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Nel 2025 un documentario collegherà Gela e la Normandia

Gela Le Radici del Futuro - Mer, 01/08/2025 - 20:29

Nel 2025, nell’ambito del progetto Gela le Radici del Futuro, è in programma una nuova iniziativa con la produzione di un documentario sugli sbarchi a Gela e Normandia durante la seconda Guerra mondiale e la memoria di quegli eventi tra i giovani.
È un modo anche per continuare a sviluppare l’immagine positiva di Gela a livello nazionale e internazionale e fornire, coinvolgendo anche studentesse e studenti gelesi, nuovi strumenti di relazione di Gela con altre realtà in una logica di apertura e scambio di esperienze. L’occasione sarà data dall’annuale commemorazione dello sbarco in Normandia nel giugno 2025 (nell’immagine in alto: il Memoriale di Caen). In Normandia l’anniversario dello sbarco è una grande occasione che lega la commemorazione ad importanti flussi turistici che avvengono tutto l’anno con un picco nel periodo dell’anniversario.
Questa iniziativa segue il successo del docufilm Lo Sbarco, premiato anche a Parigi.

Una iniziativa che collegherà un Istituto di Gela con un Istituto della Normandia anche attraverso un gemellaggio simbolico.
Per Gela parteciperanno studentesse e studenti del Liceo Vittorini, diretto dalla Professoressa Serafina Ciotta.
Dopo una preparazione a cui parteciperanno anche studentesse e studenti del Liceo per studiare preliminarmente l’evento storico, raccogliere materiali testuali e iconografici, contribuire a creare ipotesi di sceneggiatura del docufilm, sarà inviata una rappresentanza di 6 studentesse e studenti di Gela in Normandia sui luoghi delle sbarco, per esplorare quei luoghi e incontrare le persone sulla base di un percorso definito, accompagnati dalla crew video del Progetto Gela le Radici del Futuro. Da questa esperienza nascerà anche un nuovo docufilm da presentare in Italia, in Francia e nei festival internazionali.
Il viaggio di studentesse e studenti sarà preceduto da contatti preliminari con interlocutori francesi e da un viaggio in Normandia da parte della crew video così da preparare il terreno alla missione, individuare le persone da intervistare, le location…
Nel corso dell’iniziativa sarà possibile esaminare anche come i luoghi dello sbarco in Normandia siano diventati luoghi in cui sono stati realizzati musei, percorsi, sistemi di accoglienza e ospitalità capaci di accogliere milioni di visitatori ogni anno così come un giorno potrebbe avvenire anche a Gela.

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I Lions Atc regalano un pianoforte all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 12/19/2024 - 16:38

Un pianoforte in corsia. E’ questo il regalo di Natale del Lions Ambiente territorio e cultura presieduto dal medico Santo Figura, professionista con la passione della musica, donato all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle 16 la cerimonia di consegna del pianoforte che verrà posizionato nella Hall dell’ospedale. “Il suono del pianoforte rappresenta il simbolo della speranza – dice il presidente Figura – e resilienza, un promemoria che, nonostante le difficoltà, c’è ancora Speranza, Bellezza ed Armonia del mondo”. Il pianoforte sarà a disposizione di chi vorrà fruirne: un’oasi di leggerezza del cuore che accompagnerà degenti e visitatori prima dell’ingresso ai piani.

L’ospedale cambia volto, in particolare in questo tempo di Natale: cori, doni, musica, mostre, una serie di manifestazioni che servono a rendere meno pesanti i giorni di degenza in ospedale. Domani mattina, a partire dalle 10, è prevista la visita del cantante Angelo Famao neomelodico gelese, al reparto di pediatria e senologia che per la seconda volta si esibisce in corsia a Gela.

