Ecologia: Abbiamo il Pentagono dalla nostra parte!!!
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 07/12/2005 - 11:27(dal libro “Olio di colza e altri 30 modi per risparmiare…)
Lo dice anche il Pentagono: abbiamo solo dieci anni per cambiare modello energetico.
Negli anni settanta quando parlavamo di ecologia e cibi biologici ci prendevano per pazzi. Ci sono voluti trent’anni perché la maggioranza degli esseri umani si rendesse conto di quello che sta succedendo.
Oggi non sono solo gli ecologisti a dire che bisogna cambiare, lo dice anche il Pentagono. Se entro i prossimi dieci anni non impariamo a rispettare l’ambiente ci troveremo a un punto di non ritorno ed entro il 2050 il mondo sarà un posto invivibile.
Nel rapporto riservato del Pentagono, tenuto nascosto per quattro mesi e infine pubblicato dal settimanale britannico The Observer, si spiega che i cambiamenti climatici dei prossimi 20 anni potrebbero portare a una catastrofe planetaria con milioni di morti causati da guerre e disastri naturali.
Le maggiori città europee rischiano di finire sommerse dall'aumento del livello d'acqua dei mari. Paesi come l’Inghilterra piomberebbero in climi da Uomo delle Nevi.
Il quadro dell’effetto inquinamento è tragico: "Disordini e conflitti saranno le caratteristiche endemiche della vita. Ancora una volta le guerre potrebbero determinare il destino dell'umanità”.
Lo studio continua auspicando che questi pericoli siano presi in considerazione: “dovrebbero divenire oggetto di un dibattito scientifico inerente la sicurezza degli Stati Uniti" perché il pericolo è “plausibile e potrebbe compromettere la sicurezza degli Stati Uniti in un modo che va considerato da subito"
Attenzione: gli autori di questo studio del Pentagono non sono due liberal infiltrati nell’esercito ma solidi esponenti dell’aristocrazia bianca, protestante e repubblicana.
Uno è Peter Schwartz, un consulente della CIA, già capo della pianificazione del gruppo petrolifero Royal Dutch/Shell, l’altro è Doug Randall, del centro di ricerca conservatore “Global Business Network”.
Doug Randall, uno degli autori del rapporto, intervistato da The Observer, ha confermato tutto aggiungendo: "È una cosa deprimente, ed è una minaccia alla sicurezza nazionale senza precedenti, perché non c'è nessun nemico contro cui puntare le armi e non abbiamo alcuna possibilità di controllo su questa minaccia… Non sappiamo esattamente a che punto siamo di questo processo. Potrebbe iniziare domani e potremmo non accorgercene prima di cinque anni… Le conseguenze, per alcune nazioni, del cambio di clima sono inimmaginabili. Sembra ovvio che sarebbe necessario ridurre l'uso dei combustibili fossili".
Ma perché non possiamo più inquinare spensieratamente?
Il motivo principale è molto semplice: la vita sulla Terra è stata possibile perché le piante per miliardi di anni hanno assorbito l’anidride carbonica presente nell’atmosfera e l’hanno fissata nelle loro fibre. Queste piante, poi finite sotto terra, insieme a altri componenti organici, si sono trasformate in petrolio, gas fossile e carbone.
Noi stiamo prendendo questa anidride carbonica e la stiamo ributtando nell’aria bruciando petrolio, gas fossile e carbone.
Il ritmo con il quale stiamo realizzando quest’assurdità è tale che entro poco tempo (qualche decennio appunto) non sarà più possibile respirare l’atmosfera terrestre e l’ossigeno lo dovrai comprare al supermercato in comode bombolette. Chi non avrà i soldi per comprarlo dovrà rinunciare a respirare. E comunque vivere con un boccaglio in bocca e dieci chili di bombole sulla schiena non sarà gradevole neanche per i ricchi.
Ma oltre alla questione dell’anidride carbonica c’è il problema dei gas che provocano l’effetto serra: cioè dei fumi densi emessi da miliardi di automezzi, caldaie, fornelli, ciminiere. Questa nube assorbe la luce solare e crea l’effetto serra, la temperatura del pianeta si innalza, i ghiacciai millenari si sciolgono e il clima impazzisce.
Come se non bastasse c’è poi il problema dei danni che l’inquinamento sta provocando alla salute di esseri umani, animali e piante.
Abbiamo riempito case, città, fiumi e mari di veleni e anche il cibo che consumiamo è pieno di sostanze dannose. La lista è lunghissima. L’aumento di allergie, malattie polmonari, tumori è la prova più semplice della follia che stiamo vivendo.