Ci siamo. Pare proprio che ci saranno le elezioni. Entro 6 mesi? C'è chi dice addirittura a novembre.
Una cosa è chiara a molti: rischiamo di vedere B. vincere un'altra volta nonostante tutto quel che è successo. Non per suo merito ma per l'incapacità di presentarsi uniti con un cavolo di programma comprensibile e condiviso.
Il disastro è che non si vede niente di commestibile all'orizzonte.
Poi mi telefona Michele Dotti e mi dice: perché non sparigliamo tutto e facciamo un partito della società civile?
Strutturalmente sono d'accordo. E' quel che tentammo con il Mes insieme a Salviato, luminoso presidente di Banca Etica. Non funzionò ma resto convinto che quella è la strada giusta. Mettere insieme il grande mondo di chi pratica una vita alternativa: il popolo dei gruppi di acquisto, del volontariato, della cooperazione, del biologico, della cultura antagonista al Grande Fratello (in tutti i sensi).
Ma dopo la batosta del Mes mi chiedo: quanti avranno voglia di impegnarsi veramente?
Michele è una forza della natura... Ma ce la si può realisticamente fare?
E allora mi viene una visione mistica: una ribellione ideale e civica dentro tutti i partiti progressisti. La base che inizia a approvare mozioni di sezione, di scuola, di fabbrica. Mozioni nelle quali si chiedono due cose:
1- Un passo indietro dei politici, chiediamo liste di professionisti di chiara fama e specchiata onestà. Una lista di unità nazionale senza le solite facce. E' l'unico modo per ritrovare l'unità dell'opposizione dal PD a Grillo.
2- Primarie di coalizione, unitarie, scegliamo insieme uomini e programmi.
Impossibile? Sì impossibile. Ma non vedo altro modo di convincere chi ne ha le scatole piene della politica a tornare a votare a sinistra e di mettere assieme chi voterebbe per Grillo, Vendola, Di Pietro o Bersani. Divisi facciamo felice Master B.
Un altro giro con il Cavaliere Nero non ce lo possiamo permettere, l'Italia verrebbe sepolta dalla polvere della storia e ci troveremmo in rotta verso un'economia argentino-greca.
E questo non voglio sia il nostro futuro.
Non vedo altre possibilità di vittoria se non c'è una lista di candidati veramente nuovi. Serve una lista progressista veramente nuova, a questo punto non bastano le ciglia finte.
Scartate le possibilità possibili restano solo quelle impossibili.
Che ne pensi?
Deliro?
Intanto ecco la lettera di Michele Dotti, che propongo subito come candidato alle primarie.
Non c'è un momento da perdere. Iscriviti al PD e presenta una mozione alla prima assemblea di sezione. Mi sembra che nel tuo comune ce ne sia una dopodomani.
I have a dream: il partito del buonsenso e dell’onestà
Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi.
Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di provenienza. Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche, né a destra né a sinistra, ma semplicemente “avanti”…
Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente!
Un movimento che sa dire si quando è il momento di dire si e no quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: si all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio dell’informazione, alla censura, alla guerra e ad ogni forma di violenza.
Sarà così, riflettendo tutti insieme sui contenuti, che i rappresentanti della società civile -raccolti intorno a un tavolo- si accorgeranno di avere fra di loro molti più punti in comune di quanti non ne abbia mai avuti al proprio interno nessun partito nella storia repubblicana. Si renderanno conto cioè di avere creato in tutti questi anni di impegno silenzioso, non soltanto un orizzonte di valori comuni, ma anche un vero “programma” di azioni da realizzare per risollevare il paese, un programma fondato su una visione della società che nessun partito -fino ad ora- ha mai realmente promosso.
E così, mostrando una saggezza che non si è mai vista in Italia, questi “leader” di un “movimento senza leader” sceglieranno consapevolmente di fare ciascuno un passo indietro, per poterne fare dieci avanti tutti insieme.
Ho sognato che ognuno metterà da parte per un attimo quel pizzico di orgoglio, più che legittimo… direi quasi sacrosanto, per i percorsi meravigliosi che ha creato fino ad ora e rinuncerà alla propria sigla, al proprio nome, al proprio logo, per vederne i contenuti aprirsi all’intera società.
Sarà un atto di coraggio e grandezza d’animo, oltre che di lungimirante umiltà!
