Fucilato giovane che faceva lo spiritoso imitando Silvio
Inviato da Jacopo Fo il Mar, 07/08/2008 - 15:31
Le Guardie Reali a Cavallo hanno arrestato un giovane scriteriato che aveva osato mettere in rete false intercettazioni di Silvio pare piuttosto volgari.
Il Gran Ciambellano, Avvocato del Re ha ottento in 12 secondi l'oscuramento del sito. Lo hanno bombardato, gli hanno tagliato la connessione, la corrente elettrica e gli hanno dato una testata in faccia. Poi lo hanno passato per le armi, schiacciato con uno stritolasassi, affogato e decapitato. Ora dovrà pagare 100 milioni di danni.
ECCO IL RACCONTO DEI FATTI DEL CORRIERE DELLA SERA (CHE MINIMIZZA)
IL RESPONSABILE DEL SITO: «ERA SOLO UNO SCHERZO»
Su Internet pubblicata la telefonata Berlusconi-Confalonieri, ma è un falso
Ghedini: «Un falso plateale, completamente inventato». Confalonieri: «Evidente montatura»
ROMA - Un falso. Clamorosamente e volutamente un falso. Ma, seppur per un breve lasso di tempo, nelle redazioni è serpeggiato il dubbio. Un sito Internet ha pubblicato nel pomeriggio di lunedì la trascrizione di una presunta conversazione telefonica tra Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. Il contenuto? Una stesura inventata, in versione boccacesca, di quello che il gossip ha raccontato in questi ultimi giorni. Con la precisazione, alla fine, che il contenuto era inventato e che si trattava di uno scherzo. Le reazioni non si sono fatte attendere.
AZIONI LEGALI CONTRO L'AUTORE - «In relazione alla pubblicazione in un sito Internet di una comunicazione telefonica, asseritamente intercorsa nell'ambito di un procedimento penale fra il presidente Berlusconi ed il dottor Confalonieri, si tratta con assoluta evidenza di un falso plateale completamente inventato e surrettiziamente costruito». Lo sottolinea Niccolò Ghedini, legale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Trattasi - aggiunge - di un testo con ogni evidenza gravemente diffamatorio e per il quale saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso, diffidando chiunque nel contempo a pubblicarlo o a riprenderne anche parzialmente il contenuto».
CONFALONIERI - Anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, «dichiara che si tratta di un falso e di un'evidente montatura costruita per recare grave danno alla reputazione dei soggetti interessati». Confalonieri, si legge in una nota Mediaset, «diffida quindi ogni organo di informazione alla diffusione in tutto o in parte di questa falsa telefonata la cui pubblicazione sarebbe gravemente e gratuitamente diffamatoria. Contro chi dovesse contravvenire saranno proposte tutte le azioni giudiziarie in ogni sede competente».
L'OSCURAMENTO - La ricostruzione dei fatti: a metà pomeriggio il sito «Dagospia» "strilla" nella homepage che un sito ha pubblicato quella che viene definita la trascrizione di un'intercettazione dai toni molto personali tra il presidente di Mediaset e il leader Pdl. Non vengono forniti ulteriori dettagli, né l'indirizzo del sito. Solo la stringa della durata della presunta conversazione trascritta. Poco dopo «Dagospia» riporta un post siglato «LPR», in cui il «responsabile di ...com» (neanche in questa occasione viene citato l'indirizzo del sito in questione) dice a sua volta: «l'intercettazione è chiaramente falsa, vorrei una piccola puntualizzazione prima di trovarmi folle inferocite sotto casa». A questo punto è lo stesso «Dago» a replicare: «Chiaramente? Mah, mica tanto. Comunque, tale manciata di cattivo gusto la riservi per i suoi amici più intimi». Dopo che è scoppiato il caso, l'agenzia Adnkronos manda in rete un lancio in cui afferma che la magistratura romana si preparebbe ad intervenire per oscurare il sito che ha pubblicato la falsa telefonata. Anche in questo caso, poco dopo, sul sito appare la scritta: «Sito web in manutenzione».
«ERA SOLO UNO SCHERZO» - «Era solo uno scherzo, credevo ci fosse più senso dell'umorismo» ha detto il responsabile del sito su cui è stato pubblicata la falsa intercettazione tra Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. L'autore, uno studente, ha chiesto di non rivelare la sua identità. «La reazione - ha sostenuto - mi è parsa eccessiva, molto eccessiva. Era uno scherzo, una satira diretta non tanto ai diretti protagonisti della vicenda, quanto al sistema informativo, ai meccanismi della stampa. L'ho anche esplicitato in apertura del post, che comunque ho tolto dal sito». «Non mi pare il caso - ha proseguito - di montare una polemica di questo tipo, basta. Speravo ci fosse più senso dell'umorismo. Tutto qua. Adesso vorrei solo lasciare scivolare nell'oblio la notizia». A proposito del sito «il server non ha retto», ha spiegato. «Spero di non venire oscurato».