Risparmio energetico

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Sesso, mucche e gas combustibile

"La cacca si vende bene di questi tempi!"
Disse Giacomo Casaccia e tutti assentirono. Sia perche' Giacomo Casaccia aveva ragione, sia perche' l'ultima volta che qualcuno lo aveva contraddetto era scoppiata una rissa. Gli allevatori del casertano, come del resto quelli del bergamasco, avevano impiegato decenni a capire il concetto. Per anni avevano trattato la cacca delle loro bestie come se fosse merda. L'avevano accumulata con grande fatica vendendola poi per quattro lire a chi la usava per concimare i campi.
Erano convinti che fosse elegante fare cosi'.
Sapevano benissimo che se si scoreggia mettendo un accendino acceso davanti al buco del culo viene fuori una fiammata che ti depila tutta l'area in modo dolorosissimo ma non avevano colto le implicazioni commerciali di questa nozione empirica.
A scuola quando la professoressa spiegava i batteri erano troppo impegnati a toccarsi con la mano in tasca, guardando le caviglie delle ragazze nei primi banchi. Non avevano idea che le materie scientifiche potessero essere utili nella gestione delle mucche. Cosi', se gli spiegavi che esistono batteri simpaticissimi che adorano abboffarsi di merda e scoreggiare sugli stronzi ti guardavano come se gli avessi detto che Totti e' gay. Non ci credevano.
Quindi si ribellavano all'idea di mettere la cacca dei loro quadrupedi da mozzarella dentro a comodi silos allo scopo di raccogliere le microscoregge di miliardi di batteri, stazzarle in moderni bomboloni pressurizzati e venderle a caro prezzo come combustibile per trazione o riscaldamento.
Cosi' passarono decenni prima che la tecnologia elementare che permetteva di trarre gas incendiario dagli escrementi venisse presa in considerazione nella penisola italica (mentre altrove c'era gia' chi ci si arricchiva sfruttando le insane passioni dei microorganismi coprofagi).
Poi Antonio Civenga, si trovo' assediato giorno e notte dalla moglie Assunta che aveva visto in tv delle casalinghe a forma di prosciutto trasformate in letterine coi tacchi a spillo e gli triturava l'anima per avere un trattamento completo di liposuzione assoluta, plastica facciale, seno verticale, gluteo scolpito e coscia affusolata. Sarebbe tornata a casa dopo 14 giorni di chirurgia no stop bella come la Mara Venier con un bidone di alluminio laccato di rosa contenete tutti i suoi grassi superflui e i rotoli di pelle cascante scalpellati dal bisturi. Avrebbe messo il simpatico  involucro da 25 litri sulla credenza in salotto per vantarsi con gli ospiti.
Antonio Civenga resisteva perche' il trattamento di sterminio dei bozzi cellulitici costava quanto un trattore da ottanta cavalli incazzati (rosso fiammante con gia' le decalcomanie della Gregoracci nuda appiccicate sopra e la scritta: Uso la gnocca perche' e' piu' veloce.).
In alternativa al costo del multi intervento chirurgico avrebbe potuto passare una notte con 2000 prostitute nigeriane. Roba da far diventare nera come il carbone una notte di luna piena. Se solo ci pensava Civenga provava terrore e desiderio.
Fu allora che l'Assunta, messa su dalla sua parrucchiera (che si sospetta ci steccasse) ando' dal marito dicendo: "Se tu mi amassi veramente non vorresti che io fossi cosi' brutta." Pianse, si dispero'. Emise un paio di rutti che avrebbero umiliato sessualmente un elefante nel fiore degli anni e alla fine riusci' a strappare al marito la firma su una cessione per 20 anni di tutta la merda prodotta nelle stalle.
Al Civenga sembro' assurdo che qualcuno volesse avere prestata la sua merda per tre mesi per poi restituirla senza danni, bella e grassa come prima. Ma era esattamente quel che proponeva la Naturgas Spa di Cerignola. In cambio del noleggio del letame offrivano trattamenti estetici radicali presso una delle migliori cliniche private della capitale. Lo chiamavano "marketing aggressivo". Per anni avevano proposto agli allevatori di guadagnare migliaia di euro con i silos che raccoglievano le esalazioni anali dei batteri. Gli allevatori sghignazzavano. Poi alla Naturgas avevano avuto l'idea di anticipare un premio di ingaggio. E fu la signora Nella, l'amministratrice delegata, ad avere l'illuminazione: rivolgiamoci alle mogli degli allevatori che vedono la De Filippi mentre stirano e quindi sono culturalmente piu' evolute!
Alla fine Civenga, pur non compredendo, firmo' la concessione in affitto di uno spazio di 300 metri quadrati per l'istallazione del silos digeritore e del compressore a esso collegato (come da illustrazione annessa al contratto dove si vedeva chiaramente un bombolone di metallo che si scopava un silos impegnando un enorme pisellone rosa per la bisogna).
Civenga firmo', arrivarono gli operai, costruirono il digeritore e lui inizio' a scaricare li' la cacca bovina. Se non si fosse distratto anche durante le lezioni di matematica avrebbe potuto comodamente notare quanti metri cubi di gas producevano i batteri ogni giorno, moltiplicarli per il valore del gas, aggiungere gli incentivi derivanti dagli accordi di Kyoto e comprendere che aver ricevuto un trattamento estetico del valore di circa 80 mila euro per 20 anni di sfruttamento delle sue belle cacche era stato un pessimo affare. Invece, ancora dopo settimane si chiedeva come mai quelli della Naturgas fossero cosi' fessi.

Comunque era convinto di non perderci niente. Scaricare il letame fresco nel silos anziche' nella concimaia non faceva una gran differenza e c'era meno puzza.

La moglie parti' e torno' due settimane dopo che sembrava la mummia di Tutankamen.
Si chiuse in camera da letto, sfrattando il marito che dovette dormire sul divano per mesi. Doveva rimarginarsi.
Solo molto tempo dopo ella usci' dal suo eremo, dove solo le amiche piu' intime potevano entrare.
Scese le scale della villetta unifamiliare arredata con mobili impellicciati finto '700, rosa, indossando una vestaglia con le piume di struzzo rosa, e delicati sandaletti con il tacco assassino  rosa.
Era molto piu' bella della Carra'.
Civenga al primo colpo non la riconobbe.
"Desidera signorina?"
"Sono io 'Nto'!"
Poi ci furono solo sesso e grida per due giorni.
A un certo punto lei si fermo' proprio mentre lui stava doppiando l'apice del piacere. "Non fermarti!!!!" grido' 'Nto'.
"Voglio la cameriera filippina." Disse lei.
"Si'!" Urlo' lui.
E lei riprese quel che stava facendo.

Dopo l'esperienza del Civenga tutti gli allevatori si convertirono alla fede delle scoregge. In fondo trasformare la merda in oro e' sempre stato un sogno umano.
C'e' chi coi soldi di plusvalore incassati si e' rifatto la casa, chi la macchina.
Ma nessun altro si e' fatto rifare la moglie.
Perche' avere una donna che te la guardano tutti e magari poi se la scopano (e ci soffri) quando puoi avere una macchina che tutti te la guardano uguale ma se te la fottono tanto c'hai l'assicurazione?
La gente preferisce vivere senza stress.