Proposta culturale democratica al comune di Pinco Pallino

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Da anni ogni tanto mi telefona un assessore alla cultura che mi chiede idee per organizzare una stagione di spettacoli a basso costo. Da anni porto la stessa proposta.
I comuni spendono cifre ingenti per pagare pochi spettacoli molto cari perché se non c’è la persona “di richiamo” non si conclude nulla, e i comuni hanno bisogno di coinvolgere molti cittadini e possibilmente molti turisti.
Ma i comuni hanno a disposizione una grande risorsa inutilizzata.
Ci sono decine di scuole di ginnastica artistica, teatro, musica,  danza eccetera che lavorano in condizioni pessime. Ai saggi di queste scuole vanno anche un migliaio di persone per volta, tutti i parenti degli allievi, e sono sicuramente gli eventi culturali più seguiti. E costano anche un grande sforzo ad allievi, insegnanti e famiglie: vengono realizzati costumi, scenografie con grande cura… Poi però queste scuole finiscono per tenere il saggio nei palazzetti dello sport o nelle palestre, senza palcoscenico, luci, audio decente. Così un grande impegno e amore per l’arte viene svilito dalla mancanza di elementi essenziali per la godibilità dello spettacolo. Ed è evidente che non è un modo sensato per incoraggiare i giovani talenti e gratificarli.
Perché i comuni non mettono a disposizione i teatri gratuitamente per questi gruppi? Basterebbe poco per moltiplicare i risultati di tanto lavoro… E per giunta i teatri comunali sono spesso sottoutilizzati… E difficilmente fanno frequentemente serate con il tutto esaurito…
Certo spesso aprire un teatro è per il comune molto costoso… Ma questo è un altro discorso… Forse bisognerebbe andare a vedere come mai aprire un teatro per una sera costa un botto (sprechi e deliri…).
Ma anche affrontando i costi eccessivi spendere per dare spazi agli artisti del futuro è certamente un investimento sensato e porterebbe migliaia di spettatori-parenti a fruire cultura, il che è un’altra cosa buona.
Ma questo immenso patrimonio di artisti dilettanti potrebbe essere sfruttato anche in altro modo.
Ad esempio, a Copenaghen ho visto un festival straordinario che ha ottenuto un grande successo: per una settimana lungo la via principale della città, isola pedonale, si sono esibiti centinaia di gruppi. C’era di tutto, dal coro delle anziane fedeli della Chiesa Protestante, ai claun, alle piccole ballerine delle scuole di danza…. Il comune dava a ogni gruppo un piccolo pagamento contribuendo così anche allo sviluppo di queste attività culturali socialmente utili (e generalmente escluse da qualunque sostegno pubblico).
Perché non organizzare un festival che sia momento di esposizione di tutti gli ingegni presenti in una città? Non solo artisti dello spettacolo ma anche pittori, scultori, falegnami, fabbri, sarti, cuochi, giardinieri. Immagino un festival che riempia le strade di persone che mostrano la loro passione e la loro abilità. Funzionerebbe? Avrebbe successo? Certo! Basta andare a vedere cosa succede a Barcellona lungo le Ramblas. A ogni ora del giorno e della notte… E non ci vuole molto a capire che tra le attrazioni turistiche di Barcellona, questa onnipresenza dello spettacolo da strada in tutte le sue forme aiuta anche la città contribuendo ad aumentare l’attrazione verso i turisti.
Dopo anni di tentativi non sono ancora riuscito a realizzare un evento di questo genere. Gli assessori mi dicono: “Questa è un’idea veramente ottima!” Generalmente poi sono colpiti da amnesia selettiva e non li sento più. Unica eccezione il comune di Perugia che sta lanciando una serie di iniziative all’interno delle quali questa ipotesi potrebbe trovare spazio, grazie alla disponibilità dell’assessore Cernecchi e del sindaco Boccali (abbiamo appena varato il progetto per il mercato cittadino, settimanale dell’usato e del riciclo, la prima domenica sarà il 12 gennaio… Vedi la campagna Mercati dell’usato e del baratto in tutt’Italia!.
C’è qualcuno che vuole intraprendere la professione di Promotore di Manifestazioni Amatoriali? Se può essere utile mi offro come consulente telefonico (facciamo un briefing dopo il brainstorming?).

Se ti interessa la possibilità di portare proposte al tuo comune vedi anche: Modello di proposta al sindaco della tua città (clicca qui)

Articolo della serie: Per uscire dalla crisi servono idee nuove