Ecologia e Ambiente

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Notizie sull'Ecologia e sulla salvaguardia dell'Ambiente

Energia elettrica dalle scoregge e bugie dei mass media.

A Voghera, che sono all’avanguardia, hanno tutti la luce elettrica prodotta da 50 mila ciclette e vogatori da camera. Ognuno deve pedalare almeno 4 ore al giorno. Anche sulle scoregge hanno fatto un’ordinanza: devono girare tutti con l’imbuto sul sedere e un compressore da spalla che comprime il gas posteriore in una bomoletta. La scoreggia è un’ottimo combustibile gassoso. Poi il caffè sa un po’ di merda ma pazienza.

Bassolino ha detto che risolve lui il problema dell’immondizia a Napoli.
La dipingono di bianco e la vendono ai finlandesi che la usano per rimpolpare i ghiacciai che si stanno sciogliendo.
Così gli americani guardano le foto via satellite e dicono: “Andiamo in vacanza sui ghiacciai Finlandesi intanto che ci sono ancora.” Tanto poi quando si accorgono di essere stati fregati e che è tutta immondizia di Napoli (e puzza) se la pigliano con gli iracheni. A Bassolino che gli frega?

Prima pagina di Repubblica di oggi: “diminuisce il deficit” (dello Stato Italiano).
Secondo te cosa vuol dire? Che avevamo 100 di debito pubblico e ora abbiamo 99?
No testa di lombrico! Vuol dire che prima il deficit aumentava di 10 all’anno e adesso aumenta di 9,9. Cioè abbiamo diminuito la velocità con la quale il debito aumenta. Ma continua ad aumentare.
A tutti quelli che dicono che il deficit è diminuito quando in realtà continua ad aumentare prima o poi gli cade il pisello nel wc e non possono neanche farselo riattaccare perché per errore tirano lo sciacquone e il pisello si perde nella ionosfera.

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L’angolo dei rompicoglioni

Più di 5 anni fa lanciammo l’allarme idrico proponendo misure che avrebbero pututo dare grandi risultati.
E’ di un’attualità abbacinante.
Lo ripubblico per puro rompicoglionismo autoreferenziale.
Una cosa siamo comunque riusciti a farla grazie alla campagna sui riduttori del flusso dell'acqua dei rubinetti abbiamo ottenuto che ne sono stati distribuiti milioni di pezzi. Un fiume di acqua potabile risparmiato.

Lettera ai giornali sull'emergenza idrica e su quello che un'amministrazione sensata dovrebbe fare.

Allarme siccità

La situazione è veramente grave a causa della siccità di questi mesi. Attualmente le fonti sono in uno stato grave e si registra una diminuzione media delle falde acquifere del 60%. Non è difficile prevedere che ad agosto saremo colpiti da una drammatica carenza d'acqua.  C'è pochissimo tempo per prendere alcune misure di emergenza che siano in grado di diminuire il disagio della popolazione e delle attività produttive nei mesi caldi. Attraverso interventi rapidi e mirati, però, oggi è ancora possibile agire per limitare i danni ed evitare che la prossima estate abbia un impatto spaventoso in termini di disagi e costi economici. La Libera Università di Alcatraz ha elaborato un piano di interventi di emergenza che possono realmente limitare i danni che la siccità. Le misure che proponiamo sono le seguenti:

1) Mobilitare tutte le energie disponibili, perché si ripuliscano i fondali dei fiumi e dei torrenti dalla melma, aumentando così la capacità di trattenere il più possibile nella nostra regione l'acqua all'interno del sistema idrico esistente, fornendo in questo modo una riserva supplementare per l'agricoltura e l'industria. Oggi la capacità di ritenzione dei fiumi è ridotta ai minimi storici. È sufficiente passeggiare lungo i fiumi o i tantissimi torrenti per vedere ovunque piccoli laghetti ormai riempiti di terriccio, completamente. Svuotiamo questi laghetti dai detriti e otterremo una riserva di milioni di metri cubi di acqua. Si tratta di un lavoro sicuramente immane che richiederebbe anni ma noi crediamo che le amministrazioni pubbliche abbiano la forza di chiedere a tutti i cittadini un impegno straordinario. E crediamo che, se non tutto, almeno qualche cosa possa essere fatto quando ancora l'acqua scorre nei nostri fiumi. Si tratta non solo di impegnare tutti i mezzi e tutti gli uomini disponibili delle amministrazioni pubbliche ma anche di lanciare un appello per una campagna che potrebbe portare le aziende private a sponsorizzare con mezzi e fondi propri questo grande intervento ecologico. Così come le aziende hanno trovato appetibile sponsorizzare le manifestazioni culturali della nostra regione, crediamo che possano recepire positivamente l'invito a fornire un appoggio concreto a questa campagna. Andrebbe inoltre richiesto lo stato di emergenza fin da ora e il conseguente intervento dei mezzi del genio militare che dovrebbero direttamente impegnarsi in quest'opera. E, ovviamente, questi interventi dovrebbero essere autorizzati automaticamente dall'amministrazione a patto che non vi siano cambiamenti nella naturale struttura del corso d'acqua. Non si tratta, infatti, di fare opere nuove ma semplicemente di un ripristino delle naturali condizioni del territorio. Restituire profondità al corso del fiume e alle pozze che esistono già lungo il suo letto non deve essere considerato un intervento straordinario ma una normale manutenzione.