Un gesto di portata storica, che aprirà uno scenario nuovo per il paese.
E sarà così che in un solo giorno “scompariranno” -per fondersi tutti insieme, invincibili- i Comuni Virtuosi, il Movimento per la Decrescita Felice, le Città della Transizione, i Comuni solidali, le Città del Bio, tutto il mondo del Commercio Equo e Solidale, della Finanza Etica, del Consumo Critico, tutti i Gruppi di Acquisto Solidale, le Associazioni di Volontariato, le ONG, tutte le Liste Civiche e i Comitati spontanei, tutto il Movimento per l’acqua pubblica, gli ambientalisti, quanti si battono contro le mafie, per fondersi in uno straordinario progetto politico unitario ed aprirsi ad ogni singolo cittadino onesto del nostro paese!!!
E tutti insieme creeranno il “Partito del buonsenso e dell’onestà”, che inizierà da subito a presentare il proprio programma su internet, nelle piazze, in tutte le riviste della società civile, nei bagni in spiaggia e nelle baite in montagna, nelle liste d’attesa dei pediatri e delle poste, nei pub e ai concerti… spinto dall’entusiasmo di milioni di volontari di ogni età che ritroveranno finalmente il piacere di impegnarsi civilmente per il proprio paese.
I sondaggi daranno questo partito al 45%, per cui presto anche le tv non potranno più ignorarlo e la visibilità sarà così moltiplicata.
I tentativi di screditarlo -e ve ne saranno diversi- falliranno miseramente, perché la credibilità delle persone che lo rappresentano è tale che non potrà essere smontata così facilmente.
I migliori esponenti della società civile, infatti, si impegneranno in questa sfida che la storia ha posto sul loro cammino; da padre Zanotelli a Francuccio Gesualdi, da Maurizio Pallante a Marco Boschini, da Riccardo Petrella fino ad arrivare a Don Luigi Ciotti, che verrà scelto all’unanimità come candidato premier.
Il nome di Don Ciotti raccoglierà subito la fiducia di milioni di cittadini del Sud d’Italia, da decenni esasperati dai ricatti delle mafie, che vedranno in lui finalmente la speranza concreta di liberarsi dalla criminalità organizzata, e così i sondaggi saliranno ulteriormente portando il partito del buonsenso oltre il 53%.
Gli altri partiti, terrorizzati, reagiranno come possono, alla vecchia maniera, facendo mirabolanti promesse a cui nessun italiano ormai crede più e insinuando che i rappresentanti del nuovo “partito” non possono essere all’altezza della sfida, troppo inesperti dei meccanismi della politica e dell’economia…
A quel punto però nessuno li ascolterà, né replicherà, perché il “programma di governo” della nuova realtà è ormai chiaro a tutti e soprattutto pare scritto dalla gente, finalmente.
Si taglieranno gli inutili e costosissimi investimenti in armi, così come tutti i vergognosi privilegi della Casta, si riaffermerà con forza il valore della cultura, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica, dell’acqua pubblica, si ridistribuirà finalmente la ricchezza nel paese dopo decenni di accresciuta disuguaglianza, si stringerà un patto di solidarietà fra le generazioni che interromperà quella odiosa “guerra fra genitori e figli” sul piano professionale, sociale ed economico.
Liberi dalla paura, così a lungo strumentalizzata per fini elettorali, si ritroverà il piacere di uscire di casa, di stare insieme, di incontrare l’altro. Il razzismo sarà sconfitto dall’amicizia (e quando è il caso anche dall’amore) promossa da precise politiche volte a favorire l’incontro fra le culture.
Le esperienze virtuose -dopo innumerevoli e conclamati successi- verranno prese a modello per tracciare le politiche nazionali, finalmente improntate su una sana ricerca della felicità, più che sulla assurdità della crescita illimitata del PIL.
L’occupazione ripartirà fondata su base più solide, libera dalle fluttuazioni e dalle speculazioni della finanza e più concretamente incentrata sull’economia reale, sull’energia verde, sugli scambi locali, sulla solidarietà. Una solidarietà che andrà anche oltre le frontiere affrontando le sfide globali della fame, della sete, dell’analfabetismo, del lavoro minorile, con la necessaria efficacia.
