Risparmio energetico

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LA FINANZIARIA VARA IL FINANZIAMENTO AL 100% DI IMPIANTI EOLICI E A BIOMASSE.

NESSUNO LO DICE!
LA FINANZIARIA VARA IL FINANZIAMENTO AL 100% DI IMPIANTI  EOLICI E A BIOMASSE.

Una notizia da prima pagina che nessun quotidiano ha pubblicato e nessun telegiornale ha citato!
Una grande notizia positiva censurata dai mass media.
Un'altra radiosa prova dell'incapacita' del governo Prodi di comunicare le cose buone che riesce a realizzare.
Realizzare un impianto DOMESTICO di produzione di energia elettrica dal vento (tramite micro mulini eolici, NON parliamo dei tralicci alti dieci metri) e' un'occasione economica per milioni di famiglie italiane. L'impianto si ripaga da se' grazie a un premio per ogni kilowatt prodotto che e' addirittura maggiore, in proporzione, di quello stabilito per i pannelli solari che producono elettricita'.
Grazie a questo finanziamento del Conto Energia Eolico i cittadini che installano sul tetto o in giardino un impianto hanno energia elettrica gratis e un premio che e' superiore al costo dell'impianto e del finanziamento bancario, per chi vuole realizzarlo senza tirar fuori un euro!
Una volta tanto abbiamo il piu' alto contributo statale al mondo per incentivare la diffusione di una fonte rinnovabile!
E quindi e' pensabile poter colmare il nostro ventennale ritardo in questo settore.

Con un premio per ogni kilowatt prodotto di 30 centesimi per 15 anni, gli impianti di produzione di energia da vento e scarti vegetali e organici (cacca compresa) diventano un affare incredibile.
E si possono installare anche impianti eolici piccolissimi con pale inferiori ai 2 metri di diametro sostenuti da pali di qualche metro e una produzione di picco di un klowatt. Questi impianti hanno una misura poco superiore a quella di un cartello per la segnaletica stradale. Inoltre gli impianti eolici costano poco. Il costo di un mulino a vento che produca 1 kilowat all'ora va dai 2500 ai 5000 euro. La differenza di costo e' dovuta dai diversi tipi di impianto eolico che a parita' di potenza al massimo della produzione hanno diversa capacita' di lavorare con poco o troppo vento. I mulini a vento piu' costosi permettono di produrre elettricita' in condizioni nelle quali gli altri si fermano. Un impianto di un kilowat e' perfettamente in grado di coprire il consumo medio di una famiglia di 3 persone. Il costo complessivo di un impianto famigliare e' quindi di molto inferiore a quello di un impianto di pannelli solari fotovoltaici. Infine ha meno problemi a essere collocato su un tetto o in giardino rispetto a un impianto fotovoltaico e meno vincoli di posizione. Attenzione pero': e' necessario essere sicuri di piazzarlo in un posto sufficientemente ventoso, sbagliare collocazione significherebbe rischiare un disastro economico.
Ovviamente stiamo valutando la possibilita' di costituire un gruppo d'acquisto sul modello di quello fotovoltaico anche sull'eolico e sulle biomasse (http://www.jacopofo.com/pannelli-solari). L'obiettivo anche in questo caso e' garantire un acquisto sicuro a prezzi competitivi. Stiamo studiando il problema e vedremo cosa si puo' fare.
Intanto pubblichiamo un riassunto delle disposizione di legge realizzato da Francesco Meneguzzo, del Partito dei Verdi (www.ecquologia.it) che illustra i risultati ottenuti con questa legge. In appendice forniamo per  nostri lettori con interessi piu' specialistici anche una trattazione tecnica, realizzata anche questa dal prode Meneguzzo.
Sicuramente i verdi hanno messo a segno un grosso risultato con questa legge, che apre realmente l'Italia a una rapida conversione alle energie rinnovabili, ed e' giusto rendere loro merito.
Prossimamente pubblicheremo altre informazioni sulla questione e una scheda sulle biomasse che sono un settore interessantissimo anche se si tratta di impianti non alla portata delle famiglie.
Si tratta comunque di un'occasione unica per cooperative sociali, gruppi di contadini, amministrazioni pubbliche, aziende per la gestione della nettezza urbana.
Soldi dalla merda! Cosa volete di piu'?

