Capitolo quinto
Puoi andare dove vuoi. L’Universo e' sempre con te.
Incredibili interazioni
Qualunque cosa tu dica o faccia e' interconnessa con molte altre.
Perche' gli uccelli volano?
Vorrei continuare a questa ricerca su un diverso modo di ragionare parlando di un questione inerente la fisica del movimento dei corpi.
Quando si spiega perche' gli uccelli volano si elencano una serie di caratteristiche come la struttura muscolare, le ossa cave eccetera. Si pone poca attenzione alla forma delle venature delle piume e al gioco di correnti d’aria che si crea sulla superficie piumata e all’interno degli strati delle piume sovrapposte. Il movimento del corpo del volatile infatti pompa aria all’interno dei canali che si formano tra piuma e piuma e che in pratica hanno la funzione di tubicini. Il volatile si muove, le piume si muovono e pompano aria. Inoltre non si considera quanto incida nel volo la zigrinatura delle piume che creando una superficie accidentata interagisce con l’aria creando un movimento vorticoso delle correnti d’aria
Nel 1987 su Linus ipotizzai che queste scanalature avessero una funzione essenziale per il volo creando dei microvortici d’aria che hanno la funzione di generare una sorta di pellicola di atomi che si muovono vorticosamente, e che riducono l’attrito tra il volatile e l’aria aiutandolo a contrastare la forza di gravita' con minor sforzo.
L’idea era che le piume sparassero fuori piccolissimi getti d’aria che aiutano il volatile a galleggiare.
Questa supposizione e' stata in seguito confermata e oggi molti aerei hanno la punta rivestita da una pellicola che imita le scanalature delle piume degli uccelli. Una innovazione simile e' stato adottata sulle imbarcazioni che vengono rivestite di una pellicola che imita la superficie squamata dei pesci.
Queste nuove tecnologie consentono risparmi di energia piccoli ma sensibili proprio perche' queste superfici creano vortici che diminuiscono l’attrito.
Ma non mi risulta che a partire da questa constatazione di efficienza si siano sviluppate altre ricerche nella stessa direzione. La domanda che mi attrae e': sarebbe possibile ipotizzare una macchina in grado di volare con un basso dispendio di energia sfruttando la fisica dei microvortici d’aria?
Mi interessa molto questo discorso sugli aspetti limite della natura, dei particolari nei quali ogni forma e' la migliore in assoluto e ogni singolo aspetto contribuisce in modo sinergico a raggiungere l’obiettivo.
La logica dominante oggi non ragiona in questi termini.
Chi coordina il nostro corpo?
Un esempio analogo lo vediamo in medicina.
Sappiamo molto sul funzionamento di ogni singolo organo e sul modo di interconnettersi tra organi e funzioni. Ma il modello scolastico del corpo umano non riconosceva, fino a pochi decenni fa, interrelazioni fisiche tra psiche e buona salute. Oggi sappiamo che gli stati d’animo attivano, attraverso specifiche sinapsi poste nella spina dorsale, il sistema immunitario, in modo tale che il benessere psicologico che ricaviamo dal donare qualche cosa o dal baciare una persona amata provoca un subitaneo e sensibile aumento dell’efficienza del sistema immunitario stesso.
Non e' invece ancora provata scientificamente l’esistenza di un sistema centralizzato che funga da equalizzatore dell’insieme delle funzioni corporee e delle alterazioni psicologiche ed emotive.
Io invece sono convinto che debba sospettarsi l’esistenza di una capacita' in questo senso che del resto e' stata postulata da molte scuole di pensiero e terapeutiche che oggi definiamo nel loro insieme come olistiche. I taoisti cinesi millenni orsono identificarono l’esistenza di 24 canali nei quali scorre l’energia, collegati con 12 funzioni fisiologiche. Il livello della pressione energetica presente in ogni canale (che possiamo immaginare come un tubo) permette a una funzione, sensibile a questa pressione, di leggere lo stato energetico di ogni organo e regolarlo agendo su valvole capaci di abbassare (o alzare) la pressione in un dato punto della rete energetica.
I cinesi strutturarono in modo molto preciso una mappa di questo sistema dando a ogni configurazione dei livelli di pressione una sequenza binaria di identificazione, ne abbiamo parlato, si tratta dei 64 esagrammi del I Cing.
Un modello analogo e' stato ipotizzato dagli omeopati che postulano l’esistenza di un orecchio interno capace di distinguere le variazioni dei suoni interni.
