Si stima che ogni giorno 270.000 alberi finiscano nelle toilette

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Il dato e' emerso da una ricerca del WWF, che denuncia un fatto incredibile: ci puliamo il culo con carta extravergine.
Il volume d'affari annuo del mercato europeo e' pari a 8,5 miliardi di euro. Ogni anno, in Europa, vengono consumati 22 miliardi di rotoli di carta igienica e sono pochissime le aziende produttrici che utilizzano carta riciclata (secondo lo studio contengono "livelli preoccupantemente bassi" di fibre riciclate).
Dobbiamo iniziare a pensare che anche quando facciamo la cacca c'e' un certo impatto ambientale. La carta igienica potrebbe essere sostituita dall'acqua, come fanno in Africa.
(Fonte: AcquistiVerdi.it)


Commenti

Come facciamo ad usare l'acqua come fanno in Africa?
Se mi lavo dopo aver fatto i miei bisognini poi mi devo asciugare, con cosa mi asciugo? A casa ancora ancora potrebbe essere facile organizzandosi con montagnette di pezzuole di stoffa monouso in seguito da lavare e riutilizzare ma nei luoghi pubblici e gli di uffici come si risolverebbe? E poi, quanto detersivo ed energia elettrica ci vorrebbero per lavare tutte le pezzuole? Non rischiamo di far maggiori danni?
Ma forse io non ho abbastanza fantasia. C'è qualcuno che me lo spiega?

Non scherzo...ho scritto tempo fa un articolo su questo, anche se si trattava del mondo anglosassone, dove il bidet non è utilizzato, il che raddoppia l'utilizzo di carta, per ragioni che non starò qui a dettagliare.
Quindi, grazie alla nostra ostinazione a volere il bidet in bagno, già ci distinguiamo per una involontaria tensione ecologista.

Detto questo, non si tratta di usare meno carta: cioè, sarebbe meglio usarne poca, o il giusto, a seconda delle abitudini. Il punto è convincersi a spendere qualche centesimo in più per comprare carta igienica, carta da cucina e tovagliolini di carta con certificazione FSC (c'è scritto sulle confezioni - il logo è riconoscibilissimo - alla coop la vendono) ovvero carta proveniente da foreste controllate, ripiantumate e gestite responsabilmente. Consumando carta (e legno) proveniente da tali foreste (qualcuna in italia, un pò in scandinavia, molte in russia - meno male...) si contribuisce a ridurre drasticamente l'impatto ambientale provocato dalla pulizia del nostro culetto. Stesso discorso vale quando si deve scegliere il legno per parquet, serramenti, e tutto ciò che noi paesi ricchi ci possiamo permettere. Sapete che per il bel legno morbido e scuro delle finestre delle nostre case, in Liberia (da dove gran parte dei legni di moda oggi provengono) si ammazzano a colpi di scure?

Mastrobirra
Knowledge to the people - Sapere al popolo
www.takkino.net