Dobbiamo incontrarci e ballare insieme per salvare il mondo

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Se a volte ti sei trovato a pensarla come me ho una cosa importante da dirti: dobbiamo incontrarci e ballare insieme per salvare il mondo!!! E’ un messaggio urgente. Priorità assoluta.

Punto 1: Siamo in una situazione molto pericolosa, esiste il rischio che l’Italia tracolli all’interno di una crisi mondiale. Non la faccio lunga su questo argomento perché penso che di analisi catastrofiste ne hai sentite abbastanza… Ci limitiamo a dire che la situazione è veramente grave e oltretutto allo stato attuale non si vede all’orizzonte NESSUNO che possa guidare il popolo oltre le acque del Mar Rosso. Anche il povero Obama sembra sia stato paralizzato dai fili della tela dell’immobilità mentale e delle lobby crudeli.
Comunque siamo di fronte a una crisi che è energetica, culturale, economica e di tutto il sistema dell’organizzazione del lavoro e dei commerci: un casino!

Punto 2: Tecnicamente abbiamo gli strumenti per affrontare questa crisi globale evitando un disastro planetario ambientale, sociale ed economico. Conosciamo le tecnologie ecologiche e molti esperimenti di formule sociali ed economiche che sarebbero capaci di cambiare la situazione: bilanci pubblici condivisi, democrazia diretta, gruppi d’acquisto, finanza etica, il Capitalismo Etico di Yunus, il capitalismo razionale di Body Shop, Interface (moquette) o della Semco brasiliana, cooperative sociali, ecovillaggi, valute alternative, ecc.
 
Punto 3:
Per affrontare la crisi attuale sarebbe necessario un grandissimo sforzo collettivo. Ad esempio, se vogliamo evitare il collasso energetico dobbiamo almeno triplicare la nostra capacità di produrre energia da fonti rinnovabili in 5 anni.
Si tratta di un’impresa di proporzioni ciclopiche che dovrebbe impegnare le energie di milioni di lavoratori supportati da un gran numero di volontari. Si tratta di un’impresa altrettanto colossale e urgente dell’alzare gli argini di un fiume in una sola notte per evitare un’inondazione.

Punto 4: La maggioranza dei progressisti, partiti e movimenti, non si rende conto della priorità assoluta di questa rivoluzione del fare. Le priorità del movimento oggi sono elezioni, cortei e raccolta di firme, tutte cose importanti ma la battaglia del fare oggi assorbe solo una piccola frazione delle forze del movimento progressista e se questa situazione persiste non riusciremo a evitare un tragico impatto. Se questo succede ci troveremo di fronte a un dramma epocale ben più grave della perdita di una competizione elettorale. Inoltre la battaglia per le ecotecnologie e lo sviluppo di un mercato etico è l’unica che, modificando il modo di consumare energia e merci, ha la possibilità di far crescere la cultura della pace e della solidarietà andando a colpire le radici del modo di pensare che genera il consenso verso l’economia dello spreco, dell’inquinamento e del Bunga Bunga.

Punto 5: Il primo obiettivo di un movimento che volesse realizzare la rivoluzione dell’etica e dell’ecologia dovrebbe essere quello di connettere tutto ciò che di pratico e di positivo esiste oggi. Abbiamo bisogno di connettere i risparmiatori per creare una finanza che possa sostenere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Abbiamo necessità di connettere, innanzi tutto, le associazioni, le imprese e le cooperative che sono sinceramente interessate a una rivoluzione nel modo di produrre e consumare. Gente che voglia rimboccarsi le maniche e usare la chiave inglese per avvitare i bulloni dei mulini a vento…

