Gela Le Radici del Futuro
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Arriva a Gela “Il Manifesto della Vita”, il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Ué Eventi Urbani
E’ ufficialmente aperta la call for artists de “Il Manifesto della vita“, il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Ué Eventi Urbani.
Dopo l’esperienza del Padiglione Off della mostra “Abbiamo tutto Manca il resto” e la seconda edizione del Festival “Ué – Eventi Urbani”, ecco una nuova iniziativa per dare continuità al percorso di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura avviato ormai da oltre un anno anche in città.
Con “Il Manifesto della Vita”, diverse vie e zone della città verranno abbellite e arricchite di nuove opere d’arte, che trasformeranno gli spazi destinati ai manifesti mortuari, tipici del Sud Italia, in un mezzo di espressione artistica e rinascita creativa.
«Insieme ai ragazzi del Civico 111 presenteremo la prima “Call for Artists” – dice il direttore di Farm Cultural Park Alessandro Cacciato –, che verrà lanciata a livello internazionale per reinterpretare il manifesto mortuario e realizzare così una mostra d’arte collettiva itinerante a cielo aperto».
L’assessore al Patrimonio, Simone Morgana, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a collaborare al progetto, sostenendolo anche attraverso la possibilità di mettere a disposizione alcuni pannelli per l’affissione tra quelli di proprietà comunale. I punti in cui esporre le opere verranno individuate nelle prossime settimane. L’obiettivo, una volta avviata la “Call for Artist” attraverso i canali social di Farm e Ué, è quello di procedere alle prime affissioni nei primi giorni del nuovo anno.
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“Vetrine e Dimore di Natale 2024: il calore dell’ospitalità a Gela”: al via un concorso del Lions Club
Il Natale è alle porte e, con esso, si avvicina anche la volontà di fare rete attraverso iniziative volte a migliorare la città.
Per questo motivo, il Lions Club Gela Ambiente Territorio Cultura, in collaborazione con il Comune di Gela, ha bandito il 1° Concorso “Vetrine e Dimore di Natale 2024: il calore dell’ospitalità a Gela”.
L’obiettivo è quello di incentivare tutte le attività commerciali, gli host e gli albergatori ad adornare le vetrine e i dehor delle loro attività con decorazioni natalizie per contribuire a rendere la città di Gela accogliente ed attrattiva durante le festività. Dei riconoscimenti verranno assegnati da una commissione ad hoc ai primi tre classificati nelle diverse categorie.
Il concorso rientra nel service multidistrettuale “Miti e tradizioni“ per la valorizzazione del territorio con le sue tradizioni popolari e si pone come elemento di miglioramento del decoro urbano.
L’iscrizione al concorso sarà valida entro l’8 dicembre 2024 attraverso una pagina web dedicata dove inviare il modulo compilato oltre che tramite consegna brevi manu ai destinatari del concorso stesso.
L’Ammistrazione comunale attraverso i suoi delegati ed il Presidente del Lions ATC , insieme ai Soci, si recheranno in loco per assegnare i riconoscimenti.
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Fiera Roots-in a Matera: presenti con il progetto “La Via Dell’Oro Giallo”
Si è conclusa di recente la terza edizione di Roots-In, borsa internazionale dedicata al turismo delle origini tenutasi nella meravigliosa cornice di Matera il 18 e il 19 novembre e promossa da Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (Apt) e Regione Basilicata, in collaborazione con ENIT e con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
Anche noi siamo stati presenti come espositori per promuovere La Via Dell’Oro Giallo, il nuovo e originale percorso turistico che mette in connessione alcuni dei siti storici e archeologi più noti e apprezzati della Sicilia con punti d’interesse ancora poco conosciuti e visitati.
La Fiera
L’edizione 2024 di Roots in ha coinvolto 80 buyer provenienti da ogni parte del mondo e 155 seller, gli stand con le offerte di enti pubblici e privati, il forum dedicato al Made in Italy e i Lab con 60 relatori.
Si è trattato di un’importante occasione per creare una rete di interconnessione con gli operatori turistici e gli enti della regione, che si sono dimostrati subito interessati a promuovere il nostro itinerario, non soltanto al turista italiano, ma anche agli stranieri che sono alla ricerca delle loro origini italiane e dei luoghi in cui hanno vissuto e sono cresciuti i loro antenati.
