E' la fine della povertà - In onore di Mohammad Yunus, Nobel per la pace 2006

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In occasione della vincita del Nobel per la Pace da parte di Mohammad Yunus ripubblichiamo un vecchio articolo di Jacopo Fo sulla scoperta di questo grande personaggio. Buona lettura!


E' la fine della poverta'

di Jacopo Fo

Da molti anni avevo perso la speranza di poter vedere un mondo veramente migliore nel tempo della mia vita.
Svanito il sogno impossibile della rivoluzione comunista mi ero rassegnato ai tempi lunghi dell'evoluzione: il bene trionfa costantemente ma cammina a passo di lumaca.
Da tempo pensavo che se una nuova ondata di energia rinnovatrice fosse arrivata, sarebbe scaturita dalle terre martoriate del terzo mondo. Magari una nuova religione del sorriso... un Messia che parlasse alla gente del piacere della vita.
Pensavo che l'occidente fosse ormai un po' esaurito!
Un bel mattino di qualche mese fa mi arriva la prima vera buona notizia dal sud del mondo.
Il settimanale Diario segnala l'uscita di un libro inglese che racconta come i contadini poveri dell'Africa stiano fermando la desertificazione e sviluppando la fertilita' dei suoli con tecniche antichissime, in barba ai megaprogetti ONU, aiutati soltanto da poche e piccole associazioni di volontari. Poi, sempre su Diario, leggo che e' uscito "Il banchiere dei poveri" di un certo Mohammad Yunus (Feltrinelli), parla dell'esperienza del microcredito in Bangladesh. Lo compro e mi si apre un intero orizzonte.
Yunus e' un economista che 20 anni fa presto' 27 dollari a una quarantina di donne poverissime che dovevano ricorrere ogni giorno agli strozzini per comperare il bambu' per costruire uno sgabello che davano allo strozzino la sera. Non restava loro in tasca neppure il denaro sufficiente per mangiare.
Nasce cosi' la banca del microcredito che oggi concede prestiti individuali di pochi dollari a 20 milioni di persone in 56 paesi del mondo. I clienti, che sono anche i proprietari della banca, in quanto azionisti, sono in massima parte donne poverissime. In Bangladesh le donne sono il 98 % e la cosa e' veramente incredibile in questo paese mussulmano dove per tradizione le donne non possono toccare il denaro.
Ma queste poche parole non riassumono per niente il contenuto del libro che spiega come si sia riusciti in un impresa del genere adottando un punto di vista completamente diverso sulla poverta', la solidarieta' e i soldi. E' un libro di avventure, psicologia, complotti, colpi di fortuna... e idee formidabili come quella di concedere prestiti individuali solo a donne che riescano a trovare altre 4 donne che vogliano chiedere un loro prestito. Cosi', da subito, si portano le persone piu' povere a sperimentare la propria capacita' di far fruttare i rapporti umani e impegnarsi in un progetto che e' strutturalmente collettivo anche se tutti i finanziamenti vengono dati esclusivamente a singoli individui. Cioe' si usa l'individualismo borghese all'interno di una prospettiva di cooperazione socialista. E' geniale perche' evita il grande disastro delle cooperative che collettivizzando tutto fanno perdere il valore dell'individualismo. Chi ha vissuto in una comune sa benissimo di cosa parlo, si arriva sempre al dramma di "chi deve lavare i piatti 'sta sera?"
Grazie a queste idee libere da preconcetti e concrete questi pazzi sono riusciti a ottenere l'efficienza della banca, con una restituzione del 97% dei soldi, molto superiore a quella di qualsiasi banca tradizionale. E badate che i soldi vengono prestati in modo non caritatevole e paternalistico, le donne piu' povere del mondo non solo sono in grado di restituire i debiti ma pagano anche ottimi tassi di interesse. Oggi la prima compagnia di telefoni cellulari del Bangladesh e' di proprieta' della banca dei poveri con 36.000 vecchiette pezzenti dotate di telefono cellulare e pannello solare per ricaricarlo (nei villaggi non c'e' l'elettricita'). Vendono telefonate a 17 lire al minuto, nelle ore di punta. Quello che hanno inventato in Bangladesh e' insomma una via intelligente e potenzialmente inarrestabile a una rivoluzione del consumo e dell'impresa che lasciando intatta la forma del capitalismo ne stravolge il senso.
Gia' ero gasato da questo libro straordinario , poi l'altra notte su una di queste tv satellitari di documentari, che ormai trasmettono di tutto, passa un documentario incredibile sul movimento dei micro orti biologici in Sud America. Anche qui sono partiti 20 anni fa , il solito gruppo microscopico, fuori dai grandi sprechi degli aiuti internazionali, e hanno iniziato a insegnare ai disperati delle favelas del Cile a coltivare in modo ultraintensivo poche decine di metri di orto. Addirittura mettono delle gabbie sopraelevate dove allevano galline che concimano il terreno lasciando cadere i propri escrementi.
Grazie a questi nuovi tipi di progetti ci sono oggi decine di milioni di famiglie che sono uscite dalla poverta' piu' totale.
L'obiettivo di Yunus e' quello di raggiungere 100 milioni di poverissimi entro il 2005. A questa categoria di disperati appartengono, secondo le stime, 200 milioni di persone, diminuire del 50% la poverta' del mondo, in 6 anni, e' forse l'obiettivo piu' ambizioso e sublime al quale si possa aspirare. Pensare a un'enormita' simile e' possibile perche' ormai anche la Banca Mondiale ha cominciato a aprire la borsa a queste che sono le uniche iniziative che ottengono dei veri risultati.
Inizio a sperare che la miseria piu' nera sia scacciata dal nostro pianeta...
Ma la via aperta da questi eroi dell'intelligenza potrebbe avere anche una fantastica ricaduta in occidente portando a un nuovo modo di vedere la questione sociale.
In molti, in questi anni abbiamo cercato di organizzare i consumatori, in vari modi, convinti che l'essere consumatori sia un elemento di unificazione e di forza per la maggioranza dei cittadini; organizzare i consumatori intorno alla bandiera della qualita' totale del prodotto e dei modi di produzione e' un punto nodale nella lotta per l'umanizzazione del capitalismo.


