Ecologia e Ambiente

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Notizie sull'Ecologia e sulla salvaguardia dell'Ambiente

E se costruissimo ecovillaggi per vivere come vogliamo noi?

aggiornamento dicembre 2009:

NON CI LIMITIAMO A PARLARE DI ECOVILLAGGI.
ABBIAMO INIZIATO A COSTRUIRE ECOVLLLAGGI.
IL PROGETTO ECOVILLAGGIO SOLARE E' PARTITO
All'interno del parco di Alcatraz...

Oggi in tutto il mondo centinaia di migliaia di persone vivono negli ecovillaggi e sperimentano da decenni una qualità della vita che è decisamente superiore a quella offerta dalle città inquinate.
Gli ecovillaggi ci permettono di costruire un modo di vivere strutturalmente migliore.
Dopo un anno di dibattito, pratiche burocratiche, rilievi e progettazione siamo finalmente pronti.
All’interno dei 470 ettari del parco della Libera Repubblica di Alcatraz nasce una citta' verde, l’Ecovillaggio Solare.
Sarà uno degli ecovillaggi più innovativi dal punto di vista delle ecotecnologie.
E ci impegneremo perché diventi anche uno degli ecovillaggi più belli e culturalmente vivaci.
Una valle meravigliosa che si apre su un panorama mozzafiato di verde a perdita d’occhio, nessun rumore, nessuna strada trafficata in vista.
Questa oasi e' a soli 12 chilometri da farmacia, banca, scuola elementare e supermercato, altri due chilometri e sei all’imbocco della superstrada E45 Orte-Ravenna. L’Ecovillaggio Solare dista 30 km da Umbertide, 40 da Perugia.
Una valle coperta di boschi con qualche isola di oliveti e pascoli, cinque gruppi di case e bungalow.
La distanza tra i gruppi di case va da 400 metri a un chilometro, quindi sono abbastanza vicine ma l’impatto sul territorio e' minimo proprio perche' le costruzioni si perdono nell’enorme spazio verde.
Puoi scegliere una casa antica di pietra, ad alta efficienza energetica o una casa avveniristica in lamellare di legno coibentato (classe A). Ci sono abitazioni in cima alla collina, a mezza costa, sulla riva del piccolo torrente, immerse nel bosco. Case grandi e bungalow super isolati di 40 mq, oppure soltanto una piazzola per parcheggiare la tua roulotte. Ogni abitazione ha un pezzo di giardino, orto, oliveto, frutteto, bosco grande almeno 2.000 mq.

Spazi collettivi (cohousing)
Acquistando una quota si compra anche una parte delle strutture collettive come piscina, sala feste, mini-bar-bazar-ristorante-albergo (10 camere con bagno), irrigazione degli orti, impianto solare fotovoltaico, eventualmente anche eolico (dipende dalle misurazioni del vento che stiamo realizzando con un anemometro).
Inoltre la proprieta' comune comprendera' circa 200mila metri quadrati di parco con boschi e oliveti.
L’idea e' che questo tipo avanzato di cohousing non solo permetta di risparmiare denaro e razionalizzare i costi abitativi, ma consenta di realizzare un “utile condominiale” che potrebbe essere in grado di coprire i costi condominiali.
Insomma, abbiamo pensato a case che si riscaldano con pochissima energia e un sistema casa che invece di essere un costo e' un ricavo.
Produci la tua energia con i pannelli solari, hai i frutti della tua terra, vivi in un villaggio che ti offre spazi dove puoi organizzare iniziative culturali, corsi, spettacoli. Un posto dove ci sono molte occasioni per farsi venire la voglia di organizzare qualche cosa insieme, proprio perche' la struttura stessa dell’abitare e' concepita come esperienza collettiva, solidale. Ovviamente questo non e' un obbligo ma una possibilita'.
Infine, e' anche possibile finanziare l’acquisto con Banca Etica che e' anche supervisore del progetto.

Ti interessa? Entra subito in questo progetto.

Abbiamo diviso la realizzazione di questo progetto in 4 fasi temporali.
Da subito mettiamo in vendita tre gruppi di case esistenti, suddivise in 21 appartamenti dai 50 ai 100 mq.
Un primo gruppo di 8 appartamenti sara' pronto a primavera, un secondo gruppo di 12 abitazioni entro un anno. Altri due gruppi di case, da costruire ex novo, saranno pronte in tempi diversi, speriamo tutte entro tre anni.

