Se l’opposizione si fosse opposta non ci sarebbe stato il disastro!
Certamente la colpa è della pioggia, in secondo luogo dell’azione sconsiderata di cementificazione dei fiumi e del taglio dei boschi. Poi è colpa della burocrazia demente.
Ma a un vero comunista o a un vero oppositore radicale queste attribuzioni di responsabilità non danno l’assoluzione.
Chi si oppone al sistema del dolore dovrebbe chiedersi: avremmo potuto impedire questo ennesimo disastro?
Voglio qui affrontare un discorso duro, che sta alla base della mia crescente dissidenza verso la gran parte del movimento progressista: non capisco più la logica che seguono tanti compagni.
Se a Genova esistesse un’opposizione efficiente si sarebbe accorta che dopo il disastro terribile di 3 anni fa non si stava facendo nulla per evitare che il macello si ripetesse.
Le cause delle continue inondazioni e dei morti che negli anni regolarmente si accumulano sono chiare e limpide a tutti. In particolare a Genova esiste un sistema perverso di corsi d’acqua cementificati che porta certamente alla creazione di inondazioni appena la pioggia supera un certo livello: non ci sono sbocchi sufficienti.
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