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‘Sand Art Christmas Concert’, il concerto dell’inclusione al Teatro Eschilo

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 12/19/2024 - 16:12

Sarà il concerto dell’inclusione, il ‘Sand Art Christmas Concert’, con l’interpretariato nella Lingua dei Segni Italiana. È l’evento organizzato presso il Teatro Eschilo di Gela dal Coro Perfetta Letizia, il 23 dicembre start ore 20:00, perché “farà vedere le parole”, permettendo alla musica di arrivare anche ai sordi. Il coro diretto dal M° Melissa Minardi, al pianoforte il M° Katia Spinello sarà il precursore dell’innovazione.

Sul palco insieme ai coristi, sul lato ci saranno le mani e il volto sorridente dell’interprete, Mariella Maccarrone, che porteranno il ritmo delle note. La sfida è quella di permettere anche ai sordi di ascoltare la musica. Una missione all’apparenza impossibile, se non proprio rappresentando le parole, col ritmo migliore che il palco sprigiona.

Un esperimento pilota sul piano dell’integrazione, testato pochissime altre volte in Europa, un gesto concreto di solidarietà verso quelle persone che non hanno la fortuna di ascoltare la musica, che è fonte di vita e di emozioni ogni giorno.

L’obiettivo è far arrivare a tutti in maniera concreta il messaggio e le emozioni del concerto e a diffondere ancora di più questa lingua, attraverso i propri interpreti, ma anche per rendere accessibili – insieme agli organizzatori – eventi come concerti e festival musicali.

Un modo nuovo per approcciarsi alla lingua dei segni, come una vera e propria forma d’arte, tutta da scoprire e da ammirare.

Il canto insieme all’arte visiva di Stefania Bruno, la più famosa sand artist italiana, che racconta storie disegnandole sulla sabbia, stimolando così la fantasia e suscitando emozioni allo spettatore. La Sand Art o Sand Animation è una forma del teatro contemporaneo che si fonda sul racconto per immagini.

Durante la performance l’artista modella la sabbia disposta su una lavagna luminosa creando una sequenza di immagini che costruiscono una narrazione. Tali immagini, frutto di un’abile e suggestiva creazione estemporanea, vengono proiettate su uno schermo in tempo reale.

Tra le dita dell’artista Stefania Bruno, i granelli di sabbia materializzano suggestive immagini che costruiscono un poetico racconto ispirato a favole, a storie realmente accadute, a tematiche attuali.

Un’arte effimera, quella della sand art, che rievoca i ricordi e le storie, senza lasciare nulla, se non il ricordo, di ciò che è stato disegnato.

Il Concerto, che ha ricevuto il patrocino del Comune di Gela e della Regione Sicilia assessorato allo sport Turismo e Spettacolo, è inserito nel programma degli eventi organizzato dal comune di Gela per il Natale 2024 in città. Inoltre, questo evento, unico nel suo genere, è stato inserito nella Rassegna Nazionale Nativitas 2024 della federazione nazionale Feniarco in collaborazione con A.R.S. Cori – Associazione Regionale Cori Siciliani e Christmas Inside della Federazione nazionale Federcori in collaborazione con Chorus Inside Sicilia.

Lo spettatore avrà la possibilità non solo di ascoltare i brani che il coro eseguirà, ma allo stesso tempo materializzarsi il tema del brano attraverso le immagini che l’artista disegnerà sulla lavagna luminosa e che verranno proiettate su uno schermo.

Gli organizzatori dell’evento ritengono che l’inclusione costituisca uno dei temi fondamentali sui quali si fonda una società civile. Il coinvolgimento di esperti della LIS – LINGUA DEI SEGNI ITALIANA , consentirà anche alla comunità dei non udenti, di “ascoltare” attraverso la mimica gestuale ciò che il coro sta cantando in tempo reale. Un’ esperimento sociale straordinario, che il coro perfetta letizia ha già vissuto e condiviso con altre realtà corali durante un concerto al tempio della Concordia, nel parco Archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento.

