di Gabriella Canova
Belli i libri, eh?
Che miracolo sempre. Un sacco di pagine scritte fitte fitte, nessuna immagine o pochissime ma ogni volta è come se il lettore diventasse Alice nel Paese delle Meraviglie. Sei lì, sulla poltrona o a letto e in pochi secondi eccoti a Belleville con la famiglia Malaussène, oppure nella camera di Elianto mentre con lui guardi l’ombra del grande albero sulla parete.
Che meraviglia i libri.
Se sono belli ti fanno innamorare e poi ti dispiace finirli: che accadrà ora in quella storia che ormai ti è diventata familiare? I libri continuano a raccontare anche dopo che li hai riposti nello scaffale? E, pensa, ci puoi ritornare dentro ogni volta che vorrai, per scoprire una frase nuova che non avevi notato, riprendere quel personaggio ormai familiare, capirne ancora una volta l’essenza e amarlo una volta di più.
Che invenzione fantastica i libri.
Immagina i primi esseri umani che hanno pensato di mettere su papiro, pergamena, tavoletta i loro pensieri, così… perché anche gli altri li conoscessero. Magari all’inizio erano solo regole che definivano comportamenti, oppure istruzioni per utilizzare cose, costruire oggetti. Poi, chissà, un giorno un essere umano ha pensato di scrivere un’altra storia, raccontare un sogno ...
Ho sempre amato leggere, e ho avuto il privilegio di poterne fare un lavoro. Mi piace la parola scritta, mi diverte moltissimo andare a cercare il sinonimo migliore per esprimere un concetto, seguire la trama di un romanzo per evitare che la nonna morta al secondo capitolo dica la frase risolutiva al decimo.
Ho avuto la fortuna di lavorare per un paio d’anni con Laura Malucelli - autrice di Schiave Ribelli, Gesù amava le donne e Il libro nero del Cristianesimo - che insieme a Roberto Vignoli e Antonio Imparato ha fondato la casa editrice Nuovi Mondi Media.
Iniziò con un sito, poco dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Laura era sconvolta non solo dall’accaduto ma soprattutto dalla malainformazione di giornali e televisioni “ufficiali”. Una "gènia" della navigazione in Internet, lei, che parla e scrive in tre lingue, trovava insopportabile che nessuno raccontasse anche l’altra faccia della medaglia, che i giornali mainstream non cogliessero evidenti contraddizioni nei fatti di quei giorni.
Fu lei a trovare le informazioni e a diffondere l’articolo di Dario, Franca e Jacopo “Dai una possibilità alla pace” che tanto fece infuriare i quotidiani italiani, fu lei che tradusse e pubblicò “Lettera da Kandahar”, un articolo scritto da una madre afgana che raccontava la guerra dalla parte di chi la subisce. La lettera fu ripresa da tutti i giornali, La Repubblica la pubblicò in prima pagina.
Passava notti intere a parlare col mondo, a leggere centinaia di articoli in inglese, tutti contenenti informazioni che in Italia non arrivavano. E allora decise di dirle lei, queste cose, e aprì un sito che pubblicava, tradotti in italiano, i migliori articoli che giravano in rete. Fu lei a dare il via in Italia, di fatto, a quello che sarà il fenomeno dell’informazione indipendente.
Non contenta ha iniziato a pubblicare libri e ha assunto collaboratori. Ci conoscevamo già da anni e mi ha voluto con sè: in un piccolo negozio a Ozzano dell’Emilia eravamo stipati in 6. Lì fu editato “Tutto quello che sai è falso”, una raccolta di saggi pubblicati negli Usa da Disinformation.com, il più grande sito di informazione indipendente statunitense.
Tutto era nuovo: dal formato, all’impaginazione, i saggi erano scritti dai più autorevoli autori americani e per l’edizione italiana avevamo aggiunto altri autori. Il rigore con cui erano controllate fonti e informazioni ci permise di diventare autorevoli e incontestabili.
Sono stati anni appassionanti, fatti di discussioni, ricerche. Ho imparato molto: dalle impaginazioni più impegnative al controllo dei traduttori (certi strafalcioni ogni tanto esilaranti, come quella volta che una ragazza tradusse “bombe intelligenti” con “bombe simpatiche”, una simpatia addirittura letale).
Per due anni abbandonai le colline per tornare a vivere nella mia Bologna tanto amata, poi il richiamo della campagna umbra risultò irresistibile e tornai quindi ad abitare qui.
Nuovi Mondi Media nel frattempo andava avanti per la sua strada. Di lì a qualche anno venne assorbita dalla Logos: le piccole case editrici hanno grandi difficoltà a sopravvivere al monopolio dei distributori! Qualche tempo dopo Laura decise di lasciare la casa editrice; non è stata certo una sconfitta: se in Italia si è cominciato a parlare del mondo in un altro modo, se la saggistica geopolitica ha avuto molti più lettori di prima, è grazie anche al suo lavoro.
In questo mese Commercioetico.it aderisce al Maggio dei Libri, proponendo vari testi, ogni giorno un titolo diverso al prezzo simbolico di un euro: alcuni titoli sono della Nuovi Mondi, se ve li siete persi vi consigliamo di approfittare dell’occasione, non se ne sa mai abbastanza!
Grazie a tutti e buoni libri!