Uranio impoverito: il soldato Garofolo e la situazione attuale
Inviato da Cacao Quotidiano il Mar, 06/27/2006 - 15:35Nel suo blog qualche giorno fa Jacopo ha riaperto la questione Uranio impoverito (www.jacopofo.com/?q=node/1560), ri-denunciando l'uso militare e civile di questo prodotto di scarto della lavorazione nucleare.
Oggi pubblichiamo una lettera di Massimiliano, fratello di Alessandro, militare italiano.
"Aiuto! Aiuto! Le chiedo umilmente aiuto!
Credo di avere subito la piu' crudele delle ingiustizie: la morte di mio fratello in relazione all'utilizzo di uranio impoverito o delle famose nanoparticelle studiate dalla dottoressa Gatti e dal dottor Montanari.
Su internet, con il motore di ricerca, si puo' trovare l'interrogazione parlamentare che riguarda mio fratello, digitando "Garofolo Alessandro uranio" e' possibile vedere l'interrogazione dell'ex questore della camera dei deputati on. Ballaman. (www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed857/bt08.htm)
Oggi il mio nucleo familiare e' ridotto a due persone: io (operaio) e mio papa' (malato gravemente di Parkinson) e se dovessi perdere mio papa' perderei tutto, vittima a mio malgrado di un'abominevole ingiustizia.
Il mondo militare ha scelto bene: famiglia povera e disgraziata, di gente che non ha studiato, che si trascina nel cammino della vita.
Purtroppo stiamo subendo tante ingiustizie senza averne colpa, la notizia di mio fratello non esce, la giustizia non si muove, la solidarieta' intorno non la sentiamo, vediamo solo indifferenza; non abbiamo la consolazione di vederlo riconosciuto anche perche', credo, che, suo malgrado, e' stato protagonista di un gesto eroico e di cui possiamo essere orgogliosi.
Alla memoria di Alessandro."
Garofolo Massimiliano
Facciamo il punto sulla situazione "Uranio impoverito" in Italia: il passato governo di Centrodestra aveva istituito una Commissione d'inchiesta, che ha presentato la "Relazione conclusiva" pochi giorni prima della fine della legislatura.
Secondo quanto riportano diversi articoli, il rapporto sarebbe un documento inutile e vacuo, assolutamente insufficiente e deludente. A pagina 28 si legge: "non puo' non rilevarsi che il pur intenso lavoro condotto non ha consentito di pervenire a conclusioni univoche su alcune delle questioni affrontate". La Commissione non ha avuto accesso a una parte delle informazioni richieste e molti dei militari coinvolti non sono stati sentiti, perche' nel frattempo inviati in nuove missioni. Possibile che la Commissione non abbia avuto modo di mettersi in contatto con loro?
Intanto il Dipartimento di Stato USA, la Nato, l'Onu e l'Oms negli ultimi 5 anni hanno redatto i loro rapporti arrivando alla conclusione che non c'e' nessun pericolo, non esiste nessuna Sindrome del Golfo.
Eppure Diane Stearns, biochimica dell'Universita' dell'Arizona, in uno studio pubblicato sulla rivista "Mutagenesis and Molecular Carcinogenesis" ha concluso che l'uranio danneggia il Dna, a prescindere dalla sua radioattivita': il metallo si lega al Dna e la cellula inizia a mutare provocando errori nella produzione delle proteine.
Eppure il medico tedesco Siegwart-Horst Guenther e Tedd Weyman, dell'associazione canadese Umrc (Uraniuam Medical Research Center), hanno viaggiato in Iraq subito dopo l'attacco Usa "Shock and Awe", nel 2003. Mentre Weyman registrava livelli insolitamente alti di isotopi radioattivi artificiali, Guenther osservava all'ospedale di Bassora un tasso di tumori dieci volte superiore alla norma e casi di deformita' congenita venti volte piu' alti. Dal loro viaggio nell'orrore e' uscito nel 2005 il film "Il dottore, l'Uranio impoverito e i bambini morenti".
Eppure nel 2001, il giornalista dell'Independent Robert Fisk scriveva: "Quando tornai a Bassora trovai molta gente malata di cancro. Nascevano bambini senza braccia, senza naso, senza occhi. I neonati soffrivano di emorragie interne o sviluppavano grotteschi tumori".
Vorremmo poter concludere questo articolo con una buona notizia ma sembra impossibile: circa 4 mesi fa l'USArmy ha ordinato a un'azienda della West Virginia 38 milioni di dollari di munizioni all'uranio impoverito. Nel mondo, secondo quanto riporta La Nuova Ecologia, e' stoccato 1,2 milioni di tonnellate di U-238.
Il famigerato Du (depleted uranium) e' fra noi: dalle strumentazioni mediche ai contrappesi di alcuni aeroplani, fino ai brevetti per mazze da golf e collari per cani.
Per quanto riguarda invece il settore militare italiano, l'attuale Sottosegretario alla Difesa, Lorenzo Forcieri, ha dichiarato di voler riaprire la questione, Ds e Rifondazione comunista chiedono una vera e propria inchiesta parlamentare, l'ennesima.
Questa e' la situazione, siamo uno scandalo. I militari morti finora per cause legate all'uranio impoverito sarebbero 41, 300 i malati. Tra questi c'e' anche Alessandro.