 

 

 

 

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Antonio Tisci: Nel 2025 il Parco Appennino Lucano comincerà ad esprimere le sue grandi potenzialità

CuoreBasilicata - Gio, 12/12/2024 - 19:24

Antonio Tisci ha rilasciato una intervista a Cuore Basilicata. Si parla della sua attività come Commissario del Parco nei primi mesi di incarico e delle prospettive del Parco per il 2025.

Cominciamo da una presentazione di Antonio Tisci:

Avvocato, Commissario del Parco Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese da fine Aprile 2024.

Napoletano di nascita ha vissuto sempre a Picerno dove si è formato come uomo e come amministratore, si definiscepartenopeo e parte picernese. Sposato, due figlie di 9 e 7 anni. Tifoso del Napoli e del Picerno.
Come avvocato si è dedicato lungamente al Diritto Penale, ora si occupa prevalentemente del Codice degli Appalti e di Diritto Ambientale.

È stato consigliere regionale e direttore generale dell’Arpa Basilicata.

Le prime cose che ha dovuto affrontare come Commissario del Parco:

Uno dei primi atti è stato sistemare l’assetto organizzativo del Parco. Il Parco non aveva mai avuto un Direttore a pieno titolo per fortuna il Ministero ha individuato Giuseppe Luzzi, persona capace e brillante per coprire tale ruolo, per la prima volta il PNAL ha avuto un direttore a tempo pieno e con i pieni poteri. Con la mia nomina ho iniziato a lavorare per il perseguimento di alcuni obiettivi strategici.
Una attività che abbiamo avviato subito e che aveva carattere di urgenza è stata la necessaria campagna di regolazione della popolazione dei cinghiali. Siamo partiti da zero, adesso siamo un caso di studio per efficienza da parte di altri territori per apprendere quello che noi stiamo realizzando in questo ambito.
Subito dopo abbiamo iniziato a lavorare sulla conoscibilità del parco che è sconosciuto al grande pubblico e per alcune attività anche dagli addetti ai lavori. Siccome non è possibile tutelare la biodiversità del Parco, una delle funzioni fondamentali del Parco ma non l’unica, senza coinvolgere i Comuni, gli operatori sociali, le organizzazioni, le associazioni del territorio ritengo che questo, il far conoscere il Parco, sia un percorso da portare avanti tutti assieme con energia e su cui ci siamo subito cominciati a muovere.
Altro obiettivo è rafforzare artigianato, agricoltura, turismo, tre settori da far crescere per trasformare il Parco in una grande occasione di sviluppo. Per questo ad esempio abbiamo ottenuto il primo Presidio Slow Food con il prosciutto di Marsicovetere; abbiamo iniziato a lavorare per la valorizzazione e il controllo di alcune specie protette e alla costruzione dei centri di

protezione della fauna selvatica.

Tutto questo in soli sette mesi di attività

Gli obiettivi del Parco per il 2025:

Innanzitutto obiettivi concreti e immediati: lavoriamo per realizzare due centri di recupero per la fauna selvatica; un centro studi di caratura internazionale sulle rive del lago Pertusillo; vogliamo costruire un canale di comunicazione con la costa per intercettare i flussi turistici; aprire dei tavoli di confronto permanenti con tutti gli attori sociali del territorio per garantire il loro pieno coinvolgimento. Ci proponiamo poi di individuare ulteriori fonti di finanziamento oltre a quelle ordinarie per poter organizzare programmi di attrazione turistica in particolare durante la stagione estiva.

Il messaggio per gli abitanti del Parco:

La tutela della fauna e della flora del Parco non deve rappresentare solo un vincolo per chi vive nel territorio ma è anzi un potenziale vettore di sviluppo per attrarre visitatori e incoraggiare le attività economiche ecocompatibili.

Un augurio per il 2025:

Che il 2025 possa essere l’anno in cui le straordinarie risorse del Parco e della Basilicata si possano esprimere in tutta la loro potenzialità.

