Economia alternativa

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Commercio equo, gruppi di acquisto, microcredito, banche del tempo, baratto, condivisione, consociazione, servizi collettivi, sistemi Linux

L'articolo uscito su Il Manifesto di sabato 22 novembre 2008: Ecologia e sinistra masochista.

La rivoluzione delle ecotecnologie è iniziata e non se ne sono accorti

E’ un pazzo oppure, semplicemente, è più bravo in aritmetica della maggioranza dei politici italiani? Obama afferma che con il risparmio energetico rilancerà l’economia e creerà 5 milioni di nuovi posti di lavoro. Dove li troverà i soldi?

Come spesso mi capita, me ne sto a bocca aperta ascoltando la radio e i telegiornali e mi chiedo: perché i leader della sinistra comprendono così poco l’efficienza energetica? Fra poco si riaccenderà il dibattito a  proposito del rifiuto di Berlusconi di adeguarsi agli accordi dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2). E assisteremo nuovamente all’incapacità di comunicazione della sinistra e alla sua inettitudine a ideare progetti di grande respiro. 

(L'articolo continua sotto l'immagine, clicca su leggi tutto)

La pagina 10 del manifesto di sabato 22 novembre 2008

Schiere di politici e di giornalisti progressisti  si affanneranno a dire che Berlusconi è  cattivo perché non vuole rispettare i patti di difesa dell’ambiente e lui risponderà sorridente: se dovessimo tirare fuori tutti questi soldi le nostre aziende, soprattutto quelle piccole, andrebbero in fallimento.
Lo scontro quindi è tra la sinistra virtuosa che vuole proteggere l’ambiente e la destra cinica che vuole salvare le imprese. Secondo voi in un momento di tracollo economico, quale è la posizione più popolare? Idee contro soldi... Il mitico italiano medio è istintivamente dalla parte di Berlusconi che ci difende dalle pretese dell’Unione Europea.
Ovviamente ha poca presa anche il discorso di Veltroni e di tanti altri secondo i quali i sacrifici economici di oggi sono indispensabili per rilanciare occupazione, competitività e sviluppo domani. 

Nessuno accetta di mettersi  un cappio al collo oggi sperando di mangiarsi una gallina dopodomani.

A volte sostenere scelte giuste anche se impopolari è comunque moralmente necessario e lungimirante, ma in questo caso è completamente inutile. Invece di parlare di ambiente e di riprese economiche future (bei discorsi!) si dovrebbe rovesciare il paradigma di Berlusconi. Berlusconi non è malvagio perché vuole continuare a inquinare. Berlusconi è un analfabeta economico.
Silvio afferma che le imprese italiane non possono sostenere il peso dei costi dovuti agli interventi di riduzione dello spreco energetico. Falso.
È vero esattamente il contrario: le imprese italiane sono destinate al tracollo se NON TAGLIANO LO SPRECO ENERGETICO ORA!
Le imprese possono trovare i soldi di cui hanno bisogno ORA, rilanciare la propria competitività e smettere anche di buttare via denaro! Il centro della questione, lo ripetiamo da decenni, è questo, che per gli italiani, e in particolare per le piccole imprese, continuare così è un suicidio ECONOMICO.
Non si può parlare di crisi economica mentre si sprecano miliardi di euro ogni giorno a causa della mancata adozione di sistemi energetici efficienti che già esistono da anni. Smettila di buttare i soldi dalla finestra e vedrai che la crisi ti passa.
E se mi dai 3 minuti del tuo tempo te lo dimostro. In questo momento non prendere provvedimenti contro l’inquinamento non sta facendo risparmiare denaro al Sistema Italia. In questo momento il Sistema Italia sta buttando soldi dalla finestra perché spreca una quantità enorme di energia e petrolio che in futuro costeranno sempre di più.
L’Unione Europea, in pratica, ci chiede di sostituire le lampadine antiquate che utilizziamo per l’illuminazione pubblica e privata con led (88% di energia risparmiata) e con lampadine ad alta resa e lunga durata (80% di energia risparmiata, 150 euro per ogni
lampadina da 15 mila ore installata).
Ci chiedono di utilizzare termostati che spengano i riscaldamenti quando si raggiunge la temperatura desiderata (taglio del 2% della bolletta energetica dello Stato), caldaie ad alto rendimento (diminuzione del 30% dei consumi). E via di questo passo.
Sono tutte cose che ci fanno smettere di buttare soldi dalla finestra. Non si tratta di tirar fuori denaro ma di smettere di sprecarlo.
A questo punto scatta un’obiezione: per ottenere questi risparmi dobbiamo però tirar fuori adesso soldi che non abbiamo. Per alcuni anni saremo in perdita e solo nel tempo inizieremo a vedere i risparmi, una volta ripagati gli investimenti.
Ma se spendiamo questi soldi adesso, a dopodomani non ci arriviamo perché saremo morti. E allora è meglio continuare a sprecare, ma restare vivi, piuttosto che suicidarsi per un futuro che non vedremo. Un ragionamento che sembra sensato. E che invece è privo di logica.
Dove li trova Obama i soldi per l’ecologia? Li trova dal risparmio energetico, che si ottiene immediatamente.
E che è in grado di ripagare la banca che finanzia l’efficienza energetica.
Il vantaggio è talmente sostanzioso che, pagate le rate del mutuo, ti resta un 25% di risparmio in tasca.
Soldi che non hai speso per sprecare energia. Di fatto soldi guadagnati.

