Da alcune settimane il sito di controinformazione Peacelink ha lanciato una nuova campagna (non violenta ovviamente!) contro un ignobile abominio di proporzioni galattiche: il sapone sbiancante per schiarire la pelle ai neri, pubblicizzato e commercializzato a Kimbau, nella Repubblica Democratica del Congo e non solo. Personalmente non ne ho mai avuti per le mani ma ho sentito parlare di creme e saponi schiarenti anche in Burkina Faso.
Quelli di Kimbau contengono mercurio, sarebbero banditi in Europa e scaricati nel Terzo Mondo da un'azienda svizzera e da una degli Emirati Arabi.
In loco li chiamano "saponi antisettici".
Nell'etichetta dell'Extra-Clair (chiara l'assonanza con extra-chiaro) e' addirittura scritto: "poison content 2% mercure iodide", avvertenza inutile in un paese dove pochissimi sanno leggere l'inglese e ancora meno conoscono gli effetti collaterali del mercurio.
Purtroppo c'e' anche di peggio: questi saponi sono solo la punta dell'iceberg, in circolazione ci sono altri prodotti schiarenti a base di idrochinone, sostanza anch'essa dermotossica, e a base di corticoidi, che alla lunga possono provocare diabete, ipertensione, obesita', dislipidemia, alterazione dell'immunita' cellulare.
Per ora e' partita una campagna stampa di informazione (a cui tutti possiamo dare voce) e Chiara Castellani, dottoressa in un ospedale abbandonato dai belgi a Kimbau, conduce la sua battaglia personale facendo sparire tutti i prodotti del genere appena li vede.
"Ho curato un giovane che stava diventando diabetico e iperteso, semplicemente vietandogli di utilizzare il betazol, una pomata al betametasone che lui si spalmava nel sogno assurdo di diventare bianco".
Per maggiori informazioni http://italy.peacelink.org/kimbau/articles/art_22442.html
"Ndombe kele kitoko" (nero e' bello)
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