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Alcatraz riduce del 60% la sua attività. (E mi girano le palle!!!)

ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO E' ALL'INSEGNA DEL PIAGNISTEO.
SI SCONSIGLIA LA LETTURA A PERSONE DEPRESSE O COMUNQUE IN PRECARIO EQUILIBRIO PSICOLOGICO.

Alla faccia di chi è ancora convinto che Alcatraz sia un modo di arricchirsi siamo costretti a ridurre drasticamente il periodo di apertura. Chiuderemo il 30 settembre. Riapriremo il 28 ottobre-5 novembre, dal 27 dicembre 2006 al 7 gennaio 2007, Pasqua, 27 aprile-1 maggio, 15 luglio-15 settembre (2007) (saremo però disponibili ad ospitare gruppi di almeno 20 persone per almeno 2 giorni in qualunque data).
Iniziammo questo processo di riduzione 4 anni fa costretti a chiudere l'attività di ippoterapia per i disabili, vista l'assenza di interesse da parte delle Asl per questo lavoro, nonostante i successi ottenuti e la dimostrazione che offrire questa possibilità a disabili e persone con problemi mentali e di emarginazione si sia dimostrato un risparmio economico, permettendo di diminuire ricoveri e altri problemi.
La nostra attività di ricerca sulle tecnologie ecologiche si è dovuta fermare anch'essa. Abbiamo dato vita a decine di iniziative, corsi per architetti, ingegneri, manager e idraulici, convegni di studio. Siamo riusciti a diffondere in Italia alcuni milioni di riduttori del flusso dell'acqua (ma altri ci hanno guadagnato). Abbiamo convinto molti comuni a tagliare i costi energetici (il progetto Padova ha ricevuto perfino un premio per l'innovazione nell'amministrazione pubblica) ma non abbiamo trovato nessun sostegno pubblico a questo impegno.
L'attività dei corsi di formazione è anch'essa ferma. Il comune di Gubbio (Rifondazione Comunista) ha deciso di finanziare alla grande la scuola di teatro di Ronconi, a un paio di chilometri da Alcatraz, ma da 20 anni nessuna istituzione umbra ha reputato utile finanziare i corsi di Dario Fo e Franca Rame...
Atlantide tv è ferma, nonostante sia stata una delle poche iniziative ad aver bucato il monopolio tv di Silvio con più di due milioni di spettatori per "L'Anomalo Bicefalo" (vi ricordate? In un primo tempo andò in onda senza audio e ne parlò tutta Europa). Nessuna tv ci vuole tra le palle.
E così via.
Cosa c'è che non va?
Perché Alcatraz non decolla?
La risposta la potete trovare leggendo le testimonianze delle persone venute a Alcatraz: qui si sta troppo bene e quando i nostri ospiti lo raccontano non sono credibili.
Quando la gente torna a casa entusiasta gli amici si spaventano e pensano che siano caduti vittima degli intrighi di una setta.
Alcatraz è troppo diversa per essere capita. Troppo antagonista al mondo del dolore per non provocare paura e diffidenza.
Siamo quel che ci vuole solo per una piccola frangia di disadattati emotivi, gente assurda che vuole vivere da subito il mondo migliore. Sono persone meravigliose che siamo felici e orgogliosi di incontrare ma numericamente sono poche... Numericamente insufficienti.
Ma non piangete. Abbiamo vinto la battaglia ecologica e nei prossimi dieci anni assisteremo a un cambiamento epocale del mondo (domani pubblicherò un articolo in proposito), quindi le cose vanno a gonfie vele.
E' solo una flessione momentanea della nostra capacità di iniziativa. Abbiamo bisogno di tempo per ripianare con attività che portino soldi il profondo rosso dei nostri conti bancari. Ci riusciremo dedicando più tempo a fare spettacoli...
Ma poi, se Dio lo vuole, riusciremo a ricominciare. Non ne possiamo fare a meno.
Ma certamente affrontare questa chiusura parziale è un grande dolore.
