“Certo che lo abbiamo, non vede quanto ci siamo abbrutiti?” Risponderei io!
di Eleonora Albanese
Ebbene devo confessare che io il wifi in ogni luogo non lo voglio! E quindi tantomeno ad Alcatraz!
Perché fa male al corpo innanzitutto (toccherebbe informarsi un po’ di più a tal proposito, seria) ma principalmente fa male alle relazioni sociali “dal vivo”.
E di questo ne posso parlare assolutamente con cognizione di causa visto che da 20 anni siedo pasciuta e soddisfatta dell’umana altrui presenza, in uno dei salotti (assai spartano per la verità) più belli d’Italia. Quello della Libera Università di Alcatraz! :D
Passo dalla zona “Solarium” (4 sedie di plastica spiaccicate al muro di pietra davanti gli uffici. ebbene sì di plastica! Resistono nel tempo e quindi se avessimo avuto quelle di vimini le avremmo dovute ricomprare ogni anno), al centro “Trezeguet” (in onore di David) con altre 4/8 sedie di plastica sul prato e la scalinata (tra la palestra e il bar) che a me personalmente piace più di quella di Trinità dei Monti in Roma che è un capolavoro indiscutibile!
E poi il tavolo sotto al bazar e “sotto al tendone” dove d’estate si mangia e d’inverno si fuma in compagnia (unico posto al semichiuso dove è possibile farlo) puzzandosi spesso sia dal freddo che dall’odore di tabacco! Nel bar, in veranda, dietro la veranda sugli scalini davanti al tramonto che non è mai uguale…
Potete soltanto immaginare (e se siete già stati da noi e sopratutto se avete già conosciuto me e la mia chiacchiera cronica lo potete dar per certo) quale fiume di parole, concetti, progetti, idee bizzarre, fantasie, musica di chitarra, cantate libere (n.d.r. che però Alba chiara sinceramente ci ha dilaniato la… pazienza), giochi, abbracci, conforto, ascolto sincero, libero da pregiudizi, poesie… Insomma tutte cose che merita l’essere umano, dopo aver lavorato un anno intero e finalmente si è concesso una vacanza.
Quando non c'era il WIFI ad Alcatraz, appena arrivati gli ospiti, dopo 10 minuti, il tempo di capire che non erano capitati in una follia della natura, fuori dal mondo, già chiacchieravano tra di loro.
La facilità con cui gli esseri umani in vacanza, si approcciano quasi immediatamente tra loro, non avendo altro che loro stessi a disposizione, è straordinaria!
In un luogo che offre a primo acchito soltanto (come dicevo) tante sedie sparse in un giardino, una scalinata e qualche tavolo dove l'unica pare sia attendere il futuro possibile (ma senza neanche tanto preoccuparsene) visto che magari si è venuti per partecipare a un corso di Immaginazione con Benni o sta per iniziare il Festival della musica organizzato da Imad, teatro con Dario Fo, “Azz!” o “Cavolo! Farò finalmente sto Yoga Demenziale di Jacopo Fo (ne ho letto tanto su internet, dice che si ride, ma si riflette anche! Bene!)”
Insomma, un futuro direi piuttosto dignitoso per i prossimi 6 giorni!
Ma il valore aggiunto di un posto di vacanza pur se ricco di programmi goduriosi, sono la bellezza e lo spirito di tutti coloro lo condividono. Qui da noi se le persone non si conoscessero tra di loro, restando ognuno nella propria esperienza personale e peggio ancora nella propria pagina Facebook, non sarebbe così bello e concedetemelo, arricchente!
E poi se non avvenisse il conoscersi spontaneo tra tutti e con tutti, toccherebbe a me e ad altri due della casa a parlare mille e mille parole di più… ma che me volete fa morì?!? :D
Adesso invece, col WIFI aperto (richiesto in automatico all’arrivo in reception come primo bisogno fondamentale da sempre più ospiti) alcuni, si nota, ci mettono anche un intero giorno per entrare in relazione con gli altri. Togliendo a se stessi un giorno di vacanza in quel posto lì e agli altri la possibilità di conoscerli.
Ho visto tablet e cellulari in fila indiana là dove invece un tempo (e neanche tanto lontano) c'erano cerchi di sedie che brulicavano di parole, risate e occhi vivaci. Per fortuna ancora succede ma talvolta si attende me, notoriamente accentratrice di parole e confusione, perché avvenga da subito. Chiaro, io gioco in casa e so come accade poi ma a onor del vero devo dire, con gioia, che una grandissima mano me la danno gli amici che sono già stati qui e ne han fatto in pratica la loro seconda casa. :D
Mmmmm no no non voglio assolutamente che questa scena nella foto sotto diventi anche la mia realtà, qui poi, in un posto per vacanze.
