Chi ha seguito le alterne vicende degli incentivi per gli impianti fotovoltaici sa che 20 giorni fa, tra mille polemiche, e a soli 4 mesi dall'entrata in vigore del terzo Conto Energia, è stato approvato il "Quarto Conto Energia" (Decreto Ministeriale 5 maggio 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio).
Vediamone insieme le novità più importanti.
Anzitutto tempi e obiettivi: il decreto si applica agli impianti che entrano in esercizio dal 1 giugno 2011 (fino al 31 dicembre 2016), mentre l'obiettivo nazionale di potenza installata è fissato in 23.000 MW, che corrisponde a un costo annuo di circa 6-7 miliardi di euro destinati agli incentivi da assegnare ai proprietari degli impianti fotovoltaici.
Nuova è la divisione tra piccoli impianti e grandi impianti: rientrano nella prima categoria quelli sotto il MW se realizzati su edifici, quelli fino a 200 kW se operano in regime di scambio sul posto e infine quelli realizzati su edifici o aree di proprietà delle Pubbliche Amministrazioni senza alcuna limitazione di potenza installata.
La suddivisione introdotta ha conseguenze importanti: mentre i piccoli impianti non hanno limiti massimi di spesa per tutto il 2011 e il 2012 (cioè non c'è un tetto massimo di potenza incentivabile), i grandi impianti devono iscriversi in un apposito registro del GSE e certificare la fine lavori entro 7 mesi (9 mesi per quelli superiori a un MW) dalla pubblicazione della graduatoria che il GSE avrà provveduto a pubblicare su internet. In realtà la procedura è molto più complessa... Ma qui ci accontentiamo di sapere che per gli impianti "piccoli" (si fa per dire...) per questo e per il prossimo anno non vi è la minaccia di limiti di potenza o di spesa!
A partire dal 2013 vi sarà invece un sistema di riduzioni semestrali degli incentivi in relazione alla potenza installata nell’ultimo periodo rilevato e del progressivo decremento dei costi di sistema conseguente all’aumento quantitativo delle installazioni (e quindi della produzione mondiale). E questo avverrà anche per gli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e per gli impianti a concentrazione: in caso di superamento dei costi indicativi, ci sarà una riduzione delle tariffe incentivate nel semestre successivo.
A proposito di incentivi: Anche il "Quarto Conto Energia" stabilisce che questi vengano riconosciuti per 20 anni, a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell'impianto.
Il decreto distingue anzitutto l'entità a seconda della potenza e del tipo (come negli anni scorsi sono più alte le tariffe per gli impianti piccoli e per quelli su edifici) e anche a seconda del periodo di entrata in esercizio: da giugno a dicembre l'incentivo cala infatti ogni mese, mentre le tariffe per il 2012 dipendono dal semestre di entrata in esercizio.
La seconda importante distinzione attiene alla categoria di impianto: ritroviamo quindi le tariffe per gli impianti su edifici e per quelli a terra, mentre tariffe specifiche sono poi indicate per gli impianti installati su serre e pensiline, nonché per quelli con caratteristiche innovative integrati negli edifici (in pratica, vetri fotovoltaici, moduli per facciate, tegole fotovoltaiche, coperture in film sottile, etc.) e per gli impianti a concentrazione.
Alle installazioni che prevedono la rimozione dell’amianto è assegnato un premio di 5 €cent/kWh, mentre un premio del 10% è destinato - altra grande novità! - a chi installa pannelli fotovoltaici italiani o europei (più esattamente: il premio va agli impianti che presentano un costo di investimento – esclusa la parte relativa al lavoro - riconducibile per almeno il 60% a una produzione realizzata all'interno dell'Unione Europea).
Conclusioni? Luci e ombre... giusto per rimanere in tema! Tra le "ombre" basterà ricordare che ben 150 aziende del settore hanno già presentato ricorso alla Corte di Giustizia UE ritenendo che il decreto Romani e il conseguente decreto del Quarto Conto Energia, invece che recepire la direttiva europea che prevede lo sviluppo delle rinnovabili, limiti la crescita delle energie sfruttabili dal sole. E dubbi permangono anche circa gli ancora attuali rischi di forti investimenti stranieri e del massiccio sfruttamento di zone agricole.
Ma le "luci" ci sono: e sono da vedersi nella ancora totale e perdurante convenienza economica dell'installazione di un impianto fotovoltaico anche (anzi: soprattutto) per chi desidera semplicemente diventare, nel suo piccolo, un produttore di energia elettrica pulita e rinnovabile. Per chi ne volesse la riprova, grazie alla collaborazione con Co2online, mettiamo a disposizione una consulenza on-line che permette il check del proprio tetto solare: provare per credere!