Si immagina che ogni organo emetta una vibrazione che potremmo anche descrivere come un suono. Quando c’e' squilibrio l’organo emette un suono sbagliato e l’orecchio provvede a variare una serie di parametri fisiologici per riportare quell’organo alla giusta nota musicale. Ma a volte la disfunzione colpisce l’orecchio stesso e si scatena una malattia, proprio perche' l’orecchio interno non e' piu' capace di correggere il suono sbagliato in quanto non lo sente. La medicina omeopatica agisce perche' contiene un suono atomico simile a quello emesso dall’organo malato ottenuto DINAMIZZANDO una certa sostanza chimica o pianta. La medicina ha la funzione di far sentire finalmente all’orecchio interno che c’e' un suono che non va riproducendo quella vibrazione in modo particolarmente evidente. Si cura la malattia con un suono corrispondente alla stonatura dell’organo malato ingerendo una copia amplificata della stonatura.
Quando l’orecchio interno lo capisce corregge l’errore e ristabilisce l’equilibrio e quindi lo stato di salute.
Nel modello medico occidentale attualmente dominante non esiste niente di simile perche' la scienza moderna si basa su quel che vediamo e non siamo ancora riusciti a fotografare niente di simile.
Ma io credo che debba esserci per forza un CENTRO DI CONTROLLO. Un ufficio che si occupa di ottimizzare le sinergie. Magari non e' un organo fisico ma un sistema, una modalita'.
E’ grandioso che la scienza segua il metodo sperimentale, cerchi prove incontrovertibili. Ma tutto il sistema economico che ruota intorno alla ricerca scientifica e alla validazione dei risultati ha indotto il sistema a sottovalutare alcuni aspetti della realta' perche' non immediatamente utili a fini commerciali.
Oggi la scienza e' arrivata a un punto che rende necessario modificare il punto di vista, il modo di pensare se si vuole fare un nuovo salto cognitivo.
Nel campo della fisica questo e' successo da relativamente pochi anni con l’ammissione da parte del mondo accademico dell’esistenza di un 90% di materia che non vediamo ma che esiste di certo perche' vediamo gli effetti della sua massa nelle variazioni della forza di gravita'.
Ma questi nuovi concetti con i quali lavorano i fisici non sono ancora arrivati ai fisiologi.
I concetti del comportamento quantistico sono ancora incompresi fuori dal ristretto cerchio degli specialisti.
E una serie di esperimenti incredibili hanno mostrato in modo incontrovertibile che esistono comportamenti della materia veramente assurdi.
Questo avviene nel mondo delle particelle sub atomiche, le cose piu' piccole che siamo riusciti a individuare.
Vi sono molte esperienze strane vissute centinaia di volte da centinaia di ricercatori e ormai considerate realta' inconfutabili.
Uno dei principi base della fisica e' che niente puo' muoversi piu' veloce della luce. Ora se io prendo due particelle di luce e le sparo in direzione opposta non ci potra' essere nessuna comunicazione tra le due particelle perche' si stanno allontanando una dall’altra alla velocita' della luce quindi si distanziano al doppio della velocita' della luce visto che entrambe vanno alla velocita' della luce.
Quindi non puo' esserci niente che possa viaggiare da una particella all’altra perche' per farlo dovrebbe essere veloce il doppio della luce, il che come sappiamo nel nostro universo e' impossibile.
Ma con le ultime diavolerie tecnologiche gli scienziati sono riusciti a cambiare la polarita' di una delle due particelle.
Infatti le due particelle che vengono sparate in direzione opposta sono una coppia, una positiva e una negativa.
Teoricamente cambiando la polarita' di una delle due particelle non dovrebbe succedere nulla, perche' l’altra particella non puo' essere in nessun modo toccata dal cambio di polarita' dell’altra. Tra le due particelle non ci puo' essere nessuna interazione, nessuna comunicazione, proprio perche' stanno allontanandosi a una velocita' che esclude qualunque relazione.
Eppure nell’istante stesso in cui cambia la polarita' di una particella la cambia pure l’altra.
E gli scienziati non hanno la minima idea di quel che succede perche' l’interazione si svolge a un livello sconosciuto.
E questa e' solo una delle tante stranezze del mondo sub atomico.
Ma se c’e' un mare di materia che non vedo e le particelle cambiano simultaneamente polarita' grazie a meccanismi sconosciuti, ma sara' il caso che inizio a farmi delle domande strane e cerco di capire checcavolo succede?
Non capire per non capire conviene provare a buttarsi a pensare in grande.
E ormai sono numerosi i ricercatori che teorizzano che queste stranezze siano comprensibili proprio utilizzando un pensiero olistico, cioe' occupandosi di osservare l’insieme considerandolo un’entita' globale che contiene molto di piu' della semplice somma dei suoi componenti.
Tecnologie incomprese perche' troppo semplici.