PS
Il petrolio ho superato i 100 dollari al barile.
Ho lanciato un grido di gioia.
Adesso anche i pirla teste di pietra dovranno fare i conti con il risparmio energetico!

PPS
Hai messo i pannellini isolanti dietro i caloriferi della tua casa?
Evitano che il calore si disperda nel muro. Danno piu' confort e costano circa 8 euro a calorifero.
E ti fanno risparmiare il 10% secco dei costi di riscaldamento. Comprali tramite www.commercioetico.it, risparmierai del denaro, danni all'ambiente e sosterrai la nostra campagna di informazione! (http://www.commercioetico.it/ecologia/caloriferi.htm).
Hai fatto il Contratto Commercioetico per comprare energia elettrica per la tua casa prodotta da energie rinnovabili? Oltretutto risparmi il 2% sul costo dell'elettricita'! (http://www.commercioetico.it/energia-rinnovabile/index.htm)
Salvi l'ambiente ogni volta che accendi la luce!
Aiutaci a sviluppare questa iniziativa aderendo e facendola conoscere ai tuoi amici.
Grazie da parte nostra e del pianeta Terra.

LEGGE FINANZIARIA 2008 E PROVVEDIMENTI COLLEGATI

FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA

Sintesi definitiva a cura dell'Ufficio nazionale del Programma dei Verdi

 

PREMESSA
Una Finanziaria di consolidamento delle conquiste in materia di sostegno e diffusione delle fonti rinnovabili, conseguite nel corso della presente Legislatura,  e di ulteriore accelerazione della svolta verso l'economia ecologica, sulla scorta degli impegni sempre piu' ambiziosi assunti dalla Unione Europea, con il grande triplice obiettivo "20-20-20" (+20% energie rinnovabili, -20% emissioni CO2, -20% fabbisogno energetico) al 2020, e finalmente anche a livello davvero globale, come scaturito dalla recente Conferenza di Bali: un impegno condiviso e obbligatorio sul clima, per tutti i Paesi del mondo, sul piano globale: l'impegno a raggiungere un accordo entro il 2009, che li impegni ad abbattere le emissioni di anidride carbonica tra il 25% e il 40% entro il 2020, e del 50% entro il 2050. Utopie? No, obiettivi alla portata delle tecnologie esistenti!
Bastano questi due impegni a rendere conto dell'acquisita consapevolezza dell'emergenza climatica, necessaria per inquadrare lo sforzo della politica globale e anche, in modo crescente, del mondo produttivo, verso la sostenibilita'.
Un'altra e altrettanto grave emergenza, non ancora assurta ufficialmente al mainstream della comunicazione, e' data dalla pericolosissima riduzione dei margini dell'offerta di petrolio rispetto alla domanda, su scala globale.
Questa incipiente scarsita', che si manifesta da alcuni anni con il "picco" della estrazione, e il conseguente aumento fuori controllo del prezzo del barile, taglia fuori una parte del mondo dalle risorse energetiche convenzionali, e nei Paesi sviluppati erode i bilanci e, come e' noto a tutti almeno come effetto finale, il welfare. Un'altra potentissima spinta verso il superamento dell'economia e della produzione basate sulle fonti fossili!
A tutto questo l'Italia sta rispondendo, dal 2006, con un programma accelerato di diffusione delle fonti rinnovabili e di miglioramento dell'efficienza energetica, per recuperare il tempo perduto, e scontando un localismo che oggi finalmente si tenta di superare, almeno parzialmente e faticosamente, per via legislativa e normativa.