Infatti, secondo Italea, il programma di promozione del turismo delle radici, questo tipo di viaggio di esperienza muove oltre 80 milioni di persone nel mondo e ha un potenziale impatto economico di otto miliardi di euro. Non solo: il settore sarebbe anche in grado di generare nuova occupazione (90mila posti di lavoro).
La Via Dell’Oro Giallo
L’itinerario La Via Dell’Oro Giallo parte dal mare per arrivare sulle colline site all’interno dell’isola, alternando un paesaggio caldo dai colori pastello a una fitta flora dal clima meno mite, un percorso che attraversa tesori archeologici e panorami di straordinaria bellezza.
La via dell’Oro Giallo propone una visita a punti d’interesse che si sviluppano sulla città di Gela, Piazza Armerina, Aidone ed Enna ripercorrendo la via del grano, dell’Oro Giallo appunto, le cui coltivazioni sin dall’epoca greca hanno ricoperto questo territorio caratterizzandone l’economia e la vita sociale.
Il nostro obiettivo è attrarre l’attenzione dei tour operator italiani e internazionali oltre che dei visitatori per favorire lo sviluppo di flussi turistici di qualità in tutte le stagioni dell’anno, attraverso una collaborazione sinergica di tutti coloro che operano nel settore.
Possiamo dire che la partecipazione alla Borsa Internazionale del turismo delle origini ha rappresentato un importante hub di connessione con i rappresentati pubblici e privati della Sicilia e un confronto costruttivo con i vari progetti volti a diffondere un turismo consapevole e adeguato al mercato di riferimento.
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“La vita nel Medioevo: quando Gela si chiamava Terranova” sarà trasmesso su Retechiara sabato 9 novembre alle 20:30
Come si viveva 8 secoli fa a Gela?
Jacopo Fo e Gela le Radici del Futuro presentano un cartone animato didattico sulla Gela medioevale.
Prima televisiva assoluta su Retechiara sabato 9 novembre alle 20,30
Romanzi e film ci trasmettono un’idea distorta di quei tempi durissimi.
Cavalieri in armatura e dame riccamente vestite fanno immaginare a molti una vita elegante, piena di buoni sentimenti, codici cavallereschi, castelli meravigliosi…
Così non ci si rende conto di quante comodità oggi banali erano allora sconosciute, non mancavano solo auto e cellulari ma anche forchette, occhiali e bagni.
In questo cartone diamo ampio spazio al racconto delle tecnologie medievali allo scopo di fornire una prospettiva storica della vita quotidiana, che a volte la scuola fa fatica a raccontare in modo appassionante. Molti studenti non hanno un’idea precisa di com’era vivere 800 anni fa:un’epoca crudele e piena di ingiustizie dalle quali non si salvavano neppure le donne della nobiltà costrette a matrimoni decisi dai padri per ottenere vantaggi economici o politici.
Nello stesso tempo nel Medio Evo assistiamo alla diffusione della cultura e della scienza e a possibilità di riscatto per uomini e donne prima sconosciute.
E vediamo anche un’esplosione di creatività artistica con dipinti che raccontano di animali parlanti, lumache guerriere, gatti musicisti, diavoli tentatori, draghi e mostri incredibili che competono con quelli del moderno cinema di fantascienza.
In questo cartone animato realizzato da Jacopo Fo, Dario Scaramuzza e Federica Nardi, abbiamo sperimentato le possibilità innovative offerte dall’intelligenza artificiale nella manipolazione delle immagini, mischiando a queste rappresentazioni digitali dipinti d’epoca e disegni da noi realizzati, ottenendo così una varietà di stili che possono produrre un grande effetto orchestrale di musicalità visiva.
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Gela Le Radici del Futuro porta l’itinerario turistico “La via dell’Oro Giallo” al Roots-IN 2024 a Matera
Il Roots-IN 2024 sarà il momento clou del ”2024- Anno delle radici italiane nel mondo”
Dedicato al TURISMO DELLE RADICI E MADE-IN-ITALY si articolerà in due giorni di networking con tour operator e agenzia di viaggio italiane e internazionali.
Formazione e business matching dedicati al “turismo di ritorno” nella terra d’origine
Il Roots-IN si terrà il 18-19 novembre 2024 a Matera, Centro Congressi UNA MH.