La finanza capitalista, da due secoli, serve alle imprese proprio per ripagare a rate gli investimenti in modo tale che siano spalmati su più anni. Si chiama ammortamento. Non è una cosa nuova. È la base dell’economia reale. E di questa sana interazione finanziaria c’è bisogno soprattutto oggi che stiamo assistendo a un drammatico crollo finanziario.
Noi abbiamo bisogno di grandi investimenti per smettere di buttare dalla finestra energia e denaro e le banche hanno bisogno di prestare soldi per investimenti sensati, non rischiosi e produttivi.
Le due esigenze si sposano perfettamente. A questo punto resta solo un’ultima domanda: il denaro che risparmiamo è sufficiente a ripagare le rate di restituzione dei soldi prestati dalla banca, interessi compresi? E qui la risposta è meravigliosa: spalmando la restituzione
su 5, 10 oppure 20 anni (a seconda delle tipologie degli interventi e dei tempi di ammortamento dell’investimento) possiamo ripagare il debito con il 50-70% del risparmio ottenuto dalla diminuzione dello spreco energetico. Non è una chimera. Si tratta di una normale operazione di finanziamento alle imprese: quando compro una macchina utensile calcolo che una parte di quel che mi fa incassare la nuova macchina vada a pagare le rate dell’acquisto e un’altra mi venga in tasca sotto forma di guadagno.
E il meccanismo funziona perfettamente anche se,  invece di investire in macchine utensili per produrre oggetti, spendiamo per smettere di lasciare che il calore delle ciminiere se ne vada sprecato in cielo. Ma c’è una differenza.
Se prendo in prestito denaro per comprare una macchina che produce bottiglie mi assumo il rischio: potrei non riuscire poi a vendere tutte le bottiglie che riesco a produrre.
Se invece investo per smettere di sprecare denaro, ottengo sicuramente un vantaggio economico senza rischio. Risparmio denaro che comunque spenderei. Non ci sono di mezzo consumatori che possono comprare o non comprare le mie bottiglie.

Quindi per le banche si tratterebbe di un prestito estremamente sicuro.
Non tagliare la bolletta energetica vorrebbe dire spararsi in testa. Infatti, è fuori di dubbio che tra alti e bassi il costo dell’energia continuerà a salire ed è anche evidente che in molte nazioni il costo energetico dei prodotti e dei servizi è già oggi molto più basso di quello del Sistema Italia.
Possiamo rilanciare l’economia italiana subito, a costo zero, perché stiamo buttando via un mare di soldi.