Mi dispiace cari ospiti miei, possibili amici per sempre, con tutto l'amore e il sorriso, ma se vi dovete collegare col web, andate in ufficio per favore o sul soppalco, inserendo l'apposito cavo nel pc, come si può fare da anni.
Alcatraz ha sempre avuto la connessione ad alta velocità. Noi ci lavoriamo con internet. Jacopo sbancò oltre 15 anni fa con il suo articolo: “Internet salverà il mondo”.
Insomma noi amiamo internet però se abbiamo la possibilità di incontrarci da vicino, ebbè, lo sappiamo da sempre che non c'è paragone tra il guardare una persona da un video e poterlo invece fare di persona, magari stringendole la mano. Indiscutibilmente molto ma molto meglio la seconda opzione no?!
Ci sta una frase bellissima di un anonimo che dice: “Se non parli con gli sconosciuti ne sarai sempre circondato!” Verissimo.
Anche i tuoi amici ti erano un giorno estranei, poi ci hai parlato e via che è così che funziona! :D “Allarghiamo il giro delle amicizie!” E’ la frase che i miei amici di sempre conoscono troppo bene! :)
Non voglio dirvi di evitare di raccontare ai vostri conoscenti già fidati (che senz’altro avranno piacere di sapere che siete arrivati sani e salvi a destinazione) ciò che poi in realtà non starete vivendo appieno proprio perché distratti e proiettati nel virtuale. Ma mi piace ricordare che una volta, anche per le fotografie si doveva aspettare di rientrare dal viaggio, portarle a sviluppare e poi trovare occasione di vedersi con gli amici per farle guardare. E i racconti del viaggio, pieni di emozione e paura anche di non ricordare proprio tutto ciò che si era fatto di bello. Figuriamoci, quanta testa dovevamo riaccendere dopo esserci rilassati alla grande in vacanza. Ma poi capitava che ogni tanto riaffiorasse un ricordo perduto per tornare in quel posto dove vi eravate divertiti e via di sorrisi portati nel tempo possibile dei ricordi e di nuovi incontri per parlarne.
Insomma intanto si viveva la vacanza e poi in un secondo momento la si raccontava. Oggi, questo continuo restare in diretta, “ON AIR” (neanche avessimo stazioni televisive da dover mandare avanti per lavoro) è un po’ come viversi una storia d’amore lasciando però entrare in camera da letto gli amici che guardano. Nun se fa, dai!
Nel mentre che sto seduta a conversare con Gina io sto con lei e non penso di dirlo subito a Pina che intanto è da un’altra parte, e magari sta parlando con Tina e per cui distoglierei anche lei da nuove conoscenze.
Vivere (qualunque situazione) significa starci dentro!
In molti al loro ritorno qui ad Alcatraz, si sorprendono del fatto che io li riconosca, ovviamente pensando che non possa tenere in mente tutte le centinaia di persone che fanno vacanza qui. (certo è vero se non c’è stato uno scambio.) Ebbene, non ho un’altra risposta che: “Perché quando abbiamo parlato, riso, giocato assieme, semplicemente c’ero!” :)
Se io non vivo appieno non godo dello scambio che posso avere con l’altro e non memorizzo realmente né la situazione , né tantomeno chi mi sta davanti.
Se non sono presente nel momento che sto vivendo, non sto vivendo quel momento per quello che può essere. Reale e intenso come solo l'esperienza vissuta sa regalare.
Vi prego quindi, quando arrivate, chiedeteci piuttosto: “Quante persone ci saranno con me a condividere questi giorni di vacanza liberi dalla quotidianità che ci ingloba?” Questa è una bella domanda!
Chiedeteci magari: “A che ora si mangiano quelle delizie estreme cucinate con amore?”. “A che ora ci sarà il concerto da brivido di Fausto Mesolella?”. “La piscina d’acqua calda è già aperta?”
O anche, meglio: “A che ora della notte si finirà di ridere, cantare e scherzare con gli altri?”
Non conosceremo sempre la risposta ma vedrete che vi sarete concessi uno o più lussi che poi una volta a casa avrete voglia di raccontare e resterete in vacanza per ancora pur essendo rientrati da un mese.
Fidatevi che conoscere altre persone è fantasmagorico o anche solo piacevole, comunque di vitale importanza per ciascuno di noi. :)
Pensate che bello è tornare a casa da quelli di vecchia data e raccontare che avete conosciuto nuovi amici.