Il mais venuto dallo spazio

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Un gruppo di agricoltori filippini, con l'aiuto di Greenpeace, ha intrapreso una divertente forma di protesta contro la coltivazione di mais geneticamente modificato, "marchiando" un campo ogm con una M sbarrata, alla stessa maniera dei famosi cerchi nel grano, che molti considerano di origine extraterrestre.
La lettera e' l'iniziale della Monsanto, la multinazionale che produce le sementi geneticamente modificate.
L'iniziativa non e' inedita. In luglio, a Grezet Cavagnan, nel sud della Francia, era apparso un altro enorme cerchio in un campo di mais: protagonisti sempre Greenpeace, che ha marchiato il campo di mais OGM come zona di contaminazione.
L'azione della scorsa estate arrivava in reazione alla sentenza emessa da un tribunale francese che ordinava a Greenpeace Francia di eliminare dal proprio sito web la mappa con la dislocazione dei campi di mais transgenico in territorio francese, pubblicata per denunciare la mancanza di trasparenza del governo (ma, dopo la rimozione, la mappa e' stata pubblicata sul sito di Greenpeace International: http://www.greenpeace.org/international/footer/gmo-map-la-carte-des-cham...).
Il governo francese non ha ancora recepito la direttiva europea 18/2001 che obbliga gli Stati membri a redigere un registro pubblico delle colture OGM per consentire a tutti di sapere dove si trovano i campi transgenici: mentre ai cittadini tedeschi basta un clic per scoprire dove vengono coltivati, i francesi brancolano nel buio.
Anche il governo spagnolo si e' a lungo rifiutato di rendere nota la dislocazione delle colture OGM in Spagna. Le conseguenze drammatiche di questa politica sono emerse in aprile, quando Enric Navarro, un coltivatore, ha dovuto bruciare il proprio raccolto che era stato contaminato da organismi geneticamente modificati (sempre piu' spesso, in Spagna, le colture tradizionali e non OGM vengono contaminate a insaputa degli stessi agricoltori e dei consumatori).
In Italia, invece, la coltivazione di OGM a livello commerciale rimane vietata e la maggior parte delle regioni si e' gia' dichiarata OGM-free.

(Fonti: Greenpeace.it e Repubblica.it)
Stefano Piazza

Se volete saperne di piu' sull' "universo" OGM potete leggere "L'inganno a tavola", di Jeffrey M. Smith, ed Nuovi Mondi Media (www.commercioetico.it/libri/nuovi-mondi-media/inganno-tavola.htm)