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Giovani stufi marci che vogliono cambiare la loro vita

Ecco due lettere di due ragazzi che in modo diverso non riescono a buttarsi piacevolmente nella vita.
Hanno scritto nel forum del GIOCO DEI REGALI e io ho risposto per quel che posso.
Mi sembra un tema molto forte oggi. La voglia di vivere e di cambiare il mondo, la voglia di affrontare avventure e difficoltà è quel che ci manca per cambiare veramente la società e migliorare la nostra esistenza. E darle un senso.
Per inciso il Gioco dei Regali (http://www.jacopofo.com/forum/58) va avanti in sordina, lentamente. E' un virus buono, soggiacente. E' nascosto nella Sub Rete ma è ancora vitale.
Strano miracolo nel castello dell'egoismo assoluto.

Sento di non aver vissuto veramente

Cari alcatraziani,
sono un ragazzo di quasi 26 anni che molti reputano simpatico ed anche allegro. Sono sempre stato molto chiuso in me stesso, da piccolo giocavo a fare la casetta e rinchiudermici dentro, crescendo non ho mai smesso. Quando giocavo a basket da bambino restavo sempre indietro per paura di prendere la palla e non volevo mai tirare io. Così ho trascorso tutta la vita fino ad oggi, non ho mai avuto una relazione sentimentale seria( solo 3 ragazze e tutte perché hanno preso l’iniziativa loro); sono uscito molto poco, ho fatto poche esperienze e quelle che ho fatto non le ho sentite veramente. Ho sempre pensato che tutto questo non andava bene ed ho passato moltissime ore della mia vita ad arrovellarmi sulle cause, pensando alla mia infanzia o altro, sul come uscirne, facendo progetti che poi non ho mai messo in pratica. Come ragazzo molti mi riconoscono alcune qualità, ed a volte ho fatto bene nelle cose in cui mi sono impegnato. Ora sento di non aver mai vissuto veramente, di non aver mai avuto una ragazza, fatto sesso, aver condiviso tutti i pensieri con amici veri e profondi, fatto attività appassionanti. Voglio avere una vita felice e profonda: come devo fare? Cari alcatraziani aiutatemi!!!
‹ Via di casa!!!Mi hanno tradito gli amici e gli amori. E non dormo la notte. ›
Da willy

Caro Stufo Marcio
il tuo messaggio mi ha colpito per la chiarezza e la semplicità del tuo racconto.
E mi ha fatto pensare. Come posso dirti qualche cosa di utile?
Non è facile proprio perchè tu hai le idee ben chiare.
La domanda soggiacente alla tua lettera è: C'E' UN MODO PER TRANSITARE FUORI DA QUESTO STATO DELLA MENTE?
Suppongo che tu sia d'accordo che il tuo problema derivi da uno stato della tua mente.
Un qualche meccanismo, quando eri bambino ti ha portato a chiuderti dentro una casetta.
Una scatola.
E a ridurre al massimo l'azione e la relazione col mondo.
Forse una frase ti è passata per la testa: NON NE VALE L A PENA.
Io ricordo quando verso i 4 anni anni pronunciai mentalmente la mia "frase talismano". Una frase che poi ha determinato nel bene e nel male la mia vita, ero incazzato per qualche cosa e ho pensato: NON MI PRENDERETE MAI.
Ora sto cercando di modificare questa frase in qualche cosa di meno assoluto e autistico. VOGLIO MOLTI AMICI mi sembra una frase archetipa migliore.
Credo che se tu volessi potresti aprire un sereno dibattito tra le tue identità, dare voce alla tua voglia di di vita e convincere anche la tua parte che rifiuta il contatto a fare qualche esperimento di apertura e partecipazione.
Sei sempre tu a decidere...
Si tratta di fare piccoli esperimenti e trovare piccoli risultati che ti motivino ad andare avanti.
E' un processo. Ma ogni giorno scegliamo tra decine di bivi e puoi iniziare a sperimentare una direzione di partecipazione. Sorridere o non sorridere, chiedere: "come stai" o non chiederlo, accettare un invito o non accettarlo.
Poi probabilmente hai qualche cosa che un po' ti appassiona. Decidi di dedicarci più tempo. Di lasciarti coinvolgere dalla tua passione assaporando quanto è coinvolgente e piacevole.
E prova a dedicare del tempo a fantasticare su come la tua passione potrebbe svilupparsi: pensa in grande!
Forse ami le farfalle, forse puoi sognare che istituiscano un Nobel per gli appassionati di farfalle apposta per darlo a te. Forse puoi creare un gruppo di artisti che disegnano farfalle e diventare miliardario vendendo magliette con stampata sopra una farfalla.
La passione è la chiave per entrare nella vita. E' il nostro grande veicolo.
Auguri!

