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Prime risposte positive dalle banche e dagli installatori per il gruppo d'acquisto!

SOLARE: siamo a quota 822 pre-adesioni!!!

Signore e signori,
lo so che non puoi dire fatto se non l’hai nel sacco, quindi non mi azzardo troppo. Ma sicuramente abbiamo ottenuto un primo clamoroso successo.
L’idea del gruppo di acquisto dei pannelli solari fotovoltaici ha trovato il sostegno di molti che hanno fatto rimbalzare la notizia sulla rete attraverso blog e mailing list e il prezioso lavoro di tanti che con il copia e incolla hanno fatto girare la nostra proposta. Il risultato è che l’Ansa ha ripreso il nostro annuncio e che ora sta rimbalzando anche fuori dal web.
Evidentemente la notizia che centinaia di consumatori si stanno organizzando scientificamente per ottenere quel che è giusto e logico ha mosso i cuori dei media.
Quando poche settimane fa iniziando le ricerche preliminari per questo progetto tutte le banche ci offrivano di ripagare l’installazione di un impianto fotovoltaico con tutti i soldi che si ricavavano dalla produzione di elettricità. Anzi per gli impianti piccoli nei primi anni ci si rimetteva.
Comunque ti dovevi accollare la fatica di installare un impianto per vedere i primi soldi dopo 15 anni. Le banche facevano cartello su questa posizione. E vedevamo facce divertite quando esprimevamo la nostra intenzione di trovare una banca che finanziasse l’investimento  con un ammortamento studiato in modo che l’impianto rendesse da subito il 25% al proprietario (con restituzione del finanziamento in vent’anni invece che in 12-15). Anche un grosso gruppo di importatori/installatori ci informò che avevano provato a ottenere una proposta simile alla nostra ma avevano trovato un muro bancario. I funzionari rispondevano che era impossibile.

Oggi abbiamo due proposte di finanziamento che accettano questa pregiudiziale.

Si tratta di un grosso risultato, anche se il lavoro per raggiungere un accordo è ancora molto.
Ma anche se alla fine non riuscissimo a realizzare questo gruppo di acquisto avremmo comunque contribuito a forzare il tetto contrattuale che le banche avevano posto. Una volta che una banca accetta di trattare un prodotto a certe condizioni le altre banche non possono far altro che adeguarsi.
Riuscire in questo è stato un grosso servizio alla diffusione del solare. Chiaramente non sarebbe successo senza la grande mobilitazione di questi mesi per salvare la legge sul Conto Energia per il solare. Come abbiamo raccontato i grossi gruppi legati al petrolio volevano continuare a incassare il denaro destinato al solare (vedi la storia della legge sul solare scomparsa , vedi la storia del cip6).
Ora ci troviamo di fronta a un secondo problema con le banche: le garanzie.
La sitazione è che le banche chiedono una garanzia ipotecaria sulla casa. Questo metterebbe in difficoltà molti.
Ed inoltre è una proposta un po’ pesante: infatti potrebbero benissimo accettare in garanzia l’impianto stesso, con una clausola che permetta loro di incassare comunque il 75% della produzione. Il rischio per la banca non c’è. In quanto una volta installato l’impianto produce comunque a meno che non venga distrutto (e qui c’è la garanzia dell’assicurazione) oppure smetta di funzionare (e qui c’è la garanzia dei fabbricanti e degli installatori). Spero di essere stato chiaro: quando vai a comprare un’auto non fai un mutuo sulla casa. Un’altra ipotesi come ho detto sarebbe il leasing.
Comunque su questo punto l’obiettivo è arrivare a due diverse proposte: perché più garanzie si danno alla banca e meno costa il finanziamento (questa è una legge universale). Ma è anche chiaro che più riusciamo a garantire l’impianto dal punto di vista tecnico e assicurativo, più la banca è sicura, e meno ci fa pagare il finanziamento.
Ovviamente, come ho detto, tutto questo discorso riguarda chi non ha la disponibilità per pagare senza ricorrere a un finanziamento, che comunque è un costo in termini di interessi.

Sul fronte dell’acquisto e dell’installazione c’è molto movimento. Come vi ho detto stiamo cercando di aver a che fare con un solo interlocutore, immagino una specie di consorzio di installatori/produttori/importatori che siano disposti ad accettare criteri di trasparenza e garanzia globale. Anche qui pareva all’inizio molto difficile ma dopo 20 giorni di contatti e grazie alle 800 preadesioni al gruppo d’acquisto ormai superate, inziamo a essere un interlocutore interessante e vari professionisti e aziende si sono fatti avanti dichiarandosi disponibili a mettersi daccordo tra di loro.
E anche questo sarà un grosso vantaggio per noi del gruppo di acquisto ma anche per tutti i consumatori.
Se in Italia si creasse realmente un “centro di garanzia e referenziazione” gestito da tecnici e imprese direttamente, vorrebbe dire ottenere un salto di qualità notevole per tutti i consumatori.
Questo è quanto.
Continuerò a informarvi sugli sviluppi. A voi chiedo di continuare a contribuire con le vostre idee nei commenti a questo blog.
NON scrivete mail: usate lo spazio dei commenti a questa news su www.jacopofo.com così che si sviluppi un dibattito circolare! Questo progetto va gestito con la partecipazione di tutti in modo trasparente. Grazie.

Per saperne di più http://www.jacopofo.com/?q=node/2662