Il Venezuela e' il quinto esportatore mondiale di petrolio e per questo non dovrebbe avere interessi a sviluppare fonti energetiche alternative. Invece, il 17 novembre, il presidente Hugo Chávez ha lanciato la Misión Revolución Energètica, un piano la cui direzione e' affidata al Ministero dell'Energia, per investire i proventi del petrolio nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
Gli obbiettivi: l'illuminazione elettrica pubblica di tutto il paese dovra' provenire dall'energia solare e verranno distribuite gratuitamente ai venezuelani 52 milioni di lampadine a basso consumo.
Nei prossimi mesi 3.600 operatori sociali sensibilizzeranno le comunita' sull'importanza del risparmio energetico e dell'uso razionale della corrente elettrica.
Come avviene nelle "misión" cubane a cui si ispira, il governo e' gia' partito con un primo progetto pilota: attualmente il 50% dell'energia elettrica utilizzata nel quartiere Avenida Bolívar, al centro di Caracas, viene da un impianto solare fotovoltaico.
Per adesso i pannelli solari sono importati dall'estero, ma in previsione dell'aumento della domanda, si puo' ipotizzare a breve il decollo di un'industria locale.
La missione si compone di molti progetti, che riguarderanno anche la sostituzione del diesel col metano nell'autotrazione e nell'ampliamento della rete che distribuisce metano per uso residenziale.
Fonte: Fabio News - da Il Manifesto)