Il fico bianco del Cilento e la mela annurca campana hanno ottenuto dall'Unione europea la certificazione DOP (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta).
"...un'ulteriore dimostrazione del nostro impegno costante nella tutela delle produzioni pregiate" ha dichiarato Alemanno.
Greenplanet commenta invece: "Non ce ne intendiamo di fichi, ne' bianchi, ne' verdi, ne' rossi. Non sappiamo se i malvagi cinesi clonavano il fico bianco destabilizzando l'economia del Cilento, ne' se giravano container di fico bianco contraffatto.
Ci sembra improbabile, ma non lo sappiamo con certezza.
Certo e' che se qualche produttore del Cilento (e qualche produttore di annurca) conta di comprarsi il trattore nuovo con i maggiori ricavi che gli deriveranno dal riconoscimento europeo, fara' meglio a ricredersi".
(Fonte immagine: http://www.pncvd.it)
Commenti
E perchè no?
Capperi! DOP e IGP potrebbero essere un modo per vendere i fichi bianchi del salento o la mela di annurca a un prezzo decente, in una bella confezione che qualcuno comprerà invece di quelli 'comuni' o invece di niente, solo perchè hanno quel dannato marchietto. Magari non ci comprano il trattore nuovo, ma un paio di libri in più ai figli magari si. E poi perchè applicare il commercio equo e solidale solo al caffè brasiliano o alla cioccolata di non so dove? io che non bevo caffè perchè mi alza la pressione, e il cioccolato mi fa ingrassare e venire i brufoli con chi solidarizzo? una mela (di annurca) al giorno toglie il medico di torno!!
Grazie di esserci!
Ben vengano anche i marchi!
Brava Rossana!
Se il dannato marchietto è l'unico modo per far sopravvivere i prodotti tipici, che sempre un po' "speciali" lo sono (come minimo perchè hanno una storia), e anche quei pochi che si ostinano pervicacemente a coltivarli, ben venga!
Accidenti, ma volete le mele tutte uguali? E anche i fichi?
Le antiche varietà tipiche, coltivate nel loro territorio di origine, hanno creato un legame per cui necessitano di meno anticrittogamici e concimi. Sono state selezionate nel passato per il gusto.
Non per l'aspetto, l'uniformità, la produttività, la conservabilità come si fa ora.
E dare la giusta mercede a chi si fa il mazzo, no?
Si, valorizzare!
Questa cosa che dici della selezione naturale di origine è bellissima, non l'avevo mai sentita dire da nessuno.
Grande Acero, un inchino di rispetto.
M.