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Arriva a Gela “Il Manifesto della Vita”, il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Ué Eventi Urbani

Gela Le Radici del Futuro - Ven, 11/29/2024 - 14:47

E’ ufficialmente aperta la call for artists de “Il Manifesto della vita“, il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Ué Eventi Urbani.

Dopo l’esperienza del Padiglione Off della mostra “Abbiamo tutto Manca il resto” e la seconda edizione del Festival “Ué – Eventi Urbani”, ecco una nuova iniziativa per dare continuità al percorso di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura avviato ormai da oltre un anno anche in città.

Con “Il Manifesto della Vita”, diverse vie e zone della città verranno abbellite e arricchite di nuove opere d’arte, che trasformeranno gli spazi destinati ai manifesti mortuari, tipici del Sud Italia, in un mezzo di espressione artistica e rinascita creativa.

«Insieme ai ragazzi del Civico 111 presenteremo la prima “Call for Artists” – dice il direttore di Farm Cultural Park Alessandro Cacciato –, che verrà lanciata a livello internazionale per reinterpretare il manifesto mortuario e realizzare così una mostra d’arte collettiva itinerante a cielo aperto».

L’assessore al Patrimonio, Simone Morgana, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a collaborare al progetto, sostenendolo anche attraverso la possibilità di mettere a disposizione alcuni pannelli per l’affissione tra quelli di proprietà comunale. I punti in cui esporre le opere verranno individuate nelle prossime settimane. L’obiettivo, una volta avviata la “Call for Artist” attraverso i canali social di Farm e Ué, è quello di procedere alle prime affissioni nei primi giorni del nuovo anno.

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“Vetrine e Dimore di Natale 2024: il calore dell’ospitalità a Gela”: al via un concorso del Lions Club

Gela Le Radici del Futuro - Lun, 11/25/2024 - 11:14

Il Natale è alle porte e, con esso, si avvicina anche la volontà di fare rete attraverso iniziative volte a migliorare la città.

Per questo motivo, il Lions Club Gela Ambiente Territorio Cultura, in collaborazione con il Comune di Gela, ha bandito il 1° Concorso “Vetrine e Dimore di Natale 2024: il calore dell’ospitalità a Gela”.

L’obiettivo è quello di incentivare tutte le attività commerciali, gli host e gli albergatori ad adornare le vetrine e i dehor delle loro attività con decorazioni natalizie per contribuire a rendere la città di Gela accogliente ed attrattiva durante le festività. Dei riconoscimenti verranno assegnati da una commissione ad hoc ai primi tre classificati nelle diverse categorie.

Il concorso rientra nel service multidistrettuale “Miti e tradizioni“  per la valorizzazione del territorio con le sue tradizioni popolari e si pone come elemento di miglioramento del decoro urbano.

L’iscrizione al concorso sarà valida entro l’8 dicembre 2024 attraverso una pagina web dedicata dove inviare il modulo compilato oltre che tramite consegna brevi manu ai destinatari del concorso stesso.

L’Ammistrazione comunale attraverso i suoi delegati ed il Presidente del Lions ATC , insieme ai Soci, si recheranno in loco per assegnare i riconoscimenti.

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Fiera Roots-in a Matera: presenti con il progetto “La Via Dell’Oro Giallo”

Gela Le Radici del Futuro - Lun, 11/25/2024 - 10:59

Si è conclusa di recente la terza edizione di Roots-In, borsa internazionale dedicata al turismo delle origini tenutasi nella meravigliosa cornice di Matera il 18 e il 19 novembre e promossa da Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (Apt) e Regione Basilicata, in collaborazione con ENIT e con il patrocinio del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

Anche noi siamo stati presenti come espositori per promuovere La Via Dell’Oro Giallo, il nuovo e originale percorso turistico che mette in connessione alcuni dei siti storici e archeologi più noti e apprezzati della Sicilia con punti d’interesse ancora poco conosciuti e visitati.