Questa impostazione che non riconosce la sinergia e l’interconnessione come esigenza pratica essenziale che permea le leggi dell’universo, ha portato a una cultura che punta tutto sulle reazioni piu' potenti ed energeticamente dispendiose e si dimentica di considerare gli aspetti minuti della realta' considerandoli insignificanti.
Ancora oggi utilizziamo pochissimo invenzioni che hanno piu' di un secolo, come il motore Stirling o la caldaia a ultrasuoni. Piu' di 150 anni fa si scopri' che se colpisco l’acqua con suoni di una certa frequenza ottengo il crearsi di bolle di vuoto che implodono creando calore. Solo recentemente sono arrivate sul mercato caldaie per il riscaldamento di questo tipo: fanno risparmiare rispetto al gas combustibile, non hanno bisogno di canne fumarie e non inquinano. Avremmo potuto fabbricarne gia' da un secolo e avrebbero prodotto un grande beneficio per le nostre tasche e per i nostri polmoni, ma non lo abbiamo fatto preferendo meccanismi piu' inquinanti, costosi, complessi e puzzolenti. Ma erano tecnologie piu' semplici da pensare, piu' vicine alla nostra esperienza diretta: il fuoco scalda. Il suono non scalda un fico secco.
Un altro esempio simile riguarda l’auto ad aria compressa che e' stata trattata con ironia e scetticismo per un decennio.
Ora che viene prodotta su larga scala gli scettici devono ricredersi ma non vanno in crisi i concetti ascientifici che davano forza ai dubbi.
La tesi dei diffidenti era semplice. L’aria compressa nelle bombole a 300 bar era di un quantitativo tale che non poteva muovere l’auto per piu' della meta' della distanza dichiarata dalla Belga Mdi, di Ne'gre. Si trattava di un semplice calcolo: forza immagazzinata nelle bombole, peso dell’auto, velocita', costo energetico. Si erano pero' dimenticati la temperatura. Chissenefrega della temperatura. Milioni di auto vanno in giro per il mondo bruciando carburante e producendo calore che non serve a un fico secco, non viene utilizzato per muovere la macchina, al massimo se ne usa un pochino per scaldare l’abitacolo il resto e' un prodotto di scarto.
Invece Ne'gre basa l’efficienza del suo mezzo su una sinergia tra bassissimo peso della vettura, efficienza di un tipo di pistone decisamente innovativo, recupero della frenata e temperatura.
L’aria compressa a 300 bar infatti quando viene liberata sviluppa una temperatura di -70 gradi centigradi. Grazie a una fiammella a gas quest’aria viene scaldata, all’interno di un camera di espansione, quindi aumenta di volume. Con un bicchierino di aria a -70 ci faccio una cofana di aria a +50. Cioe' ottengo un’efficienza energetica maggiore in quanto uso entrambe le qualita' dell’aria compressa, la temperatura e la pressione. Lo scarto di temperatura e di volume mi permette cioe' di aumentare la forza disponibile utilizzando come carburante aggiuntivo la conversione tra temperatura e volume.
Anche qui uso una legge fisica arcinota per uno scopo innovativo.
Crolli economici sinergici
Potremmo applicare lo stesso modo di vedere alla crisi economica attuale.
Il denaro, che e' virtualmente infinito ha in realta' un attrattore, un limitatore dato dalla quantita' di ricchezza realmente esistente. Le banche hanno inventato un sistema contabile para criminale capace di moltiplicare il denaro che si poteva investire.
Ma ogni volta che il rapporto tra ricchezza reale e denaro virtuale ha raggiunto la linea di confine del possibile il sistema salta. Io credo, pur non potendolo provare, che il momento esatto nel quale il crollo e' iniziato corrispondeva al momento esatto nel quale la massa del denaro virtuale ha superato i limiti imposti dalla quantita' reale della ricchezza esistente.
Nel campo sociale sono poi molteplici gli esperimenti che dimostrano livelli di interdipendenza stretta tra fattori apparentemente privi di concatenazione. Ad esempio, il numero dei figli per ogni donna e' collegato in modo preciso al tipo di governo. Le dittature crollano quando si va al di sotto dei 2 figli circa per donna, contemporaneamente diminuisce la mortalita' infantile, aumenta il reddito, l’istruzione, la durata della vita e il rispetto dei diritti delle donne. Quale di questi cambiamenti e' la causa? Quali sono gli effetti? Molti credono che tutti gli elementi che interagiscono siano cause sinergicamente collegate.
Un altro esempio: la percentuale dei professionisti che abitano un quartiere non e' rilevante fino a quando non scende sotto il 5%. Se si va sotto questa percentuale riscontriamo in quel quartiere l’impennarsi di tutti i dati negativi relativi agli abbandoni scolastici, le gravidanze tra le minorenni nubili, i crimini, il numero di alcolizzati e tossicomani.