Commenti

NIENTE SCUSE: STAND UP!

15/16 OTTOBRE 2006
STAND UP!

Alzati contro la povertà!

Alzati per gli otto obiettivi di Sviluppo del Millennio!
Nel 2000, 189 capi di stato e di governo adottarono la Dichiarazione del Millennio, con l’obiettivo di eliminare la povertà, incrementare l’accesso ai servizi sociali di base, promuovere la pace, i diritti umani e la sostenibilità ambientale.

Contestualmente, gli stessi leader adottarono otto obiettivi (gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio), concreti e misurabili. Si tratta di dimezzare entro il 2015 la povertà estrema e la fame, raggiungere l’istruzione primaria universale, diminuire la mortalità infantile, combattere l’AIDS e le altre malattie, migliorare la salute delle gestanti, assicurare la sostenibilità ambientale. Obiettivi per i quali si sono impegnati innanzitutto i paesi poveri che devono integrare queste priorità nei piani di sviluppo nazionali ed elaborare, entro quest’anno, una strategia nazionale per raggiungere gli obiettivi entro il 2015, attuare pratiche di buona governance volte, per esempio, a combattere la corruzione, ed includere la società civile nelle iniziative di sviluppo.

I paesi ricchi, dal canto loro, si sono impegnati – in un’ottica di partenariato e responsabilità comune con i paesi poveri – ad aumentare la quantità dell’aiuto pubblico allo sviluppo sino a raggiungere, entro il 2015, lo 0,7% del PIL; a migliorarne la qualità (per esempio concentrando gli aiuti a favore delle aree maggiormente colpite dalla povertà estrema, quali l’Africa Sub Sahariana, eliminando pratiche di aiuto legato a seguito delle quali la cooperazione si risolve in un ritorno economico per il donatore, migliorando l’efficacia degli aiuti); ad attuare politiche commerciali internazionali basate su principi di giustizia e equità, affinché anche i paesi più poveri possano godere dei benefici dell’apertura dei mercati e a ridurre il debito estero nei confronti dei paesi più poveri.

