Gli dava forza, era il suo mantra.
(Scritta dal poeta inglese William Ernest Henley, 1849-1903.
INVICTUS
Dalla notte che mi avvolge
nera come la fossa dell’inferno
rendo grazia a qualunque Dio ci sia
per la mia anima invincibile.
La morsa feroce degli eventi non m’ha tratto smorfia o grido
sferzata a sangue dalla sorte non si e' piegata la mia testa
di la' da questo luogo d’ira e di lacrime
si staglia solo l’orrore della fine.
Ma in faccia agli anni che minacciano
sono e saro' sempre imperturbato.
Non importa quanto angusta sia la porta
quanto impietosa la sentenza.
Sono il padrone del mio destino:
il capitano dell'anima mia.
(Dal film “Invictus”. Un film che vi consiglio veramente. Imprevedibile. Fa capire l’avventura di Mandela piu' di un libro. E, cosa incredibile, il regista e' quel brutalone di Clint Eastwood, tutto avrei potuto pensare dell’ispettore Callaghan eccetto che realizzasse un film cosi'.)
Commenti
Clint Eastwood
Ciao Jacopo
Da quanto non guardi un film di Clint? Evidentemente ti sei perso alcuni dei film più belli dell'ultimo decennio.
Parlo di "Mystic River", per esempio, una tragedia greca di potenza straordinaria; ma anche di "Gran Torino", un film dove il protagonista si fa uccidere per liberare il quartiere da teppisti violenti, e per "salvare" un ragazzo che rischia di esserne schiacciato.
Oppure ti sei perso "Flags of our fathers" e "Lettere da Yvo-Jima", due film sulla stessa battaglia, ma vissute dalla parte dei soldati, della loro paura, una parabola lunga due film sull'insensatezza e sulla stupidità della guerra.
Che dire anche di "Million dollar baby", dove il tema dell'amore paterno e quello dell'eutanasia (attiva) sono presentati benissimo e senza soluzioni didascaliche.
Insomma, il "brutalone" si è evoluto, ed è passato dalla "giustizia fai da te" a una visione pacifista e solidale della vita.
Continua così, comunque. Sei un esempio per noi orfani di ideologie vecchie e usate a scopo personale. Con stupidaggini come i GAS e le risate cambieremop il mondo. E se non ci riusciremo, cambieremo IL NOSTRO mondo, e vivremo (viviamo già) meglio.
Marcello