Proseguendo di questo passo si arriva alla teoria dei vetri rotti: se in un palazzo abbandonato viene rotto un vetro con una sassata e questo vetro viene subito sostituito passera' molto tempo prima che un secondo vetro venga rotto. Se invece la finestra non viene riparata passera' poco prima che un secondo vetro sia infranto e ancor meno dovremo attendere perche' venga danneggiata una terza finestra. Questa teoria venne dimostrata dal fatto che la gestione innovativa della metropolitana di New York porto' alla diminuzione repentina dei crimini in citta'. Treni piu' veloci, controlli severi sul pagamento dei biglietti, pulizia, poliziotti ovunque, graffiti cancellati subito, trasformarono la percezione della metropolitana e questo cambiamento porto' a percepire in modo diverso la citta' e la possibilita' di delinquere.
Un risultato analogo lo ottenne Mokus, diventato sindaco di Bogota', raddoppio' da un giorno all’altro i mezzi pubblici, vietando il traffico privato in buona parte della citta' (e cosi' tagliando i tempi di percorrenza) e disseminando agli incroci mille claun-animatori del traffico, riusci' in pochi giorni a far crollare il numero degli omicidi (ho descritto ampiamente queste ed altre storie analoghe in “Yoga demenziale. Il manuale definitivo della rivoluzione pigra").
Siamo di fronte a nuove teorie che si occupano di concatenazione: ad esempio la Teoria del Caos, Il battito delle ali di una farfalla a Sidney puo' provocare un uragano a New York. Questa iperbole ci introduce a un modello del mondo dove tutto e' estremamente interconnesso, dove non esiste nessuna serie di numeri indipendenti gli uni dagli altri e dove imitando le infinite sinergie che la natura utilizza ogni giorno possiamo scoprire nuovi modi di produrre energia e movimento estremamente piu' complessi, raffinati e efficienti.
Si tratta di guardare in modo meno meccanico e grossolano quel che abbiamo di fronte.
Si tratta di trasformare in esperienze conoscenze che possediamo da tempo.
Se chiedo per strada, alla gente che passa se esiste un materiale che e' duro o molle a seconda della velocita' della pressione alla quale lo sottopongo mi diranno che non esiste niente del genere.
Se prendo dell’amido di mais (o maizena) e lo impasto con acqua fino a farne una poltiglia densa, e lo colpisco con un pugno sperimentero' un urto con una sostanza solida. Se immergo lentamente la mano sara' invece una sostanza liquida. Se corro su una piscina piena di amido di mais e acqua non affondo, se resto nello stesso punto e ballo il tip tap non affondo. Se sto fermo affondo.
La consistenza di questo materiale dipende dall’energia con la quale lo si colpisce.
Pochissimi hanno sperimentato questa realta' indiscutibile. Ancora meno sanno che la maggioranza del pianeta Terra e' costituita da una sostanza che ha requisiti simili. La colpisci con una martellata e si spacca come un mattone, la schiacci lentamente e ha la consistenza della gomma americana.
Tra la crosta del nostro pianeta e il nucleo fuso c’e' una quantita' immensa di questa strana sostanza.
E a scuola neanche te lo dicono, anche se giocare con l’amido di mais sarebbe un’esperienza affascinante per tutti gli studenti.
Il nostro modo di pensare sta cambiando sotto la spinta di esperienze completamente nuove.
L’essenza delle idee sulle quali si basa oggi il sistema di pensiero dominante e' stata concepita in un mondo dove non esistevano la televisione, internet e i cellulari e dove non esistevano reti di comunicazione come noi le conosciamo oggi. Oggi viviamo in un mondo nel quale l’informazione e i fenomeni “di rete” sono alla base della nostra vita privata e dell’economia globale.
Anche qui abbiamo esempi di fenomeni sinergici. Google, You Tube, Facebook e centinaia di quotidiani on line offrono servizi gratuiti. Non guadagnano vendendo il loro prodotto fondamentale, ma sfruttano il grande numero di navigatori che usufruiscono di quel prodotto. Guadagnano grazie all’effetto collaterale di poter vendere pubblicita' e informazioni statistiche sugli utenti. Pubblicita' estremamente mirata.
Ugualmente i meccanismi a rete ci insegnano che 10 negozi di scarpe nello stesso portale vendono piu' di 1 solo negozio di scarpe. Il danno provocato dalla concorrenza degli altri negozi e' ampiamente ripagato dall’aumento dei visitatori richiamati dalla ricchezza dell’offerta.
Tutte queste esperienze ci mostrano che la somma degli elementi che compongono un insieme sinergico e' inferiore al casino che riescono a mettere insieme.
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