Ho sognato che la stragrande maggioranza degli italiani -gente onesta che si alza la mattina per andare a lavorare, fa la fila in posta, rispetta il rosso al semaforo- troverà nel “Partito del buonsenso e dell’onestà” il proprio riferimento naturale alle elezioni, e milioni di cittadini che avevano abbandonato il voto perché esasperati e delusi, ritorneranno alle urne non dovendo più scegliere il “meno peggio”, ma potendo finalmente scegliere il “meglio”!
E così alle elezioni sarà un vero trionfo e la gente tornerà a sorridere, libera da quel velo grigio che impedisce oggi di guardare al futuro con speranza e serenità.
Le divisioni ideologiche presto saranno dimenticate e i nostri nipoti un giorno non riusciranno a capire, studiando la storia sui libri di testo, come noi abbiamo potuto impiegare tanto tempo prima di renderci conto di avere la forza necessaria e le capacità sufficienti per realizzare questa rivoluzione pacifica, prima di divenire consapevoli che questo sogno poteva davvero divenire realtà.
Commenti
Elezioni subito. Una proposta nuova o morte
Aggiungo un terzo punto 3- Un programma politico con già scritte le leggi che si approveranno (no che le leggi le scrivono una volta eletti e poi non si mettono d'accordo e cade il governo). E voglio anche che si metta per iscritto quanti giorni ci vorranno per approvarle. B. insegna che se vuoi in un giorno approvi 200 leggi...
Una proposta nuova o morte
Buon giorno a tutti, mi sono appena iscritto proprio perché non ne posso più di sentire che il vero mostro è Mr.Berlusconi, quando, invece, il VERO mostro è la società civile intera, se rappresentata da questo sistema politico partitico (non fa nessuna differenza se costituito da due, tre o 15 partiti con una, cinque o 20 stelle).
Storicamente è dagli inizi degli anni '80 (finita la fase di contestazione generale del sistema borghese-capitalista-imperialista fatta dai movimenti di estrema sinistra), che si alternano le ricette per una "società migliore", con un solo, purtroppo (secondo il mio punto di vista), mastodontico difetto: scambiare le nostre idealità e pulsioni per le convizioni ed esigenze della maggiornaza degli italiani!
Gli aventi diritto al voto in Italia sono poco più di 50 milioni (inclusi gli italiani all'estero) e noi ecologici, pacifisti, egalitari,"sinceri" democratici, non ipnotizzati dai media di destra e sinistra, non ricattati dalla paura, dall'incertezza istillata sapientemente da questo sistema MONDIALE, quanti siamo????
Non posso saperlo con certezza, ma a logica risponderei non più del 30% ad essere stra-ottimista (includendo chiaramente soprattutto gli assenteisti dal voto)!!!
Purtroppo ancora non sufficiente a ribaltare alcun equilibrio politico-finanziario istituzionale! E allora??? Continuiamo a strapparci le vesti manifestando davanti a Montecitorio a colori alterni (verdi-arancioni-viola), contro una destra cattiva ed irresponsabile, come se, defenestrando il cattivo nano, allora si che si potrebbe pensare al cambiamento, quando invece questo gioco delle parti (Berlusca, Tremonti, Bossi Vs ProdiDAlemaVeltroniBersani,Vendola, DiPietro e 5stelle) non fanno altro che alimentare incertezze, palliativi e reazioni tutt'altro che "sovrane" da parte della potenziale cittadinanza, ridotta invece ad un gregge imbelle e rimbecillito da una concezione "calcistica" da bar di periferia della politica, destra/sinistra - milan/inter.
La mia proposta, che purtroppo agli occhi esterni potrebbe non sembrare troppo differente da quelle che contestavo, sarebbe quella di approfondire, studiare più il metodo di una vera DEMOCRAZIA SOVRANA E PARTECIPATIVA, che parlare di buste di plastica, inceneritori e nucleare. Chi siamo noi per stabilire che cosa è giusto o sbagliato?
Chiariamoci e chiariamo al resto della società che questo sistema di Democrazia Rappresentativa è obsoleto, vecchio e putrescente... è solo OLIGARCHIA FINANZIARIA... ma vedete che dice un "luminare" scienziato in "oncologia", ex ministro della sanità progressista???
Gli inceneritori (sigh! termovalorizzatori) fanno bene!!! :-( e le nuove centrali nucleari sono BBBELLISSIME!!!, in barba anche a pronunciamenti popolari SOVRANI e INDISCUTIBILI!