Punto 6: Esiste un nutrito gruppo di persone che condivide un modo di vedere il mondo sulla base della pace, le buone maniere, il buon senso, la filosofia del sorriso, della spinta gentile, dell’onorare la parola data e che oltretutto sono convinti che le ecotecnologie, i gruppi di acquisto, il mercato etico e solidale possono veramente fare la differenza. Ovunque vado incontro persone che mi dicono: “Cavolo la penso proprio come te!”.
Se queste persone si mettessero in relazione potrebbero rappresentare una forza poderosa. Potrebbero innanzitutto essere il fulcro della fase iniziale di CONNESSIONE DI QUEL CHE DI POSITIVO ESISTE.
Una volta tanto non propongo di “convincere le masse”. Ci basterebbe mettere insieme chi è già convinto. Concentrare le nostre forze sulla costruzione di strumenti di condivisione e socializzazione tra chi già sta agendo verso gli stessi obiettivi.

Punto 7: Il grosso problema è che noi, che la pensiamo in questo modo, siamo anche completamente refrattari a tutte le forme tradizionali di organizzazione perché abbiamo capito che sono superate e strutturalmente perverse.
Noi rifiutiamo i leader, i guru, la forma partito con il suo verticismo, le assemblee fumose dove si fa gara a mettere in mostra capacità oratorie che spesso non corrispondono a capacità di realizzazione concreta. Ci fanno venire l’orticaria i lunghi documenti teorici, i coordinamenti regionali e i funzionari organizzativi.
Io credo che a questo punto la priorità sia quella di inventarsi un nuovo modo di GESTIRE UNA COMMUNITY DI INTENTI.
E io non so proprio come si fa. Ma so che se non ci riusciamo non sapremo dar vita a un’unione di energie, professionalità e denaro sufficienti a lanciare la rivoluzione dei mulini a vento mentali.
 
Punto 8: Non so come fare ma sono convinto che oggi in Italia ci siano alcune migliaia di persone che ragionano in modo molto simile al mio e vedono nella concretezza delle realizzazioni funzionanti la loro priorità assoluta.
E credo che se quanto ho fin qui detto è condiviso sia necessario che come primo passo noi si inizi a incontrarci.
Credo che si abbia bisogno di vederci in faccia e di ballare insieme, di parlare a due a due e vedere se respirando la stessa aria ci viene in mente qualche idea che una testa da sola non può riuscire a catturare.
Ho bisogno di incontrarmi finalmente con tanti che hanno il mio stesso sentimento!
Non potrà essere Woodstock, non potrà essere un congresso e neanche una tavola rotonda o un intergruppi. Sarà un’altra cosa e lo decideremo, come al solito, facendolo. Intanto io dico: voglio incontrarti.
Se condividi questo desiderio vieni a piantare la tua tenda qui sulle colline, nel territorio della Libera Repubblica di Alcatraz, dal 4 al 10 luglio. Stiamo insieme una settimana e vediamo che cosa esce fuori. Predisporremo spazi per cucinare, acqua e servizi essenziali, alcuni spazi coperti per chi vuole dormire in sacco a pelo, ci sarà un grande anfiteatro naturale e un impianto per la musica e come al solito tutti faranno parte dell’autogestione.
Sicuramente sarà una cosa meravigliosa trovarci tutti assieme, e se Manitù ci dà una mano magari riusciamo anche a limitare l’entità del disastro futuribile.
Questo ha scritto Anatra Blu.
Dimmi quello che pensi tu.
Augh!

P.S.: Tutto ciò deriva da quel che ci siamo detti durante un viaggio a Urbino con Gabriella Canova.


Commenti

ciao Jacopo,
come sempre grazie per le tue continue sollecitazioni.

Parli dell'incontrarsi... come potrai immaginare dal fatto che sono uno degli ideatori di mappamondonuovo.org, sono d'accordissimo con te che sia fondamentale.

Dici che ci sono tante persone che la pensano in modo simile a te/noi, in teoria può esser vero, ma di questi quanti sono quelli che hanno una voglia di agire che va al di là di qualche discussione su internet?

Lo vedo con la mappa, quando un utente si iscrive poi solo raramente si mette in contatto con i vicini. A quel punto mi chiedo... che ti sei iscritto a fare?!? Per fortuna ci sono anche connessioni che nascono e funzionano e questo mi fa dire che è un buon progetto.

