La bizzarra rivelazione arriva da Jorge Cruz, ricercatore della Professional School of Mechanical and Electrical Engineering di Citta' del Messico e Nico Declercq del Georgia Institute of Technology negli Stati Uniti, dopo uno studio sulla piramide di El Castillo, nello Yucatan messicano.
La struttura funzionerebbe da cassa di risonanza e i gradini sarebbero stati progettati per provocare la diffrazione del suono dei passi di chi li percorreva. Riproducevano un suono simile a quello delle gocce di pioggia che cadono in una pozzanghera e questo fa pensare che servisse per invocare il dio della pioggia Chaac.
“Con un po' di immaginazione - spiega Cruz - possiamo pensare alle piramidi Maya come giganteschi strumenti musicali, da utilizzare in modo sempre diverso”.
Si cercano ora i resti della prima playlist maya.
Da anni sulla funzione delle piramidi abbiamo tutt'altra idea.
Vedi http://www.jacopofo.it/libri/pira.html
(Fonte: Repubblica)
Le piramidi Maya erano in realta' strumenti musicali (!)
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