La Fiera

L’edizione 2024 di Roots in ha coinvolto 80 buyer provenienti da ogni parte del mondo e 155 seller, gli stand con le offerte di enti pubblici e privati, il forum dedicato al Made in Italy e i Lab con 60 relatori.

Si è trattato di un’importante occasione per creare una rete di interconnessione con gli operatori turistici e gli enti della regione, che si sono dimostrati subito interessati a promuovere il nostro itinerario, non soltanto al turista italiano, ma anche agli stranieri che sono alla ricerca delle loro origini italiane e dei luoghi in cui hanno vissuto e sono cresciuti i loro antenati.

Infatti, secondo Italea, il programma di promozione del turismo delle radici, questo tipo di viaggio di esperienza muove oltre 80 milioni di persone nel mondo e ha un potenziale impatto economico di otto miliardi di euro. Non solo: il settore sarebbe anche in grado di generare nuova occupazione (90mila posti di lavoro).

La Via Dell’Oro Giallo

L’itinerario La Via Dell’Oro Giallo parte dal mare per arrivare sulle colline site all’interno dell’isola, alternando un paesaggio caldo dai colori pastello a una fitta flora dal clima meno mite, un percorso che attraversa tesori archeologici e panorami di straordinaria bellezza.

La via dell’Oro Giallo propone una visita a punti d’interesse che si sviluppano sulla città di Gela, Piazza Armerina, Aidone ed Enna ripercorrendo la via del grano, dell’Oro Giallo appunto, le cui coltivazioni sin dall’epoca greca hanno ricoperto questo territorio caratterizzandone l’economia e la vita sociale.

Il nostro obiettivo è attrarre l’attenzione dei tour operator italiani e internazionali oltre che dei visitatori per favorire lo sviluppo di flussi turistici di qualità in tutte le stagioni dell’anno, attraverso una collaborazione sinergica di tutti coloro che operano nel settore.

Possiamo dire che la partecipazione alla Borsa Internazionale del turismo delle origini ha rappresentato un importante hub di connessione con i rappresentati pubblici e privati della Sicilia e un confronto costruttivo con i vari progetti volti a diffondere un turismo consapevole e adeguato al mercato di riferimento.

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“La vita nel Medioevo: quando Gela si chiamava Terranova” sarà trasmesso su Retechiara sabato 9 novembre alle 20:30

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 11/07/2024 - 14:12

Come si viveva 8 secoli fa a Gela?

Jacopo Fo e Gela le Radici del Futuro presentano un cartone animato didattico sulla Gela medioevale.

Prima televisiva assoluta su Retechiara sabato 9 novembre alle 20,30

Romanzi e film ci trasmettono un’idea distorta di quei tempi durissimi.

Cavalieri in armatura e dame riccamente vestite fanno immaginare a molti una vita elegante, piena di buoni sentimenti, codici cavallereschi, castelli meravigliosi…

Così non ci si rende conto di quante comodità oggi banali erano allora sconosciute, non mancavano solo auto e cellulari ma anche forchette, occhiali e bagni.

In questo cartone diamo ampio spazio al racconto delle tecnologie medievali allo scopo di fornire una prospettiva storica della vita quotidiana, che a volte la scuola fa fatica a raccontare in modo appassionante. Molti studenti non hanno un’idea precisa di com’era vivere 800 anni fa:un’epoca crudele e piena di ingiustizie dalle quali non si salvavano neppure le donne della nobiltà costrette a matrimoni decisi dai padri per ottenere vantaggi economici o politici.

Nello stesso tempo nel Medio Evo assistiamo alla diffusione della cultura e della scienza e a possibilità di riscatto per uomini e donne prima sconosciute.

E vediamo anche un’esplosione di creatività artistica con dipinti che raccontano di animali parlanti, lumache guerriere, gatti musicisti, diavoli tentatori, draghi e mostri incredibili che competono con quelli del moderno cinema di fantascienza.