Prezzi
Sara' possibile finanziare l'acquisto con un mutuo ipotecario di lunga durata a tassi fissi e ragionevoli.
Sara' poi possibile comprare la propria casa finita chiavi in mano oppure solo al grezzo.
Il costo degli appartamenti, andra' dai 2000 ai 2600 euro per ogni metro quadrato di casa, il prezzo varia a seconda delle soluzioni scelte. Il prezzo esatto lo possiamo determinare solo quando sappiamo quale appartamento scegli e che tipo di finiture desideri. La parte delle proprieta' “condominiali” verra' acquistata versando una quota uguale per tutte le abitazioni di 25.000 euro.
Questi prezzi sono bloccati fino al 31 marzo 2010.

Il costo a mq comprende oltre alla costruzione in se' con pannelli solari fotovoltaici e termici e 2.000 mq di terreno, l’acquisto del terreno edificabile (250 euro a mq calpestabile), o delle strutture esistenti (nel caso di restauri) la progettazione, pratiche burocratiche, tasse (Bucalossi), miglioramento strade, riscaldamento centralizzato (con sistema di misurazione dei consumi individuali), sistema idrico centralizzato, sistemazione degli esterni e del verde, sistema fognario con impianto di fitodepurazione e riuso dell’acqua per l’irrigazione a goccia delle coltivazioni, sistema di raccolta delle acque piovane per rifornire i wc (impianti duali).
Attenzione, generalmente la metratura di un appartamento viene considerato comprensivo di terrazzi, portici, balconi, giardini, noi invece parliamo di metratura reale, con esclusione di terrazzi e spazi esterni perche' ci sembra piu' trasparente e chiaro.
Per le case di paglia e i bungalow il prezzo dovrebbe essere piu' basso, forniremo indicazioni piu' precise quando avremo i preventivi dettagliati.
Grazie all’aiuto essenziale di Banca Etica e alla disponibilita' espressa dal nuovo sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, avremo 16 unita' abitative in autocostruzione su un’area la cui destinazione urbanistica sara' modificata da agricola a “edilizia popolare”, quindi gli acquirenti compreranno terreno a costo agricolo e dovranno sostenere le sole spese per i materiali edilizi e la progettazione. Questa offerta e' limitata pero' a quelle persone che si costruiscono la prima casa e hanno particolari requisiti di reddito specificati dal Comune di Perugia riguardo a chi ha il diritto di avere agevolazioni per la casa, cioe' se guadagni 10.000 euro al mese non puoi ottenere l’agevolazione sull’edificabilita' di un terreno.
Inoltre e' indispensabile che il gruppo degli autocostruttori si autoorganizzi. Puoi usare lo spazio di discussione a questa news per segnalare il tuo interesse a partecipare al gruppo di autocostruzione, trovare altre persone interessate, formare cosi' il gruppo degli autocostruttori e approfondire la questione.
Ovviamente costruire una casa e' un impegno enorme ma credo che riuscirci sia una soddisfazione ancora piu' grande.

UN’ECONOMIA DIVERSA, UN MODO NUOVO DI CONCEPIRE LA CASA
L'idea e' di creare un sistema abitativo che non abbia costi di riscaldamento e di gestione generale e che possa fornire una serie ulteriore di risparmi. Ad esempio, non compro la lavatrice perche' uso quella collettiva. Non mi serve la camera degli ospiti perche' ho a disposizione una quota delle 8 camere di proprieta' comune. Ovviamente ogni utilizzo verra' conteggiato per equita' tra i condomini. Chi non utilizza i servizi disponibili ne trae un vantaggio economico, se non utilizzo la mia disponibilita' di camere per gli ospiti e queste vengono affittate allora ottengo l'utile che da questo affitto deriva.

Vuoi saperne di più? Vedi le foto, il video, le mappe e leggi altre informazioni:
http://www.jacopofo.com/ecovillaggio-solare-ambiente

Casa ecologica

Come in molti continuiamo a ripetere da tempo, l'Italia si sta dirigendo verso un fragoroso impatto economico. La proposta che abbiamo lanciato nei giorni scorsi di aderire al movimento delle città in transizione è un modo per far fronte alla crisi economica che sta avanzando. (vedi TRACOLLO IMMINENTE! Il movimento della Transizione

 

