Chi non sbaglia mai soffre moltissimo.

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Rendersi conto delle proprie responsabilita' negative fa bene alla salute e all’anima.

La mia vita e' anche una sequenza di errori pazzeschi!
Ci sono persone che invece non sbagliano mai. E la loro vita e' piena di dolore.

In questi giorni ho avuto uno scambio di lettere di fuoco con una persona con la quale sono stato legatissimo.
A seguito di una sua mail le ho scritto elencandole tutte le cose sbagliate che ho fatto nei suoi confronti e quelle che secondo me lei ha fatto nei miei.
Mi ha risposto spiegandomi per filo e per segno come ogni mia critica fosse sbagliata, falsa o ingiusta.
Al di la' di tutto resto sempre stupito quando mi accorgo che ci sono persone che sono convinte di non aver mai fatto niente di male.
Al massimo possono ammettere di aver valutato male la stronzaggine di una persona che poi le ha tradite. Hanno sbagliato perche' hanno avuto troppa fiducia, troppo ottimismo, perche' sono sprovviste della capacita' di leggere la crudelta' degli altri.

Sei anni fa io e Eleonora abbiamo rotto.
Entrambi straconvinti di avere ragione.
Non c’era modo di cambiare idea su un solo punto.
Ma dopo due mesi di separazione e di dolore intensissimo ci siamo resi conto che qualche cosa di buono nell’altro doveva pur esserci. E abbiamo deciso di ammettere che ognuno di noi due aveva per forza delle colpe nel disastro anche se non riuscivamo a rendercene conto.
Poi col tempo abbiamo capito ognuno almeno una parte dei nostri errori e questo ha costituito la base per ripartire con una relazione grandiosa.
Non e' che non ci siano problemi e incomprensioni ma e' cambiata una qualita' essenziale del rapporto.
Oggi litighiamo in modo diverso.
Ormai abbiamo capito che quando le cose non vanno entrambi siamo complici di quanto succede. La colpa, quando due persone si amano non puo' essere da una parte sola. Se sei veramente dell’idea che la colpa sia tutta sua vuol dire che il rapporto e' finito ed e' inutile insistere.
Ma se non vedi la parte della tua colpa nella fine di un rapporto ti troverai a ripetere gli stessi errori e rivivere gli stessi dolori.

Credo che la grande ricchezza di una persona poggi sulla capacita' di vedere le cose dal punto di vista di un’altra persona e scoprire dove c’e' stato un comportamento ingiusto.
Onestamente credo di aver sempre agito coerentemente, ho fatto delle stronzate ma mentre le attuavo ero fermamente convinto che quella fosse l’azione giusta. Non ho mai fatto una cattiveria conscio che fosse tale. Mi reputo una brava persona.
Ma via via mi sono reso conto che in alcuni momenti della mia vita ero preda di allucinazioni, idee idiote, meschinita' di fondo, paure, che mi hanno portato a compiere azioni che non avrei dovuto compiere.
Disgraziatamente non posso tornare indietro e cancellare quel che ho fatto ma cerco di porre rimedio non ripetendo piu' gli stessi errori e impegnandomi a compensare quel che ho dato di negativo.

Sono stato un grande coglione a credere veramente che ci sarebbe stata la rivoluzione comunista in Italia. Non avevo capito un cazzo.
Ma ne ero totalmente convinto. Caduto di piedi in una pozza di paranoia, di ansia compensata con l’illusione.
Erano anni terribili, la violenza che la mia famiglia ha subito mi ha portato a diventare violento. A dare sfogo alla parte piu' stupida di me.
Mi sono trovato ad un passo dall’infliggere ferite gravi ad un altro essere umano. Per fortuna una mia ex fidanzata e' riuscita, con una frase, a farmi capire che ero fuori di testa. Se lei non mi avesse parlato, se io non avessi ascoltato, avrei di li' a poco distrutto la mia vita.
La mia colpa concreta piu' grave e' stata sferrare un calcio a un ragazzo. Non credo di avergli fatto molto male ma comunque lo reputo un gesto orribile.