Credo che di pari passo con lo stabilire connessioni si debba procedere con il riuscire a tirare fuori le persone di casa e da davanti al pc. Oggi ad esempio abbiamo organizzato una giornata al parco dove insegneremo a tutti quelli che vengono a farsi il sapone da soli. L'importante non è il discorso sull'autoproduzione, ma la socialità...

Vabbè, chiudo qui questa riflessione un po' confusa e spero che tante persone trovino la forza di uscire di casa e venire all'incontro che proponi. :-)

ciao
Lorenzo

Manca uno scatto mentale tra le idee comuni e le azioni comuni...
Ti vedrò con piacere!
Ottima l'idea del sito... Ma, come dici, se la gente non ha voglia di vivere un'avventura insieme...

Anche noi siamo dei vostri. Cercheremo di esserci per il 9/10 luglio, ma forse molti saranno in vacanza. Come mai proprio in quel periodo? È possibile allungare la settimana a comprendere il week-end del 2? Nostro figlio parte il 9 (come, immagino, tanti altri) e ci piacerebbe che fosse presente anche lui. Per rispondere a Lorenzo, conosciamo il suo sito, è interessante, ma entrare in contatto direttamente con una persona è sempre più inquietante. Abbiamo quasi cinquant'anni e di matti ne abbiamo conosciuti parecchi (cosa che molti avranno pensato di noi). Sicuramente meglio un incontro aperto.
Ad ogni modo, a presto
Paola

Ballare è senz'altro utile a sciogliere delle tensioni, ma poi occorre affrontare il problema che si trova alla base di ciò che impedisce lavorare insieme ad un progetto comune: il senso di inadeguatezza che provoca invidia e gelosia. E' un aspetto profondo, che causa vergogna e dunque viene troppo spesso negato. Persone magari generose e aperte, che però non hanno dedicato tempo e attenzione sufficiente alla conoscenza dell'animo umano nel suo insieme (non solo in positivo), se da una parte lavorano per il bene comune, spesso dall'altro sono ambigue e subdolamente ostili verso i colleghi.
Inutile affrontare l'argomento in modo diretto, perchè viene respinto recisamente. I fatti, però, restano a provare che molte persone da una parte ti aiutano e con l'altra cercano di affossarti o comunque di tenerti alla larga. Non se ne rendono conto, proprio perché le intenzioni da una parte sono buone e magari c'è stima. La parte più profonda, nascosta e negata, però, che non ha trovato ascolto, si ribella e cerca di sabotare chi sente migliore di sé e considera dunque un rivale, anziché un alleato.
A questo si aggiunge la paura di perdere i propri affetti. Il risultato è quello che vediamo: anche fra persone che lavorano appassionatamente per nobili scopi, si intrufola un'ostilità sotterranea che impedisce un progresso comune. Anche chi apparentemente non avrebbe motivo di sentirsi sminuito, in realtà prova disagio nel confronto con certe altre persone, a causa di questo punto irrisolto.
Toccare con delicatezza questo aspetto richiede tempo e pazienza, ma anche un metodo dolce: io lo propongo nel mio progetto culturale www.ascuoladaglialberi.net con la conoscenza dell'animo umano attraverso la natura. Questo permette di vedere attraverso alberi, animali e fenomeni naturali, anzitutto qualcosa che fa sentire parte di un INSIEME gratificante. Questo diminuisce il senso di inadeguatezza. Poi fa vedere in modo indiretto ciò che non si sa affrontare apertamente. E' un percorso che richiede tempo, ma che se fosse proposto già quest'estate, potrebbe portare a qualche passo importante.
Questa è la mia proposta.