Sono un ragazzo di Roma di 23 anni,
Voglio andare via di casa.Sono 5 anni che studio per laurearmi in economia(laurea triennale).Mi mancano 5 esami ma faccio una immensa fatica a mettermi sui libri.Ho scelto questa facoltà perchè cosi mio padre era contento,con economia forse si trova lavoro.Io studio per lavorare e lavorerò per una pensione.Questo è il mio futuro.
Non so cosa mi piace e quel che mi fa più male è che ancora non so prendermi la responsabilità di ciò che sento.Non mi sento libero e sento di dover dare spiegazioni per tutto ciò che faccio.In questi ultimi mesi non faccio altro che pensare a ciò che voglio.Voglio andare via di casa per staccare il cordone ombellicale prima che mi ci strozzi.Prima che un giorno io mi ritrovi a capire di aver buttato il tempo della mia esistenza in cambio dell approvazione o della stima di chiunque.
Voglio andarmene ma ho delle paure che mi schiacciano.Quando queste paure riesco a sentirle e a osservarle mi danno la misura del coraggio che serve e nasce in me una grande forza.è arrivato il momento di usare questa forza.Premetto che ho dei genitori fantastici ma che non amo più.Più ci discuto e più mi rendo conto che loro non hanno proprio nulla che non va e che il fatto che abbia smesso di amarli è legato al bisogno di approvazione e stima che inseguo e che mi rende schiavo e infelice.Ritrovare le distanze tra me e loro ed essergli riconoscente per tutto cio che mi hanno dato è cio che voglio.
Andare via di casa?Ma sei pazzo?Mancano solo cinque esami.Poi ti devi trovare un lavoro e non sai fare nulla.Poi ti devi lavare i panni da solo,cucinare,lavare i piatti,stirare.E poi sei sicuro di trovare un lavoro che ti permetta di pagare un affitto e mangiare?E poi soprattutto hai idea di cosa penseranno tutti quanti?I parenti che aspettano il giorno della laurea e che ti chiedono a che punto stai con gli esami prima ancora di come ti senti?E poi ti andrai sicuramente a regalare al primo infame che ti schiavizzerà per otto ore per qualche euro...Bella libertà!
Si queste ed altre sono le voci che mi assillano.Ma i problemi si affrontano uno per volta partendo dai più semplici e risolvibili.Chiedo un aiuto ai saggi di Alcatraz.Chiedo per l esattezza soluzioni pratiche su come potermi muovere.Che lavori posso fare?Dove posso andare a vivere?
un mega abbraccio,
vi amo, Daniele.
sento di non aver vissuto veramente ›
Da daniele85

Caro Daniele evidentemente per te è ora di affrontare la vita
Tutto quel che scrivi è estremamente chiaro. E la comprensione della natura della tensione con i tuoi e il riconoscimento dei loro meriti nei tuoi confronti è certamente un segno di grande equilibrio e capacità di ragionare.
Hai tutti i prerequisiti essenziali per affrontare la tua vita, hai un alto livello culturale (scrivi bene e sei chiaro e sintetico), e quindi hai i mezzi per affrontare l'avventura che desideri.
Quel che manca nella tua lettera è una parola sul tuo SOGNO.
Se non parti dal tuo desiderio, da cosa vorresti fare/essere resti bloccato. L'attività essenziale alla quale dovresti dedicarti è fantasticare sui tuoi desideri.
Pensarli, studiarli, documentarti sul settore nel quale desidereresti agire.
La vita ci dà l'opportunità di tentare di realizzare sogni piccolissimi e sogni immensi. Tutte e due le esperienze sono sublimi.
Se fossi in te valuterei se ti conviene uscire di casa subito o no. In fondo è secondario, se dai questi 5 esami iniziando contemporaneamente a visualizzare e sperimentare i tuoi sogni forse è più semplice. Ma se non resisti più in casa vattene subito. Forse hai bsogno di un gesto che rompa l'abitudine.
Ma è secondario. La qustione principale è se trovi una passione dentro di te e se trovi il desiderio insaziabile per perseguirla.
Questo è il difficile per molti nella vita.
Non posso dirti di più perchè il mio caso è un po' anomalo. Faccio parte della ristretta cerchia che ha avuto in regalo una dose esagerata di autostima e che poi ha subito un trauma mostruoso. Il rapimento di mia madre quando avevo 17 anni mi impresso a fuoco un'ansia inesauribile che mi impone di buttarmi in azioni totalizzanti. All'inizio cercavo la vendetta diretta. Oggi ho capito che la vendetta non mi interessa e voglio solo la distruzione del sistema sociale che ha reso possibile le violenze contro mia madre. Detto così sembra un po' demenziale e probabilmente lo è ma è la mia condizione.
Ma credo che anche tu possa trovare un motivo ASSOLUTO per voler cambiare il mondo, la tua vita e tutto il resto.
Auguri.
Anch'io ti amo, hai l'aria i essere una bella persona!
Conservati.