Prefisso per l'Inferno.(Dio non perdona i telefonisti)

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Un racconto thriller di Jacopo Fo

Per leggere tutto clicca sulla scritta in rosso, in fondo: Leggi tutto. Sterminati panorami di desolazione galleggiano sulla nebbia chimica che avvolge la citta'. Un muratore su cinque tira cocaina. E poi ti stupisci se vengono giu' i palazzi. Mi chiamo Michele Lanzacurte. Di mestiere faccio l'investigatore privato.
E sono incazzato perche' Tronchetti si e' comprato Telecom prendendo i soldi in prestito. Facile! Volevo farlo anch'io ma nessuna banca mi aveva voluto prestare una decina di miliardi di euro.
Le solite cazzate... A me hanno chiesto le garanzie per prestarmi 10 mila euro. Bastardi!
Pero' questa storia che io non avevo potuto comprare la prima azienda telefonica italiana mi brucia. Perche' io no? Io o un qualunque muratore che si fosse tirato troppa coca... Perche' un po' di mania di grandezza ci vuole per comprarsi tutti quei cavi con 80 mila operai intorno.
Ma forse e' sufficiente che vai in banca, fai vedere quanto e' bella Afef e quelli se ne vengono nelle braghette e ti danno tutti i soldi che vuoi.
Insomma, ero irritato con Tronchetti. E avevo giurato che se i suoi dipendenti avevano spiato anche me lo avrei decapitato con la seghetta del mio coltellino svizzero. Un lavoro lungo e sporco. Non me ne fotte un cazzo se lui era il mandante delle intercettazioni o no. Cazzo, questo mondo annega nella mancanza di senso della responsabilita'. Qualunque imbecille puo' dire "io non sapevo" e finisce li'. No testina, la Telecom e' tua e tu paghi i danni!
Insomma, ero incazzato. Cosi' accolsi come un segno di Dio il fatto che Guido Rossi mi stesse davanti, col suo sorriso pacione, e mi stesse offrendo mille euro al giorno piu' le spese.
Voleva un'indagine riservata.
Voleva capire come mai le banche avevano dato i soldi al Tronchetti, se c'era la complicita' con D'Alema, se era tutta una finta per far comprare Telecom a Silvio, se il Tronchetti faceva spiare politici e giornalisti per conto suo oppure erano i servizi segreti che spiavano per conto loro, oppure la Cia. E cosa c'entravano i rapimenti di islamici cattivi, le fatture false, le agenzie che ingaggiavano mercenari per l'Iraq, si spacciavano per agenti dello Stato e magari lo erano... E cosa centrava Telecom Serbia? Perche' dare miliardi al dittatore slavo?
Guido Rossi voleva sapere tutto. Un maniaco. Durante l'indagine per il calcio truccato aveva voluto che io gli portassi tutte le foto di tutte le fidanzate e di tutte le mogli di arbitri, calciatori e figli di Moggi. Ovviamente nude.
Ovviamente gliele avevo procurate. Erano quasi tutte disponibili su internet. E' la democrazia. I ricchi si sposano le super fighe ma tutti possiamo masturbarci guardandole.
Avevo due strade per risolvere il caso: impiegarci mille anni (che a 1000 euro al giorno sono sempre un affare) oppure darmi una mossa.
Siccome sono un sentimentale di merda e odio usare il mio onore per pulirmi il culo decisi di darmi da fare.
Cosi' uscii dalla sede centrale della Telecom di Milano, arredata da architetti con l'ulcera che non avevano mai sperimentato un vero orgasmo, respirai profondamente quell'aria di merda al profumo della Moratti, pensai che solo dei pazzi possono vivere in un posto simile e meditai sulla situazione.
Una volta mia nonna mi aveva detto: dietro tutti i grandi uomini c'e' una donna stupita.
Grande saggezza.
Non dovevo fare altro che trovare Afef e farla parlare.
L'unico problema era abbattere la decina di guardie del corpo che fanno la ronda intorno alla sua villa.
Intendiamoci, i guardiani non erano un problema insormontabile. Col fondo spese di Guido Rossi avrei potuto noleggiare 40 ex militanti del Servizio d'Ordine del Casoretto e radere al suolo tutta l'area.
