Gli elettori del PDL devono poter votare! Non si può cancellare la loro lista elettorale per un cavillo. I cavilli sono il male!
Inviato da Jacopo Fo il Mer, 03/03/2010 - 17:40I cavilli sono una malattia mortale per l'Italia!
Anche se questa volta sono usati a svantaggio della destra.
A quanto pare la Polverini e Formigoni rischiano grossi problemi. A causa di ritardi e casini burocratici le loro liste sono state annullate dalla magistratura. A sinistra si gioisce. Ma è giusto? Io non credo. A Roma le 12 mila firme c’erano e il delegato del PDL era negli uffici addetti entro l’orario. Poi è successo qualche casino e lui è andato a farsi un panino. A prescindere dalla situazione (misteriosa) non accettare la registrazione di questa lista PDL mi sembra il solito cavillo italiano.
L’Italia affonda nei cavilli. I cavilli fanno uscire gli assassini mafiosi di galera, mandano liberi i truffatori, i corrotti, i ladri, gli incapaci. I cavilli permettono ai furbi di non rispettare la sostanza delle leggi aggrappandosi alla forma. Io voglio uno stato di diritto che abolisca i cavilli. Il cavillo serve al burocrate per negarti quel che hai diritto ad avere. E gli serve per dare al suo amico quel che non ha diritto di avere. Lo so che se a essere presentata fuori tempo massimo fosse stata una lista della sinistra col cavolo che loro avrebbero mosso un dito. Ma non mi interessa.
E se vogliamo una nuova Italia dobbiamo capire che se una cosa non va bene non la devi accettare neanche se in quel momento danneggia un tuo avversario. Si chiama senso dell’etica. E la lotta alla cultura dei cavilli, all’applicazione meccanica della lettera della legge (quando fa comodo) è centrale nel nostro impegno progressista.
Pensare che la legge scritta, la regolamentazione di tutto, la febbre delle normative, sia una garanzia di legalità è un errore macroscopico. E un antico vizio di certa cultura autoritaria di sinistra. Le parole sono di per sé stesse facili da rigirare.
Una legge giusta può diventare in alcuni casi particolari assurda. In altri sistemi giudiziari il giudice non deve attenersi alla lettera della legge, deve interpretare lo spirito della legge e quando questo va in collisione con la lettera della legge deve valutare la sostanza non la forma.
Ci sono nazioni che hanno cancellato i regolamenti comunali sostituendoli con il buon senso e dando ai funzionari pubblici l’onere di giudicare non secondo la lettera della legge ma prendendosi la responsabilità di decidere cosa è bene. Sappiamo che se un funzionario della Asl vuole bloccarti la licenza del ristorante, un cavillo per fregarti lo trova… Ma un conto se mi neghi un’autorizzazione perché manca un centimetro di piastrelle, un conto se devi dichiarare che a tuo parere quel ristorante non è igienico.
Un mio amico, che ha la fortuna di essere svizzero, produce cibi biologici.
La legge svizzera prevede che i cibi deperibili vengano trasportati a una data temperatura. Lui non aveva intenzione di comprare un furgone frigorifero. Ha costruito uno scatolone con 10 strati di cartone incollato, c’ha messo dentro 4 contenitori di liquido refrigerante congelato, di quelli per le borse da pik nik, ha fatto un buco su un lato, ci ha infilato un termometro dotato di indicatore di temperatura che sporgeva fuori, l’ha riempito di cibo, l’ha caricato in auto e è andato alla azienda sanitaria svizzera. Il tecnico ha verificato che effettivamente la temperatura si manteneva al livello richiesto dalla legge e gli ha omologato il frigorifero di cartone, con tanto di timbro. Provate voi a fare una cosa così in Italia.
Da noi la burocrazia uccide la fantasia (e l’economia). Sono secoli che ripetiamo questo discorso: la burocrazia costa agli italiani una tassa fissa per tutti, del 10%.
Qualunque cosa fai, qualunque cosa compri ci paghi la burocrazia che c’è dentro! Ai lavoratori la burocrazia costa più di uno stipendio all’anno! Volete abbasare le tasse? Intanto toglieteci la burocrazia paranoide! Abbiamo i costi burocratici tra i più alti del mondo. Costi in denaro, tempo, inefficienza. Tempo sprecato e inefficienza che bruciano risorse, uccidono possibilità.
In Francia entro 30 giorni ti dicono sì o no a una domanda per aprire una nuova attività. E poi inizi subito.
In Inghilterra esiste un sistema che ti permette di aprire un negozio in un’ora. Ti affittano il negozio con già le tasse forfettarie dentro il costo dell’affitto. Non devi creare una società, iscriverti a qualche cosa, fare un corso, tenere una contabilità. Ci sono grandi mercati di questo tipo con centinaia di negozietti dove puoi fare un test di 7 giorni e vedere se le tue idee funzionano… Lo decidi e lo fai. In Italia ti ci vogliono mesi. Anni. Io ho dovuto affrontare 17 anni anni di pratiche burocratiche per ottenere l’autorizzazione per un ampliamento di Alcatraz di 300 mq. 17 anni.
Lo chiamano ITER BUROCRATICO.
Questo è quel che penso. Il fatto che questa volta il PDL sia caduto in una trappola burocratica non cambia il mio parere. Credo che sia assurdo che un numero notevole di cittadini italiani non possano votare per un cavillo. Riaprite i termini di registrazione e non rompete i coglioni.
(Certamente non spero che il PDL abbia capito la lezione e si dedichi veramente allo sfoltimento burocratico. E continuerò a impegnarmi perché il governo cada prima del tempo e finisca quest’era assurda di trionfo dell’illegalità. Ma quello che è giusto è giusto. E vorrei infine notare che anche dal punto di vista della comunicazione, la Bonino che fa la cavillosa per escludere la lista concorrente fa pessima immagine: è un regalo a Berlusconi.)