). Quello che vogliamo fare è non limitarci a protestare ma organizzare sistemi di economia alternativa capaci di incidere veramente sul risparmio dei bilanci familiari. In questi giorni stiamo discutendo molto di questo argomento e delle iniziative concrete che potremmo intraprendere. E' venuta fuori l'idea di creare dei villaggi ecologici, concepiti per rendere più facile vivere in modo diverso offrendo al contempo case a prezzi contenuti. In questo modo si permetterebbe di diventare proprietario della propria abitazione a chi ogni mese dice addio a una bella fetta del proprio reddito che se ne va per l'affitto (e non ritorna). Può sembrare un'idea pazzesca ma in realtà economicamente sta in piedi perché i costruttori hanno ricarichi spaventosi, oltre il 100%. Ma come dovrebbe essere un villaggio a misura umana? Questo è l'argomento sul quale vorremmo aprire il dibattito. (usa lo spazio dei commenti a questa notizia per contribuire con le tue idee) Ecco alcuni elementi scaturiti nelle discussioni a Alcatraz. Immaginiamo una zona in mezzo alla campagna, magari in collina, dove fa meno caldo d'estate. Un'area di verde abbastanza grande, ben esposta a sud. Al centro una serie di case piccole a 1, massimo 2 piani, magari con parte della casa interrata e tetti piani con terrazzi verdi. Ogni casa dovrebbe avere uno giardino intorno, con una distanza di almeno una ventina di metri tra una costruzione e l'altra. In alcuni casi le case potrebbero essere più vicine se la conformazione del terreno crea delle divisioni naturali. Il concetto è di abitare a tiro di voce dagli altri ma avere quel minimo di distanza che ti permette di tenere la finestra aperta e lo stereo acceso senza dare fastidio ai vicini (ovviamente quando parliamo di stereo non ci riferiamo all'impianto da stadio utilizzato dagli U2 nella loro ultima turnée). Comprando una casa le persone diventano anche proprietarie di quote di spazi comuni dedicati ai servizi: lavanderia, laboratorio/atelier, alcune sale multifunzionali con biblioteca, schermo gigante, spazio per ballare, fare feste, incontri ecc. Ci dovrebbero poi essere alcune stanze disponibili per gli ospiti. Un parco attrezzato per bambini e percorsi salute. In questo modo potremmo avere case relativamente piccole (50-150 mq) che offrano le comodità e le possibilità di case più grandi. Inoltre ogni casa dovrebbe offrire anche una quota di un orto con sistemi di irrigazione e di preparazione del terreno gestiti collettivamente, una porzione di bosco in grado di soddisfare il bisogno di energia (la legna che si ottiene tenendo pulito un bosco ad alto fusto può produrre calore e elettricità) e un appezzamento di terreno che possa fornire olio e frutta. Ovviamente bisognerebbe predisporre un regolamento che impegni tutti in modo chiaro al rispetto di alcune semplici regole di civiltà nell’utilizzo degli spazi comuni e nella gestione degli spazi privati. Regole minime che evitino al massimo i possibili contrasti. Regole minime perché immaginiamo un villaggio dove non ci siano obblighi che esulano dal semplice rispetto degli altri. Non ci piacerebbero comunità ideologiche che vincolano in qualche modo gli abitanti a dati comportamenti. Le strutture autoritarie e invasive ci fanno orrore, siamo per la tolleranza, la biodiversità e il rispetto delle scelte individuali. Per quanto riguarda la qualità delle abitazioni dovrebbero essere costruite con i migliori criteri di bio architettura e efficienza energetica, con isolamenti massicci su tetto e pareti, tripli vetri, un sistema centralizzato di teleriscaldamento e produzione di corrente elettrica da fonti rinnovabili, in modo da richiedere spese mensili per l'energia inferiori dell'80% a quelle di una comune abitazione in un condominio. L'uso delle acque provenienti dalle grondaie e delle acque bianche per alimentare gli sciacquoni dei wc e l'uso di riduttori del flusso dell'acqua dei rubinetti dovrebbe poi garantire una diminuzione del 75% dei consumi idrici. Il riciclo delle acque nere con sistema di fitodepurazione, a costo energetico zero, offrirebbe acqua per gli orti e i frutteti. La gestione diretta degli scarti biologici fornirebbe poi concime sufficiente per l'agricoltura e si potrebbe pensare anche a un biodigestore per la produzione di gas da utilizzare per produrre elettricità e calore. In questo caso ogni abitante dell'ecovillaggio otterrebbe un utile (minimo) per ogni quintale di immondizia biologica e scarti agricoli umidi. L’ecovillaggio dovrebbe poi essere fornito di un sistema di connessione internet ad alta velocità a basso costo e connessioni telefoniche interne gratuite. La connessione