Ma come approccio mi sembrava esagerato. Ultimamente sto meditando sull'inutilita' della violenza e sulla necessita' di immaginare un paradigma esistenziale basato sulla qualita' delle relazioni umane.
Quindi optai per una soluzione piu' complessa: Anita.
Estrassi il cellulare e mentre mi recavo in un ristorante salutista dietro il grattacielo Pirelli, fissai un appuntamento con lei nella sua boutique in corso Garibaldi.
Anita e' un travestito barese che una volta si e' trovato nei guai con un giovane rampante che si era fatto troppa coca. Mi aveva telefonato, ero arrivato con una fiala di adrenalina e gli avevo salvato la pelle.
A tempo perso faccio il pronto soccorso per gente che preferisce evitare gli ospedali e i giornali. Ho fatto 6 esami di medicina e sono capace di cavare una cistifellea bendato. Ma preferisco non farlo perche' generalmente la gente poi si incazza.
Dopo aver mangiato tofu che avrebbe fatto resuscitare i morti (resuscitare e fuggire) andai dall'Anita e le dissi: "Devo parlare con Afef".
"Niente di piu' semplice, stasera ti porto alla festa del Buby, lei passera' di certo".
"Chi e' questo Buby?" Chiesi io professionale.
"Uno ricco, etero, bruttino, con la mania di farsi le ragazzine e tanti debiti..."
"Anche tu con questa storia... Perche' dici che e' ricco se c'ha un pacco di debiti?"
"Michele... Ma come sei arretrato... Il solito paleo-leninista... C'e' chi con i debiti e' ricco e chi e' povero... E' una questione di savoir faire." Lascia perdere. Se Marx fosse rinato avrebbe dovuto riscrivere Il Capitale e intitolarlo Il Look.
Anita pretese di vestirmi elegante per la festa. Mi sentivo un sarcofago. Mettermi la giacca e la cravatta mi fa questo effetto. Arrivammo verso le 23 perche' arrivare prima e' da cafoni. Avevo una fame boia ma mi resi conto che le tartine del buffet facevano schifo. I ricchi con i debiti saranno anche furbi ma non sanno mangiare. Non hanno ancora capito che il salmone deve essere rosa salmone e non rosso aragosta. Se il salmone e' rosso non e' emozionato, e' tinto. E questo non e' bene. Ma i ricchi con i debiti non ci fanno caso. Credono che tutto quello che costa caro sia buono. Per sapere cosa mangiano non usano il palato, guardano gli estratti della carta di credito. Poveracci...
Alla fine vedo Afef, tutta contornata da squaletti con la pancetta e la gastrite e tigresse con le labbra tumefatte. Avete presente quelle tipe talmente liftate e tirate che non possono mai abbassare le palpebre perche' senno' gli si apre il buco del culo? Ecco quelle. Mentre mi avvicinavo a lei riflettevo sulla quantita' incredibile di gente che era in quella sala solo grazie all'indulto di Bertinotti & C.
Non ci sono piu' i comunisti di una volta...
"Buona sera signora Afef, possiamo scambiare due parole in privato?"
Lei mi guardo' di traverso come se fossi stato una cacca di cammello.
Io continuai a guardarla dritto negli occhi mentre immaginavo di essere Dio che ordina ai pianeti di iniziare a girare.
E' una cosa essenziale nel mio lavoro. Quando parli a qualcuno DEVI essere assolutamente convinto di essere Dio.
E' solo una questione di autostima. Lo devi sentire a livello cellulare.
Ti devi sentire come quando giochi a Doom usando i codici segreti e sai che in qualunque momento puoi avere tutte le armi e tutta l'energia dell'Universo.
Se sei veramente sicuro funziona.
Garantito. Mi sono trovato in difficolta' solo una volta, con Silvio. Ma li' il problema e' che anche lui e' convinto di essere Dio. E' nata tutta una discussione che non finiva piu' "Dio sono io!" "No Dio sono io."...