INNOVAZIONI NORMATIVE
La nuova Legge 24 dicembre 2007, n. 244 ("Legge Finanziaria 2008"), insieme alla collegata Legge 29 novembre 2007, n. 222, si presenta complessivamente, sul piano della sostenibilita' ambientale e della sicurezza energetica, come una manovra di consolidamento delle precedenti conquiste, corredata di misure atte a favorire in modo formidabile la diffusione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Possono essere segnalati, in maniera certamente non esaustiva, i punti molto rilevanti brevemente illustrati di seguito; il lettore e' comunque invitato a consultare il documento completo.
Efficienza energetica: e' prorogata fino al 31 dicembre 2010 la possibilita' di detrarre dall'imposta lorda le spese per l'efficienza energetica a livello residenziale e industriale, una misura che ha gia' riscosso un successo straordinario, con alcune fondamentali novita':
Il periodo di detrazione puo' essere esteso dal minimo di 3 anni, come era stato fissato nella precedente Finanziaria, fino a 10 anni, in pratica consentendo anche a qualsiasi lavoratore dipendente, precario, pensionato, ecc, che altrimenti avrebbe inutilmente acquisito un credito d'imposta, di godere di una detrazione che da sola ripaga oltre meta' dell'investimento: una misura fortemente attesa!
Sono incluse, tra le tecnologie ammesse a godere della detrazione del 55%, le pompe di calore ad alta efficienza e le pompe geotermiche, sistemi che godono ormai di una ampia diffusione, e offrono un enorme potenziale di risparmio.
Fonti rinnovabili: Costituisce una  base essenziale la constatazione che il "conto energia" per l'incentivazione dei sistemi solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sta producendo un vero e proprio "boom" del settore, sia industriale che artigianale e dei servizi, probabilmente piu' di ogni altro settore produttivo: questa evidenza ha da un lato incoraggiato a proseguire e incrementare le politiche di sostegno alle fonti rinnovabili, dall'altro ha suggerito l'estensione del conto energia alle altre fonti rinnovabili.
"CIP 6", incentivi alle fonti "assimilate": ristabilita la norma corretta! La Finanziaria 2008 ristabilisce finalmente la lettera corretta della norma che assegna finanziamenti e incentivi statali esclusivamente alle fonti rinnovabili, fatta eccezione soltanto per gli impianti alimentati da fonti non rinnovabili che siano realizzati e operativi, che ne abbiano precedentemente acquisito il diritto: la pietra tombale sullo scandalo "Cip 6"!
La Finanziaria 2008 assegna ai Comuni importanti responsabilita':
dare un segnale forte e positivo sul territorio, direttamente ai cittadini, per mezzo della possibilita' di ridurre l'ICI, a fronte della installazione del solare termico o di altri sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili;
dare, allo stesso tempo, un segnale forte di rigore, imponendo, per il rilascio del permesso a costruire, non soltanto la certificazione energetica dell'edificio, ma anche la predisposizione al recupero delle acque meteoriche: accanto al risparmio di energia, il risparmio dell'acqua!
La stessa Finanziaria 2008 definisce finalmente anche il divieto di importare e vendere elettrodomestici poco efficienti oppure non staccabili dalla rete elettrica, nonche' di lampadine a incandescenza, vera e propria "strage termoinamica" dell'energia domestica.
Ancora con la Finanziaria 2008, nel merito del fotovoltaico e delle altre fonti rinnovabili si operano semplificazioni e si propongono ulteriori incentivazioni, come specificato di seguito.
Per le imprese, in particolare, viene garantito un aumento del risparmio in bolletta attraverso l'estensione dello "scambio sul posto" agli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 200 kW.
