Hasta la victoria compagno Francesco Cascioli!
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 08/24/2010 - 17:54Cascioli, il grande FOTOMONTAGGISTA del Male è morto. Non riesco a pensare a lui senza rivedere la foto di un’auto che vola fuori da una curva ed è sospesa sul precipizio. Dall’interno dell’auto esce un balloon con scritto: “Che pezza sto’ marocchino!” Cascioli fu una delle anime allegre del Male. Un ragazzo romanaccio che aveva una grande onestà, uno con un senso vero dell’amicizia. Uno che si inventò la fotovignetta e ne divenne un maestro. Uno che riusciva veramente a farti ridere, non solo sorridere. Dopo la chiusura del giornale fu autore delle storie di "Ciacci" disegnato dal grande Bruno D'Alfonso. Scrisse libri, Continuò a vendere i suoi fotomonontaggi e sviluppò tutta una serie di attività collaterali alla sua passione per l’arte e la comunicazione. Dai corsi di Photoshop e di comunicazione ai servizi editoriali. Ma sviluppò anche la sua passione per lo studio dei meccanismi della mente e degli stati di coscienza e la sua sfrenata passione per la storia. Ovviamente fu da sempre tra i sostenitori di Alcatraz e a lui devo molte riflessioni sul corpo e la mente. E visto che era estremamente intelligente riuscì anche a realizzare un sito internet (http://www.ilpalo.com/francesco-cascioli/index.htm) che scalò i motori di ricerca sulla base non di trucchi o di software complicati e furbetti, ma usando semplicemente la logica per ammaliare gli spider di Google. Il suo sito era il primo sui motori di ricerca per tantissime parole. E vendeva pure questo servizio 100% intelligenza, zero tecnica, alle aziende. Non riuscì invece a esprimere fino in fondo le sue grandi capacità satiriche perché essendo un uomo scomodo e un libero pensatore i suoi lavori non trovarono lo spazio editoriale che avrebbe meritato. Questo mi dispiace, come Angese, anche Cascioli è morto senza poter gustare la rivincita che avrebbe meritato. E credo che anche questo abbia pesato molto sul suo stato fisico. Capirà quel che intendo chi ha sperimentato la durezza della censura, il non poter comunicare che in spazi ristretti quando sai di avere le capacità per divertire milioni di persone e lo hai dimostrato quando hai avuto la possibilità… Peccato Francesco! Onore comunque a te perché non hai mai mollato, mai smesso di cercare nuove strade ogni volta che ti sbarravano la via! Ciao Francesco. p>