A Musa Qala, una regione del sud dell’Afghanistan, grande produttrice di oppio, è successo un fatto strano. Una di quelle notizie enormi alle quali i mass media dedicano meno di un secondo.
Un mese fa è stata firmata una tregua tra le truppe inglesi e i Talebani. Il che è enorme perché significa il riconoscimento dei Talebani come forza militare e politica con la quale trattare. Visto che fino a poco fa erano considerati solo un’orda di terroristi da sterminare il salto di qualità è notevole. E fino a poco tempo fa chi fosse stato sorpreso ad avere rapporti con i terroristi rischiava di trovarsi narcotizzato sopra un aereo diretto a Guantanamo. Figurarsi concedere addirittura ai Talebani un’intera regione afgana come zona franca. Certamente blair non rischia l’arresto per il tradimento delle sue truppe. Ma il fatto di per sé è abnorme: gli eserciti del bene stanno trattando con gli eserciti del male. Un atto intrinsecamente intollerabile ai tempi della guerra senza tragua contro gli stati canaglia. E’ la dichiarazione certificata di resa delle truppe dell’Impero.
Una notizia che in nessun caso merita le prime pagine dei giornali.
La cosa divertente (e sociologicamente interessante) è però il come questa tregua è stata stipulata: attraverso la mediazione del consiglio degli anziani delle tribù dell’area, stanchi di trovarsi in mezzo ai combattimenti e di vedere centinaia di civili massacrati dai bombardieri inglesi.
D’altra parte la guerra creava grossi problemi ai commercianti d’oppio che ovviamente hanno fatto pressioni su Talebani, anziani e inglesi…
E’ un bene che non vengano più ammazzati donne e bambini.
Non tanto che alla fine, per cacciare i talebani si sia creata una zona franca dove polizia e autorità pubbliche sono nominate dal consiglio degli anziani, che ovviamente dovrà poi mediare con mafiosi e talebani…
Avremo un Totò Riina afgano commissario di polizia a capo della sezione narcotici di Musa Qala…
EFFETTO PRODI: SI VA DI NUOVO IN VACANZA!!!
Intanto i quotidiani titolano inorriditi sui fischi a Prodi alla fiera dell’auto di Bologna. Evento da tutti i punti di vista insignificante.
E mentre sembra che tutti si lamentino per la finanziaria l’Italia vede i primi segnali di ripresa. Gli italiani ricominciano ad avere fiducia. Qualcuno penserà: ma dove cavolo la vedi questa esplosione di fiducia, visto che i sondaggi danno Prodi spacciato e gli italiani in preda a una crisi di terrore fiscale?
Semplice: negli ultimi 3 anni c’è stato un crollo annuo del 30% del turismo.
Nel ponte del 7-10 dicembre si sono registrati livelli di presenze turistiche al livello di 4 anni fa. E questo è un segnale che vale tutti i sodaggi del mondo. Quando milioni di persone arrivano quasi ad azzerare le spese per le vacanze vuol dire che hanno molta paura e pochi soldi. Quando milioni di persone decidono di concedersi qualche lusso vuol dire che sono ottimisti. Peccato che Prodi non se ne sia accorto. Sarebbe un ottimo argomento di propaganda per il suo governo.
Difendiamo Paolo Guzzanti! (Non lo dico solo per farti ridere)
A proposito di Prodi, del rapimento Moro, del Kgb, di Previti, della Cirielli. Alcuni fatti noti e meno noti che possono far capire che ci stanno raccontando un mare di bugie.
Uno di quegli articoli che in un colpo solo riesco a fare incazzare tutti!!!
Soltanto fermandosi a guardare le cose con un minimo di distacco si riesce a capire cosa si muove veramente dietro le quinte dell’Italia dei complotti.
E allora ti invito a prenderti dieci minuti, uscire per un attimo dalla logica secondo la quale tutto il male è da una parte sola e seguire invece il filo degli indizi che abbiamo di fronte.