Voglio anch'io ballare tutti insieme!
E non solo ballare; riconoscersi, fondersi, usare tutta quell'energia che stiamo inutilmente utilizzando per arrabbiarci ed indignarci per fare qualcosa di utile, vero, riconoscibile e...quant'altro ci possa far bene!
Non so se riuscirò ad esserci, non di certo tutta la settimana, ma vi assicuro che farò tutto quello che è in mio potere per realizzare questo sogno, anzi, questo mio bisogno di immersione in una società "altra"...perchè c'è, anzi, ci siamo, lo so, lo sento, lo leggo!!
Un abbraccio forte per la fantastica idea e per tutto il resto!
Cinzia

Scusate se intervengo ancora, ma questo incontro mi entusiasma. Probabilmente giunge a proposito di una mia esigenza di condivisione che non trovava spazio. Sono rimasta molto colpita dal punto 7 dell'enunciato di Jacopo. Pensavo che fossimo i soli ad avere l'orticaria per le organizzazioni e leggere che non è così mi ha schiuso un mondo. Se è vero che siamo in tanti, forse è anche vero che siamo così perché siamo responsabili di noi stessi, non ci piace delegare la responsabilità di ciò che siamo e che vogliamo ad altri. In breve, come direbbe un analista, non siamo proiettivi. E se questo può essere un handicap da un certo punto di vista, ha sicuramente anche dei vantaggi. Forse davvero possiamo trovare il modo di unire le forze, gli intenti e le responsabilità e, se non cambiare il mondo, perlomeno operare degli interventi concreti. Se già abbiamo una propensione alla concretezza, a fare più che a parlare, unendoci potremmo essere davvero una forza. Ma come? Una comunità aperta fondata sull'azione. Gruppi di opere, oltre che di acquisto? Non so, vorrei un brainstorming e sono impaziente, non posso attendere fino a luglio. Sarà che ho sempre camminato nella vita controcorrente con una certa fatica e il pensiero che esista una corrente come la mia mi incoraggia molto. Ciao a tutti
Paola

Possiamo fare un collegamento video chat telefono fax piccione viaggiatore! Ora facciamo passare qualche giorno e lo organizziamo. Mi fa piacere che anche tu ne senta la voglia di un simile incontro... speriamo di farcela e che che ci vediamo!

Questa iniziativa mi piace così tanto che ho pensato di darne notizia sul blog che gestisco per l'Avis di Legnano:
http://blog.avis-legnano.org/?p=248

Speriamo di convogliare molte persone verso la Libera Repubblica!
Un saluto

ne sento fortemente il bisogno, mi chiamo michele e vivo in provincia di Bologna dove con pochi super eroi abbiamo formato una associazione di nome ETERNIT, con una sede dove facciamo concerti corsi e ci conosciamo meglio, credo anche io che in italia ci sia gente che ha comuni ragionamenti ma che le dinamiche di vita sociali odierne siano ancora complicate, per ora internet almeno qui in provincia ha fatto si che un mucchio di gente se ne stia su facebook e sopperisca così all'esiganza di interagire con gli altri traendone relazioni veloci e insignificanti, bisogna al più presto cambiare modo di vivere scegliere a chi dare i propri soldi, a negozi etici che non siano complici di sfruttamenti di paesi poveri ma che non sfruttino anche le persone che assumono con contratti senza diritti, perche se mi vendi la scatoletta equosolidale ma il "garzone" non ha ne ferie ne mutua sei un pazzo deficente... poi basta che mi dilungo
io spero di non avere un esame proprio in quei giorni ma farò di tutto per esserci

Caro Jacopo,
condivido pienamente, bisogna uscire dagli schemi e fare cose che creino onde di connessione fra le persone al più presto!!!Ci hanno rimbambito per anni e non sappiamo più comunicare e siamo come addormentati e intorpiditi, per cui occorre svegliarci da questo sonno al più presto e nella maniera più dolce e creativa possibile.....
Purtroppo se la data resta quella io non potrò partecipare per improrogabili impegni di lavoro come si dice...peccato, perchè forse stavolta riuscivo a trascinare qualcun altro con me....conosco gente esperta di biodanza che avrebbe potuto collaborare attivamente al ballo di gruppo...magari riusciamo ad agosto, chissà...sono sette anni che non vengo più ad Alcatraz, e non c'è stata estate che io non abbia rimpianto di non farcela a ritornare qualche giorno da voi.
Siete nel mio cuore.