2) Realizzare il maggior numero possibile di microlaghi in grado di trattenere la poca acqua piovana che avremo nei prossimi mesi. I microlaghi sono la forma più rapida per ottenere subito una scorta d'acqua non potabile. Una ruspa ne può realizzare uno in pochi giorni. Le amministrazioni dovrebbero concedere in modo automatico l'autorizzazione a scavare invasi entro il limite di 2000 metri cubi di capienza, accettando che questi invasi, che per la loro piccola misura non rappresentano un pericolo geologico, siano approvati senza la presentazione di progetti ma su semplice comunicazione. E' indispensabile che le amministrazioni avvisino fin d'ora imprenditori agricoli e industrie che, se la siccità persiste, non vi sarà modo di utilizzare acqua dei fiumi per l'irrigazione e l'industria e che quindi devono assolutamente attrezzarsi. Ovviamente andrebbe poi studiata la possibilità di incentivare la realizzazione di simili microlaghi attraverso defiscalizzazioni. Il costo di queste defiscalizzazioni sarà sicuramente inferiore al costo che le amministrazioni dovranno affrontare se non si farà nulla.

3) Andrà poi realizzato il recupero di almeno una parte delle acque nere delle città e dei paesi. È possibile realizzare degli impianti semplicissimi di fitodepurazione che filtrando l'acqua con sabbia e ghiaia e, grazie all'azione di piante e batteri, possono rendere i reflui di fogna limpidi e riutilizzabili a scopo agricolo e industriale. In Italia funzionano da tempo impianti di questo genere che danno ottimi risultati, hanno un costo bassissimo e permettono di recuperare enormi quantità di acqua. Nei prossimi tre mesi sarà possibile perciò realizzare 10 o 100 copie di simili impianti semplicemente replicando i progetti esecutivi in altre zone. Non si tratta di lavori enormi, sostanzialmente bisogna scavare una serie di vasche di terra, stendere un telone impermeabilizzante o uno strato di malta impermeabilizzante e poi riempire di strati alternati di sabbia e ghiaia, quindi piantare alcuni vegetali e spargere particolari batteri. Un impianto in grado di fornire 100 mila litri di acqua al giorno ha un costo al di sotto dei 50 mila euro.

4) Andrebbe poi lanciata una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini. È, infatti, possibile ottenere una diminuzione notevole dei consumi di acqua privati. Il 50% circa dei consumi delle abitazioni è costituito dagli sciacquoni dei wc. Laddove è possibile, si dovrebbero dotare le abitazioni di conservoni o microlaghi che raccolgano l'acqua piovana dei tetti e quindi utilizzare quest'acqua per gli sciacquoni attraverso tubi che riforniscano esclusivamente i wc, diversi da quelli dell'acqua potabile. E si otterrebbe inoltre acqua ottima per irrigare il giardino e l'orto. Il costo di un simile intervento è nell'ordine di poche migliaia di euro e potrebbe essere incentivato con uno sconto sostanzioso sulla bolletta dell'acqua riservato a chi è in grado di ridurre il proprio consumo idrico del 50%. Questa soluzione è praticata ormai da decenni in molti paesi del mondo. Questi impianti sono detti "duali" proprio perché c'è un doppio afflusso di acqua ai bagni, uno per i rubinetti e le docce, uno per gli scarichi del wc. Si tratta di una soluzione inserita da tempo nelle disposizioni dell'Onu per il risparmio idrico e fa parte delle indicazioni dell'Unione Europea e del Ministero dell'Ambiente italiano nel campo del risparmio idrico.