In questo cartone animato realizzato da Jacopo Fo, Dario Scaramuzza e Federica Nardi, abbiamo sperimentato le possibilità innovative offerte dall’intelligenza artificiale nella manipolazione delle immagini, mischiando a queste rappresentazioni digitali dipinti d’epoca e disegni da noi realizzati, ottenendo così una varietà di stili che possono produrre un grande effetto orchestrale di musicalità visiva.

 

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Gela Le Radici del Futuro porta l’itinerario turistico “La via dell’Oro Giallo” al Roots-IN 2024 a Matera

Gela Le Radici del Futuro - Gio, 11/07/2024 - 13:43

Il Roots-IN 2024 sarà il momento clou del  ”2024- Anno delle radici italiane nel mondo

Dedicato al TURISMO DELLE RADICI E MADE-IN-ITALY si articolerà in due giorni di networking con tour operator e agenzia di viaggio italiane e internazionali.

Formazione e business matching dedicati al “turismo di ritorno” nella terra d’origine

Il Roots-IN si terrà il 18-19 novembre 2024 a Matera, Centro Congressi UNA MH.

Una occasione particolarmente importante per una terra che è stata oggetto di importanti flussi migratori e che ha quindi enormi potenzialità nel campo del “turismo di ritorno”.

Gela le Radici del Futuro sarà presente con un proprio stand e porterà all’attenzione degli operatori turistici il percorso archeologico “La via dell’Oro Giallo”

La Via dell’Oro Giallo è una iniziativa nata nell’ambito del progetto GelaleRadicidelFuturo, sostenuto da Eni, grazie anche alla partecipazione dei Comuni di Aidone, Enna, Gela, Piazza Armerina, con la consulenza scientifica di Serena Raffiotta.

La Via dell’Oro Giallo è un originale percorso turistico che mette in connessione alcuni dei siti storici e archeologi più noti e apprezzati della Sicilia con punti d’interesse ancora poco conosciuti e visitati.

L’itinerario si inserisce in una serie di azioni che hanno come obiettivo attrarre l’attenzione dei tour operator italiani e internazionali oltre che dei visitatori per favorire lo sviluppo di flussi turistici di qualità in tutte le stagioni dell’anno. Il dépliant che illustra il percorso è fruibile e scaricabile  gratuitamente online.

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Speciale Tramutola

CuoreBasilicata - Mar, 10/29/2024 - 20:21

Prosegue senza sosta il nostro viaggio nel cuore della Basilicata, che oggi ci porta a scoprire Tramutola! Tramutola spicca su un’altura a circa 650 m sul livello del mare e il suo verde territorio è attraversato da diverse sorgenti, facendola rientrare in uno splendido scenario tra imponenti montagne alternate a colline e fertili pianure, ma soprattutto boschi, perlopiù castagneti, in cui potersi piacevolmente perdere in passeggiate ed escursioni. Il patrimonio ambientale del Comune di Tramutola  è ricco di boschi e di sentieri, tra cui non possiamo non segnalare la Pineta di Monticello, che ricopre l’altura del monte che si erge proprio davanti al paese. Da non perdere per chi ama le escursioni a piedi o in mountain bike, presenta inoltre alcuni sentieri del circuito FIDAL, consentendole così di ospitare competizioni sportive di natura podistica. Imperdibile e ineguagliabile il panorama dell’intera Valle una volta raggiunta la vetta!