Avevo sperato che con i 25 anni di Alcatraz avremmo ottenuto un minimo di attenzione da parte dei giornali (della tv non se ne parla). Abbiamo spedito centinaia di comunicati stampa e fatto decine di telefonate. Nessun giornale nazionale ci ha dedicato una riga (no Manifesto, no Liberazione, no Unità).
Contemporaneamente tutti i miei tentativi di pubblicare nuovi libri con grosse case editrici sono andati male, dopo che i trucchetti della distribuzione libraria avevano strangolato la nostra casa editrice (Nuovi Mondi). Senza contare i teatri fatti saltare e i 17 anni nei quali nessun giornale ha voluto pubblicare i miei articoli (una volta di mestiere facevo il giornalista...).
Insomma accerchiamento duro.
E visto che sono in vena di piagnisteo mi toglierei un ultimo sassolino dalla scarpa (giuro che nei prossimi dieci anni non lo farò più, ma oggi sarebbe ipocrita non tirar fuori la rabbia che ho dentro).
Vorrei ringraziare pubblicamente Michele Serra e Antonio Albanese per il modo nel quale mi hanno screditato in un loro merdosissimo film dove prendevano per il culo lo yoga demenziale, l'arte zen, i corsi di coccole e carezze e dove, nel finale, il responsabile del centro agricolo dove si insegna lo yoga demenziale viene arrestato per evasione fiscale.
Per inciso tutte le ispezioni di Finanza e Ispettorato del Lavoro a Alcatraz hanno dato esito negativo (abbiamo incorniciato i verbali). Alcatraz paga le tasse, fattura ogni servizio offerto ai soci, facciamo gli scontrini e le ricevute fiscali a tutti e tutti i dipendenti sono in regola.
Ma questo non interessa a Albanese e Serra. Con Serra ho una guerra in corso da anni. Serra che è stato grande autore Rai ai tempi di Silvio, mai una volta che abbia preso una posizione sconveniente in vita sua. Ho raccontato tutta la storia di questo scontro, che va avanti dai tempi di Tango (supplemento dell'Unità), quando osai scrivere un articolo intitolato "anche i comunisti rubano" e osai parlare di muscoletti vaginali... Tango chiuse, sostituito da Cuore e Serra per prima cosa mi licenziò. Non che i miei articoli non avessero avuto successo... Ne avevano avuto troppo, scatenando reazioni isteriche... Quando mai su un quotidiano comunista si era parlato della corruzione nel partito in modo così esplicito? E quando mai si era parlato di passera?!?
Per chi fosse interessato ai dettagli di questa storia infame ho raccontato tutto nella "Postfazione Rissosa" all'ultima ristampa de "Lo zen e l'arte di scopare", Giunti 2006. Lo so che questa è una caduta di stile da parte mia, attaccare così rudemente i miei detrattori... Ma visto che Alcatraz è ormai ridotta ai minimi termini mi permetto il lusso di un tanto peggio tanto meglio.

A chi, nel leggere questo articolo pietoso, viene voglia di aiutarci chiedo soprattutto di referenziarci. Parola difficile. Mi spiego.
In questi anni abbiamo lavorato sodo sul campo ottenendo risultati. Non siamo riusciti invece a "certificare" il nostro lavoro. Ad esempio 25 anni di ricerca sulla muscolatura involontaria e la mente non razionale hanno portato a risultati notevoli come quello di fornire agli spastici una tecnica semplice per migliorare notevolmente le capacità di movimento.
Ma nonostante i nostri tentativi nessuna università e nessun ospedale ha riconosciuto e valorizzato questo lavoro di ricerca.
Abbiamo bisogno che chi ha capito il valore di quel che stiamo realizzando lo spieghi perché noi questo non lo sappiamo fare.
(Da questa necessità è nata l'idea di chiedere ai nostri ospiti di raccontare com'è Alcatraz.)
Sarebbe un discorso lungo ma mi fermo qui.
Un'altra cosa che puoi fare se ti va di sostenerci è organizzare un gruppo di almeno 20 persone. Riapriremo ogni volta che ci sarà la possibilità di lavorare.