Se al G8 non si e' deciso assolutamente nulla per quanto riguarda i cambiamenti climatici (anzi, si parla addirittura di un possibile Kyoto 2), dall'Ecuador arriva una vera e propria lezione di ecologia. In nome dell'umanita', il governo si e' impegnato a non a sfruttare il petrolio del parco nazionale di Yasuní, dichiarato dall'Unesco parte della riserva mondiale di Biosfera.
Rinuncia cosi' a 700 milioni di dollari all'anno di profitti.
Per far fronte alla perdita economica, un ong locale ha lanciato una raccolti fondi innovativa, con cui spera di raccogliere 350 milioni di dollari. Con 5 dollari e' possibile acquistare un barile del petrolio di Yasuní, impegnandosi pero' a lasciarlo dove si trova.
Secondo le usanze locali il greggio e' il sangue della Terra.
La campagna "Yasuní dipende de ti" e' organizzata e gestita da Accion Ecologica, per maggiori informazioni http://www.accionecologica.org/webae/index.php
(Fonte: Fabio News http://www.obiettivo.info/FabioNews)