MOBILITAZIONE GLOBALE CONTRO LA POVERTA'
NIENTE SCUSE
E' ORA DI ALLEARSI CONTRO LA POVERTA' NEL MONDO
La povertà è la più grande violazione dei diritti umani.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconosce a tutti, il diritto ad un tenore di vita dignitoso; il diritto di avere cibo, vestiario, cure mediche, un'abitazione, un'istruzione, un lavoro.
Questi diritti sono oggi negati a un terzo dell'umanità e minacciati anche all'interno dei paesi più ricchi
All'inizio del 21° secolo più di un miliardo di persone sono ancora condannate alla povertà estrema: 104 milioni di bambini non possono andare a scuola e 860 milioni di adulti (la maggior parte donne) non sanno né leggere né scrivere.
In alcune parti del mondo, la morte delle mamme al momento del parto e la morte di bambini nei loro primi anni di vita è ancora un dramma quotidiano per la mancanza di servizi sanitari di base. Alle guerre e alle emergenze provocate dalle calamità naturali, come quella dell'oceano indiano, si somma l'emergenza dell'Aids, che ha già contagiato 40 milioni di persone.
Non fare finta di non vedere
milioni di persone vivono ancora in baraccopoli
senza igiene, senz'acqua, senza cibo.
La povertà implica sfruttamento
del lavoro minorile
La povertà implica lo sfruttamento
della prostituzione aumentando le malattie
La povertà favorisce la vendita degli organi
quindi uccisioni, rapimenti, vendita dei bambini
La povertà favorisce l'immigrazione clandestina
La povertà favorisce le guerre, le guerriglie,
la criminalità e gli scontri tra civili
La povertà implica nuove forme di schiavismo
ADERISCI COL TUO BLOG A STAND UP
CONTRO LA POVERTA' ALZIAMOCI IN PIEDI
ALZIAMO LA VOCE
DICIAMO BASTA!
I GOVERNI DEVONO INTERVENIRE
CANCELLARE I DEBITI PUBBLICI
RICONOSCERE I DEBITI ILLECITI
MANTENERE GLI IMPEGNI
ALZA IL TUO BLOG!!!!
NIENTE SCUSE!
L’appello STAND UP! verrà lanciato in tutto il mondo dalle 12.00 didomenica 15 alle 12.00 am di lunedì 16 ottobre (orario italiano). Tutti coloro che aderiranno all’iniziativa in queste 24 ore saranno contati e parteciperanno alla mobilitazione globale contro la povertà.

Il 17 di ottobre il Segretario Generale Kofi Annan comunicherà ai governi del Sud e del Nord del mondo il numero delle persone che, tramite la loro adesione allo STAND UP!, avranno chiesto il rispetto degli impegni internazionali per abbattere la povertà estrema.

ADERISCI SUBITO!

ISTRUZIONI per tutti/e:

15-16 ottobre 2006
Come fare Stand Up?

Fare STAND UP! È molto semplice.
E’ necessario compiere il gesto di alzarsi sapendo che così facendo aderiamo alla giornata di mobilitazione mondiale contro la povertà e a sostegno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

E’ necessario farlo nell’arco di tempo compreso tra le ore 12 di domenica 15 ottobre e le ore 12 di lunedì 16 ottobre.

ALZARSI, PERò, NON BASTA…

DOBBIAMO CONTARCI e REGISTRARE IL NOSTRO STAND UP!

Quindi una volta fatto lo STAND UP! Dovete comunicare il vostro STAND UP!.

SEGUITE LE ISTRUZIONI SEGUENTI:

Ogni stand up o manifestazione Stand Up deve aver luogo tra le ore 12.00 di domenica 15 ottobre e le ore 12.00 di lunedì 16 ottobre p.v.

1. SCEGLIERE UN CAPITANO - Ogni evento Stand Up di gruppo deve essere coordinato da un ‘Capitano’ che deve avere cura che l’evento abbia luogo secondo le informazioni che troverete qui di seguito. Per le persone che faranno lo stand up da soli: saltare le istruzioni 2,3,4,5 e passare direttamente alla voce 6 e 7.

2. ILLUSTRAZIONE AI PARTECIPANTI DEL SIGNIFICATO DELLO STAND UP Il capitano o una persona che possa presentare l’evento spiegano brevemente cos’è lo Stand Up ed invitano i partecipanti ad unirsi alla Campagna. (Ricordiamo che la Campagna Stand Up è nata per “registrare, a livello mondiale, la partecipazione dei cittadini a favore della LOTTA CONTRO LA POVERTA’, a sostegno degli Obiettivi per il Millennio con cui 189 paesi del mondo si sono impegnati a ridurre la povertà entro il 2015”)

3. APPELLO STAND UP AI PARTECIPANTI: Invitare le persone che partecipano alla manifestazione ad alzarsi intenzionalmente per poter aderire allo Stand Up. Vi suggeriamo di effettuare un conto alla rovescia ed allo ‘0’ fare STAND UP per un minuto. Le persone disabili possono manifestare la loro partecipazione attraverso un qualunque gesto o soltanto con la loro presenza.

4. LETTURA DEL DOCUMENTO STAND UP. Durante il minuto di Stand Up l’annunciatore leggerà il documento Stand Up

5. CONTEGGIO PARTECIPANTI Dopo il minuto di Stand Up e la lettura del documento Stand Up l’annunciatore informerà i presenti del numero dei partecipanti. Le persone che si alzeranno in piedi, infatti, devono essere contate e riportate sul modulo da compilare

6. IMMORTALATE IL MOMENTO: Se possibile fare delle fotografie o riprese video

7. COMPILAZIONE MODULO DI CONTEGGIO. Tramite il sito internet: www.millenniumcamapign.it o attraverso la scheda di conteggio che trovate nel sito. Inviate i moduli via email: [email protected] oppure via fax 06- 6790322 entro il 16 ottobre alle ore 12.00

Manu