Innanzi tutto cosa ha fatto di male Guzzanti padre? Avava avuto l’incarico di condurre un’inchiesta sull’infiltrazione del Kgb in Italia. Cercava prove e parlava con chiunque ma le registrazioni delle sue conversazioni con Scaramella dimostrano la sua onestà: non cercava di costruire prove false. Quando fai un’inchiesta devi parlare anche con i pazzi. L’importante è che tu sia alla ricerca di prove e che tu non sia disposto ad accettare elementi d’accusa inventati. Non possiamo condannare Guzzanti perché ha indagato su Prodi. E’ legittimo. E dobbiamo ammettere che dalle telefonate registrate risulta che Guzzanti pretendeva dal suo informatore affermazioni “timbrate e bollate”. E prova della sua onestà è proprio il fatto che le informazioni di Scaramella alla fine Guzzanti le ha valutate inconsistenti e ha deciso di non utilizzarle in campagna elettorale.
E non si può accusare Guzzanti di essere stato scorretto a cercare legami tra la sinistra italiana e il Kgb. Anche perché voglio vedere chi ha il coraggio di negare che questi rapporti ci siano stati… E far chiarezza su queste vergogne del passato non sarebbe neanche un male…
Ora io credo fermamente che Prodi non abbia mai avuto rapporti con il Kgb. Ma resta il dubbio che il Kgb abbia tentato qualche mossa verso il gruppo che stava intorno a Prodi alla fine degli anni ’70.
C’è un episodio di quegli anni che mi ha sempre suonato male. Moro era stato rapito dalle Brigate Rosse. E ora i sospetti che quel gruppo fosse stato “infiltrato” non solo dai servizi segreti italiani e occidentali (più o meno deviati) ma anche dal Kgb, sono sempre più solidi. E nei giorni cruciali del sequestro Prodi se ne esce con una storia scioccante. Insieme ad alcuni amici ha fatto una seduta spiritica e entità provenienti da un’altra dimensione comunicano che Moro è prigioniero in un luogo chiamato Gradoli. Mezz’Italia sghignazza ma i carabinieri vanno a Gradoli, che è un paese. Non trovano niente. Ma poi si scoprirà che Moro era effettivamente in via Gradoli a Roma. La storia è molto strana. Prodi racconta che non era una seduta spiritica ma un gioco con adulti e bambini. Ma Prodi non era il solo adulto presente al gioco spiritico. C’erano Mario Baldassarri, i fratelli Clò e le rispettive consorti. Chi non crede ai miracoli può sospettare che almeno una delle persone presenti a quella festa casareccia sapesse e abbia usato l’artificio del gioco per diffondere la soffiata. Ed è da notare che anche gli inquirenti ricevono, da fonte non spiritica, un’altra soffiata che fornisce l’indirizzo del covo romano delle Br. Gli agenti ci vanno, suonano al campanello, nessuno apre e loro rinunciano inspiegabilmente a sfondare la porta.
Questi i fatti.
La mia valutazione è che, probabilmente, dietro il rapimento Moro si è mossa una realtà ben diversa dalle apparenze.
Ancora oggi la stessa dinamica dell’agguato del sequestro resta oscura.
Sicuramente qualcuno aiutò i brigatisti, forse il Kgb, forse i servizi segreti italiani deviati. Forse tutti e due. E sicuramente qualcuno tra i rapitori cercò di far trovare la prigione di Moro e salvarlo e sicuramente qualcuno nelle forze dell’ordine cercò di evitare che fosse trovato. E sicuramente Prodi era dalla parte di chi voleva salvarlo. E sicuramente Guzzanti è una carogna quando afferma che Prodi conosceva il luogo dove Moro era detenuto. Ma non lo si può linciare perché chiedeva a Scaramella di fornirgli prove contro Prodi. Era ovvio che lo facesse. Poi possiamo discutere sul fatto che la politica viene portata avanti con crudeltà. Ma questo è un fatto di cui non possiamo imputare Guzzanti. Che invece è stato corretto e visto che non c’erano prove contro Prodi ha rinunciato a usare le stronzate di Scaramella. Onore a Guzzanti.
Ora vorrei chiarire che o a sinistra passa questo modo salomonico di giudicare gli avversari politici o siamo fritti. Anche perché solo misurando la realtà con il setaccio fine possiamo capire qualche cosa del gioco che si svolge dietro le quinte. E capire oggi è molto importante.
Ancora una volta tra i cattivi ci sono i buoni e tra i buoni i cattivi.
Io sono convinto che Prodi stia con i buoni. Non sono d’accordo con lui ma credo sia l’unico ad avere oggi la possibilità di traghettare l’Italia verso uno stato di legalità. La sua battaglia quindi è la mia battaglia anche se non condivido i suoi metodi e molte sue scelte.