5) Questo obiettivo di ridurre del 50% il consumo dell'acqua è effettivamente realizzabile perché non solo si può tagliare il consumo della preziosa acqua potabile che attualmente viene sprecata per gli sciacquoni ma grazie all'installazione di riduttori di flusso possiamo ridurre del 50% anche i consumi dei rubinetti. Questo metodo è semplicissimo e ha un costo inferiore ai 10 euro per famiglia (calcolando l'acquisto di 4 riduttori: uno per il rubinetto della cucina, uno per il rubinetto del lavandino del bagno, uno per il bidet e uno per la doccia). È un intervento che richiede 5 minuti e che è estremamente semplice. Si tratta di avvitare ai rubinetti o inserire nei flessibili (ad esempio delle docce) dei riduttori di pressione-miscelatori in grado di produrre un eguale flusso d'acqua consumando però una quantità dimezzata. L'uso sperimentale di questo dispositivo in 150 alberghi della Romagna ha dimostrato di essere in grado di tagliare il 20% dei consumi. Questo risparmio, unito all'adozione di impianti duali per gli scarichi dei wc (che come si è detto ci darebbe la possibilità di risparmiare il 50% dell'acqua potabile) ci darebbe un risparmio complessivo del 70% dell'acqua potabile ad uso domestico.

6) Laddove non fosse possibile intervenire nell'immediato con l'installazione di impianti duali, si può comunque ridurre almeno del 20% il consumo degli scarichi agendo sulla bacchetta del galleggiante dello sciacquone, piegandola in modo che diminuisca il volume dell'acqua scaricata ogni volta. Se questo non è possibile, perché il tipo di cassetta installata non lo consente, si può intervenire disponendo una o più pietre all'interno dello sciacquone. E' un sistema rozzo ma da anni in Germania le autorità fanno propaganda affinché le famiglie lo adottino. Infine, è possibile montare speciali scarichi dotati di due pulsanti, uno dei quali comanda l'emissione di un solo litro di acqua, più che sufficiente nel caso di minzione. Esistono, infine, scarichi di nuova concezione che agendo in modo simile ai riduttori-miscelatori permettono di raggiungere l'efficienza dello scarico con una quantità d'acqua inferiore ai 2 litri.

7) Bisognerà anche coinvolgere le aziende in un'opera di razionalizzazione dei consumi idrici fornendo un supporto tecnico per ottenere, ove possibile, un risparmio dei consumi. Anche in questo caso sarebbe opportuno che gli enti pubblici concedessero forti sconti sulle forniture idriche e detassazioni alle aziende, in modo proporzionale ai livelli di risparmio idrico ottenuti.

8) Andrà lanciata una campagna di informazione sul tema idrico che convinca ogni singolo cittadino a risparmiare acqua in ogni maniera. Ci rendiamo conto che nel poco tempo a disposizione potrà essere realizzata solo una parte di questo programma ma pensiamo altresì che sia possibile ottenere risparmi sensibili perché abbiamo fiducia nella popolazione delle nostre terre e nella sua capacità di comprendere lo stato di necessità nel quale ci troviamo. Solo un intervento forte e collettivo può limitare i danni della siccità. D'altra parte non ci troviamo di fronte a un'emergenza fortuita. È sotto gli occhi di tutti che il clima sta cambiando e che la siccità sarà il problema dei prossimi decenni. Questo è quanto ci dicono tutti gli studi su questo argomento. Tanto che da tempo ormai l'Onu ha posto in posizione rilevante la questione dell'acqua. Da questo punto di vista abbiamo un grande vantaggio, costituito da decenni di esperienza nella lotta alla desertificazione in paesi che conoscono la siccità in modo drammatico. Si tratta comunque di progettare interventi globali sul territorio che richiedono anni per la loro attuazione. Interventi che devono rivolgersi alla preservazione e allo sviluppo delle aree boschive, nella conversione delle tecniche agricole verso modi produttivi a basso impatto e in una generale risistemazione del territorio per microclimi in grado di restituire alle campagne quell'equilibrio che da solo può fornire enormi economie d'acqua e, al contempo, una migliore irrigazione delle colture.
Iniziamo a immaginare una strategia complessiva contro la penuria d'acqua e intanto affrontiamo l'emergenza immediata, forti della coscienza che nulla è impossibile e che se si riesce a fare agricoltura nel deserto, dove non piove quasi mai, noi riusciremo a far tesoro dell'acqua che il cielo comunque continuerà a mandarci, seppur in misura minore, riuscendo a farla restare sulla nostra terra e smettendo di sprecarla.