A mio avviso l'unica cosa da fare per organizzare una seria alternativa è quella di propagandare (una volta studiato ed approfondito il tema) i concetti della Democrazia Diretta e Partecipativa, mandando a quel paese questa odiosa partitocrazia fatta di fittizie barriere idelogiche di destra e sinistra, corrotte e criminali!
La politica allora acquisterebbe un nuovo (ma antico) senso: il concetto ateniese di AMMINISTRAZIONE DELLA POLIS.
Gli strumenti ci SONO ed alcuni, anche se assolutamente non propagandati dal nostro establishment di dx & sin., applicati in paesi pure molto vicini a noi, come la Svizzera.
Implementandoli tutti (chiaramente oggi, negli stati che in qualche modo li prevedono, sono solo parziali,CH-Baviera-California-Venezuela-PortoAlegre, ecc.) sono:
1) Referendum propositivi senza quorum
2) Bilancio Partecipativo
3) Revocabilità immediata del rappresentante non idoneo
4) Sovranità monetaria
Se mettiamo in discussione, per pigrizia mentale, solo uno di questi sacrosanti principi, non faremo altro che continuare ad essere schiavi ciechi di un potere finanziario prima che politico, pedine di un Fondo Monetario Internazionale, delle Banche Centrali e delle loro affiliate.
Il massimo che potremo avere sarà solo un salotto restaurato ed un giardinetto fuori casa un po' più pulito... ma la sostanza non cambierà!
Sposteremo il nostro lerciume solo un po' più in là...
Sono molto convinto di questo concetto espresso da un premio nobel, Amartya Sen:
I PAESI NON DEVONO ESSERE PRONTI PER AVERE LA DEMOCRAZIA.
DIVENTANO PRONTI GRAZIE ALLA DEMOCRAZIA.
Se dobbiamo sognare... sognamo alla grande!!! :-)
Vi invio un link che reputo interessantissimo... non fate caso alla denominazione di Autonarchia per un concetto che si riconduce solo alla vera democrazia, unico difetto che è in inglese... vinciamo questo cronico torpore sinistrorso e forzatamente ecologico a senso unico.
La società è, come il corpo umano, un tutto unico non smembrabile in tanti piccoli argomenti o sezioni autonome.
Scusate lo sfogo, ciao a tutti e buon lavoro
http://www.autonarchy.org.il/#IS%20AUTONARCHY%20POSSIBLE
Shame?
"Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente!
Un movimento che sa dire si quando è il momento di dire si e no quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: si all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio dell’informazione, alla censura, alla guerra e ad ogni forma di violenza."
"Né di destra né di sinistra"
Queste due affermazioni sono in netta contraddizione! Quelle che elenca Dotti sono TUTTE politiche di SINISTRA!!! La destra non ha mai voluto queste cose, e mai lo vorrà.
Non bisogna vergognarsi di chiamare le cose con il loro nome soltanto perché alcuni partiti dell'aggregazione inciucionista, che hanno fatto SEMPRE politiche di DESTRA, si autodefiniscono di SINISTRA, infangando, distorcendo e screditando la parola stessa.
Il PD (e nemmeno i suoi antenati o i cugini "comunisti" o i consuoceri "radicali") non è stato di SINISTRA da almeno trent'anni, tant'è che hanno tolto persino la parola dal nome del partito.
Noi che vogliamo il mondo e le politiche che vuole Michele Dotti siamo TUTTI di SINISTRA, per definizione, e solo gridandolo al mondo e ai leader pseudo-sinistra possiamo sperare di creare lo SPIRITO necessario per un'aggregazione politica-culturale-etico finalmente civile, razionale e giusto.
Bisogna sdoganare la parola SINISTRA, liberarla dal fango sotto cui è stata sepolta in questi ultimi anni, e ridarla la sua definizione e VALORE originale!!!
Non è vero
Tu scrivi: "Quelle che elenca Dotti sono TUTTE politiche di SINISTRA!!!".
Non è vero.
Io credo che possa esistere un movimento di destra che per esempio comprende imprenditori che puntano sulle energie rinnovabili perché sono il business del futuro, e non vogliono sostenere con soldi pubblici fonti energetiche antiquate solo per mantenere il guadagno dei grandi monopolisti del petrolio.
