Ci scrive Piero Ruch: “Da ragazzino i miei mi portavano al mare a Cesenatico nell'hotel Internazionale di Giorgio Ghezzi, portiere dell'Inter (mio padre era calciatore). Un'estate dei primi anni Sessanta arrivarono pure Franca Rame e Dario Fo inseguiti dai soliti paparazzi che proposero delle foto in sala giochi per un rotocalco (Gente, Oggi o altro, non ricordo bene quale). Decisero di prendere con sé alcuni ragazzi ospiti dell'albergo, fra i quali c'ero anch'io, per delle fotografie mentre si giocava a calcetto (da sempre una mia passione). Un po' come Troisi con la Cucinotta nel Postino, con altre ovvie sfumature poiché ero un acerbo preadolescente, di fronte alla celebre coppia chinata sul gioco, il mio sguardo finì nella scollatura di Franca Rame e mi si aprì un mondo nuovo... Grazie Franca, soprattutto per il ruolo avuto nella crescita culturale di quello che rimane, nonostante tutto, un grande paese."
Questa la foto, Franca è bella, bella, bella.
Un ricordo di Franca Rame
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Commenti
ricordo
Sono certo che Franca Rame viene ricordata per ragioni ben più forti rispetto a quelle di un adolescente allupato.
Che il commento fatto in età adulta sia perfettamente in linea con gli sguardi dei tre ragazzotti, di cui è facile leggere il retropensiero, ripresi in quella foto mi pare preoccupante.
Sia chiaro che non sono un bacchettone, ma propongo un livello di stile che sia più degno dei significati rappresentati dalla storia e dall'arte di Franca.