rapida alla rete è un elemento essenziale in quanto presumibilmente molti abitanti useranno il telelavoro. A questo punto viene da chiedersi quanto potrebbe costare una casa dotata di tutti questi confort. Ovviamente dirlo senza aver prima realizzato un progetto e un preventivo reale non ha senso. Ma possiamo dare un ordine di grandezza. A Alcatraz stiamo costruendo una casetta con il massimo di qualità dal punto di vista ecologico e energetico e siamo arrivati a un preventivo di 2400 euro a metro quadrato calpestabile, compresi i lavori di sistemazione esterna. A questo si dovrebbero aggiungere i costi per l’acquisto del terreno edificabile e dei terreni agricoli circostanti, i costi della realizzazione degli spazi comuni, del teleriscaldamento, della sistemazione del territorio, degli impianti idrici eccetera. D’altra parte possiamo ipotizzare che costruendo su una scala di 50 appartamenti si otterrebbe una riduzione di una serie di costi, ad esempio la costruzione potrebbe scendere sotto i 1000 euro a metro quadrato, per la sola costruzione dell’abitazione (esclusa progettazione e costruzione spazi comun). Poi però si dovrebbero aggiungere i costi della gestione dell’insieme della realizzazione e della progettazione, i tecnici, le autorizzazioni… Credo che alla fine si possa ipotizzare un costo complessivo che non dovrebbe superare i 200 mila euro per modulo da 50 mq +3 mila mq di terreno (orto, bosco, frutteto) e quote di proprietà comune corrispondenti a 10 mq. Attenzione si tratta, lo ripeto, di un puro calcolo spannometrico. E ovviamente il prezzo finale varierebbe a seconda del prezzo del terreno edificabile. In questo calcolo ho conteggiato 500 euro a metro quadrato edificabile + 8 euro per ogni metro di terreno circostante con una dotazione di 3 mila mq per ogni modulo da 50 mq (25 mila euro per lo spazio edificabile e 24 mila euro per la terra). Si tratta di un prezzo medio che potrebbe essere alto in alcune zone basso in altre. Ho calcolato 3 mila mq perché si tratta della superficie minima perché, volendo, possa essere riconosciuta la qualifica di coltivatore diretto (ovviamente parliamo di coltivazioni molto particolari, non certo il grano). Nasce però il problema che questa cifra risulta comunque troppo alta per molte famiglie. Pensando a un mutuo trentennale a tasso agevolato con una rata da 600 euro al mese, arriviamo a 216 mila euro in trenta anni (ma dobbiamo anche aggiungere gli interessi passivi per 30 anni). 600 euro al mese sono una spesa media per affitto e energia in grandi città e l’insieme delle opportunità e dei risparmi che una casa nell’ecovillaggio offrirebbe, potrebbero controbilanciare anche una rata di importo superiore. Ma comunque molti non potrebbero permettersela La soluzione potrebbe essere che in tutto o in parte le case e gli spazi comuni, e la sistemazione del territorio, siano realizzate in autocostruzione, utilizzando tecniche edilizie innovative (ad esempio costruire con parallelepipedi di paglia rivestiti di rete zincata a trama fine e intonacati con cemento e calce) che offrono grande confort, isolamento termico ottimo, solidità e prezzi molto più contenuti dei sistemi oggi più diffusi in Italia. E anche parte dei costi organizzativi potrebbero ugualmente essere coperti dal lavoro dei compratori. In questo modo potremmo abbassare il costo complessivo arrivando al di sotto dei 100 mila euro. Sfruttando particolari situazioni di basso costo del terreno e associando all’impresa architetti e ingegneri si potrebbe ipotizzare costi ancora più bassi. E trovando finanziamenti agevolati per la prima casa si potrebbe riuscire ad abbassare anche la rata mensile del mutuo che potrebbe comunque avere un peso decrescente se il mutuo è stipulato a tasso fisso, visto che andiamo verso un periodo di forte inflazione. Restando fisso l’importo della rata e diminuendo il valore dell’euro a causa dell’inflazione mi troverei quindi a pagare cifre sempre più leggere. Questo è quel che ci è venuto in mente chiacchierando sotto le stelle. Che ne pensate? L’idea è interessante? I ragionamenti filani? Avete altre idee? Non frega niente a nessuno? Tutti i contributi sono ben venuti. Anche quelli grafici (metti in rete il tuo disegno dell’ecovillaggio e pubblica il link nei commenti a questo articolo). Grazie per la collaborazione (eventuale) in questa fase creativa.

PER APPROFONDIRE:

Visita il blog di Cristiano Bottone sulla Transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/

Video sulla transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/filmati/

Cos’e' la transizione
http://ioelatransizione.wordpress.com/cose-la-transizione/