Marco Boschini: Viaggio nell’Italia della buona politica. I piccoli comuni virtuosi.

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Marco Boschini: Viaggio nell’Italia della buona politica. I piccoli comuni virtuosi.Carissimi,
questa settimana vi presentiamo il nuovo libro di Marco Boschini: Viaggio nell’Italia della buona politica. I piccoli comuni virtuosi.

Questo libro racconta l’Italia che ci piace, composta da migliaia di cittadini e amministratori pubblici che quotidianamente realizzano una buona politica nei loro comuni, dove non esistono auto blu ma rifiuti zero, mobilità sostenibile, risparmio energetico e nuovi stili di vita.
Conosciamo Marco Boschini da molti anni, è assessore all’urbanistica, ambiente e patrimonio del comune di Colorno, in provincia di Parma, ma dire solo questo è, nei suoi confronti, decisamente riduttivo.
Marco è alto, porta gli occhiali e i capelli corti, sembra il classico bravo ragazzo, magari anche un po’ timido, del genere che piace tanto alle mamme perché bello e con l’aria affidabile. Dietro quest’immagine quasi angelica si nasconde una determinazione e una tigna che neanche Hulk e Superman messi insieme... Di giorno fa l’educatore in un centro per bambini, di sera mette il costume ecologico e discute in consiglio comunale di acqua pubblica e risparmio energetico, di notte scrive sul blog del Fatto Quotidiano di buone pratiche.
Trova anche il tempo per scrivere libri dove ci racconta in modo piacevole e preciso della sua esperienza nell’Associazione Comuni Virtuosi, nata su iniziativa di quattro comuni nel maggio del 2005, presso la sala consiliare del Municipio di Vezzano Ligure (SP).
I comuni che sentono per primi l'esigenza di scambiarsi esperienze concrete e condividerle con altri sono: Monsano (AN), Colorno (PR), Melpignano (LE) e, appunto, Vezzano Ligure (SP).
Oggi i comuni iscritti formalmente alla rete sono diventati 56, sparsi in tutto il territorio italiano, a dimostrazione che le buone prassi sono in corso di realizzazione un po’ ovunque, lungo lo stivale (http://www.comunivirtuosi.org/).
Quando abbiamo conosciuto Marco, l’Associazione era solo un’idea e vi riporto come descrive lui l’inizio della sua avventura. La racconta bene, così come in tutto il libro la narrazione scorre e fa bene al cuore, perché come diceva Gene Wilder in Frankestein jr.: SI PUO’ FAREEEEE
Grazie Marco, proprio di tutto.
 

Metti quattro amministratori…
Brevi cenni sulla nascita dei Comuni Virtuosi

Arrivo a Santa Cristina, sulle colline tra Gubbio e Perugia in un pomeriggio d’estate del 2004.
(…) Da qualche tempo Alcatraz è diventato un crocevia delle ecotecnologie: si organizzano corsi e seminari, si sperimentano azioni e prodotti in grado di abbattere i consumi energetici, si studiano modi per contagiare a tutti i livelli le comunità locali. Franca Rame, Dario Fo e il figlio Jacopo hanno scelto il piccolo comune di Monsano, in provincia di Ancona, come luogo dove lanciare qualche sasso nello stagno. L’idea è quella di dimostrare, aprendo un cantiere delle buone pratiche nella piccola comunità marchigiana (poco più di 3200 abitanti su una collinetta che domina i comuni confinanti), che è possibile invertire la rotta di una società che pare destinata a schiantarsi contro il muro del prodotto interno lordo, del profitto a tutti i costi, del mero arricchimento personale…
A Monsano, grazie all’allora sindaco Sandro Sbarbati (che di mestiere fa il venditore di trattori e macchine agricole in tutta Italia), si attivano diversi gruppi di acquisto per la vendita di prodotti sfusi e alla spina. Il parco automezzi del comune inizia a viaggiare a biodiesel, e alcuno giovani del paese mettono in piedi una cooperativa sociale che si occupa di tenere le fila del progetto, promuovere gli incontri nel territorio, raccogliere le iscrizioni e ordini, gestire e distribuire la merce a basso impatto ambientale.
Alcuni mass media si accorgono di loro, grazie all’intervento del premio Nobel Dario Fo la piccola Monsano sale agli onori della cronaca nazionale e il villaggio di Alcatraz, per l’appunto, comincia a proporre corsi per gli amministratori di tutta Italia con lo scopo di replicare quell’esperienza potenzialmente ovunque.
E’ in una di quelle occasioni che incontro per la prima volta Luca Fioretti, allora giovane consigliere comunale al seguito del sindaco Sbarbati, e un’altra decina di amministratori provenienti dalle più impensabili e sconosciute parti d’Italia. Provengono tutti da piccoli o piccolissimi centri e borghi, non fanno politica di professione e anagraficamente viaggiano abbondantemente al di sotto dei cinquant’anni. Non assomigliano per niente, insomma, ai politici che sono abituato a vedere in televisione.
In quel contesto sono comunque il più giovane di tutti, e anche quello con meno gradi: consigliere comunale semplice, per giunta in opposizione, del comune di Colorno, una cittadina di 9000 abitanti alle porte di Parma…

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