Quel che sospetto è che nel governo vi sia una forza oscura. E sospetto che Prodi sia costretto a un patto infame, sottobanco, con Berlusconi. Sostanzialmente si sta ripetendo lo scenario del primo governo Prodi. Violante ci svelò, in un suo famoso discorso parlamentare, che la sinistra ottenne un’opposizione morbida da parte di Berlusconi impegnandosi a non attaccare le sue tv. Quale fosse la vera posta in gioco di questo patto, quali i ricatti incrociati e i segreti incoffessabili che stavano dietro non è dato di sapere.
Ma è un fatto che la storia italiana degli ultimi 50 anni è storia di patti oscuri tra il salotto buono della finanza (Fiat in testa), il partito trasversale dei politici corrotti, i servizi segreti e la mafia.
E il gioco continua. La sinistra strepita sui crimini di Guzzanti ma a me sembra un tentativo di fare di un granello di sabbia un macigno. E ci vedo l’intento di distrarre l’attenzione dei media (i più beoti del mondo) dai veri fatti incredibili che abbiamo davanti.
Ad esempio Previti e Berlusconi si salveranno dal processo Sme grazie a una sentenza fantascientifica della cassazione e grazie al fatto che il governo non ha ancora abrogato la Cirielli.
E i brogli elettorali?
E’ vero che Berlusconi non dorme più da 2 settimane?
PS
E poi dobbiamo essere grati a paolo Guzzanti visto che ci ha dato dei figli così simpatici! Non può essere così malvagio...
PS2 (La vendetta!)
E’ morto Pinochet. Come al solito avevamo visto giusto quando, anni fa profetizzammo: prima o poi morirà anche lui! Aveva 91 anni. Prova certa che Dio ha cose più urgenti da fare che occuparsi dei malvagi. Lui deve tenere su le volte dell’Universo. E sfido chiunque a dire che non sia un lavoro necessario!!!
Dei malvagi tocca che ci occupiamo da soli.
Commenti
Parte l'"Osservatorio del Popolo delle Primarie"
Marisa Conte
Siamo stati definiti il "Popolo delle Primarie", siamo stati chiamati a impegnarci e sostenere l'Unione (un nome un programma), siamo stati coccolati, incensiti, ringraziati e poi ... siamo spariti.
E' un po' un'abitudine tutta Italiana quella di delegare ed eclissarsi subito dopo, salvo ritrovarsi a doversi lamentare, battere i pugni sul tavolo e la testa contro il muro perché il potere se ne frega di noi e va per la sua strada, dimenticando le promesse.
Mi preoccupa il fatto che le Leggi vergogna non siano state ancora abrogate; mi preoccupa la spinta sempre più centrista dei centri con lo spauracchio del terzo polo, di centro, che ci riporterà indietro di secoli (mi sembrano secoli), quando non si riusciva a tenere in piedi un Governo, sempre di centro.
Ecco, allora, l'idea di un "Osservatorio del Popolo delle Primarie": perché il programma venga rispettato, senza sé e senza ma; perché l'Unione continui a rappresentare tutte le sue componenti, non solo quelle di ... centro; per riconquistare la nostra voglia di partecipare, abbandonando la lamentela fine a se stessa che ci sta facendo risprofondare nella depressione più nera, aggravata dalle manifestazioni di tronfia arronganza del centrodestra.
Sono stufa di manovre e manovrine e sono stufa della nostra (di noi popolo) incapacità di sviluppare e portare avanti quella creatività della quale pure siamo tanto dotati
L'Osservatorio è nato. Per ora, ne faccio parte solo io, ma crescerà. E, comunque, lavorerà da subito, da soli o in compagnia.
Non avrà forma legale, non avrà Presidenti Vive Tesorieri portaborse. Il suo scopo sarà: pungolare, ricordare a chi abbiamo eletto cosa ci siamo detti, farsi sentire perché TUTTE LE VOCI siano rappresentate, proporre.
Baci a tutti.
SEMPRE A PROPOSITO DI CENSURA MARKETTE 2
Se non avete mai visto la puntata di Wide Angle dedicata a Mr. Berlusconi, andate subito su questo link: http://www.youtube.com/results?search_query=wide+angle+berlusconi