Carlo Petrini non è solo una persona onesta, intelligente e colta, è anche un uomo che ha dimostrato di avere la capacità di realizzare i sogni.
Sentii parlare per la prima volta di lui da mia madre. Era la fine degli anni ’60 e i miei avevano deciso di recitare in luoghi inusuali dove potevano incontrare un pubblico che non sarebbe mai andato a teatro. Petrini aveva organizzato alcuni spettacoli a Bra. Mia madre era entusiasta perché non credeva alla politica delle chiacchiere. I Compagni di Bra, come diceva lei, avevano un’idea della politica ben diversa da quella della maggioranza del Movimento.
Loro erano convinti che tutto partisse dalla cultura e per prima cosa avevano aperto una libreria. Poi avevano deciso di migliorare le condizioni economiche dei loro concittadini, creando un colossale gruppo d’acquisto che gestiva addirittura un supermercato alternativo a prezzi ribassati. Quindi avevano fondato una delle prime radio libere. Le iniziative culturali e di solidarietà sociale che misero insieme occuperebbero un libro.