Da gennaio anche nei campi di calcio sara' obbligatorio, a fine partita, applaudire gli avversari mentre si dirigono verso gli spogliatoi.
Il gesto e' preso dal rugby, dove il corridoio precede un altro momento di straordinaria sportivita': il terzo tempo, durante il quale le due squadre e gli staff tecnici mangiano, bevono e festeggiano insieme.
L'iniziativa della federazione calcio, lanciata domenica scorsa dalla Fiorentina, e' un passo importante, ma se ci si vuole ispirare al rugby bisogna tenere conto che sono tanti gli aspetti che concorrono a renderlo uno sport ammirato in tutto il mondo.
Sugli spalti le tifoserie sono mischiate, non ci pareti antisommossa e gli stadi sono sempre pieni di bambini.
La partita e' controllata da 5 arbitri, uno dei quali e' dotato di apparecchiature video.
Fin dalle scuole di rugby viene insegnato il rispetto degli avversari e della maglietta che si indossa. Nel rugby non si discute, solo i capitani possono parlare con i direttori di gara, e non sono tollerati comportamenti antisportivi.
Infine, i giocatori di rugby non studiano al CEPU.
Il corridoio dell'amore
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Commenti
corridoio
L'operazione è ben riuscita a Firenze nella sua prima sperimentazione per la congiunzione (quasi irripetibile) di quattro fattori:
1) la partita è stata arbitrata bene (o comunque non ci sono stati episodi contestati)
2) la squadra ospite ha vinto nettamente giocando bene
3) la squadra di casa ha comunque giocato bene
4) il pubblico era ben disposto anche in segno di rispetto al lutto che aveva colpito l'allenatore della squadra di casa e, in genere, nell'operazione di buonismo che quasi sempre segue un episodio grave come la recente uccisione di un tifoso della Lazio
Alla prossima occasione uno o più di questi fattori verranno a mancare e si ravviserà facilmente come il tenere i calciatori all'interno del campo non sia operazione raccomandabile e facilmente foriera di possibili ulteriori tensioni e/o violenze verbali o anche fisiche
Purtroppo.