La musica attraverso la didattica induttiva
Inviato da Cacao Quotidiano il Sab, 01/28/2006 - 10:31L'articolo del sabato
Eleonora Dalbosco e Nicola Conci sono due brave persone che hanno messo al centro del loro lavoro e della loro vita la musica ma soprattutto i bambini.
"Eleggere il canto come strumento privilegiato per accompagnare il bambino nel suo percorso" si legge in grassetto sul loro sito (www.minipolifonici.it).
E per fare questo hanno inventato un nuovo modo di fare musica. Un metodo che ricorda molto il tanto amato sistema degli asili di Reggio Emilia. Rovesciando il vecchio sistema di insegnamento, Nicola ed Eleonora hanno messo la musica a servizio del bambino di modo che la teoria musicale diventi solo una conseguenza della sperimentazione pratica.
E' quella che gli esperti chiamano "didattica induttiva", un modo per rendere i bambini responsabili della loro conoscenza.
E cosi' gia' a partire dai piccoli di 3 anni si comincia a insegnare loro, attraverso il metodo induttivo e graduale, la differenza tra musica e rumore, tra suoni alti e suoni bassi, lenti e veloci... e cosi' via.
Giochi, esperimenti, allegre canzoncine per proporre la musica e non imporla dall'alto, perche' l'arte del canto e' un'occasione straordinaria di crescita interiore e culturale, di espressione emotiva, di armonico divenire nel rapporto con gli altri.
Proviamo a pensarci per un momento: il canto e' affascinante anche perche' racchiude in se' una molteplicita' di espressioni artistiche, vale a dire parola, musica e movimento. E non e' un caso che, non avendo la necessita' di dipendere da oggetti esterni, proprio la parola, la musica e il movimento rappresentino le prime forme espressive che l'uomo mette in atto per manifestarsi e comunicare.
Il loro progetto didattico ha radici ormai lontane e risale al 1967, quando a Trento Nicola Conci fondo' un coro di voci bianche, I Minipolifonici, al cui interno ben presto si aggiunsero il coro misto e una Scuola di Musica.
E anche la Scuola aveva delle caratteristiche ben precise, non solo perche' usava un nuovo metodo di insegnamento ma anche perche' continuava a mettere al centro di tutto il bambino e non le sue performances. Spesso Nicola ed Eleonora sono stati chiamati da grandi cantanti o direttori d'orchestra per partecipare a manifestazioni e registrazioni. Ed e' capitato che I Minipolifonici abbiano rinunciato a importanti eventi perche' i bambini sarebbero stati costretti a lunghe attese, magari in piedi, prima del loro turno.
"Come quella volta, nella sede Rai di Trento" ci racconta Nicola. "Eravamo stati invitati per una trasmissione e avremmo dovuto cantare a una certa ora ma il conduttore decise di inserire prima della nostra esibizione un attore che raccontava barzellette. Dopo aver aspettato per piu' di due ore ho portato i bambini a casa. I bambini non sono oggetti".
Quello che ci piace di queste due persone incredibili e' la serenita' con cui portano avanti le loro convinzioni. Non e' un problema rinunciare a un grande concerto se i bambini devono stare in piedi per ore a fare coreografie a un cantante americano che ha venduto decine di milioni di dischi in tutto il mondo...
"Gestire una scuola non e' facile" ci racconta Eleonora. "Per un bel periodo ho insegnato a bambini molto piccoli e Nicola a ragazzini e adolescenti: in molti casi lo stesso bambino cresceva con noi. Come Paolo, un bambino molto aggressivo con i compagni. Una situazione difficile in famiglia, un carattere introverso... tutto portava a un rapporto molto difficile con gli altri. La musica e l'ambiente della scuola man mano lo aiutavano, ma forse a fare uno scatto alla mente di Paolo e' stato un episodio in particolare. Un giorno che la situazione era molto difficile Nicola lo ha bloccato tra le sue braccia e rispondendo allo sguardo rancoroso del ragazzo ha detto: 'Tu adesso mi odi, e io ti voglio bene lo stesso e ho fiducia in te... non ho paura di te... continuo a volerti bene e so che la mia fiducia non e' malriposta'. Da quel giorno, gradualmente, Paolo ha iniziato a cambiare, la musica lo ha accompagnato sempre...".
De I Minipolifonici questa settimana vi presentiamo un piccolo libro con CD, "Gli animali, nostri amici". Contiene una serie di canzoncine sugli animali della fattoria, prima recitate da Nicola e poi cantate da Eleonora, e le basi musicali delle canzoni.
Si tratta di un divertente e "colto" gioco musicale per i bambini dai 3 agli 8 anni e nel contempo anche uno straordinario strumento didattico per gli insegnanti.