Aumenta l'istruzione scolastica in Africa

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L'UNESCO ha reso noto il Rapporto mondiale 2010 “Istruzione per tutti” nel quale, nonostante rimangano alcune situazioni di emergenza, ci sono anche buone notizie.
Tra il 1999 e il 2007 il tasso di scolarizzazione in Africa e' passato dal 56 al 73%, con punte di eccellenza in Madagascar e in Tanzania, dove il 98% dei bambini frequentano regolarmente la scuola primaria.
E' diminuito di 13 milioni il numero di bambini africani non scolarizzati mentre aumenta il numero di quelli che concludono con successo il ciclo di scuole elementari.
Dati negativi vengono invece registrati in Liberia e nella Repubblica democratica del Congo.
(Fonte: Misna.org)

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Commenti

Conosco la MISNA e so che è una fonte attendibile ma ho qualche dubbio sul 98% dei bambini tanzaniani che andrebbero a scuola.
Sono stata in Tanzania 4 volte, conosco molto bene il nord del paese e le sue zone rurali. E' vero le scuole sono piene ma ci sono una quantità enorme di bambini che a scuola non vanno perché non ci sono scuole nel villaggio, non ci sono i soldi per pagare le uniformi o le "contribution" quando non ci sono tasse, perché devono badare ai fratelli più piccoli o devono lavorare. Molte ragazze non vanno a scuola perché la scuola è isolata e andandoci rischiano di essere violentate. Inoltre la qualità delle scuole pubbliche non è buona. Secondo la legge ci dovrebbero essere 40 alunni per classe, nel migliore dei casi ce ne sono 70, nel peggiore 90. Gli insegnanti non riescono a gestire tutta la classe e molti non imparano a leggere e a scrivere. Sto parlando delle scuole dei villaggi, nelle città le cose sono leggermente diverse ma non tantissimo. Le scuole pubbliche non hanno materiale, spesso quando ho portato penne e quaderni se le sono portate a casa gli insegnanti perché neppure loro ne avevano. In molte scuole dei villaggi non c'è acqua ed elettricità e gli insegnanti non vogliono andare ad insegnarci. Questa è la situazione della primary school, se passiamo alla secondary il quadro peggiora, perché è più cara e se la possono permettere sempre meno persone.
Io sono una semplice volontaria che ha una piccola associazione di volontariato che cerca di aiutare la gente ma non sono l'unica ad avere dubbi sulla scolarizzazione in Tanzania. L'anno scorso ho letto un articolo di una giornalista del Guardian,Jessica Shepherd, che diceva esattamente ciò che dico io. La mia esperienza è relativa alle scuole e ai villaggi che seguiamo, la sua è un'inchiesta più totale ma se i risultati sono gli stessi...
Se il 98% fosse un dato reale avrei molte difficoltà a trovare bambini e ragazzi da sostenere con adozioni a distanza, invece ogni volta che chiedo subito si trova qualcuno che non va a scuola...
Senza nulla togliere alla Misna, ma se la sua fonte è il governo tanzaniano i dubbi sono tanti...
Grazie!

Stefania

Stefania