Una occasione particolarmente importante per una terra che è stata oggetto di importanti flussi migratori e che ha quindi enormi potenzialità nel campo del “turismo di ritorno”.
Gela le Radici del Futuro sarà presente con un proprio stand e porterà all’attenzione degli operatori turistici il percorso archeologico “La via dell’Oro Giallo”
La Via dell’Oro Giallo è una iniziativa nata nell’ambito del progetto GelaleRadicidelFuturo, sostenuto da Eni, grazie anche alla partecipazione dei Comuni di Aidone, Enna, Gela, Piazza Armerina, con la consulenza scientifica di Serena Raffiotta.
La Via dell’Oro Giallo è un originale percorso turistico che mette in connessione alcuni dei siti storici e archeologi più noti e apprezzati della Sicilia con punti d’interesse ancora poco conosciuti e visitati.
L’itinerario si inserisce in una serie di azioni che hanno come obiettivo attrarre l’attenzione dei tour operator italiani e internazionali oltre che dei visitatori per favorire lo sviluppo di flussi turistici di qualità in tutte le stagioni dell’anno. Il dépliant che illustra il percorso è fruibile e scaricabile gratuitamente online.
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Giornate FAI d’Autunno: il 12 ottobre a Gela con il laboratorio di restauro del relitto “Gela II”
Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Per l’occasione a Gela, sabato 12 ottobre, all’interno dell’area archeologica di Bosco Littorio, si potranno apprezzare in anteprima le attività di primo intervento e restauro del relitto “Gela II”, la nave oneraria utilizzata per il trasporto di merci sulle rotte tra la Sicilia e la Grecia.
Gela II
Le operazioni di recupero del relitto, denominato “Gela 2”, individuato nel 1995 nei fondali di contrada Bulala a Gela, sono cominciate alcuni mesi fa.
Si tratta di una nave greca del V secolo a.C. lunga circa 15 metri e larga 5, rinvenuta a circa 6 metri di profondità.
La Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale di coesione di oltre 900 mila euro, già nel mese di luglio aveva avviato lo scavo archeologico subacqueo per liberare i legni dell’imbarcazione, oltre che i materiali relativi al carico della nave, dai fondali particolarmente sabbiosi.
Le operazioni sono state realizzate dalla ditta specializzata in lavori subacquei Atlantis scrl di Monreale, in provincia di Palermo, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del mare.
L’antica imbarcazione, denominata “Gela II”, fu scoperta nel 1990 nelle acque di contrada Bulala a circa 800 metri dalla costa e poco distante dal primo relitto di età arcaica che fu invece scoperto nel 1988.
Tra la prima e la seconda imbarcazione negli anni sono stati scoperti vari reperti che facevano parte del carico tra cui un basamento, delle coppe, delle anfore. A proteggere per millenni i relitti e i reperti sono stati i fondali particolarmente sabbiosi di Bulala.
I tempi
Il tempo stimato per l’esecuzione dei lavori di recupero è di 270 giorni. Per cominciare, sarà completato lo smontaggio e il recupero dei legni dell’imbarcazione e poi inizieranno i lavori di restauro all’interno dei locali di Bosco Littorio, messi a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Caltanissetta, all’interno del Parco archeologico di Gela.
«Nei prossimi mesi – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – i visitatori che si recheranno al Bosco Littorio potranno assistere alle operazioni di desalinizzazione e restauro dei componenti dell’imbarcazione, così come avvenuto per il Marausa 2. Una volta completate queste attività, si provvederà alla conservazione della nave dentro il “Museo della navi di Gela” all’interno dello stesso Bosco Littorio».
La visita
I visitatori, guidati dagli apprendisti ciceroni e volontari della Delegazione FAI Caltanissetta, potranno entrare all’interno del laboratorio dove vengono realizzate le attività di primo trattamento conservativo, consolidamento e restauro definitivo. L’area di scavo è uno scrigno che ogni giorno dona stupefacenti reperti destinati alla futura e definitiva “musealizzazione” presso il Museo dei relitti delle navi greche, in corso di allestimento nella nuova e bellissima struttura espositiva di Bosco Littorio, che verrebbe ad ospitare, caso unico, addirittura due relitti di navi greche integralmente conservati.