Un abbraccio a te ed Eleonora

Laura

Caro Jacopo e cari tutti,
anche se non condivido al 100% quanto detto, poco male, l'idea c'è ed è potenzialmente feconda.
Verrei volentieri a questo incontro, e mi attrezzerò per esserci, anche se ho un po' di acciacchi per stare in tenda una settimana (ci sono altre soluzioni?).
Verrei soprattutto ad ascoltare, ma nella prospettiva di proporre qualcosa per un prossimo futuro, se, una volta ascoltato, mi sembri pertinente:
- una "formazione" di Teatro dell'oppresso legata al tema proposto, con tanta forza ludica e al tempo stesso con risorse decisionali orticaria-free
- idem e in sinergia, una infarinatura collettiva di "metodo del consenso".
Che ne pensate? Parliamone.
Con tanta simpatia e stima * Sergio

Innanzi tutto grazie sono molto contento per queste vostre risposte positive. Condivido la proposta di sentirci via web prima, con una video chat magari... Direi anche che se ci fosse la voglia potremmo costituire un piccolo gruppo di lavoro per far conoscere l'iniziativa. Che ne pensate? Rispondo a alcune domande: qualunque iniziativa che vogliate portare è ben venuta, a esclusione delle sessioni di pianto e scavo interiore triste che sono espressamente vietate (qui pratichiamo la risata). Chi non vuole dormire in tenda può prenotare a Alcatraz 0759229911, con tutti gli agriturismi nel raggio di 5 km abbiamo più di 300 posti letto. altrimenti camper eccetera. Le date sono inamovibili ormai... da lunedì a domenica, i primi giorni saranno ovviamente con poca gente e faremo seminari su come organizzare eventi, happening e diffusioni di ecotecnologie, poi da venerdì la situazione sarà più festaiola. Spero sia assolutamente divertente!

io posso solo dare notizia su facebook, ma se mi date altre modalità non esiterò a fare da tam tam!!
Barbara

Ottima idea! è tanto che mi piacerebbe venire a vedere alcatraz, anche solo per farci un giro, e inconvenienti a parte spero proprio che sia la volta buona.
A proposito, visto che sono lontanuccio approfitto per cercare eventuali compagni di viaggio: se c'è qualcuno che ha intenzione di venirci da Bergamo o limitrofi possiamo farlo insieme! ciao!!

Ciao. Ma non c'è nessun commento? Ma ci sarà davvero questo "raduno"? Io ci stavo facendo un pensiero ma:
1- non conosco nessuno interessato per cui verrei forse anche da solo
2- non è che mi ritrovo con la mia tenda in mezzo ad un prato deserto?

oh scusate i commenti ci sono ma per qualche motivo prima non li visualizzavo

come facciamo a metterci d'accordo però?

Bello!!!!! Poi l'idea della tenda mi piace...certo io dovrei un attimo attrezzarmi visto che non ho mai "campeggiato"...ma l'idea mi attrae parecchio :)

Bellissima idea, momenti per fare, creare.
Ma periodo pessimo per gli universitari, non riesco (riusciamo) a organizzarci, ma saremo con voi con il cuore!

Io ci sarò ... qualunque cosa accada!
Parola di ... Lunadoriente!
:-)
(magari porto anche piccola tribù ballerina)

Sono molto interessata a Voi e a quello che fate, a come lo fate e al perchè lo fate.
Io sono una formichina in mezzo a questa bolgia e devo ammettere che mi sento sola.
Vorrei venire a trovarvi quanto prima e capire come potermi "avvicinare" fisicamente a voi.

Esiste una mail a cui scrivere per chiedere maggiori info prima di Luglio?

Barbara