Si ritiene che il nome “Tramutola” derivi dalla sua posizione: sappiamo infatti che si trova in un luogo che in passato costituiva il punto obbligato di passaggio (“trames” dal latino “via trasversale, scorciatoia”) che permetteva la lo scambio di merci e le comunicazioni tra le popolazioni delle valli di Diano e del Tanagro con quelle della Val d’Agri. La nascita di Tramutola viene indicata nell’anno 1144, da sempre legata a doppio filo al mondo del clero; basti pensare che attorno al 1850, su una popolazione di circa 4250 persone, si potevano contare ben 25 preti! Proprio in questo periodo i tramutolesi assistono ad un fatto miracoloso: la statua della Madonna del Rosario portata in processione il 17 maggio 1853, pone fine alla persistente siccità. Fu così che, a partire da quell’anno, ogni 17 di maggio viene festeggiata la “Madonna dei Miracoli” a cui l’intera popolazione è particolarmente devota.

Questa bellissima e venerata statua lignea della fine del XVII secolo, viene oggi custodita all’interno della Chiesa Madre della SS. Trinità. La Chiesa ad oggi non conserva nulla dell’originario impianto romanico,  purtroppo, ma possiamo ammirare i restauri avvenuti nel 1505, quando fu aggiunto anche il portale in pietra. L’interno è a tre navate con ricche decorazioni di stile barocco. Da ammirare certamente il crocifisso ligneo della prima metà dell’Ottocento, le tele ad olio del XVIII secolo nella navata destra, mentre nella cappella domina il polittico di Antonio Stabile, datato 1569, raffigurante la Deposizione con Sant’Agostino e San Giovanni Battista.

Di fronte alla chiesa della Trinità si trova la Chiesa del Rosario col suo imponente rosone marmoreo del 1577. L’interno è a navata unica, con un altare di legno del 1671 e ricche decorazioni barocche, tra cui si conserva un importante polittico dorato che si eleva sino al soffitto, formato da 15 formelle intagliate al suo interno che illustrano i misteri del Rosario. Al centro si apre una nicchia dove viene conservata la statua lignea della Madonna del Rosario con il Bambino in braccio. Nella Chiesa si conservava in precedenza anche l’altra statua nominata in precedenza, argentata, dipinta con diversi colori e con il diadema; sicuramente più maneggevole di quella collocata nella nicchia, per questo veniva preferita nelle processioni ed esposta ogni domenica nella Chiesa Madre.

Piccola ma caratteristica è invece la chiesa della Madonna di Loreto, nata come cappella gentilizia verso la metà del XV secolo, inserita tra due edifici privati. Nella sua unica navata pentagonale possiamo osservare tre affreschi ben conservati che rappresentano  S.Caterina,  S.Lucia e la Madonna del Latte. I dipinti murali della piccola Chiesa sono nuovamente fruibili dal 2010  grazie al restauro a cura della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici.

Da menzionare è anche la Cappella del Rosariello, attualmente detta di Chiesa di Santa Lucia per la tradizione di aprirla al pubblico il 13 dicembre. La facciata principale presenta un portale lavorato in pietra grigia, sormontato dalla scritta che ne ricorda i restauri del 1724. Proprio in questa occasione, la cappella fu dotata di un quadro a olio raffigurante la Madonna del Rosario con ai piedi S.Domenico, S.Caterina, S.Lucia e S.Appollonia, posto di fronte all’entrata, mentre sull’altare si trova la settecentesca statua lignea della Madonna del Soccorso.

Si fanno certamente notare anche le numerose case nobiliari, come il Palazzo Terzella e il Palazzo Rautiis, insieme a molti altri, tutti forniti di antichi ed imponenti portali. Palazzo Rautiis, è un edificio del XIX secolo appartenuto ad una famiglia d’origine spagnola, sorto come casino di campagna, dall’imponente sagoma e con due torrette laterali e robuste mura in pietra. Il senso di simmetria e di eleganza pervade tutto l’edificio! La concezione originaria era infatti improntata all’eleganza nel senso più puro del termine, che si può infatti ritrovare in ogni dettaglio della sua costruzione, come nella linea elaborata dei balconi in ferro battuto, nel paramento raffinato, o nel fregio che incide l’arco del portale d’ingresso. Di epoca poco precedente abbiamo invece Palazzo Terzella, un palazzo gentilizio risalente al XVII secolo appartenuto alla nobile famiglia da cui prende il nome. Situato nel centro storico, presenta una facciata decorata in stile ottocentesco e si sviluppa su quattro livelli. È presente, inoltre, un elegante cortile interno scoperto da cui una scalinata in pietra porta ai piani superiori.