Questo movimento favorirebbe la concorrenza nel senso di cercare di soddisfare le esigenze della gente. Le esigenze della gente vanno verso il risparmio ed il buonsenso. Se gli investimenti e gli affari fossero mossi da questo, anziché da connivenze interessate o da grandi lobby, le cose funzionerebbero molto meglio. E questo movimento potrebbe promuovere l'onestà e contrastare la corruzione, che trucca le regole del gioco e favorisce solo alcuni. Questi valori possono essere di destra... ovviamente una destra immaginaria che nella realtà attuale non esiste, ma del resto non esiste nemmeno la sinistra immaginaria.
Insomma io sono d'accordo con Jacopo, destra e sinistra sono concetti superati, ormai esiste un vecchio sistema non sostenibile ed un nuovo sistema basato sul buonsenso.
Come possiamo contattarti?
Ciao Jacopo! Vorrei contattarti e spedirti alcune cose...ma
quando ci provo, nonostante io sia loggato sul sito quando clikko su scrivimi mi viene fuori la solita risposta..che non ho i diritti per accedere a quella sezione..mi sembra molto strana la cosa... :-))
Come facciamo per scriverti delle email?
indirizzo
info chiocciola alcatraz punto it
..proposte concrete per cambiare...
Ciao Jacopo. Avrei una proposta concreta da girare ai diversi parlamentari che hai contattato, è semplicissima ma molto efficace IMMEDIATAMENTE.
ELIMINARE LE BUSTE DA LETTERA CON LE FINESTRELLE DI PLASTICA E RENDERE OBBLIGATORIE SOLO QUELLE TUTTE DI CARTA.
Elimineremmo così una MAREA di rifiuti inutili che non si possono riciclare.
Io ritaglio a mano la plastica dalla carta..ma ovviamente lo faccio solo io che ci tengo al riciclaggio.
Proposta veloce e con effetti di grande impatto.
Si potrebbe iniziare con POSTE ITALIANE.
Condivido in
Condivido in pieno.
L'Antiberlusconismo rimane un dovere:
denunciare le porcate e tenere alta la guardia della controinformazione.
Ma tu Jacopo poni il dito nel punto dolente della sx:
Creare l'alternativa.
Infatti il problemone fondamentale della continua vittoria di B. è proprio la mancanza di alternativa credibile, concreta, fattibile.
Copio incollo questo tuo post e da domani lo porterò parecchio in giro.
Mi sembra un buon Pre-Manifesto per un Movimento che ne ha piene le scatole di brancolare nel buio.
basta nuovi partiti
Strutturalmente sono d'accordo. E' quel che tentammo con il Mes insieme a Salviato, luminoso presidente di Banca Etica. Non funzionò ma resto convinto che quella è la strada giusta. Mettere insieme il grande mondo di chi pratica una vita alternativa: il popolo dei gruppi di acquisto, del volontariato, della cooperazione, del biologico, della cultura antagonista al Grande Fratello (in tutti i sensi).
Ma dopo la batosta del Mes mi chiedo: quanti avranno voglia di impegnarsi veramente?
Michele è una forza della natura... Ma ce la si può realisticamente fare?
E allora mi viene una visione mistica: una ribellione ideale e civica dentro tutti i partiti progressisti.
Commento questo particolare passaggio del tuo intervento nel merito di ciò che definisco: "l'organizzazione possibile della sinistra". Sono assolutamente contrario alla nascita di nuovi partiti. Senza dimenticare le mancanze manifeste di quelli attuali (sono un iscritto al PD). Ma il problema non è la nascita di un nuovo soggetto politico bansì la crescita di un "soggetto sociale" che metta assieme: lavoro (sindacato), finanza (etica e controllata), consumo (consumatori consapevoli). Solo partendo da queste base si potrà originare una nuova leva di uomini e donne in grado contrastare la deriva "supercapitalista"...a me appare chiaro che solo un soggetto di questo tipo potrà generare uomini/donne, idee e mezzi politici (anche un nuovo partito politico e/o una modifica sui contenuti di quelli attuali), in grado di difendersi e ribaltare la situazione attuale.
Occorre seminare prima di raccogliere e.. il vecchio mondo del lavoro...non basta più a contrastare l'abbuffata capitalista (oltre ad essere fatto da soggetti (i lavoratori) a loro volta implicati nelle stesse contraddizioni di cui sono vittime (consumo inconsapevole...risparmio consegnato ai loro stessi carnefici etc. etc.).
