagione D'Alema è il simbolo. Inoltre sa di essere detestato da mezzo partito. Ma soprattutto è responsabile di tutto quello che ci troviamo ad affrontare ora. E ha solo il coraggio di pensare, di alludere a una sua candidatura? E dopo tutte le filippiche sul "rinnovamento", ancora con D'Alema? Ancora con il peggiore? Sembra un film dell'orrore. E anche io ho avuto la sensazione che Repubblica in sostanza gli facesse una marchetta. Ma non salvarmi Veltroni per piacere. Che ha ridotto il PD ha una marmellata, anche lui ossessionato dal dialogo infinito, che quando era segretario ogni giorno lanciava disperati segnali di fumo a Berluskaiser "per favore.. dialoghiamo.. siamo pronti,eh?... noi ci offriamo eh?.. tu sappilo.. appena fischi.. ci lanciamo.. corriamo.. sfrecciamo.. perché un dialogo alto e nobile..." e via rincoglionendo. Poi aveva giurato e stragiurato che dopo aver fatto il sindaco sarebbe andato in Africa. Che non sarebbe stato il classico politico che sarebbe rimasto anni a fare lotte interne, che non sarebbe invecchiato con il potere. Io gli avevo voluto credere. Bene Veltroni.. quando te ne vai in Africa? E' una domanda che gli voglio fare prima o poi. Visto che non posso credere che sparavi queste promesse strumentalizzando l'Africa solo a fine di consenso e di costruzione del tuo mito.. e che non starai come tutti gli altri a brigare finche sei vivo, e che quindi indubbiamente hai intenzione di andare in Africa.. e che come tutti gli eroi che citi sai che le promesse sono sacre.. bene, quando te ne vai in Africa?
Comunque fondamentalmente su tutto ciò ti seguo. Su altre cose no. Sulla Serracchiani ad esempio. Jacopo io sono contento che è giovane e le auguro il miglior futuro possibile. Ma tu sei troppo intelligente, anticomformista e fuori da ogni schema per aderire, in rigetto dei vecchi schemi degli eterni vecchi al potere, a un giovanilismo facile alla moda. Repubblica per mesi ci ha fatto sorbire alcuni che per il fatto stesso di essere giovani del PD erano il nuovo vento rinnovatore. C'è giovane e giovane Jacopo. E giovane non deve essere l'eterna medaglia luccicante "che ci fa sospirar". Quando Matteo Rienzi vinse le primarie fiorentine tutti a parlare del nuovo Obama. E Matteo Rienzi avrà pure 34 anni, userà pure internet, ma per molti aspetti è proprio vecchia vecchia politica. Io ho conosciuto giovani del PD caro Jacopo che fanno paura, che dicono che bisogna copiare Berluskoppola perché ha vinto, che bisogna riscoprire Blair, che parlano un politichese giovanile che è ancora più inquietante del politichese classico.. e che hanno una smania tremenda di apparire ed essere cooptati. Io non ti dico che la Serracchiani sia così. Dico che essere giovani e carini non deve diventare l'altra moda facile, a cui ricorrere per rigetto. E poi.. bisogna essere concreti. E concretamente non si può incensarla.. sembra simpatica e intelligente, ok. Ma tutto i suoi meriti si incentrano esclusivamente su un discorso fatto in quella determinata occasione... discorso che non è più qualcosa di originale, è diventato anzi un altro canovaccio. Ossia, mi alzo e bastono i leader storici, dico "bisogna cambiare", ecc... "largo ai giovani, ecc." e giù applausi. Ma poi nel concreto non si pone nessuna proposta radicale né si mette in discussione il partito né se stessi. E' sempre meglio di chi osanna i leader, ma non è più eroico fare un discorso del genere. Al massimo un semplice buon senso, ma da qui a correre a nominarla leadere ce ne vuole. Tu hai creato un altro linguaggio, un'altra visione della politica, un'altra pratica, non hai fatto lo zerbinotto giovane nelle segreterie dei partiti, ti sei conquistata una visione rinnovata radicandoti e lottando nella vita.. e allora possiamo fare qualcosa di più che parlare di alleanze del PD, e di vecchi contro giovani. Tutta questa marmaglia ci sta facendo tornare indietro, mentalmente.. emotivamente indietro...