Le visite di un’ora circa, su richiesta anche in lingua inglese, prevedono un contributo minimo di 3 euro e sono a cura degli Apprendisti Ciceroni e dei Volontari Gruppo FAI Giovani di Caltanissetta.
ORARI: 10-13, 15-18. L’ultimo ingresso è previsto per le ore 17.
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La riserva Geloi Wetland diventa “Fondo chiuso”
Vietata la caccia su una superficie di oltre 150 ettari
Geloi Wetland è stata ufficialmente riconosciuta dalla Regione Siciliana quale “Fondo Chiuso” ai sensi dell’art. 24 della Legge Regionale n. 33 del 1 settembre 1997.
Lo dichiara, con grande soddisfazione, l’associazione CEA ODV, ente gestore della Riserva Naturale Privata.
Questo importante riconoscimento, dato a seguito di una serie di sopralluoghi operati dall’Unità Operativa 1 – Affari generali e coordinamento delle attività finanziarie – Ripartizione faunistica venatoria della Regione Siciliana, rappresenta un passo fondamentale nella tutela e valorizzazione dell’area, già inclusa all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) della Piana di Gela, in ottemperanza alla Direttiva Europea “Uccelli” (2009/147/CE).
Il riconoscimento della Riserva della Stiftung Pro Artenvielfalt come “Fondo Chiuso” ribadisce che, su una superficie di oltre 150 ettari, verrà vietata ogni forma di caccia, in qualsiasi periodo dell’anno.
Questo provvedimento si traduce in una zona di “silenzio venatorio”, una misura cruciale per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Gestione della ZPS in cui ricade la Piana di Gela.
La limitazione della caccia consente infatti di creare un ambiente sicuro e protetto per la fauna selvatica, favorendo la conservazione delle specie più vulnerabili e promuovendo la rigenerazione degli ecosistemi locali, quali gli acquitrini temporanei mediterranei.
La Riserva Geoloi Wetland
La Riserva Geloi Wetland è un’area di straordinaria rilevanza ecologica, ospitando habitat unici e 176 specie di uccelli migratori e stanziali, molte delle quali a rischio di estinzione. Grazie alla designazione come “Fondo Chiuso”, queste specie potranno trovare rifugio e condizioni ideali per riprodursi, riposarsi e alimentarsi, contribuendo così alla tutela della biodiversità e alla salvaguardia del patrimonio naturale. In particolare, l’assenza di disturbo antropico favorirà l’aumento delle popolazioni di uccelli come aironi, anatre, limicoli e rapaci, migliorando significativamente la qualità ecologica dell’area.
La costituzione del Fondo Chiuso presso Geloi Wetland è un esempio concreto di gestione sostenibile del territorio e di cooperazione tra enti pubblici e privati per la tutela del patrimonio naturale.
Questa iniziativa si inserisce nel più ampio quadro di strategie volte a garantire il mantenimento degli equilibri ecologici e a promuovere la resilienza degli ecosistemi della Piana di Gela.
“Siamo orgogliosi di questo traguardo, frutto di un costante impegno per la protezione dell’ambiente, e ringraziamo tutti i soggetti coinvolti in questo importante percorso di tutela della biodiversità. Lavoreremo con dedizione per assicurare che la Riserva Geloi Wetland continui a essere un modello di conservazione e gestione della natura, a beneficio delle generazioni future”- si legge in un comunicato.
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Il nuovo documentario animato “Quando Gela si chiamava Terranova”
È in arrivo il nuovo documentario animato “La vita nel Medioevo: Quando Gela si chiamava Terranova”
Come si viveva nel Medioevo?
Lo racconteremo con un viaggio che comincia proprio a Gela, fondata dall’imperatore Federico II, nel 1200, un’occasione per vedere una città allora considerata modernissima e la vita dei suoi abitanti.
Dopo il successo dei primi due documentari animati sulla vita nell’antichità gelese e l’epoca greca e sulle leggende medioevali, affrontiamo con questo lavoro una questione molto importante per la didattica.
Molti fanno fatica a comprendere le enormi differenze tra la nostra quotidianità e quella di 800 anni fa.
E questo fatto impedisce di comprendere il grande cammino dell’umanità, la difficile avventura del progresso e perché, nonostante tutto, possiamo continuare a sperare in un futuro sempre migliore.
Non conoscere il passato porta a non comprendere il presente e temere il futuro.