Una rivolta morale dall'interno dei partiti di sinistra
Sono assolutamente d'accordo. Speriamo che inizi a succedere. Sembra impossibile ma a volte l'impossibile succede un abbraccio
Col tempo e con la paglia si maturano le nespole.
Vorrei che si riflettesse sulle motivazioni che hanno indotto gli Italiani a preferire l'attuale schieramentodi Governo:
1. La Chiarezza del Programma (anche se poi disatteso)
2. La Coesione (perlomeno dimostrata all'inizio)
3. Il Predominio della Comunicazione (sta tutto in mano loro)
4. Lo Sfascio della Sinistra (ho detto Sinistra, gli altri sono "Democratici")
5. La Presenza sul Territorio (parliamo di Nord)
Questi i Gol, ma anche gli Autogol di una compagine vecchia, logora e asfittica come il cashmire infeltrito del compagno B. o i baffetti forforuti del marinaretto.
Una formazione senza attacco, senza difesa, con un centro campo inesistente.
Per certi versi ricorda la Nazionale dei Mondiali africani.
Sarebbe questo lo schieramento da ripresentare in autunno? Con quale coraggio? Ma soprattutto, chi sarà il Mister?
Già, chi sarà sacrificato questa volta?
Non si tratta di essere disfattisti, ma, più onestamente, realisti.
Il successo di una squadra si fonda sulla preparazione, sulla tattica di gioco, sui fuoriclasse.
Secondo voi, abbiamo anche solo una di queste prerogative?
Si può seppur sperare in un'alternativa diversa dall'apologia della mortadella?
Per sognare il cambiamento bisogna avere la coscienza a posto. Tentato l'impossibile per ricompattare le file. Concepito strategie vincenti. Dato spazio a personaggi nuovi con idee nuove.
E per questo ci vuole tempo, umiltà e tanta voglia di lavorare sodo.
In tre mesi non si fanno miracoli, al massimo qualche aborto.
Michele Dotti Jacopo Fo
Sto seguendo con attenzione l'appello di Michele Dotti, penso sia una delle ultime ed inutili chance che questo paese ha.
Ma il pessimismo della ragione coagulato con l'ottimismo della volontà, mi dice di insistere.
E' per questo che ti scrivo caro Jacopo, ci siamo visti a Perugia ad un incontro dei Grillini il 12 e 13 maggio 2007 con Michele Pietrelli, da allora il percorso di tutti noi è proseguito positivamente ma senza risultati tangibili.
Ripercorrendo le tappe, ci si rende conto degli errori inevitabili, il vantaggio di cui ora possiamo fare tesoro è che molti sono stati smascherati perché avevano obbiettivi poco nobili, e possiamo fare una cernita di soggetti (Movimenti) oserei dire di indubbia capacità ed onestà intellettuale, tra questi molti hanno accolto l'invito di Dotti e Pallante del 16 Ottobre 2010 svoltosi a Torino.
Sono in contatto con molti di questi movimenti, essendo anche il coordinare per la regione in cui vivo,l'Abruzzo.
Conoscendo la realtà locale e i movimenti stessi, e cercando di essere realisti mettendo i piedi per terra, bisogna ammettere che la componente sociale che è attratta da questi movimenti è composta da alcuni difettosi meccanismi, che non aiutano a superare alcuni schemi mentali che negli anni sono penetrati nell' opinione pubblica di queste persone, che si sentono il cambiamento pur essendo parte del problema.
In definitiva dobbiamo iniziare a confrontarci ascoltando anche gli altri senza ritenerci la soluzione, ma bensì una minima parte, perché quello siamo, che crede, e questo lo crede davvero, che non si può andare avanti di questo passo.
Vittorio Di Giacinto
Chiarimento
Sono stato travisato nel precedente commento inserito dal sottoscritto, mi riferivo all'appello di Michele Dotti, pensando che l'incontro di Torino si fosse trasformato da quell'appello, non è così e me ne scuso.
E' chiaro che se Jacopo intende abbattere mr.B alleandosi con chiunque avendo solo quel semplice obbiettivo, io personalmente come penso tutti i movimenti a cui appartengo non siamo d'accordo con lui.