Le ragazze discinte
Sono perfette
Le labbra dipinte
Le gonne strette
passi lenti
sguardi
impertinenti
e movimenti
che alludono
a momenti
frementi.
Ragazze pronte
per il peccato
Te le trovi di fronte
e sei spacciato
Cercano signori attempati
per giochi sconsiderati.
Non importa se muoiono infartuati
Ce n'e' a milioni
di vecchi pensionati.
Sono tutti soldi risparmiati
E' la nuova linea del governo
Mandare tutti i vecchi all'inferno
Sesso duro
Per pareggiare i conti
di sicuro.
Raddrizzeremo i grafici
degli indici analitici
dei programmi programmatici
dei conti drammatici
devastati dai politici.
Sesso duro
Per motivi etici
Sesso sicuro
Per i vecchi bisbetici
Maniaci diabetici
Con rischi apoplettici
Usiamo le veline
al posto delle medicine
Sesso duro
Lo sterminio dei vecchi e' sicuro
E' un'idea di D'Alema
Gli e' venuta mentre andava in altalena
Una ragazza nuda corre di notte lungo il mare
E dietro cinquanta pensionati ad ansimare
Lei dice :
"Spogliamoci
nudi immergiamoci,
e poi tocchiamoci
come fanatici"
"Si' si', che bello!"
Gridano i pensionati
Sono accaldati
Nella notte gelida si buttano nel mare
L'acqua e' profonda e non sanno nuotare.
50 pensionati pieni di malanni,
a mille euro al mese
si succhiano in dieci anni
di pensione
120 mila euro di spese
a testone,
con le visite specialistiche,
le creme per i calli
e le analisi e la dialisi,
alla fine ti costano almeno 200mila euro
di meno nelle casse dello Stato disastrato.
50 vecchi per duecentomila euroni
se ho capito le moltiplicazioni
fanno 10 milioni, venti miliardi di lire per vegliardi infingardi, bugiardi e tristi.
Allora via
Con le ragazze discinte
Vergini finte
Per farli impazzire
E poi morire d'amore
Sesso duro
Sbattiti il vecchio contro il muro
Fagli toccare il cielo fino al mattino
Vedrai che gli non gli regge
il cuoricino
C'e' un premio per ogni vecchio collassato
Te lo pagano in bot di stato.
Se sei una ragazza maggiorata
puoi far fuori 50 vecchi in una nottata
E lo stato riconoscente
ti gira un milione di euro di tangente!
E' un'idea che e' venuta a Rutelli
Mentre si pettinava i capelli.
Jacopo Fo