Dal sito dell'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) pubblichiamo il comunicato stampa del 30 novembre in occasione della Giornata mondiale dell'Aids:
"AIDS: allarme eccessivo?
Roma, 30.11.2006. La giornata mondiale dell'Aids del primo dicembre, ci offre lo spunto per alcune considerazioni sulla diffusione della malattia, in relazione ai dati che vengono forniti sulla sua espansione. Se vogliamo paragonare i dati della diffusione dell'Aids con un'altra malattia infettiva, per esempio l'epatite C, appare evidente l'allarmismo diffuso. Nel mondo ci sono, secondo l'Oms, 40 milioni di infetti da Aids ma ci sono 170 milioni affetti da epatite C; in Italia ci sono 120mila sieropositivi per il virus Hiv che, trasformandosi nella forma conclamata Aids (1.577 casi nel 2005), ha provocato 248 morti nel 2005, mentre ci sono 2 milioni di affetti da epatite C che ha causato 10mila morti l'anno. Se vogliamo considerare la mortalita' come elemento di preoccupazione sociale, dovremmo, con tutta evidenza, spostare la nostra attenzione verso le malattie che determinano un numero maggiore di morti. Certamente l'Aids e' una malattia che va combattuta, soprattutto con la prevenzione, cioe' con l'utilizzo del profilattico, sollecitato dal ministero della Salute ma la cui diffusione, per esempio nelle scuole, e' osteggiata dal ministero dell'Istruzione e dal Vaticano, che predica la castita'. Comunque rimane il dubbio che quella che e' stata definita "la peste del secolo" in verita' abbia avuto tanta attenzione perche' legata alle pratiche sessuali. Insomma un film gia' visto.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc".
Ci permettiamo solo di aggiungere che, probabilmente, non solo il fatto che l'Aids e' legata alle pratiche sessuali porta cosi' tanta attenzione sull'argomento, la sua parte la fa anche il notevole giro di denaro intorno a tutta la faccenda.
Per saperne di piu' vedi: La grande truffa dell’Aids sta per scoppiare?
Comunicato stampa dell'Aduc
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Commenti
Decidetevi
Ma se si sostiene che la causa dell'Aids non è l'Hiv - come testimonia il rapporto tra sieropositivi e malati di Aids che, per un semplice calcolo, sposterebbe, nel 2005, il periodo di latenza a 120000/1577=76 anni, praticamente abbastanza per far diventare per Aids pure la morte di vecchiaia! - come mai ancora insistete con questa storia dell'uso dei profilattici (e delle siringhe sterili) piuttosto che concentrarvi sulle droghe e le medicine la cui pericolosità per la salute è di gran lunga molto più accertata?
Inoltre, secondo le mie conoscenze, l'epatite C (un tempo correttemente chiamata "non-A non-B") non esiste come malattia virale molto più dell'HIV in quanto non mi risulta l'accertamento di un virus relativo che soddisfi i tre postulati di Koch.
Capisco il conflitto di interessi a dover dire che alla fine il Vaticano aveva ragione, ma essere laici non è mica una cosa da principianti :-D
Fabrizio Bartolomucci
Roma