In altre occasioni la mia sordita' momentanea mi ha portato a essere totalmente insensibile ai sentimenti di alcune persone.
Quando l’ho capito ed e' stato possibile, ho telefonato a queste persone e ho spiegato che mi ero reso conto di essermi comportato da stronzo.

Credo che nella mia vita ho pagato il male che ho compiuto.
Gli errori creano sempre dei meccanismi che alla lunga tornano indietro e danno frutti negativi.
Per questo e' cosi' importante, quando qualche cosa ti va storto, chiederti dove sei stato complice di quel disastro.
Dove un errore della tua personalita' e del tuo modo di pensare era sbagliato e come fare, se possibile, a riparare il danno arrecato.
Se non riesci a compiere questa impresa difficilissima continui a ripetere lo stesso errore e a causare una montagna crescente di reazioni negative.
Poi a 50 anni ti trovi solo e senza amici.
E sei convinto che il mondo sia veramente schifoso perche' ti ha punito nonostante tu abbia sempre realizzato il meglio che si poteva.
E’ non e' gradevole vivere in un mondo che giudichi una merda. Nuoce all’ottimismo.

La situazione e' bloccata perche' non riesci a vedere dove sei stato complice di quel che e' successo. Hai solo colpe insignificanti.
Credo che una persona che non sia capace di elencare almeno 5 azioni vergognose della sua vita sia una persona con gravi problemi mentali.
Credo che si ottenga un salto di qualita' stellare nella propria esistenza quando si capisce che, sfiga a parte (c’e' anche quella) la maggioranza delle cose che vanno storte ha dietro un mio errore.
Il fatto che altri siano piu' cattivi di me e abbiano piu' colpe non dovrebbe interessarmi quanto scoprire dove IO ha fatto una stronzata.
Io sono l’unico territorio sul quale ho potere. Se gli altri si comportano male dovrei aver capito che e' difficile che cambino rapidamente. Quindi se voglio migliorare subito la mia vita e' necessario che io agisca laddove ho modo di cambiare, cioe' me stesso. Se ho incontrato un pezzo di merda mi devo chiedere come mai non l’ho riconosciuto, quale leva negativa ha usato per aver presa su di me, quale vizio mi ha portato a essere affascinato da questa persona, perche' gli ho permesso di avere potere su di me.
Al mondo almeno una persona su 10 e' di una stronzaggine assoluta. Povere creature che vivono malissimo rompendo il cazzo al prossimo. Se hai superato i 12 anni DEVI sapere che gli stronzi esistono. Se lasci che ti cucchino DEVI cercare di capire dove sei complice del tuo danno. Generalmente hai lasciato che ti abbagliassero con qualche cavolata, qualche sogno malsano di potere, successo, possesso, sicurezza. E sicuramente c’e' stato un momento in cui una parte di te ti ha detto: “Stai facendo una merdata”. E tu NON hai voluto ascoltare questa voce perche' in quel momento ti faceva comodo non ascoltarla.
Non sei innocente.
Mia nonna mi diceva: un soldato da solo non fa la guerra.
La tua nonna lo ha detto anche a te?

