Se a Napoli qualcuno in piu' ragionasse....

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Hai presente i bus a Napoli??? Orari dei bus... Cose che voi umani non potete neppure immaginare.
A Helsinki invece hanno il sito http://transport.wspgroup.fi/hklkartta/defaultEn.aspx
che ti fa vedere sulla mappa Google della citta', dove sono tutti gli autobus, secondo per secondo. Puoi ingrandire e vedi il dettaglio delle strade, quando si fermano, quando ripartono. Scendi da casa solo quando hai visto che sta arrivando il tuo autobus. E se il figlio ritarda guardi dov'e'. Se ingrandisci ancora di piu' la mappa vedi le tette delle ragazze che scendono dal bus direttamente dal punto di osservazione del satellite. Fin dentro la scollatura. Scollature finlandesi. Come fiordi innevati.
Fantascienza?
No, Gps.
Perche' non lo fanno anche a Napoli?
E se ti dicessi che su tutti i bus di Napoli c'e' gia' montato il gps?
Mi dicono che ci vorrebbe niente a sbattere il segnale su Google.
Ma credo che sia falso. Perche' mai i bus di Napoli dovrebbero avere il gps?
Forse l'hanno messo perche' cosi' costavano di piu'.
Fonte immagine


Commenti

Quando abitavo a Napoli (5 anni fa) le fermate degli autobus erano generalmente dotate di un display che indicava fra quanti minuti esatti sarebbe passato il prossimo autobus, in base alla sua posizione e alla sua velocita'... Forse questi gps di cui parlate servono a fornire questo servizio... Non so..

Qui a Torino è già da qualche anno che c'è un servizio online basato sul GPS a cui tutti i mezzi pubblici sono collegati.
Servizio che uso sempre d'inverno così evito di stare troppo al freddo alle fermate.
Vi è già il servizio mappato con Google, basta zoomare sulla città e cliccare sui simboli delle fermate, ma anche direttamente dal gestore.
Funziona pure.
Perché a Napoli non funziona ancora? Forse bisognerebbe una volta per tutte fare un'analisi dell'Unità d'Italia, voluta da una casa regnante che in realtà voleva fermarsi all'Emilia Romagna, trascinata oltre dalla foga di Garibaldi.
Non una unità nata da una rivoluzione di classe, esempio francese con la borghesia e frange del popolo, ma da una élite.
Poi arrivati al sud i nobili locali temevano la distribuzione delle terre ai contadini. Nessun pericolo, tutto doveva rimanere com'era.
Il "Gattopardo" ci mostra tutto, cambiare tutto per non cambiare niente.