Comunque Afef mi guarda, capisce che sono Dio, sente dentro una profonda emozione e mi risponde: "Certo!" Mi accompagna in una saletta al primo piano, chiude la porta a chiave e mi chiede: "Vuole anche che mi spogli?". Succede sempre cosi', appena scoprono che Dio sei tu vogliono provarti. Solo con le banche non funziona perche' loro sono atee.
"Grazie, ma momentaneamente vado di fretta." Fece un sorrisino deluso.
"Dimmi tutto quello che sai sulla Telecom, i rapimenti della Cia, le intercettazioni telefoniche eccetera."
Mi guardo', sorrise e inizio' a parlare: "Dunque, in Italia ci sono due grandi gruppi di potere che a volte si menano a volte fanno affari insieme. Ognuno dei due ha i suoi cavalieri, i Re e i fanti. E' come una partita a scacchi. Tu mi fai tenere le mie tv e io ti lascio arraffare la Telecom."
Ma poi ogni gruppo e' composto da un nugolo di bande rivali e a volte una banda di qua di allea con una banda di la' e il gioco si complica. Poi ci sono i pesci piccoli che corrono sotto i tavoli come ratti acchiappando le briciole e poi ci sono gli americani che si credono i padroni del mondo e non hanno tutti i torti. E tutta questa gente e' impegnata 24 ore su 24 a vendere e comprare qualunque cosa, dalle fatture false ai dossier fasulli, armi, cavalli, ville, autostrade. E sopra a tutto questo, dietro e intorno ci sono le banche... Ho reso l'idea?"
La guardai. Usai uno sguardo Dio, formato 'adesso mi girano le palle'. Lei capi' che le conveniva fare nomi e cognomi perche' mi ero rotto i coglioni delle fregnacce. Li fece, in ordine alfabetico.
La mattina dopo andai da Guido Rossi e gli raccontai tutto per filo e per segno.
Alla fine disse: "Proprio come pensavo..."
Lo guardai.
Mi guardo'.
Io parlai: "Guido, hai 80 mila dipendenti e sei simpatico. Per 500 mila euro ti metto su un esercito di ex sessantottini ancora incazzati per la morte di Santarelli, che la polizia stese con un lacrimogeno, arruoliamo anche un migliaio di albanesi e polacchi, arrestiamo tutti i cattivi, nominiamo Beppe Grillo capo del governo e il bene finalmente trionfa. Ti paghi tutta l'operazione mettendo uno scatto alla risposta su tutte le telefonate dal cellulare alla rete fissa."
"Merda." Disse lui."Ma non capisci che io..."
Non riusciva a dirlo.
Lo lasciai li' con il dito alzato che faceva bbzz bzz dalla bocca. Telefonai alla manutenzione. Dissi solo: "Coglioni, vi si e' grippato ancora un androide. Cercate di ripararlo bene stavolta."
Dall'altra parte mi rispose una voce femminile:
"Se avete scoperto che esiste un complotto planetario per farvi il culo digitate 1.
Se avete le prove che Bertinotti e D'Alema sono milanisti digitate 2.
Se avete visto Berlusconi fare sesso con una o piu' presentatrici televisive, anche contemporaneamente, digitate 3.
Se avete la copia dei documenti che dimostrano transazioni finanziarie tra Bush e Osama Bin Laden digitate 4.
Se volete comunicare con un operatore buttatevi per terra e fate finta di essere morti. Un nostro incaricato vi contattera' direttamente."
Misi giu'. Adesso pigliavano anche per il culo!
Merda secca.
Me ne tornai a casa a esercitarmi a fare la faccia da Dio.
Non sarebbe stato bello come guidare un'epurazione alla testa di un esercito di dipendenti Telecom ed extracomunitari feroci, ma non sempre si puo' avere tutto dalla vita.
Mi consolai pensando che tutti quei bastardi prima o poi sarebbero morti.
E non gli sarebbe piaciuto per niente.
Certa gente non trova nulla di bello nel fatto di ricongiungersi con l'energia universale e passare miliardi di anni a cullarsi, persi nelle correnti interplanetarie insieme a una massa incredibile di operai, contadini e servi della gleba. I ricchi hanno passato la vita a cercare di darsi un tono e a spendere fortune in ristoranti e hotel esclusivi per non incontrare mai certa gente. Quando arriva il momento di morire urlano di terrore.