Questo tipo di situazioni tende a restare bloccata perche' la nostra mente e' brava a cancellare le cose che ci danno fastidio. Arriviamo a costruire ricordi inesistenti.
Io di mestiere scrivo e faccio ricerche. Mi e' successo parecchie volte di leggere un libro, segnare una frase, scrivere un testo citandola a memoria e poi tornare a leggere il libro per copiare le parole esatte della citazione, e non trovare la frase che mi ricordavo perfettamente. Eppure ero sicuro! Mi ricordavo proprio di averla sottolineata col pennarello giallo, e anche che era in una pagina a sinistra, in basso. Balle. Non c’e'. Me la sono inventata.
La mente costruisce riassunti. Falsi ricordi.
Ma le persone hanno poche occasioni per accorgersene.
Negli Usa una donna fece arrestare l’uomo che l’aveva stuprata. Lo riconobbe e lo fece condannare. Dopo 8 anni ando' a lavorare da un avvocato e dopo alcuni giorni, a causa di un improvviso ricordo legato a un particolare, capi' che quell’avvocato era l’uomo che l’aveva violentata. Fece liberare l’uomo che aveva ingiustamente accusato e fece condannare l’avvocato. Poi creo' un movimento che cerca di diffondere la coscienza che ci possono essere testimonianze oculari errate e che e' necessario che i testimoni vengano interrogati da specialisti capaci di aiutare a riconoscere i veri ricordi da quelli falsi.
L’FBI verifico' questa realta' con una serie di esperimenti.
In un’aula dove ci sono una ventina di agenti che stanno frequentando un corso per diventare investigatori (cioe' sono gia' poliziotti esperti, con anni di pratica nelle strade) entrano improvvisamente due uomini. Un nero e un bianco. Uno dei due spara all’altro che cade morto. Subito viene coperto con un lenzuolo. L’assassino scappa. Poi il coordinatore del test grida di stare calmi: era solo un esperimento. Quindi si chiede ai 20 agenti di descrivere lo sparatore e la vittima. La maggioranza dei neri dicono che a sparare e' stato un bianco e il morto era un nero. I bianchi dicono esattamente il contrario. E parliamo di agenti esperti.
Ma quando capita a te col cavolo che ti viene da sospettare che hai avuto un’allucinazione.

Ora ti chiedo: sei capace di ricordare 5 casi nei quali la tua mente ti ha venduto un’allucinazione per buona?
Se non ci riesci sei in una situazione di alto rischio.

Questa lieve schizofrenia, che sospetto piuttosto diffusa, ha ricadute anche a livello globale.
Viviamo in un mondo che ha difficolta' a capire gli errori e che percio' continua a ripeterli. E’ pieno di gente che e' convinta di avere tutte le ragioni e quindi decide che e' giusto massacrare il resto dell’umanita' che ha tutti i torti.
E’ il pensiero base della guerra.
Nessun esercito combatte pensando di aver torto.

In politica questa cecita' verso gli errori propri si chiama Governo Berlusconi.
Da decenni ormai il movimento progressista e' infognato nella totale incapacita' di vedere i propri errori e cambiare strategia. E come un amante tradito continua a ripetere quegli atteggiamenti che hanno creato i problemi e a lamentarsi perche' Berlusconi e' troppo malvagio e troppo potente.
I cortei non danno risultati?
Continuiamo con i cortei!
Non occupiamoci dei problemi reali della gente: parliamo di difesa della Costituzione! Eccetera eccetera.
E nel momento in cui qualcuno propone di cambiare rotta e di adottare strategie che altrove stanno dando risultati eccellenti e che anche nella nostra storia passata hanno funzionato alla grande, si risponde: “Ma allora non vuoi combattere la distruzione della legalita' che sta mettendo in atto Berlusconi?!”
No. Io voglio combatterla. Sei tu che compi azioni faticose e poco utili e non ti interessi di quello che potrebbe cambiare le cose. E la prova che quel che fai e' sbagliato te la dovrebbero dare, ogni giorno, i telegiornali. Ma tu non lo vedi perche' non contempli l’idea che puoi sbagliare anche se i tuoi scopi sono giusti, santi e onorevoli.
(vedi: Il modo di pensare che ha causato i problemi non e' in grado di risolverli!

Il buco del culo di Berlusconi è la mia priorità?

Hanno arrestato Berlusconi!!!!!! Ho un’erezione!)


Commenti

Mi trovi quasi del tutto d'accordo con quello che hai scritto.
E' vero che dovremmo più spesso metterci nei panni dell'altro per capirlo.
Quando si parla di immigrati a me viene naturale dire "pensate se l'Italia fosse un paese sottosviluppato e dovessimo prendere i barconi per andare a lavorare in Algeria, in Marocco. Ai semafori di Algeri lavare i vetri alle auto, oppure vendere false borse e CD nel centro di Casablanca. Noi non abbiamo alcun merito, siamo solo stati fortunati a nascere qui". I miei interlocutori mi guardano stralunati non capendo quello che dico anche perché va contro al neo-liberismo di cui siamo impregnati che recita che in teoria tutti abbiamo le stesse possibilità e se sei nato povero e sfigato devi accettarlo, è la volontà divina.