Poco distante da qui, si può ancora toccare con mano e veder rivivere la memoria e la tradizione del paese, con l’Antico Lavatoio “Ngap l’acqua”, un caratteristico lavatoio del XVII secolo utilizzato ancora oggi dalle donne anziane per lavare il bucato. La stessa acqua alimentava un tempo anche l’adiacente mulino ormai in disuso e, sul lato destro dell’edificio, è possibile scorgere una fontana in pietra del 1800 con quattro cannelle. Questo luogo così identitario e carico di importanza storica e culturale,  è stato anche scelto come set di una delle scene di “Basilicata cost to cost” di Rocco Papaleo.

A pochi chilometri dal centro abitato, seguendo il filone che lega Tramutola all’acqua, troviamo la sorgente Caolo, immersa in una vasta area verde che può vantare un ricco patrimonio sia faunistico che vegetale.  L’acqua qui sgorga abbondante, ciò fa sì che la sorgente abbia il primato in tutto il comprensorio della Val d’Agri, con una portata di circa 900 litri di acqua al secondo, oltre ad avere la particolarità di essere alimentata da due bacini posti a quote diverse, collegati da inghiottitoi e percorsi di origine carsica.

Incastonata nella roccia è possibile poi notare la presenza di una centrale idroelettrica risalente al 1924 e tutt’oggi in pieno funzionamento, costruita appositamente per poter sfruttare la sorgente.

in contrada Caranna, a circa 3 km dal centro abitato, sorge invece l’Acquapark Val d’Agri, un complesso apprezzato e conosciuto da molti decenni, che si apre su una superficie di circa 25.000mq distinta tra area balneazione, area sport, area verde adibita a parco giochi per bambini e area food & relax, in una suggestiva cornice boschiva. Riserva così a grandi e piccini un’attenzione speciale, con attrazioni acquatiche che regalano forti emozioni e divertimento oppure una pura sensazione di benessere. L’Acqua Park Val d’Agri è aperto nei mesi estivi e rappresenta, da sempre, un punto di riferimento per i lucani e non solo: ogni anno, infatti, la struttura vanta diverse migliaia di presenze!

Per gli amanti dello sport troviamo poi in contrada Castiglione, non lontano dall’Acquapark, lo Stadio A. Terzella, teatro storico delle imprese sportive delle società di calcio Tramutolesi, che ora sta completando la sua fase di restyling. Il campo sportivo potrà contare su un nuovo manto in erba sintetica di ultima generazione e su una pista di atletica a quattro corsie. Grazie a questi interventi, la struttura è già riconosciuta tra le migliori della provincia!

Come abbiamo visto già negli altri “speciali”, sappiamo bene che ogni paese può vantare una tradizione gastronomica da far venire l’acquolina in bocca al solo pensiero ma, soprattutto, ognuno ha un prodotto principe che lo caratterizza: per Tramutola è senz’altro la Castagna Munnaredda, che nell’ultimo week-end di ottobre si rende protagonista della sagra dedicata, arrivata ormai alla XIIIesima edizione. L’evento mira ad  esaltare il gusto ed il sapore della castagna grazie alle tante ricette elaborate nel percorso, ma anche a rendere il paese punto di riferimento culturale oltre che culinario, in un perfetto connubio fra storia, gastronomia e tradizione. Sicuramente non si può perdere l’occasione per degustare queste chicche gastronomiche, ma anche per partecipare alle passeggiate ed escursioni nei castagneti organizzate dalla Pro Loco.

 

Fonte immagini: Comune di Tramutola e Pro Loco Tramutola

 

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