Ci occuperemo quindi di confrontare una strada, una casa e i suoi abitanti, di oggi e di 800 anni fa, prendendo Gela come esempio migliore per quegli anni, visto che fu fondata da un regnante illuminato che la volle come esempio di città modello.
E ci occuperemo anche dell’immaginario di quegli anni, utilizzando nel racconto molte immagini medioevali.
Ma utilizzeremo pure immagini prodotte dall’intelligenza artificiale e disegni di Jacopo Fo e Dario Scaramuzza per giocare con il passato allo scopo di capire il presente.
Anche questo video oltre che nel web sui social e le tv sarà diffuso nelle scuole italiane grazie alla collaborazione con portali e associazioni di insegnanti e presidi.
Il documentario animato “La vita nel Medioevo: quando Gela si chiamava Terranova” sarà presentato in anteprima a Gela nel mese di ottobre. Stay Tuned!
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J’Essentia di Jennifer Puzzo: l’arte da indossare che veste la cultura
Dopo aver conquistato Tokyo, l’artista e stilista Gelese Jennifer Puzzo torna a Milano in occasione della Fashion Week e introduce una novità creativa degna di nota.
Puzzo ha catturato l’attenzione non solo nelle passerelle ma anche alla serata di gala sul tema “Black& White”, con rimando al mood delle sue collezioni: l’arte da indossare che veste la cultura. Ai partecipanti sono stati donati i segnalibri di J’Essentia.
Dalla passerella alla Libreria: i segnalibri di J’Essentia sono custodi di storie, un ponte tra passato e presente, tra la moda e l’arte, tra sostenibilità e artigianato.
Realizzati con gli scarti dei tessuti d’arte utilizzati nelle collezioni del brand, questi segnalibri non sono semplici strumenti per non perdere il segno. Essi sublimano il concetto di opera unica, rendendo ciascun pezzo una piccola creazione artistica, capace di raccontare storie non solo tra le pagine di un libro, ma anche attraverso il proprio tessuto.
Ogni segnalibro è cucito con cura, rifinito a mano, frutto del recupero e della valorizzazione di materiali pregiati, legati a collezioni che hanno attraversato passerelle e raccontato l’essenza del Made in Italy. La loro realizzazione non è solo un atto creativo, ma un gesto di responsabilità ambientale: recuperare ciò che rimarrebbe in ombra per dar vita a qualcosa di nuovo, che abbia un significato e un valore intrinseco.
Con un’anima profondamente radicata nell’artigianato artistico, J’Essentia veste ora anche i libri degli appassionati di cultura, arte e moda, accompagnando i lettori in un viaggio che va oltre le parole. Ogni volta che una mano sfiorerà la trama del segnalibro, sentirà la storia di chi l’ha creato, di un’opera passata che trova una nuova forma di esistenza. Indossare l’arte, viverla, e ora anche leggerla.
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Il Parco Archeologico di Gela parteciperà ad ”ArcheoExperience nell’isola dei tesori”
Anche il Parco Archeologico di Gela parteciperà ad “ArcheoExperience nell’Isola dei Tesori”, l’evento che si terrà ad Agrigento dal 26 al 29 settembre celebrando Agrigento 2025, Capitale Italiana della Cultura.
Promosso e organizzato dall’Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Siciliana, l’evento avrà luogo presso il Parco della Valle dei Templi, il Teatro Pirandello con l’Atrio del Comune e in dodici siti ecclesiastici e storici di Agrigento, con l’obiettivo di valorizzare le 14 aree dei Parchi Archeologici diffuse nell’intero territorio: Catania e Valle dell’Aci; Gela; Himera, Solunto e Iato; Isole Eolie; Kamarina e Cava d’Ispica; Leontinoi e Megara; Lilibeo-Marsala; Morgantina e Villa Romana del Casale di Piazza Armerina; Naxos e Taormina; Segesta; Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria; Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai; Tindari; Valle dei Templi.
L’iniziativa intende delineare un’attività di valorizzazione del patrimonio archeologico e di promozione dell’offerta culturale, tenendo conto non solo del contesto archeologico, culturale e paesaggistico, ma anche dell’attrattività turistica, dei prodotti locali, del patrimonio immateriale, degli eventi.