Però penso che a volte sia inutile discutere, vi sono persone con il cervello talmente ristretto che è meglio lasciar perdere ed attuare la strategia che Henry Laborit sviscera nel libro "elogio della fuga", appunto scappare lontano da chi ci vuole costringere in una baia tempestosa.

assolutamente perfetto. grazie

Sono davvero d'accordo sulla necessità di riconoscere sempre e in tutte le situazioni la propria responsabilità, e trovo che la "pista nera" sia proprio la relazione di coppia, perchè tocca i nostri meandri più sensibili e vulnerabili. Per esperienza diretta però ho imparato che esiste una possibilità successiva dopo questo fondamentale passaggio per svegliarsi dall'illusione dell'avere ragione. Ed è il lasciar perdere il giudizio sull'altro e anche quello su di me, prestando attenzione a tutto quello che si è mosso grazie a questa situazione difficile che si è creata, utilizzandola come occasione di risveglio. Tutti noi siamo figli di un mondo che ha scordato l'amore e la pienezza e che cerca di attaccarsi alle cose, materiali o no, per cercare sicurezze. Per quanto cerchiamo di svegliarci, l'onesta osservazione dei nostri processi interiori ci rivela quanta "cacchina" conteniamo...bello poterci ridere sopra, come tu Jacopo sei un maestro a fare.Poi il passo successivo è lasciar perdere il giudizio, cogliere l'occasione e prestare sempre più attenzione allo spazio dal quale ci muoviamo. Un caro saluto a tutti. Maria Grazia

Sono davvero d'accordo sulla necessità di riconoscere sempre e in tutte le situazioni la propria responsabilità, e trovo che la "pista nera" sia proprio la relazione di coppia, perchè tocca i nostri meandri più sensibili e vulnerabili. Per esperienza diretta però ho imparato che esiste una possibilità successiva dopo questo fondamentale passaggio per svegliarsi dall'illusione dell'avere ragione. Ed è il lasciar perdere il giudizio sull'altro e anche quello su di me, prestando attenzione a tutto quello che si è mosso grazie a questa situazione difficile che si è creata, utilizzandola come occasione di risveglio. Tutti noi siamo figli di un mondo che ha scordato l'amore e la pienezza e che cerca di attaccarsi alle cose, materiali o no, per cercare sicurezze. Per quanto cerchiamo di svegliarci, l'onesta osservazione dei nostri processi interiori ci rivela quanta "cacchina" conteniamo...bello poterci ridere sopra, come tu Jacopo sei un maestro a fare.Poi il passo successivo è lasciar perdere il giudizio, cogliere l'occasione e prestare sempre più attenzione allo spazio dal quale ci muoviamo. Un caro saluto a tutti. Maria Grazia

Mi trovo d'accordo con Lei.
Il fatto è che se sei una persona anche solo minimamente realista e intelligente la frase sopra citata ha un senso. Purtroppo oggi (o forse anche ieri e ieri l'altro...) le persone totalmente prive di reale senso critico sono tante. Mi spiego, anche se presumo abbiate già capito:
se sei intelligente = ti metti in discussione continuamente, capisci i tuoi errori e li ammetti (anche se più che di errori mi piace parlare di 'scelte non adatte al momento'), conosci i tuoi limiti e valorizzi al massimo i tuoi punti di forza, sei addirittura in grado di chiedere scusa (accidenti!) o di dire grazie;
se non sei intelligente = resti nel tuo brodo e ti ritrovi, cito il Suo concetto, solo a 50 anni con tutto il tuo bagaglio di vicende non capite e non vissute mai fino in fondo.
Quando ero piccola e volevo uscire dal 'seminato' concessomi all'epoca dai miei genitori, accampavo come scuse (pensando di essere molto scaltra) il fatto che alle mie amichette fosse concesso di fare questo e quest'altro e quest'altro ancora. E sa cosa mi diceva mio papà, glielo traduco/riassumo in italiano: 'ognuno sa di casa sua' ovvero ognuno ha una propria identità e a Lui non interessava minimamente sapere cosa fosse concesso all'una o all'altra persona. Ognuno deve e può rispondere solo per se stesso.
Un saluto.