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Shang: gli ebrei della Cina

Il popolo che inventò la scienza, raccontato da Jacopo Fo

Tutta la cultura cinese è stata determinata, e lo è ancora, dall’incredibile avventura del popolo Shang, matriarcali, con la fissazione delle opere idriche, pazzi per la scienza!

Il popolo Shang arriva a dominare la valle del Fiume Giallo e la Cina nord orientale, tra il 1.700 e il 1046 a.C. (la data di inizio della dinastia è materia di discussione). Come gli ebrei essi non erano un gruppo etnico omogeneo ma una confederazione di tribù, un meticciato tra gruppi di origine diversa; e anche tra gli Shang ci sono gruppi di neri che secondo alcuni storici arrivarono ad essere imperatori.

La presenza di neri tra gli Shang è provata da dipinti e sculture che ritraggono Shang di pelle nera e con tratti somatici negroidi. Altro punto in comune con gli ebrei avere un solo Dio e il dovere di studiare la sua parola. Gli ebrei dedicavano fin da piccoli molto tempo allo studio della religione e secoli dopo diventarono l’unico popolo dove quasi tutti i maschi sapevano leggere e scrivere. Gli Shang come vedremo, credevano che l’unica divinità fosse la forza vitale. Un’entità impersonale, ma comunque un’identità unica. E il bravo devoto doveva onorare l’energia che anima il mondo osservando i fenomeni della natura e cercando di capirli. Dio ti parla attraverso ciò che ha creato. L’universo è un complesso ideogramma, sta a te capirne il significato.

Altro vantaggio comune a questi due popoli il fatto che il loro rapporto con una divinità dava loro una visione più semplice del mondo e riduceva all’osso i doveri verso le entità superiori. Il politeismo animista che caratterizzò gli imperi di tutto il resto del mondo creava parecchi problemi: a ogni passo dovevi ringraziare uno spirito, una divinità… E dovevi fare attenzione perché se scambiavi grano contro letame magari lo spirito del grano se ne aveva a male perché riteneva un insulto avere lo stesso valore di un carro di merda e te la faceva pagare rovinandoti il raccolto. Se la mia divinità è una sola ed è ovunque il problema non si pone e quindi non la offendi se scambi qualche cosa di pulito con qualche cosa di sporco; comunque scambi un pezzo di Dio con un altro pezzo di Dio, nella visione Shang; per gli ebrei scambi un frammento della volontà di Dio con un altro frammento della stessa volontà.

Così la cultura di questi due popoli fu caratterizzata da una grande apertura mentale, capacità di concepire una visione della realtà che riesce a misurare il valore dei singoli elementi che compongono lo scenario usando un’unico metro di giudizio; il che rende possibile realizzare valutazioni particolarmente aderenti al vero; da questa impostazione mentale discende la capacità di esercitare il mestiere del mercante ma anche di essere flessibili dal punto di vista politico e militare.
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