Il programma è volto anche a intercettare il target del turismo scolastico, del turismo associativo, del turismo leisure organizzato e non, con la consapevolezza di promuovere esperienzialità e sostenibilità, oltre che a determinare la partecipazione attiva del sistema regionale delle Organizzazioni datoriali dell’intermediazione viaggi, delle Associazioni Professionali e Culturali di promozione sociale e dei Club di servizio.
Il Parco Archeologico di Gela sarà coinvolto nelle attività di ArcheoVirtual, dove, attraverso esperienze immersive e narrazioni digitali, si esploreranno miti e leggende legate alla Sicilia antica.
Questo evento intende anche creare sinergie tra le istituzioni culturali e favorire il turismo archeologico nella regione. I visitatori avranno l’opportunità di partecipare a diverse attività didattiche e interattive che includono esperienze virtuali e visite guidate nei principali luoghi di interesse storico. La presenza del Parco di Gela a questo evento conferma l’importanza del suo patrimonio e il suo ruolo chiave nella valorizzazione della storia siciliana
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Don Giorgio Cilindrello: a 20 anni dal sacerdozio accetta la chiamata per la missione
Dopo 20 anni di servizio sacerdotale in città, Don Giorgio Cilindrello si appresta a lasciare Gela e a seguire la sua passione per l’aiuto umanitario e annunciare il suo amato vangelo in giro per il mondo.
Don Giorgio, infatti, partirà per la missione, un desiderio che aveva nel cuore da diverso tempo ma che ha rimandato per prendersi cura dei genitori anziani.
“Partire per una missione umanitaria è stato un desiderio che ho sempre conservato nel cuore. Il Signore mi ha fatto aspettare perché, magari, non ero pronto. Finalmente, dopo tanta attesa, sono pronto per partire. Non lascerò del tutto Gela, in quanto porterò con me la mia famiglia, tutti i volti dei miei cari, di amici e fratelli. Porto la mia città insieme a me. Quindi lascio ma non lascio.”, ha dichiarato Don Giorgio.
La notizia è stata accolta con gioia dalla famiglia del sacerdote che conta ben due sorelle, 4 fratelli, e 25 nipoti, da sempre abituati a questo pensiero.
Don Giorgio torna, così, alle sue radici, quando da frate minore rinnovato conduceva una vita da “nomade del vangelo”.
Dopo aver trascorso oltre 12 anni tra i frati minori rinnovati con il nome di Fra’ Michele, don Giorgio torna a Gela e completa gli studi di Teologia. Il 16 ottobre 2004 arriva l’ordinazione sacerdotale; da allora, Don Giorgio ha svolto il suo servizio prima come vice parroco nella chiesa San Giacomo Maggiore, e poi a San Sebastiano, accanto all’allora parroco don Franco Cavallo.
Il primo marzo 2012 è stato nominato parroco della chiesa San Francesco d’Assisi in cui è rimasto fino al primo ottobre 2017, quando è tornato nella parrocchia di Settefarine in veste di parroco.
“Non è mai troppo tardi. Per me è importante potermi mettere in discussione. Bisogna vivere tutto con distacco e abbandonare ogni attaccamento materiale. Partire per la missione è una palestra importante per lo spirito e per l’anima”, conclude don Giorgio.
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Le radici di Gela al centro di un convegno ai Giardini Naxos
L’assessore alla Cultura Viviana Altamore ha relazionato ieri al convegno/dibattito svoltosi a Giardini Naxos , presso il Museo Archeologico Naxos, dal titolo “Sulle rotte dei Greci e dei Fenici – rete delle città di origine greca nel Mediterraneo“, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Giardini Naxos, di docenti universitari di Archeologia ed esponenti del ministero della Cultura della Grecia. “È stata un’occasione – afferma l’Assessore – per parlare delle radici identitarie di Gela, finora esclusa dai circuiti e dai dibattiti culturali, anche da parte dei paesi limitrofi con cui si condividono origini e tratti caratterizzanti comuni. Ho avuto modo di ricordare gli eventi storici riferibili alla nostra città, come il congresso sulla pace svoltosi a Gela nel 424 a.c., e dunque, dell’importanza di una rete delle città di origine greca che includa anche Gela, allo scopo di affrontare, con resilienza, le sfide dell’oggi, guardando al mediterraneo come centro di uno spazio politico europeo fondato sui principi di solidarietà, accoglienza, primato dei diritti“
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