Io ve lo ridico!
E so gia' che un giorno dovro' ripetervelo.
Perche' voi dimenticherete.
Ho letto sul giornale le parole della moglie dell'edicolante ucciso a Napoli in via Pietro Castellino: "...vi prego di non dimenticarvi di noi, non lasciateci soli...".
Cara mia, mi dispiace ma sara' proprio cosi' che andra'! I morti una volta sotterrati non se li ricorda piu' nessuno. Ed il bello e' che non ci si ricorda neanche piu' dei vivi.
Tu lo sai che tuo marito sara' un giorno soltanto uno dei numeri di Napoli. Un numero tra i morti uccisi a Napoli. Uno dei tanti! Come il mio Papa'!
Non cadere nella trappola illusoria: "...che adesso basta qualcuno fara' qualcosa!?!..." poiche', a un anno dalla morte di mio padre, non e' successo nulla se non il peggio. Il Sindaco di Napoli non reagisce ai morti, e Bassolino dice che si puo' e si deve mediare con il dolore. E senza vergogna restano seduti al loro posto!
E il peggio e' che nessuno li manda via!
Il popolo napoletano e' disperato, angosciato, frustrato e non reagisce e se reagisce uccide o picchia.
Milioni di euro per mandare i nostri soldati in Libano (per prestigio e interesse politico) e una citta' italiana lasciata morire... cosi' come i suoi cittadini migliori.
Vergogna! Vergogna!
Intanto in televisione ancora una serata di Canzoni Napoletane (14 milioni di telespettatori, 1 milione in meno della De Filippi). Che inutile battaglia e' la mia, gia' mi vedo a inacidirmi, di fronte all'ennesima persona, ignara dei fatti, che mi dira': "...ah, e di dove!?! Napoli, Napoli? Beata te! Che bella la vostra voglia di cantare e far festa!".
Gia', ho proprio voglia di cantare,
ma prima chiedo personalmente alla signora Rosa Russo Iervolino e al signor Antonio Bassolino di dimettersi perche' non in grado di gestire e migliorare la citta' di Napoli.
Intanto ai Napoletani raccomando, non aspettate di avere un "vostro" morto per ribellarvi perche' poi non avrete piu' la forza e la fermezza necessaria e giusta per farlo!
Eleonora Albanese
Io ve l'avevo detto!
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Commenti
Eleonora
In questi giorni sono stato a Napoli per l'iscrizione all'università.
E' una città di merda. Ho incontrato brave persone e ho visto persone di merda. Ma la città in sè, fisicamente è una merda, ci puzza di piscio ad ogni passo, lo smog, intendo proprio l'aria che si respira, fa schifo. E' una situazione orrenda. L'altro giorno ero su di un mezzo pubblico alimentato a gas (almeno questo c'è), e c'era una mamma con una piccola tenera bambina. Un'innocenza bellissima, la guardavo e pensavo "che merda devono respirare e vivere". Per fortuna, se entro all'università non devo viverci a Napoli, cercherò di starci pochissimo, cercherò di andare a fare solo gli esami, il resto sudierò a casa. Ma se non entro, preferisco andare in abruzzo, all'università di chieti. Non prendermi per un razzista, sono della campania anche io e ci abito, ma questa è la realtà dei fatti di questa città. Non ho visto gente che aveva voglia di cantare o fare festa, o meglio, c'era la volontà ma non ci riuscivano. La situazione è critica, si sente puzza di camorra dappertutto, si sente la paura, ed anche io ho paura, se non ce l'avessi sarei uno stupido, forse è proprio la paura a rendermi forte contro questa città e a resisterle.
Con affetto patch87. Bacioni.
POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale
Napoli allo sbando
Patch: io mi sto laureando, dopo aver studiato (e vissuto) a Napoli sei anni. Quel che ti dico è che se puoi andare a vivere in un'altra città (e frequentare i corsi, che è molto bello, ti fa imparare tanto, crescere tanto e conoscere tanta gente) fallo. Non far scegliere al destino.
E' un pessimo periodo per Napoli. C'è veramente poco da dire. La camorra è un cancro con cui i cittadini convivono e che chi ha il potere accetta.
I napoletani non sono un popolo felice, è solo che la città ti insegna a fare buon viso a cattivo gioco, a farti mettere i piedi in faccia e stare pure zitto.
Grazie per il libro coraggioso che avete scritto. Un abbraccio forte Eleonora.
Chiara