Terzo punto.. tutto l'immondezzaio uscito recentement su Berluschiappe io non lo ritengo semplice gossip. Sappi che quasi tutti quelli che conosco lo ritengono tale invece e lo snobbano allegramente. Anche qua.. io mi ricordo i tuoi testi sulla Rivoluzione spirituale, dei cuori, delle coscienze.. e adesso li invoco..:-) Qui non si tratta di semplice gossip. Qua si parla di DEGRADAZIONE. Di rapporti umani mercificati. Di un presidente del consiglio che telefona in casa direttamente a una ragazza di 17 anni, con un atto di carisma e di violenza, segnandole la vita per sempre. Si parla di una ragazza che già a diciottanni si è fatta fare plastiche facciali che l'hanno trasformato in una bambola, perché per essere all'altezza del Principe e dei suoi amici potenti devi essere "la bambola perfetta". Io parlo di lei.. ma sono tante come sai benissimo anche tu. Si parla di un padre e di una madre che per assicurare alla figlia carriera e se stessi vantaggi praticamente gliela offrono su un piatto d'argento, praticamente la spingono, la esortano. VENDONO LA LORO FIGLIA. Questa è prostituzione, altro che quella delle strade.Jacopo diamoci una scossa... questa è POLITICA. Qua si parla del rapporto potere-denaro-socialità. Di un clima intossicante di conformismo e svendita di ideali e rispetto di sé. Qua si parla di mercificazione delle relazioni umane. Tu sai sicuramente di tutte quelle selezioni di provincia dove le madri spronano le figlie "ad aprire le gambe e a sorridere.. senza tante storie". Qui si parla di una corruzione spirituale, del messaggio per cui per vincere ed essere un "eletto" devi essere pronto a venderti e a vendere.. che per una donna non c'è altra strada che diventare una vacca da circo. Qua abbiamo genitori che portano la figlia a Roma per imbarcarla nell'aereo speciale che la scaricherà in Sardegna con le altre Geishe. Qua abbiamo una visione del potere da Basso Impero, con i superpotenti che vogliono un contorno di donne per puro svago sessuale. Bungalow con quaranta donne da offrire agli ospiti potenti del Premier.. ricchi.. vecchi.. e in genere anche un pò perversi. E' il finto potere che cerca di affermarsi con la sottomissione sessuale di cui hai parlato nei tuoi migliori libri. E poi tutto il contorno e il codazzo di servi compiacenti che strizzano l'occhio e si battono i gomiti l'un l'altro e vogliono renderci complici.. e farci credere che tuttti faremmo lo stesso. Jacopo per piacere non derubricare tutta questa storia come gossip.. sarebbe quello che proprio loro vogliono... si tratta di pornografia, ma di una pornografia peggiore di quella dei classici giornali porno.. una "pornografia dell'anima"..
Con simpatia e rispetto ti saluto...
Unità dei democratici
IdeePerLaSinistra
Caro Jacopo ho apprezzato lo spirito unitario, unità di tutti i democratici, che anima il tuo post e condivido la critica sul ruolo che D'Alema sta giocando, una volta caduto Veltroni, nel PD. Non sono invece convinto che Debora Serracchini rappresenti davvero la speranza del nuovo nel PD. Non credo ci siano ancora elementi per valutarne la statura e la capacità politica, soprattutto in termini di contenuti e di proposte. Un leader veramente nuovo si impone attraverso una lotta politica e non per cooptazione del vertice e il fatto che sia appoggiata da Veltroni non mi sembra un titolo di merito ...
Segnalo comunque che quasi due mesi fa c'era chi ipotizzava il disegno politico di D'Alema, con idee sostanzialmente identiche alle tue.
http://veritaedemocrazia.blogspot.com/2009/04/il-nuovo-progetto-dalemian...
I predatori del parlamento-savana
Sostanzialmente sono daccordo con quanto sostengono Kratos e Idee per la sinistra. Ho trovato particolarmente interessante la parte finale dell'intervento di Kratos che fa molto riflettere.
Riguardo alla speranza delle nuove generazioni di dirigenti che avanzano, per il momento anche se si presentano "grintosi" e motivati, a causa della logica e comprensibile inesperienza, mi sembrano generalmente ancora "acerbi" e per certi versi un pò "ingenui" (passatemi i termini), e per questo esposti a molti pericoli. Di questo non ne faccio una colpa, mi limito alla semplice constatazione.
Nel nostro parlamento-savana prolificano predatori delle peggiori varietà e specie "scafati",scaltri, e privi di qualsiasi scrupolo, costantemente in agguato, pronti a tutto, ad ogni tipo di imboscata e ad approfittare del seppur minimo errore, capaci di attacchi letali rapidissimi e chirurgichi.
Per cercare di sopravvivere non basta la grinta, bisogna in modo super- rapido diventare astutissimi, preparatissimi e saper mantenere la calma in qualsiasi tipo di situazione.
C'è bisogno di gente "speciale".
Speriamo che i vari Serracchiani, De magistris,e gli altri emergenti appartengano a questa categoria o capiscano rapidamente questa assoluta necessità.
Speriamo.
Scalfari e i vecchi
Veramente ieri Scalfari nell'editoriale di repubblica sottolineava l'esigenza "di selezionare una classe dirigente nuova" e consigliava ai vecchi (del PD) " di riporre ambizioni e pretese rassegnandosi ad un ruolo che resta peraltro di notevole importanza: ruolo di padri e di zii, ruolo di saggezza e incoraggiamento, non di comando e di intervento."
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/elezioni-in-europa-2/s...
Ma scalfari è vecchio anche lui, quindi magari nessuno lo ascolta...
x il pd
Condivido in pieno.Vorrei chiarire e chiarirmi le idee per entrare a vedere,capire e forse sicuro cambiare le cose.L'essere dei Pd dovrebbe essere a livello di idee:
-avere come guida l'uguaglianza;
-e poi la libertà.
e non viceversa e scimmiottare la destra.
saluti