Pannelli solari fotovoltaici “gratis”
Una legge buona, che pochi conoscono. Dei pannelli solari termici si sa che, grazie alla detrazione fiscale, costano il 55% in meno. Ma quanti sanno che
gli impianti fotovoltaici, per la produzione di energia elettrica, sono finanziati al 100%?
I grossi gruppi industriali e finanziari lo hanno capito. Infatti si sono buttati a pesce.
Forse anche per te potrebbe essere un’occasione da non perdere. Se hai un tetto  oleggiato e rivolto a sud noi possiamo realizzarti e consegnarti un impianto fotovoltaico chiavi in mano a costo zero. Impossibile?
Se hai 5 minuti ti spiego come funziona. Di fatto, lo Stato dà a tutti i cittadi-
ni l’opportunità di installare un impianto fotovoltaico grazie al riconoscimento di un contributo economico per ogni kWh prodotto, indipendentemente dall’uso che poi si fa dell’energia prodotta (vendita o autoconsumo).
Abbiamo perciò organizzato il Gruppo D’acquisto Alcatraz/Merci Dolci e approntato una procedura che permette di raccogliere le adesioni e di dare assistenza in tutti i passaggi: studio di fattibilità,  installazione dell’impianto, assistenza tecnica, analisi finanziaria e contatti bancari, assicurazione, erogazione del contributo.
Oggi, anche grazie a un accordo raggiunto con Banca Etica, che, a chi installa un impianto domestico (fino a 6 kWp), offre due prodotti finanziari straordinari a ottime condizioni. Siamo quindi in grado di offrire un percorso assistito per realizzare un impianto di produzione di elettricità tramite pannelli solari fotovoltaici, finanziato al 100% e che si ripaga da sé con il denaro dell’incentivo statale del Conto Energia. E non sono chiacchiere. Abbiamo già realizzato più di 50 impianti perfettamente funzionanti e
collegati alla rete elettrica che ogni giorno producono energia elettrica benedetta e rinnovabile.
Ogni giorno un po’ meno petrolio, ogni giorno un po’ meno di ossigeno per il sistema della guerra. Leggi tutto su:
http://www.jacopofo.com/pannelli-solari

Gruppo di acquisto Alcatraz-Merci Dolci per la TELEFONIA FISSA, TELEFONIA VoIP e ADSL (anche senza linea Telecom)
LIVECOM è il primo operatore telefonico non-profit d’Italia. Si tratta di una cooperativa sociale di tipo B che favorisce l’inserimento lavorativo di giovani in situazione di disagio sociale o familiare.
Per informazioni [email protected]
Telefonia Etica c/o MERCI DOLCI s.r.l. Loc. S. Cristina 14  06020 Gubbio (PG).

Voti ogni volta che accendi la luce.
Grazie alla liberalizzazione del mercato dell’elettricità è possibile scegliere un produttore di energia elettrica che sfrutti fonti rinnovabili.
E grazie alla forza del Gruppo d’acquisto puoi anche risparmiare sulla bolletta!!!
Chiedi informazioni a: MERCI DOLCI s.r.l Loc. S. Cristina 14, 06020 Gubbio
(PG) oppure a [email protected]

Prendi al volo le opportunità di lavoro nelle ecotecnologie.
Corso sulla progettazione e installazione di impianti fotovoltaici con possibilità di stage pratico successivo.
Presso la Libera Università di Alcatraz (Gubbio) Prossima data: 9 - 11
gennaio 2009  Leggi tutto su: http://www.jacopofo.com/corso-pannelli-solari-fotovoltaici oppure scrivi a [email protected]

 

L'articolo è uscito a pagina 10.