Per tutti i soggetti, viene disposta la semplificazione delle autorizzazioni, vero "tallone d'Achille" del settore: fino a 20 kW di potenza, circa 200 metri quadri di superficie fotovoltaica, servira' soltanto la DIA (Denuncia di Inizio Attivita'), cosi' come per l'eolico, fino a 60 kW, per le biomasse, con 200 kW, e cosi' via: una piccola rivoluzione nel caos localistico nazionale! Inoltre i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente potranno anche, per decreto, innalzare tali soglie per specifici siti e applicazioni.
Per gli Enti locali, quindi Comuni, Province e loro Consorzi, che installeranno per proprio conto impianti fotovoltaici, saranno applicate sempre le tariffe massime, anche per grandi impianti a terra: si estende la possibilita' concreta della democrazia energetica partecipata!
Le stesse inerzie e resistenze dei gestori delle reti elettriche locali, Enel in testa, saranno mitigate dall'inasprimento delle sanzioni e da vere e proprie "procedure sostitutive", previste ancora in Finanziaria.
Con le nuove norme, si responsabilizzano inoltre le Pubbliche Amministrazioni e gli stessi cittadini e le imprese:
Secondo la Finanziaria 2008, alle Regioni saranno attribuiti obiettivi vincolanti di diffusione delle fonti rinnovabili, e quindi di abbattimento delle emissioni dannose per il clima; le stesse Regioni dovranno coordinare Province e Comuni ai fini del rispetto degli obblighi;
Le nuove opere pubbliche, secondo La Legge 29 novembre 2007, n. 222, dovranno essere accompagnate, oltre che dalla valutazione d'impatto ambientale, quando richiesta, dalla certificazione del proprio contributo alla diminuzione delle emissioni clima-alteranti, secondo criteri definiti dal Ministero dell'Ambiente;
"Un centesimo per il clima": ai cittadini e alle imprese di distribuzione di carburante ed elettricita', la Finanziaria 2008 affida un compito fondamentale: il contributo volontario di 1 centesimo per ogni litro di carburante, e ogni 6 kWh di energia elettrica consumata, per alimentare un fondo presso il Ministero dell'Ambiente, da impiegare per favorire la mobilita' sostenibile, le fonti energetiche rinnovabili, e per contrastare i cambiamenti climatici: una piccola offerta volontaria per il bene di tutti!
Con la Finanziaria 2008, insieme alla Legge 29 novembre 2007, n. 222, viene riformato, migliorandolo senza stravolgerlo, il regime di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili:
Per i sistemi di potenza elettrica fino a 1 MW, viene introdotto il "conto energia", come per il fotovoltaico, che prevede tariffe fisse, differenziate per fonte, corrisposte per 15 anni, e quindi la sicurezza finanziaria dell'investimento;
In particolare, sono premiate le biomasse raccolte entro 70 km di raggio, le cosiddette "filiere corte", tanto attese sia dagli agricoltori che dalle imprese artigiane e industriali del settore energetico, con una incentivazione altissima (0,3 euro/kWh), in grado cosi' di alimentare sia la produzione di energia sia la cura del territorio, delle foreste, e la stessa economia agricola e rurale;
Di notevole interesse, per lo sviluppo del settore micro e mini-eolico, e' l'altissima tariffa incentivante (ancora 0,3 euro/kWh) riconosciuta agli impianti eolici di potenza inferiore a 200 kW, cosi' come gi 0,34 euro/kWh riconosciuti all'energia da moto ondoso e maremotrice;
Per impianti di potenza oltre 1 MW, rimane il regime dei "Certificati Verdi", titoli negoziabili adatti a produttori energetici "di mestiere", concessi per 15 anni contro i 12 attuali, cui tuttavia si affianca una misura di "salvaguardia", in quanto gli stessi Certificati potranno essere venduti ogni anno (anziche' ogni tre anni) semplicemente al GSE (Gestore di Servizi Elettrici), in pratica allo Stato, evitando le insidie del mercato!
Gli stessi Certificati Verdi saranno assegnati in misura diversa secondo la fonte, sempre premiando, per esempio, le filiere corte delle biomasse e l'energia da moto ondoso e maremotrice!
www.ecquologia.it
Per maggiori informazioni vai su: http://www.jacopofo.com/node/4034